La dodicesima volta di e la dodicesima bis
1: No, non siete a Parigi
Per chi non è mai stato a Mosca, o ci mancava da qualche anno, la prima sorpresa è l’aeroporto. O meglio, il nuovo terminal D, o “Sheremetyevo 3” (e stavolta sul serio, non come quando avevano chiamato così la piazza Rossa, dopo che c’era atterrato Mathias Rust -1987, circa). E’ fatto veramente bene, spazi ampi e luminosi, specialmente nella sezione arrivi: in certi post fa venire in mente l’aeroporto Charles De Gaulle di Parigi (anzi, forse c’ è più aria). Anche le code al controllo passaporti quasi non si possono più chiamare così, almeno per chi si ricorda quell’ esercizio di pazienza che erano le code al “vecchio” aeroporto (che c’ è ancora, del resto).
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2: Alla fiera dell’ est…
Se siete a Mosca e volete avere un’idea di cos’altro c’è da vedere in Russia, ma non avete nè tempo nè denaro a sufficienza per girarla tutta (o almeno per il momento non volete andare all’ avventura), c’è un sistema abbastanza semplice (almeno nella seconda settimana di maggio): prendete il metrò, scendete a Plòshad Revolùziy, prendete l’uscita verso la Piazza Rossa e il Gum (ГУМ, così non sbagliate), e invece di andare a destra e poi a sinistra (direzione Gum e piazza Rossa, appunto), fate esattamente il contrario: andate a sinistra fino a una piazza più o meno quadrata, e poi a destra per qualche metro, fiancheggiando un palazzo con un alto portico davanti. Il palazzo si chiama Gostiny Dvor, e nella seconda settimana di maggio, giorno più giorno meno, ospita il Mittf, la grande fiera turistica delle regioni della Russia.
La Mittf non è l’ unica fiera turistica che si tiene a Mosca: ce n’è un’altra che si tiene a marzo, in posizione più decentrata (e più difficile da raggiungere coi mezzi pubblici). Ma mentre l’altra fiera cerca di convincere i russi ad andare in vacanza all’estero, la Mittf cerca di convincerli a non uscire dal proprio vasto e interessante Paese, facendo vedere quanto sia vasto e interessante: dalla Yakuzia al Mar Nero e al Caucaso (sì, anche quello), dall’estremo oriente a Kaliningrad, l’exclave ex prussiana sul baltico, “dite una cosa e noi ce l’abbiamo”. Mare, monti, crociere fluviali, arte, storia, terme, natura (medicina naturale inclusa), etnologia (o folklore, se preferite), musei per tutti i gusti e tutte le tasche. Per il presente e persino per il futuro (si progetta un nuovo museo delle scienze a Mosca con attrezzature interattive per divertire e stimolare “li piccini” -Experimentarium, cercate su google, chissà-, e la città di Ulianovsk, ex Simbirsk, che diede i natali a Lenin, lungi dal complessarsi, sta preparando iniziative culturali e turistiche al riguardo. Non proprio un parco a tema, ma quasi). Ci sono anche espositori stranieri (italiani compresi), audacemente infiltrati in questa festa del “no-place-like-home” alla russa (business is business, chi paga prende lo stand), ma il succo è quello. Se per un russo l’attrattiva della mostra è scoprire quante cose si possono vedere senza le seccanti formalità del visto per l’area Schengen o altre (e senza portarsi dietro dizionari e preventivare spese spropositate), per chi russo non è è interessante vedere i bellissimi “assaggini” che le varie regioni, città o semplicemente musei e associazioni culturali mettono in mostra. Danze e cori di ragazze dell’estremo oriente siberiano (un pò sciamaniche, ma molto estetiche…), doverosamente bilanciate da baldi giovani che ricostruiscono con gusto e con orgoglio gli usi, i costumi e le imprese militari della storia del Paese, da Kulikovo (1389 circa, Russia 1, Tartari 0…) in giù. E naturalmente “assaggini” nel senso gastronomico del termine: miele, dolcetti, eccetera. Buoni. E niente maledizioni di Montezuma in trasferta, posso garantire… Se cercate su google potete avere altri particolari sulla Mittf. Ovviamente, ormai, andarci se ne riparla l’anno prossimo, ma come si dice, “gli sci si preparano d’estate”. E sul sito c’è anche modo di avere biglietti gratis, magari non subito, ma a tempo debito…
Segue.