L’isola del sorriso

RACCONTO DI VIAGGIO - MAURITIUS Io e Roberta decidiamo di andare alle Mauritius su consiglio di un’agenzia viaggi di Asti, a cui Roberta si è affidata anche negli anni scorsi trovandosi sempre benissimo…c’è molta curiosità in entrambi, per me è il primo volo intercontinentale, per lei il primo viaggio fuori dell’area caraibica, in un...
Scritto da: crescione71
l'isola del sorriso
Partenza il: 24/01/2007
Ritorno il: 05/02/2007
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 2000 €
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RACCONTO DI VIAGGIO – MAURITIUS Io e Roberta decidiamo di andare alle Mauritius su consiglio di un’agenzia viaggi di Asti, a cui Roberta si è affidata anche negli anni scorsi trovandosi sempre benissimo…C’è molta curiosità in entrambi, per me è il primo volo intercontinentale, per lei il primo viaggio fuori dell’area caraibica, in un luogo dove le stagioni sono invertite rispetto alle nostre… 1° giorno: mercoledì 24 gennaio 2007 Arriviamo a Mauritius dopo un volo di 11 ore e mezza, siamo partiti la sera del 23, alle 20,20, da Milano Malpensa e giungiamo al piccolo ma efficientissimo aeroporto di Plaisance, nel sud est del paese, alle 9,30 ora locale; siamo accolti da un caldo asfissiante (lì è estate piena, è un periodo corrispondente all’incirca alla fine di luglio-inizio di agosto) e da uno scroscio di pioggia battente; questi elementi apparentemente negativi sono ampiamente compensati però dal sorriso (il primo di una serie quasi infinita) con cui la ragazza di Viaggi-idea ci accompagna al pulmino che ci accompagnerà al nostro albergo, Le Coco Beach, situato vicino ad un piccolo centro della Costa Est, Belle Mare…Dopo un ora circa di pullman in parte sulla superstrada in parte su strade secondarie, tutte comunque in buono stato, ed in cui il nostro occhio comincia a prendere confidenza con la guida a sinistra e con l’incantevole bellezza del luogo, arriviamo e ci annunciano che la nostra camera è pronta; nel frattempo facciamo conoscenza con una coppia della provincia di Como che ha diviso con noi il trasferimento dall’aereoporto all’albergo, Piero ed Antonia. Pranziamo e dopo il pranzo andiamo nella spiaggia dell’albergo per il nostro primo sole, armati di asciugamani e soprattutto di crema protettiva, assolutamente indispensabile a queste latitudini e visto il sole che c’è…Purtroppo il tempo non è dei migliori, con nuvole, qualche scroscio di pioggia intervallato da rari sprazzi di sole..Eppure a fine giornata notiamo che non siamo così pallidi come pensavamo!! dopo la cena andiamo nella sala vicino al bar, dove si concentra l’animazione serale, discoteca, cantanti locali che si esibiscono in musica internazionale…Nulla di eccezionale comunque, solo una sera, ma ne parlerò al momento opportuno, ci divertiremo sul serio con l’animazione locale..

