La Famiglia Bigaroni
Il Capo(famiglia) in qualsiasi luogo di villeggiatura pascoli, si aggira famelico, fornito di sandali marroni a croce, slip da bagno e canotta a coste ( variante: il “Capo maculato” con macchie di sugo di pomodoro perino incrostato sul manto e barba di almeno tre giorni bianca di calce ) ed una cazzuola a manico corto ( non si sa mai ). Il tratto fondamentale che contradistingue il Capo è un’enorme “prugna” o pancia, rigonfia di frittata di pasta riscaldata e fagocitata la sera prima, subito sotto, nascosto molto bene, lo slippino urla respiro. Abile piantatore di ambrelloni urlando e chiedendo consensi persino alle pietre, si aggira sulla spiaggia urlando iterativamente : Fa un cazzo di caldo porco … Fa un cazzo di caldo porco … Lei, l’angelo della casa dai tratti somatici illici-calabrotti è riconoscibilissima da almeno un paio di comportamenti: alta un metro o poco più, con zeppe anni settanta rigorosamente aperte, quando si adagia docemente sulla sdraio, dopo un viaggio estenuante in macchina, per pressione, fa partire le zeppe come due missili sovietici insieme ad una scorreggia gassosa che tramortisce subito il cane il quale comunque sarebbe dovuto morire comunque a causa dei manicaretti prodotti dalla signora.
Frase più usata: mi fan’ mal i pedi! ( mi fanno male i piedi perché sgobbo tutto il girno per te ).
Appunto grande lavoratrice, moglie “schiava lava stira e chiava” a detta del marito, massima libidine per lei è dar da mangiare QUALSIASI cosa al proprio branco e gongolarsi con le sue amichette con la solita frase : ch’est’ann ho uscito a firia ( finalmente dopo tanto lavoro sono riscita a convincere mio marito a fare le ferie al mare! ).
Terzo componente della fam Bigaroni è il bambino. Il “bambino grasso”, biologicamente contaminato da frittura, è una zampogna a forma di aspiratutto che puntualmente dopo aver ingurgitato container di untissime pietanze, tenta furtivamente di farsi il bagno in mare od in piscina rischiando la propia vita scatenando le ire della madre, ma visto che il vero Capo è soltanto il marito che con due palate sul grugno del bambino convince lo stesso a tuffarsi almeno dopo la digestione ( approssimativamente otto mesi ). Il bambino grasso, con variante schiena amaranto, si fa riconoscere varso sera, quando giocando come ogni giorno con gli arnesi più pericolosi che trova in spiaggia, riesce a farsi malissimo ; la madre urlando lo sgrida, il padre gli affibia altre due palate e subito dopo lo stesso marito viene rimproverato dalla moglie per il gesto dicendogli : Non in bocca alla creatura che c’ha male che poi non mi mangi’a chiù! Ultima, ma non con rammarico la Figlia ( lat. Dandolasvengo vulvaris ). Inconfondibile per il trucco marcato ed una tempesta ormonale perenne che la fa odorare di un leggero puzzo di mestruo marcatore. Riesce ad attirare i peggiori individui della spiaggia e dintorni “scodinzolando” e facendo prendere aria alla sua pluritimbrata fregna. Da non confondere con le altre abitanti della spiaggia sgualdrine perché essa urla in continuazione : Mo …Mo , intercalati da bestemmie.
Ecco, io come ogni anno cerco di andare in vacanza per rilassarmi e stare un po’ con la mia donna e quest’anno abbiamo deciso di andare a Sharm El Sheik in quanto il posto più lontano per la cifra minore! Ovviamente siamo riusciti a trovare una fam Bigaroni subito subito sull’aereo. Un charterone di una sotto compagnia della EgiptAir di nome MammolaAir con al seguito polli e galline. Facendosi riconoscere con due schiocchi di mano sul paffutello musino del figlio, ecco il Capo già in ciabatte a croce. La figlia ha già copulato freneticamente con lo stuart nel cesso almeno tre volte mentre la mamma si lamenta del cibo consumato sull’aeromobile, come in una manifestazione dela CIGL , volantina ricette scritte di suo pugno dove insegna a fare la sua famosa pasta al forno fritta al lardo di panda e buchi di culo di koala al nero di seppia! Cazzarola, ma su migliaia di persone in vacanza a sharm e nel mondo, proprio su questo aereo…? Cazzarola, ma ce li ritroviamo anche sul pullman che ci porta in albergo! ( da notare che il pullman tiene al max otto persone, e poi si parla di statistiche e di gaussiane…Questa è fortuna per un etologo enologo ). Arriviamo la sera tardi, quindi non ho potuto vedere la fam. Bigaroni all’opera, ma la mattina seguente ecco la nostra prima gioia! Colazione…Correndo di qua e di la per accaparrarsi i posti ( liberi od occupati, è uguale ) gridando Mio ..Mio.. Mio, mangiando a ottomani sono riusciti a litigare con tre tedeschi per un pomodoro. Intascandosi letteralmente la “merenda” a base di pollo fritto, zucchine e patate fritte, pane fritto e panna con crema pasticcera fritta, lo spuntino delle undici e mezzo è assicurato! Guardandoli piangevo di gioia perché non mi era mai capitato di analizzare un gruppo di ominidi bigaronis fuori dal loro ambiente naturale ( le zone spiaggiose dello ionio dell’adriatico e soprattutto sulle spiagge del tirreno napoletano-romano). Evviva, tutti in spiaggia! Esattamente dopo tre minuti e quarantacinque ( orologio alla mano ) di spiaggia sulla barriera corallina tutti e quattro i nosti eroi sono riusciti a : 1) Distruggere perlomeno settanta metri quadrati di barriera corallina dura asportando kili di gorgonie e coralli millenari.
