La capitale del cioccolato: Bruxselles
ORE 9,40: partenza, con volo Ryanair (€.115 A.R. Per due persone) dall’aeroporto “G.Marconi” di Bologna. Il viaggio è stato ottimo. ORE 11,05 siamo atterrati, puntualissimi, all’aeroporto Charleroi di Bruxelles Sud, distante 45 km. Dalla città. Abbiamo preso il pullman per la città alle ore 11,45: il costo è stato di €. 22 a persona A.R.
E’ tutta superstrada fino alla stazione ferroviaria (Gare du Midi), dove il pullman si è fermato. Il viaggio è durato 50 minuti, senza traffico. Poi abbiamo preso il tram n.3 o n.4 – €. 1.70 – fino alla fermata De Brouckère, vicina al nostro hotel. L’albergo, a tre stelle, in cui abbiamo alloggiato, si chiama “Novotel Brussels Centre Tour-Noire” e si trova in Rue de la Vierge Noir n.32 – tel. +32 2 505 50 50 fax. +32 2 505 50 00 E-mail: H2122@accor.Com www.Novotel.Com Il costo è di €. 244.00 (due notti) comprensivo di pernottamento per due persone, prima colazione a buffet (abbondante e ottima) compresa.
Dalla finestra della nostra camera, situata al 2° piano, vediamo la Tour Noire, cioè i resti delle mura della città antica e sulla piazzetta antistante un enorme drago riempito d’aria, che è un’attrazione per bambini. Siccome erano già le ore 14,00, siamo andati a mangiare le “tapas belga” al “Cafè Georgette” in Rue de la Fourche n.37-39.
Non sono buone come quelle spagnole. Abbiamo preso 5 ciotoline, ciascuna del prezzo di 6 euro. Ottime le portate a base di formaggio e polpette, un po’ meno quelle di pesce. Purtroppo nei locali si può fumare. Dopo mangiato, siamo andati a visitare il Museo del Costume e dei Pizzi, che si trova in Rue de la Violette n.12. E’ articolato su tre piani ed è veramente interessante. Vi sono abiti degli anni 1950 sui manichini, cappellini, ricami.
Nella Grand-Place, una delle piazze più belle del mondo e patrimonio mondiale dell’umanità, siamo andati al Musée de la Ville che contiene, oltre a quadri, arazzi, ceramiche, tantissime riproduzioni di Manneken-pis vestito con abiti tipici di tutti i popoli. Questo bambino ( la statua è alta solo 55 cm.) è il simbolo della città e si trova ad un crocevia, in cima ad una fontana recintata, frequentato e fotografato da visitatori provenienti da tutte le parti del mondo. La leggenda narra che un Re desiderava avere un figlio, benché sembrasse che la moglie fosse sterile. Nacque questo bambino, ma il Re si innamorò di una giovane, che poi divenne Santa, la quale, dissuadendolo, gli scagliò contro l’anatema che suo figlio sarebbe rimasto sempre piccolo e nell’atto di fare la pipì, cosa che aveva fatto abbondantemente al momento della sua nascita. Così il bambino che fa la pipì è divenuto il simbolo della città. Di fronte alla fontana, si trova una bancarella che vende “escargot” in umido, dal profumo invitante.
Quando viene buio, intorno alle ore 17, si illuminano le luci blu e bianche del grande albero di Natale posto sulla piazza, si ammira il bel Presepe con statue a grandezza naturale collocato a un lato della stessa e si accendono meravigliosi giochi di luce, sincronizzati a musiche natalizie, dalle lampadine collocate sulla facciata del Musée de la Ville ed è uno spettacolo sempre nuovo e meraviglioso, che lascia estatici col naso all’insù le centinaia di visitatori di tutte le nazionalità: tedeschi, francesi, inglesi, spagnoli, italiani, balcanici, arabi, cinesi, giapponesi.
Ristoranti, taverne, trattorie, fast-food, birrerie, si susseguono. Vi sono vie dedicate a ristoranti di una specifica nazione, quindi vietnamita, cinese, italiana, araba. Le specialità locali sono: le patatine fritte, servite in un cartoccio e cosparse con maionese, i cioccolatini ( dai numerosi negozi che li vendono , sfusi o in confezione dalle mille forme, esce un meraviglioso profumo!), le patate in padella con pancetta e formaggio fuso e dolci tipici morbidi cotti in stampi reticolari, poi cosparsi di marmellata o cioccolato liquidi. Si mangia ovunque e in qualsiasi momento, non solo seduti, ma spesso in piedi o appoggiati a piccoli tavoli rotondi collocati davanti alle bancarelle. In questo periodo vi sono 200 bancarelle, distribuite in svariate vie e piazze, che vendono oggetti etnici, da regalo, palline per l’albero di Natale, cuffie, sciarpe, ecc. E tante che vendono vin brulè (ottimo per riscaldarsi, visto il freddo che fa: -4° alle 10,30 di mattina, figuriamoci la notte!!!), crèpes, affettati, formaggi, salsicce…
I nomi delle vie sono scritti in due lingue: francese e fiammingo.
In città vivono, sembra bene integrate, persone di tutte le razze e provenienze: neri, cinesi, donne arabe col fazzoletto in testa e bambini piccoli in spalla… Il traffico è caotico. Le auto sono incolonnate e gli autisti suonano continuamente il clacson, i crocevia sono intasati, il vigile suona ininterrottamente il fischietto. Nonostante questo, le strisce pedonali sono sacre: tutti si fermano. Ammirevole! Alla sera, con poca fame, abbiamo mangiato: io una crèpe alla nutella e Mauro un piatto di patate con pancetta e formaggio fuso, appoggiati precariamente a un tavolinetto rotondo sul limitare di tre gradini: era tutto buono.
