L’isola di Citera
E’ per questo che dopo più di vent’anni di vacanze estive trascorse nelle isole della Grecia, da quelle più note a quelle meno alla moda, penso possa utile a qualche “…Amico per caso” far conoscere qualche informazione aggiornata su questa bella realtà, in cui si possono ancora ritrovare pezzi di Grecia autentica, quella che, insieme con mia moglie ed i miei amici, ci ha fatto innamorare tanto anni or sono e che ogni anno torniamo a ricercare. Kythira l’abbiamo conosciuta solo lo scorso anno nel mese di luglio e quest’anno ci siamo voluti tornare per una quindicina di giorni nella seconda metà di luglio, ritrovandola sempre bella, adatta alle nostre esigenze di persone ormai un po’ avanti con gli anni, ma che amano il mare trasparente, la bella spiaggia tranquilla con l’acqua di cristallo, e la ruvida simpatia della gente ellenica che si scopre sempre più man mano che la frequenti.
Citera è situata a poca distanza dall’estremo sud del Peloponneso e si estende per una lunghezza di circa 25 km verso sud, in direzione di Creta, ed ha un turismo estivo quasi esclusivamente greco, con una forte componente di persone originarie dell’isola che vi tornano d’estate dall’Australia o da altri paesi lontani.
Tra gli stranieri (meno del 10 per cento del totale dei turisti) gli italiani sono la maggioranza, particolarmente nel mese di agosto.
Per noi (siamo due coppie) la vita in vacanza che prediligiamo è poter avere a nostra disposizione un’auto a noleggio per tutto il periodo del nostro soggiorno, affittare un bilocale per ogni coppia con buone comodità e scorrazzare alla ricerca di belle spiagge o di siti meritevoli da guardare magari davanti un bicchiere di ouzo accompagnato da squisiti mezedes e finendo la giornata alla ricerca del buon ristorante a gustare cucina rigorosamente locale.
Per noi, Kythira corrisponde in pieno a queste esigenze, che comprendo sono un po’ “tradizionali” e che nascono dalla voglia di assaporare i valori della Grecia con tranquillità rispetto al tumulto internazionale delle Cicladi o di parte del Dodecaneso (che peraltro conosciamo bene per averle frequentate per anni). Fatte le presentazioni, ora veniamo alle informazioni che cerco di sintetizzare.
Come arrivare e soggiorno Noi siamo arrivati con l’aereo ad Atene, e da qui con l’autobus al Pireo dove alle 17 parte il battello “Mirtidiotissa – Anen Lines” che alle 23 arriva all’unico porticciolo dell’isola (Diakofti).
Qui abbiamo trovato l’auto che avevamo prenotato dall’Italia e siamo andati agli appartamenti prenotati (nel paese di Milopotamos – al centro dell’isola).
Al termine del soggiorno (15 gg.) percorso inverso sino a Roma.
Costo complessivo a persona del viaggio aereo circa 450 euro (si può trovare anche a molto meno prenotando con congruo anticipo). Il viaggio AR in nave costa 40 Euro a persona, il noleggio dell’auto 45 Euro /giorno e l’affitto del bilocale per 2,3 persone 65 Euro/giorno. Ovviamente avevamo prenotato tutto già dall’Italia con l’ausilio di internet (per l’isola ci sono diversi siti cominciando da Kythera.Gr ) Se si ha fortuna, e ci si pensa a tempo, si può trovare posto sul collegamento aereo tra Atene a l’aeroporto dell’isola, con un solo collegamento quotidiano (parte dall’aeroporto di Atene al pomeriggio verso le 16) Si può risparmiare molto sul viaggio ( se si ha tempo) andando dall’Italia in Grecia in traghetto sino a Patrasso e da qui con l’auto attraverso il Peloponeso arrivare alle città di Neapolis o Ghition (2,5 ore di auto). Dai due porti c’è un servizio frequente di traghetti (1-2 ore) per Kythira con arrivo sempre nel porticciolo di Diakofti. Per il soggiorno, in genere occorre utilizzare la buona offerta di domatia (camere ben note a tutti i turisti in Grecia) o gli studios o gli appartamentini (diametismata); noi preferiamo abitare in uno dei villaggi dell’interno, in posizione centrale rispetto all’isola, per poter raggiungere con l’auto tutte le spiagge entro mezz’ora di viaggio (sono consigliabili i paesi di Livadi, Milopotamos o nel sud Kalamos) , ma con un po’ di attenzione e preavviso si possono trovare deliziose sistemazioni sul mare a Kapsali (dove c’è anche un piccolo camping) o sulla costa orientale nella splendida piccola bai/fiordo di Avlemonas, o a Diakofti (paesino sulla costa orientale dove c’è il porticciolo di arrivo del battello) o infine a Agia Pelagia, nel nord dell’isola (unico centro sensibilmente …Turisticizzato con alberghi et similia).