2) Distruggere centoquaranta metri quadrati di barriera mole con vere e propie zappate a base di paletta e secchiello.
3) Scambiate per cozze ripiene pugliesi il Capo è riuscito a mangiare due kili di oloturie con il limone.
4) Il bambino grasso, emulando il padre, accendeva un fuoco con le ultime mangrovie del posto e quindi abbrustolendo quattro etti di conchiglie varie e tre o quattro manciate di cavallucci marini insaporiti con una varietà di stelle marine rarissime.
5) Lei, la figlia era già stata trafitta da due beduini di nome Alì ek stuk az ed Abu arraff tutt quant.
Alle 11;32 la famigliuola consumò rumorosamente lo spuntino rubato al buffè tre ore prima.
Si fa ritorno in albergo, ma prima della siesta rimane da consumare ancora il pranzo…Mi pare di sentire le poche parole proferite dal padre : Minkia pure questo abbiamo pagato! Nel pomeriggio, facendo ritorno in spiaggia, il bambino si procura una ferita mortale all’addome che viene immediatamente curata a forza di mazzate dal padre ( ecco questo mi stupisce,vista la ferita, qualsiasi “mortale” in quanto tale sarebbe deceduto dopo qualche minuto per emorragia,ma il Bigarone sembra avere poteri curanti come in un fumetto della Marvel ).
Tutto prosegue tranquillo fra un : fa un cazzo di caldo porco. Ed un : mi fanno male i pedi.
Ma la quiete viene interrotta da una guida turistica del luogo che propone a tutti quelli del nostro tour operation la fantomatica gita al parco naturale mondiale protetto da Dio ed i socialisti di “ Rhas Mohammed”. In italiano è il capo di Maometto appunto un luogo incontaminato, pieno di pesci, volpi del deserto, scorpioni e vipere cornute, con un sacco di regole e leggi da seguire.
ARRRHHHHGGGGHHH… io e la mia ragazza ci guardammo negl’occhi e agghiacciammo solo all’idea…Ma quando sentimmo : Miink ci veniamo pure noi a vedere sto parco co magaro ci divertiamo… svenemmo immediatamente.
Questo voleva dire spargere Napalm su una piantagione di cotone e portare subito dopo una quarantina di turchi muniti di sicarete cerini e narghilè. Ecco la fine di un parco naturale,ce ne sono tanti! Siamo al parco il giorno seguente, e la famiglia Bigaroni è già riuscita a : 1) Farsi venire, come in un coro a cappella, una dissenteria assurda.
2) Procurarsi scottature di primo grado su tutto il corpo.
3) Uccidere pesci pappagallo e pagliaccio a forza di gazzose scorreggie e rutti Mururoa ( lo so perché io ero dietro a loro a fare Snorkeling ) 4) Strappare a manate coralli pregiatissimi.
Dopo qualche giorno finalmente il rientro a casa ; sul pullman che ci porta all’aeroporto c’è un’altra guida, stavolta in divisa, che mette in guardia con un microfono, le persone che abbiano asportato coralli ed affini dalla barriera corallina, nascondendo inutilmente il malloppo in valigia, spiegandoche era tutto inutile perché alla stazione aeroportuale c’era un “coraldetector” in grado di verificare la presenza di conchiglie e coralli! Specificando molto bene che la polizia egiziana non è molto carina con i ladri e distruggitori di barriera corallina, la gida consigiò a chiunque avesse asportato coralli di gettarli prima di entrare in aeroporto.
Il panico nella fam Bigaroni…Arrivati a destinazine il Capo si precipita a svuotare le valigie. Le apre e un tanfo di pesce marcio sconfina in tutto il Sinai in tutti i suoi 56 gradi centigradi.
Ora difronte all’aeroporto di sharm, sulla strada, c’è una magnifica barrire corallina come in uno dei migliori acquari europei, e tutto questo offerta dalla fam Bigaroni.
Ricordatevi : Una fam Bigaroni è per sempre!