Infine, stanchi per la lunga giornata movimentata, siamo rientrati in albergo, abbiamo fatto la doccia e siamo andati a dormire.
LUNEDI’ 14 DICEMBRE (GIORNO DEL MIO COMPLEANNO!) La prima colazione viene servita in un’ampia sala, dalle 6,00 alle 9,30.
Ci si serve a buffet: marmellate, burro, frutta fresca e sciroppata, yogurt, affettati, uova sode e strapazzate, pancetta, salsiccia, fagioli, funghi, cereali, croissants, pane fresco, succo di frutta.
Siccome abbiamo solo questa giornata intera, abbiamo pensato di prendere il bus-turistico per avere una veduta d’insieme della città. Il prezzo del biglietto è di €.18 a persona, comprensivo di audio guida, con la possibilità di usufruirne tutta la giornata e di scendere alle fermate previste nei luoghi di maggiore interesse turistico. Il bus è poco confortevole, coperto precariamente con un telone di plastica, ma guidato da un simpatico giovane. Dalla nostra postazione al piano superiore in prima fila ci sembrava di saltare addosso alle macchine, di salire sui marciapiedi e, siccome la pavimentazione è tutta in porfido, gli scossoni sono micidiali. La nostra prima sosta è stata ad Autoworld, (ingresso €.6,00 a persona) inaugurato allo scopo espositivo il 29 settembre 1986 e contiene decine e decine di auto d’epoca + alcune carrozze , motociclette, camper. Interessante! Le vetture, dai colori stupendi, sono lucidissime e bellissime. Peccato non ci siano né un dèpliant, né una persona che spieghi le caratteristiche principali delle vetture esposte. Quindi noi ci siamo limitati ad un gradimento puramente estetico.
La seconda tappa è stata l’Atomium, che è una riproduzione di un atomo di metallo, ingrandita miliardi di volte. Essa consiste in 9 palle disposte a cubo e collegate tra loro da tubi metallici di 3 metri di diametro ciascuno (all’interno dei quali si trovano ripide scale mobili). L’ingresso costa €.9 a persona.
Una signorina ci accompagna in ascensore alla palla più alta, circa 100 m. Da terra, dalla quale si gode un ampio panorama sulla città e dintorni (quando è sereno). All’interno di una delle 9 sfere è situata una “camera da letto” per bambini e un angolo colazione: è molto carina! Nel 1958 questa zona è stata interamente edificata per ospitare l’Esposizione Mondiale, comprendente stands, sale congressi, una piccola Europa. Bruxelles è una strana città: vi sono case di tipo olandese, con facciate strette e alte, alcune in mattoni, con balconcini in ferro, accanto a grattacieli vetrati.
Inoltre, vi è la sede del Parlamento Europeo. Riprendendo il pullman, abbiamo visto, collocati nel Parco circostante, una riproduzione esatta del Nettuno , una pagoda giapponese fatta con legno proveniente da Yokohama. Il tour si è concluso al punto di partenza, cioè alla fermata adiacente la Borsa.
Abbiamo cenato al ristorante cinese “Palais D’Asie” situato in Rue Henri Maus n.5, prezzo unico €.17,50 per il buffet, servendoci a volontà di portate calde e fredde, ottime. Poi siamo rientrati in albergo, dove mio marito è andato in piscina e in sauna, poi ci siamo addormentati stanchi ma felici.
MARTEDI’ 15 DICEMBRE Alle ore 8,30 di mattina è ancora buio, perché ci troviamo più a nord di Parigi.
Siamo scesi a fare colazione, poi siamo andati a visitare il Museo del Cioccolato, situato al n°9 di Rue de la Tète d’or. Alle ore 10 è arrivata una scolaresca, proveniente da Liegi.
Il mastro-cioccolataio ha spiegato, in francese, la raccolta, l’essiccazione, la polverizzazione, la lavorazione del cacao, infine ha offerto cioccolatini a tutti.
La mostra si articola anche su due piani sovrastanti, con esposizione dei servizi reali per bere la cioccolata in tazza, la piroga che serve ai raccoglitori, gli indumenti realizzati con le foglie della pianta di cacao. Abbiamo assaggiato un biscotto intinto nel cioccolato fuso e avremmo voluto berlo a garganella perché scorre continuamente da una macina e c’è un profumo meraviglioso.
Uscendo, abbiamo dato un’ultima occhiata alla stupenda piazza circondata da edifici bianchi molto lavorati, per tornare all’albergo, prendere i bagagli e recarci, col percorso a ritroso bus+pullman, all’aeroporto Charleroi.
Il volo di ritorno, sempre Ryanair, è partito puntuale alle ore 15,15 e siamo arrivati a Bologna alle ore 16,50.
Dalla mia postazione accanto al finestrino, ho visto ampi campi rettangolari su pianura, poi banchi di nuvole bianche hanno coperto il paesaggio, fino a scoprirsi sulle Alpi, dove ci sono apparse, nella loro meravigliosa imponenza, maestose catene montuose innevate spettacolari, con all’interno laghi e vallate.
Bruxelles è stata una piacevole sorpresa, anche per l’atmosfera natalizia.
Speriamo di potervi tornare presto perché ci è piaciuta moltissimo.