La Barcellona di Antoni Gaudí
Ecco cosa si può trovare dell’opera di Antoni Gaudí: Casa Batló: si trova nel quartiere dell’EIXAMPLE, un enorme museo urbano in cui è un piacere andare a giro, e fa parte del gruppo d’edifici della cosiddetta Manzana de la Discordia (caseggiato della discordia o pomo della discordia); terminata nel 1907 e progettata per l’industriale Josep Batlò è la rielaborazione di un condominio già esistente ma ritenuto troppo anonimo dai contemporanei. Gaudi riuscì a crearne un’opera che più tardi Dalì paragonò alle “calme acque di un lago”. Casa Milà: é più nota come La Pedrera (casa di roccia) e vale la pena visitarla anche per la splendida vista dalla terrazza sul tetto.
Palau Guëll: in una traversa delle Ramblas si trova Palau Guëll. Il palazzo, primo edificio moderno dichiarato parte del Patrimonio Mondiale dall’UNESCO, è aperto al pubblico. Qui è pregevole l’uso che fa Gaudi di materiali differenti. In un’epoca in cui gli architetti cercavano di nascondere i sostegni di ferro all’interno degli edifici, Gaudí li utilizzò a suo vantaggio, disponendoli come piacevoli elementi decorativi.
Casa Calvet: risale al 1889 e fu la sua prima casa per appartamenti, lo stile é ancora abbastanza convenzionale, ma l’evidente ispirazione barocca della facciata principale doveva poi riemergere nei suoi edifici successivi, più elaborati.
Temple de la Sagrada Familia: a differenza degli edifici nell’Eixample che non attirano il turismo di massa, la Sagrada Familia è una meta fondamentale di ogni visita a Barcellona. Iniziata nel 1882 e finanziata da una sottoscrizione pubblica, la Sagrada Familia fu concepita originariamente dal suo patrocinatore, l’editore catalano Josep Bocabella, come un edificio “espiatorio”, per fare ammenda delle idee sempre più rivoluzionarie della città. Bocabella affidò l’incarico all’architetto Francesc de Paula Villar, e la sua idea era di una chiesa modesta in uno stile neogotico ortodosso. Dopo una serie di litigi fra i due uomini, due anni più tardi Villar fu sostituito da Gaudí, che quasi immediatamente cambiò la direzione e la dimensione del progetto, vedendo nella Sagrada Familia l’opportunità di rappresentare i suoi stessi profondi sentimenti spirituali e nazionalisti. Attualmente la chiesa è ancora incompiuta, anche se i lavori sono ripresi fra accese polemiche negli anni ’50 e proseguono ancora oggi. La dimensione in sé per sé è impressionante. Preparatevi a salire tanti scalini per raggiungere le alte guglie, ma se non ve la sentite ci sono sempre gli ascensori a pagamento.
Parc Guëll: il parco, situato su un colle che consente favolose vedute panoramiche della città, è un’espressione quasi allucinatoria della fantasia. Padiglioni di pietra contorta, gigantesche lucertole decorative, un vasto salone delle colonne, una serpeggiante panchina di ceramica… Tutto si combina in un unico vortice maniacale di idee e di eccessi. Casa Vincens: è la prima importante commissione privata di Gaudí, terminata nel 1885. Qui si ispirò allo stile mudéjar, rivestendo la facciata di piastrelle verdi e bianche che compongono un motivo floreale.
Finca Güell: costruita come scuderia e scuola di equitazione per la famiglia del vecchio mecenate dei Gaudí, Don Eusebio Güell, e ora residenza privata, non è aperta al pubblico; si può vedere solo lo straordinario drago in metallo della porta d’ingresso, che ringhia ai passanti con i suoi denti affilati come rasoi.
Cripta Güell: iniziata nel 1898, sarebbe dovuta diventare una chiesa; la cripta rimase talmente incompiuta, che soltanto ricorrendo al disegno si può avere una vaga impressione di come Gaudí intendesse il capolavoro che anticipa nella struttura quella che doveva diventare la sua opera maggiore, la Sagrada Familia.
Buon viaggio a tutti !!! Paolo & Leslie www.Buonicompagnidiviaggio.It posta@buonicompagnidiviaggio.It