La barcelona di Gaudì e non solo
è stato un viaggio particolare perchè all’epoca ero ancora abbastanza inesperta, quindi abbiamo speso molto più di quanto avremmo potuto, modificando qualche parte del viaggio.
ad esempio il volo: era sì con ryanair, ma, per cause di forza maggiore (lavoro) siamo partiti ad orari poco convenienti, sia per quanto riguarda il prezzo che il buon senso.
volo per barcelona – girona da orio al serio (che vascata ragazzi!) nel pomeriggio, quindi arrivo effettivo a barcellona verso le 23…
dritti al nostro albergo in una traversa della rambla, zona che mi pareva ottima sulla carta: ma la scelta si è rivelata un disastro! e bisogna dire che la via di sera dava proprio il peggio di sè, per via delle simpatiche signorine svestite proprio nei paraggi del nostro hotel, rivelatosi 1 stella, quando su internet diceva 2.
ovviamente consiglio un 3 stelle, ma noi volevamo risparmiare un pò e abbiamo cannato completamente! se non altro la zona era comodissima! dritti a nanna dopo aver unito i due letti singoli (con rotelle!!!!un’impresa tenerli fermi!) anche se la movida di barcelona ci pareva allettante…
abbiamo avuto 3 giorni pieni a disposizione e abbiamo deciso di fare la carta turistica degli autobus (linea rossa e linea blu): fantastica! all’epoca era 15 euro, non so ora. Cmq comodo questo sistema, che a milano ha preso piede solo quest’anno: siamo sempre troppo indietro!!! siamo riusciti a vedere di tutto e di più.
tra l’altro insieme alla carta ti regalano un plichetto di coupon con sconti vari in fast foods, attrazioni, etc.
partiamo con gaudì, che da tanto speravo di ammirare da vicino, ne son sempre rimasta stregata!! quindi casa milà, stupenda di notte, la sagrada familia e il parco guell.
la sagrada familia è stata un’emozione quando ci siamo imbattuti sul suo lato posteriore, ovvero quello originale gaudì: mentre la facciata è piuttosto deludente: sembra una di quelle anonime chiese contemporanee prive di ogni sacralità e bellezza architettonica. Non siamo entrati perchè l’ingresso è da rapina, eppoi mi son soffermata a lungo sul retro ad ammirare la monumentalità di questa enorme scultura! il parco guell è stata una sorpresa: non mi aspettavo viette così carine a barcellona, dove le avinguidas sono così enormi!! molto pittoresche, sembrava di essere in un paesino della costa brava…
il parco è davvero originale e il fotografatissimo lucertolone all’ingresso è solo l’anticipazione delle meraviglie al suo interno.
altre cose da non perdere a barcellona sono: lo zoo e l’acquario: spt il secondo è fatto davvero bene. Divertente il settore dei pinguini. Abbiamo passato un pò di tempo a scoprire quale fosse la coppia di pinguini gay tanto famosa dell’acquario, ma non so se ci siamo davvero riusciti…
dello zoo siam stati fortunati a poter vedere proprio un anno prima della sua morte il tenerissimo e malinconico copito de nieve, il gorilla bianco che fu la maggior attrazione dello zoo per molto tempo. Era impressionante il suo sguardo quasi umano: e io non sono una che si fa prendere dall’emozione davanti agli animali, non mi han mai fatto un grande effetto…
molto bello il barrio gotico: il centro storico della città, che come ogni centro storico che si rispetti, è pieno di viuzze intricate e architetture meravigliose. Non perdetevi plaza real, è un angolo di pace! e la cattedrale, con il suo chiostro medievale è davvero magica..
una mezza giornata va dedicata al montjuic, il monte degli ebrei, che noi abbiamo raggiunto con il mitico bus turistico. È stato completamente adibito ad attrazioni dei giochi olimpici del 1982, evento che ha modificato la città in diverse parti.
dovrebbero farli anche da noi a milano una volta, così ci muoviamo a tenerci al passo coi tempi!! interessante, ma non è molto il mio genere: mentre sulla cima c’è il castello: davvero molto suggestivo, e che panorama!!! si vede tutta barcellona e da qui è davvero immensa!!! altro bel panorama della città si ha dalla colonna di colombo, sul lungomare al termine della rambla (sconto con il plico del bus turistico!).
un discorso a parte merita la rambla: anzi las ramblas, perchè è un’unica via ma divisa in vari settori.
è molto animata, ci si trova di tutto e di più: come una grande vetrina all’aperto sulla gente più disparata che possa capitare di incontrare. Favolosa! la sera poi si anima ancora di più: è una movida unica 24 h su 24! ci siam divertiti molto ad osservare la gente, seduti su una panchina… E la mattina c’è un mercato con tanti fiori e animali tra cui i tenerissimi pollitos!!!! costavano 1 euro l’uno, erano dei pulcini splendidi… Ci ho lasciato il cuore… E a barcellona è già la seconda volta per un animale! vuol dire che qui esiste davvero una misteriosa magia! altri punti di interesse: lo stadio di barcellona, il famoso camp nou, il più capiente stadio europeo.
per la gioia del mio ragazzo andiamo a visitarlo… Dal di fuori non ci colpisce molto: chi ha visto san siro potrà capirci… Non è monumentale, ma all’interno è davvero grande! a dir la verità non abbiamo pagato il salato biglietto per entrare nel campo. infatti, il mio ragazzo è rimasto ammaliato da una macchina super potente che stava entrando in un box sotterraneo e per seguirla (foto ricordo davanti all’auto) ci siamo imbattuti nell’ingresso sul campo del camp nou! e se ci beccavano!?! beh, un pò di emozione in più 😉 altre cose: il maremagnum, un complesso moderno sul mare con dentro di tutto un pò (tra cui l’acquario). Interessante…
la zona più turistica in estate, ovvero la spiaggia: anche se per noi non è stata un granchè! il palazzo reale vicino al monte tibidabo, che non abbiamo avuto voglia di salire, nonostante il gran parco giochi sulla sua cima…
la mitica plaza d’espana, con sullo sfondo il monumentale museu de l’art cataluna. Mi sarebbe piaciuto vederlo: un pò meno al mio ragazzo, che infatti è riuscito ad ingannarmi sugli orari di apertura e me l’ha fatto perdere 🙁 ma soprattutto per noi barcellona è stata gaudì e le sue architetture, i viali immensi a senso unico che qui ci sognamo, il bellissimo passeig de gracia, una via lunghissima che si apre sul lato nord dell’indimenticabile placa cataluna, piena di negozi , palazzi superchic e locali internazionali, magari un pò troppo global, che però da noi non esistono e che inevitabilmente ci separano da città cosmopolite come la festaiola barcelona, che non smette mai di creare e rinnovarsi, mischiando tante culture ma mantenendo quell’identità cataluna che si nota ovunque (tutto ovunque è scritto sia in spagnolo che in catalano).
insomma, ci ha stregati! e se il mio spagnolo fosse migliore, io andrei a lavorarci di corsa!!!! Ps: dritte per il cibo ho da consigliare un ristorante che non potete perdervi per niente al mondo: los caracoles.
magari vi svenate, ma la carne che mangiate li non la dimenticherete. Eppoi il posto è davvero suggestivo: è tutto piastrellato su più piani, molto accogliente! andateci!!!!! piuttosto risparmiate su altro, ma questo è imperdibile: è consigliato da tantissime guide ed è molto rinomato per essere uno dei migliori ristoranti catalani in spagna.
dritte sugli spagnoli: che dire? simili a noi come abitudini, ma molto più aperti, soprattutto di mentalità, son proprio su un altro livello! a presto barcelona!