La Dalmazia centrale

Mare, rafting, cultura... bella scoperta!
Scritto da: elena/london
la dalmazia centrale
Partenza il: 07/06/2010
Ritorno il: 11/06/2010
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
Anche questa volta fino all’ultimo non sapevo se sarei riuscita a partire, ma sistemate alcune cose e visto le previsioni del tempo per Londra, la scelta e’ stata chiara: via al sole per qualche giorno. Appena arrivata a Spalato, capoluogo della Dalmazia centrale mi sono sentita un’idiota. Pensavo che mi sarei trovata in un paese piu’ povero del nostro, un paese che si stava riprendendo da una guerra terminata solo 16 anni fa, un paese che non fa’ parte dell’Unione Europea, insomma credevo di andare a trovare il cugino “arretrato”. A parte le antiche costruzioni in pietra bianca fornita dall’isola di Brac, mi sono trovata davanti una citta’ bellissima, modernissima, pulitissima e organizzatissima da cui Cagliari ha tanto da imparare e copiare. Tantissimi i nomi italiani nei negozi: da Benetton a Sisley, calzedonia, Sergio Rossi e ovviamente le griffes piu’ famose. Spalato e’ strutturata in modo molto simile a Cagliari con quella che sarebbe la nostra via Roma piena di bellissimi bar salotto all’aperto. Da questi bar fino al mare e’ tutto lastricato in marmo, ci sono sculture, alberi, aiuole curatissime e la gente ci passeggia mattina e sera. I traghetti partono dai moli lontani quanto piazza Deffenu, la stazione dei bus e quella ferroviaria sono tutte li, a 2 passi ma da una parte. Meraviglioso. La cosa piu’ importante di Spalato e’ il palazzo Dioclesano (dietro i famosi bars) che anche se chiamato palazzo e’ un vero e proprio quartiere formato da 220 edifici. Non ha niente da invidiare all’acropoli di Atene per bellezza e maestosita’. E’ un vero museo all’aria aperta. Al contrario della Normandia dove lungo tutta la costa che e’ stata testimone dello sbarco degli alleati ci sono tantissimi musei dedicati allo sbarco, carri armati e vari veicoli che furono abbandonati nelle spiagge e che sono diventati monumenti nazionali, in Croazia sembra che la guerra non sia mai passata. A meno che non li “interroghi”, della Guerra non c’e’ traccia, se la sono lasciata alle spalle e vanno avanti, molto avanti. Potrei direi che la gente e’ fredda e in linea di massima lo e’, in certi ristoranti, biglietterie e in generale li ho trovati freddi, pero’ ho incontrato anche delle persone carinissime e molto professionali. Tutti quelli che ci hanno affittato la camera erano gentilissimi e preparati. In Croazia tanta gente affitta appartamentini in casa loro oppure hanno altri appartamenti che usano solo per affittare. Normalmente sono composti da una o piu’ camere da letto, cucinino, salottino e bagno. La prima sera abbiamo chiesto alla ragazza del nostro appartamento di stare una notte in piu’ e siccome il nostro appartamento era occupato, ce ne ha dato uno superior allo stesso prezzo. In pieno centro, 2 bagni, salone, camera letto e ingresso. Vedere foto su face book per capire. In tanti lo vorrebbero come casa!!! La tassa che pagano al governo e’ di 1 euro x note x persona, ma tanti lo fanno anche in nero. L’intraprendenza e’ di casa in Croazia. Tutti i giovani parlano inglese e tantissimi anche italiano, tedesco e spagnolo. Nella bellissima isola di Brac abbiamo dormito da zia Maria, 70 anni. 45 euro a notte per l’appartamento ovviamente a 5 minuti dal centro e a 10 a piedi dalla prima spiaggia. Zia Maria parla italiano con accento veneto, un po’ di inglese, spagnolo, svedese e vuole ancora imparare. A parte il fatto che per andare da qualche parte devi considerare che una mezz’ora la passi a chiaccherare con lei (posto di blocco, lei sta’ a piano terra, noi al primo), e’ stata carinissima. Mi cantava le canzoni di mia mamma e mi chiedeva: questa la conosci? Ci ha offerto nespole, grappa, liquore alla carruba fatto in casa. Mattina e sera. Guardando la tv italiana conosceva parecchi programmi e personaggi famosi ed e’ stata felicissima di spettegolare con me.

A Supiter, isola di Brac, abbiamo affittato lo scooter 21 euro x 24ore. Mi sono pentita di non aver preso la barca in legno a motore per 30 euro al giorno. Il mare non ha niente da invidiare al nostro. Pulitissimo anche nei porticcioli. Le spiagge sono bianche ma di ciottoli appuntiti che massacrano i piedi. Tutti usano le scarpette da spiaggia o sono abituati a camminare sulle lame. Questo e’ davvero fastidioso. Alla ricerca di una spiaggia piu’ comoda siamo finiti in una spiaggia nudisti dove le rocce erano lisce e il mare meraviglioso. Dietro la spiaggia una bellissima pineta. Tutto pulito. Abbiamo visitato parecchi paesini e villaggi e anche il villaggio di pescatori piu’ sonnacchioso e’ interessantissimo. In questi piccolissimi paesi tutto scorre lento, ti sembra che nessuno lavori. C’e’ sempre qualche bar salotto e qualche ristorante anche in questi centri tanto che ti chiedi per chi siano. Citta’ o piccoli paesini hanno sempre un’ufficio del turismo ricco di depliants e informazioni. Dall’isola di Brac ci siamo spostati a Makarska dove siamo arrivati verso le 15.30 senza aver prenotato la camera o il rafting che avevamo programmato di fare il giorno dopo. Alle 16.20 eravamo gia’ in spiaggia, i bagagli in camera, il rafting e anche il transfer dal rafting all’aeroporto prenotati. Il ragazzo dell’agenzia ci ha dato una delle camera che affitta in casa sua(piani diversi), ci ha prenotato il resto e accompagnati anche in spiaggia. Fantastico. Makarska ricorda Riccione. La strada dietro la spiaggia piena di bancarelle, negozi e ristoranti carinissimi. E’ anche meglio perche’ dal ristorante vedi la spiaggia e ovviamente il mare che e’ bellissimo. La spiaggia e’ molto stretta e …… Di ciottoli. Non possono avere tutto!!! Dalla strada partono degli alberi che si curvano sulla spiaggia. Ombrellone naturale. Dietro i negozi e le case e’ tutto montagna, le alpi daniriche. Splendido.