2° giorno: giovedì 25 gennaio 2007 Dopo la sveglia e la colazione, alle 10 ci attende il corrispondente locale di Viaggi Idea che ci da ulteriori spiegazioni sul programma dell’all’inclusive, è molto sorridente e cordiale ma allo stesso tempo molto preciso e professionale; in più ci illustra il programma delle escursioni proposte da Viaggi Idea, ne scegliamo due, una per il giorno dopo ed una per il martedì successivo, che ci porteranno alla conoscenza di alcune delle attrazioni più caratteristiche, spiagge a parte, di questa bellissima isola…Il pomeriggio, dopo pranzo, visto che il tempo sembra bello andiamo in spiaggia, appena dopo essere andati in una banca vicina all’albergo, sulla strada per Belle Mare, per cambiare la strada da fare è breve ma in quel momento c’è il sole che picchia e ci rendiamo conto che anche una passeggiata di pochi minuti, senza le dovute protezioni, sotto il sole Mauriziano, è più che sufficiente a farci arrossare la pelle;…Purtroppo la nostra inesperienza riguardo all’estrema variabilità del tempo sull’isola, soprattutto in questo periodo, ci gioca un brutto scherzo in quanto veniamo sorpresi sulla spiaggia da un grosso temporale che durerà un paio d’ore e ci costringe a rientrare precipitosamente in camera…Pazienza, ci rifaremo abbondantemente nei prossimi giorni… 3° giorno: venerdì 26 gennaio 2007 E’ il giorno della prima escursione proposta da Viaggidea; dopo la colazione, col pullman ci trasferiamo, dopo una breve sosta al primo punto d’incontro, alla prima attrazione della giornata, la Domaine d’Aubineaux, un’elegante casa coloniale bianco e azzurra circondata da prati all’inglese e da un bel laghetto di ninfee; purtroppo già all’inizio notiamo un fattore che rovinerà un po’ un’escursione potenzialmente bellissima; l’incompetenza assoluta della guida, senza entusiasmo, lacunosa nelle informazioni, senza nemmeno dire quanto tempo abbiamo per completare le varie visite; la casa coloniale all’interno è carina ma nulla di speciale e dopo aver visto le varie stanze ed il giardino, che comunque è più bello, ci rechiamo a Curepipe, graziosa cittadina di 90000 abitanti, situata a 500 mt nell’altopiano centrale…Personalmente mi piacerebbe scendere e visitarla, in realtà quello che facciamo è passarci nel centro e fermarci poi per visitare una fabbrica artigianale specializzata in modellismo navale, una delle più caratteristiche attività dell’isola; scattiamo alcune foto agli operai che costruiscono le navi e acquistiamo un piccolo modellino custodito in una teca e fatto veramente molto bene; da lì ci trasferiamo, circa un chilometro a ovest di Curepipe, al Trou aux Cerfs, il cratere di un vulcano ormai spento, sinceramente nulla di speciale, anche perché il fondo del cratere è ormai interamente ricoperto da alberi e…Non ci viene praticamente illustrato..

Si è fatta ora di pranzo e viviamo quella che si rivela come l’esperienza più piacevole della giornata, il pranzo tipico Mauriziano in una casa privata, servitoci in una foglia di banano, si mangia con le mani e con l’aiuto del tipico pane indiano, il “poori”, e tutte le portate si rivelano veramente buonissime e ci dicono che sia il menu sia i piatti da portata e le posate sono normalmente usati durante i matrimoni indi dove, in media, sono previsti circa 200 invitati; tocchiamo inoltre con mano la gentilezza dei padroni di casa, che hanno trasformato la loro abitazione in un punto di ristoro, di cui avremo esempi incredibili soprattutto verso la fine della vacanza, e dopo il pranzo ripartiamo alla volta del Grand Bassin per la visita del Lago sacro e del Tempio indù, forse il principale luogo di pellegrinaggio induista, dove moltitudini di fedeli si recano per rendere omaggio a Shiva, che secondo la leggenda, portando il fiume Gange sul capo per proteggere il capo dalle inondazioni, fece cadere due gocce d’acqua perché abbagliato da “un’isola circondata da un mare di smeraldo”, l’odierna Mauritius; queste due gocce d’acqua formarono un lago in un cratere, il Grand Bassin appunto (o Ganga Talao in lingua indù) dove oggi c’è un tempio indù molto bello; quando arriviamo, il tempo è nuvoloso e fervono i preparativi per la festa della settimana successiva, il Cavadee, la festa nazionale più importante per la religione indù…Il tempio è molto bello ed è tranquillamente visitabile, scattiamo anche diverse foto, l’importante è avere un abbigliamento decoroso e togliersi le scarpe prima di entrare, poi non ci sono problemi.