Un’altra soluzione molto piacevole nel sud è trovare alloggio nella Chora dell’isola (villaggio in alto sul litorale a fianco di un grande castello veneziano) tipico insediamento ricco di vita e molto gradevole. Cosa fare – spiagge e vita quotidiana L’isola (un rombo allungato in direzione nord-sud) è formata da un grande altipiano, percorso al centro da una strada principale che collega tutti centri principali dell’isola (da nord a sud Agia Pelagia, Karavas, Potamos, Livadi, la Chora, Kapsali) Le spiagge si raggiungono con derivazioni da questa strada verso le strette valli laterali che seguono il corso dei torrenti e si aprono poi sul mare con spiagge in paesaggi veramente spettacolosi.
La nostra spiaggia preferita è quella di Livadi, sulla costa orientale, dopo un chilometro di sterrato da Paleopoli si debbono scendere un centinaio di gradini ben sistemati, ma la fatica è certamente ripagata dall’essere in una tra le più belle spiagge della Grecia. (non ci sono servizi e ombrelloni o nolo, ma le rocce che inquadrano la spiaggia consentono sempre di avere a disposizione l’ombra necessaria). Altre spiagge spettacolose da raggiungere attraverso sterrati , ma nelle quali si trovano poi attrezzature (nolo ombrellone e 2 lettini per 8 euro/giorno) e baretto con megainsalate, beveraggi e ottimi frappé sono a Kalkos (verso sud) o a Melidoni (inquadrato tra due quinte rocciose un’arenile di ghiaia arrotondata con un mare sempre calmo e protetto dai venti estivi). Per raggiungere Melidoni (e ne vale la pena) si prende la strada da Livadi verso ponente e da qui in 3,5 km. In gran parte sterrati seguendo attentamente le frecce rudimentali agli incroci si arriva dall’alto con una vista sulla spiaggia veramente da fotografare.
Nel tardo pomeriggio è molto piacevole essere a Kapsali, il mini cittadina del sud con i due golfi, di cui il principale ha una spiaggia prevalentemente sabbiosa, un’acqua pulitissima, con alle spalle la serie dei bar e dei ristorantini, dove dopo il bagno è molto bello sorseggiare un aperitivo (naturalmente ouzo con ghiaccio) accompagnato dagli stuzzichini tradizionali (polpo, formaggi, pomodori ).
Per la cena noi abbiamo eletto a nostro riferimento “Pierros” a Livadi, dove Manolis e la moglie che sa un po’ di italiano ce la mettono tutta per farti trovare a tuo agio con la varietà della gastronomia ellenica (dal mussakà allo stifado e dalle paidakia di agnello al capretto al forno). Accettate l’invito ad andare in cucina a scoperchiare le pentole ed a scegliere tranquillamente che cosa mangiare, poi per chiudere il pasto fatevi portare il “karpuzi” (anguria a tocchetti) e magari il liquore locale (la faturada), poco forte e con profumo di vaniglia.
Tanto non riuscirete a spendere più di 12-14 euro a testa.
Altro posto delizioso per assaporare la cucina greca di terra è “ Filios” a Kalamos (arrivare al centro del paese e poi seguire le molte tabelle indicative “Filios”). Purtroppo, pur essendo un’isola in cui trovate spesso barche da pesca e pescatori intenti a sistemare le reti, non è facile, tanto meno economico, fare una buona cena di pesce, salvo che non si resti al polpo, ai pesci di serie B (sgombri, sardine e simili) che si trovano con facilità- Il miglior ristorante per il pesce secondo noi è “Skandea” a Paleopoli vicino ad Avlemonas, dove è opportuno prenotare indicando la specialità preferita (zuppa, grigliata, o aragosta), e dove vi potrete fare una cena memorabile con 30-50 Euro a persona.
Difficoltà e critiche L’isola non è inserita nei circuiti turistici più consueti, né gli abitanti ci tengono particolarmente a “vendere” turismo, accontentandosi della domanda nazionale. Occorre quindi ricercare per tempo e direttamente le sistemazioni di alloggio, al riguardo è molto utile il sito kythera.Gr sul quale potrete trovare il testo in italiano che vi consente di prendere contatti diretti sia per l’alloggio che per l’affitto dell’auto (consigliabile Panayiotis – la moglie parla italiano bene). Se cercate disco, night club, o divertimenti organizzati l’isola non è adatta per voi, anche se, in occasione di feste tra luglio ed agosto (ballo a Livadi, festa del vino a Mitata ecc.) potrete partecipare sino a notte fonda a balli coinvolgenti insieme con i locali, nella più vera tradizione greca. Diversamente dalle isole più note ove ormai la lingua comune è l’inglese a Kythira si parla greco, in ogni caso con un po’ di inglese e di italiano “turistico” non ci sono problemi , certo che se fate lo sforzo di imparare qualche parola nella loro lingua ve ne saranno grati e vi sentirete di più “a casa”.