Cibo: tanto pesce e freschissimo, peccato che tendano a stracuocerlo. Anche se al mercato trovi una discreta varieta’, nei ristoranti non vanno oltre la Spigola, l’orata, sardine e mangiatutto. Solo una volta ci hanno dato triglie e sgombro. Ovviamente hanno l’aragosta, ma e’ molto piu’ chiara o bluastra. E cara. Il vino e’ abbastanza buono, l’olio d’oliva e’ chiarissimo e …. Insapore.

L’indomani sono venuti a prenderci per andare ad Omic sopra il quale scorre il fiume Cetina e li abbiamo fatto rafting per 3 ore. L’organizzatore ci ha offerto ciliege e caffe’ e anche nel break sul fiume offrivano banane e cioccolato. Oltre ai paesaggi stupendi mi ha colpito l’intrapredenza delle guide. Quella che stave in gommone con noi parlava non so quante lingue. Dava i commandi in inglese per noi e in ungherese e polacco per le altre 2 coppie. Voleva semplificare il tutto parlando in Tedesco, ma non ha funzionato. La guida che ci seguiva in canoa, a fine escursione ci ha comunicato di avere fatto 95 foto, di averle messe su un cd che ovviamente ha venduto a tutti per 14 euro. Tutto questo mentre veniva pagato anche per fare la guida.

Siccome il giorno del rafting era lo stesso della nostra partenza e l’aeroporto distava oltre 45 km dal paese, abbiamo chiesto di essere accompagnati a Trogir, bellissima cittadina dichiarata dall’Unesco patrimonio dell’umanita’, e li ci hanno dato il salasso: 71 euro per viaggiare con un furgone passeggeri. Mi hanno pero’ dato un’altro cestino di ciliege (non buone come quelle di Burcei) Trogir e’ un’altro museo a cielo aperto. Case in pietra antichissime, viottolini e piazza piene di bar, ristoranti, gelaterie e negozi. Uno spettacolo. La cosa che di questi piccolo centri piu’ mi ha colpito e’ tutto quello che hanno inventato per far spendere il turista. A parte i ristoranti aperti da mezzogiorno a mezzanotte, ci sono una marea di barche e soprattutto velieri che organizzano gite di un giorno o una settimana nelle altre localita’ sulla costa o alle isole. Certi velieri hanno a bordo le biciclette con le quail puoi visitare le isole durante le soste a terra. Se pero’ hai voglia di catamarano trovi anche quello.

Le nazionalita’ dei turisti sono varie. Tantissimi americani, inglesi, tedeschi, spagnoli, scandinavi e dei paesi dell’est. Mi hanno detto che a luglio e agosto c’e’ l’invasione degli italiani. Non c’e’ da stupirsi, Ancona e Pescara sono a sole 4 ore di traghetto, il mare e’ pulito, i prezzi leggermente piu’ bassi che da noi nei ristoranti, molto piu’ bassi per quanto riguarda gli alloggi. E l’offerta e’ davvero tanta.

I croati hanno un dilemma. Prima smaniavano per far parte dell’unione europea, ora dopo aver visto quello che e’ successo all’Italia e ad altri paesi con l’uso dell’euro, si chiedono se non sia un problema adottare questa moneta europea. Second me non se ne fanno proprio niente dell’euro e dell’unione europea, anzi potrebbero avere piu’ Danni che vantaggi. Inoltre tra le richieste di bruxelles c’e’ la restituzione della casa ai serbi che hanno dovuto abbandonare la Croazia durante la Guerra e tanti risarcimenti anche all’Italia. Al momento agli italiani e’ proibito comprare immobili in Croazia, mentre per gli altri stranieri e’ cosi’ difficile che l’unione europea li ha gia’ “sgridati” diverse volte. Quante cose potrebbe imparare la Sardegna da un paese come questo, ma ancora c’e’ chi pensa che possiamo scegliere solo i turisti ricchi e lasciare le classi lavoratrici ai vicini di casa. L’italiano medio scappa da una Sardegna sempre piu’ cara e paesi vicini come la Croazia accolgono e crescono. A parte queste riflessioni mi e’ venuta una gran voglia di vacanza in barca, magari a fine settembre, magari sullo Ionio, andrebbe bene sia il Salento che qualche isola greca. Qualcuno vuole unirsi? Ci vediamo a Cagliari tra 2 settimane Elena



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