Una volta visitato il tempio ci avviamo verso Chamarel, ultima meta della giornata, celebre per le sue terre colorate, in pratica è una collinetta di origine vulcanica, il cui terreno è formato da diversi colori (sette tonalità di marrone) che pare siano derivanti dal raffreddamento non uniforme della roccia fusa; in effetti è uno spettacolo non entusiasmante ma particolare, che forse sarebbe stato ancora più bello se ci fosse stato il sole e non la giornata nuvolosa che abbiamo trovato…Concludiamo l’escursione con la visita delle cascate di Chamarel, che si possono vedere dal belvedere di fronte, che presentano un unico salto di più di 100 metri; a questo punto ritorniamo in albergo dopo un tragitto piuttosto lungo, contenti ma consapevoli che con una guida più preparata e competente l’escursione sarebbe potuta essere ancora più bella di quanto si sia in realtà rivelata… 4° giorno: sabato 27 gennaio 2007 E’ una giornata dedicata alla spiaggia ed al sole, anche se ogni tanto qualche acquazzone si fa comunque sentire; in questa giornata tranquilla facciamo comunque la conoscenza di Trezeguet, apparentemente uno dei tanti mauriziani che si guadagnano da vivere lavorando per le ditte che propongono le escursioni in motoscafo o catamarano per l’Isola dei Cervi e per le altre isole vicine; ci colpisce rispetto agli altri per la sua intelligenza, per il modo di porsi e soprattutto per l’onestà che ha nello spiegare le cose; in un primo tempo pensavamo di non andare all’isola dei Cervi, troppo turistica, e di ripiegare sull’Isola di Gabriel, ugualmente paradisiaca ma molto più tranquilla, ma lui con molta onestà ci consiglia di non andare lì, il tragitto è più lungo, dovremmo fare una levataccia, e soprattutto si andrebbe per un pezzo fuori barriera corallina, il mare è previsto più mosso per i prossimi giorni e se uno patisce il mare è un problema, oltre ad essere più pericoloso; inoltre, mentre l’escursione di Viaggidea col catamarano, che ci farebbe arrivare nell’ora di massima affluenza (mentre con ciò che ci propone Trezeguet arriveremmo prima dei vari catamarani che sbarcano frotte di turisti), si deve fare per forza con qualunque tempo, una volta fissata, questa è rinviabile in caso di cattive condizioni atmosferiche.

Così prenotiamo l’escursione all’isola dei Cervi per il lunedì successivo, e dopo che noi abbiamo prenotato si ferma volentieri a chiacchierare (qualità comune ai mauriziani, a volte sembra che abbiano più piacere a chiacchierare che a vendere i loro prodotti) e ci racconta la sua storia, purtroppo deve accudire la madre malata e la nipotina di 9 anni, perché il padre, il fratello e la cognata sono morit in un incidente stradale mentre la madre è rimasta invalida… e tutti i soldi che guadagna deve impiegarli per questo…Nonostante ciò non ha perso il sorriso e ci confida che il suo sogno è quello di andare in Inghilterra per terminare gli studi di medicina…Poi ci racconta della sua grande passione per il calcio e per la Juventus (e per questo mi è ancora più simpatico) ci salutiamo e ci diamo appuntamento a lunedì, per il resto la giornata scorre via tranquilla..Più soleggiata al mattino, più nuvolosa con qualche scroscio di pioggia il pomeriggio..È una costante di questi primi giorni.

5° giorno: domenica 28 gennaio 2007 Fatta colazione, io e Roberta, come avevamo deciso da un paio di giorni, vogliamo fare un primo tuffo nella vita mauriziana di tutti i giorni, oltre che fare un po’ di shopping, e così ci facciamo portare in taxi al mercatino di Le Flacq, una cittadina vicino a dove alloggiamo (circa 20 minuti di strada) che abbiamo letto essere molto caratteristico, molto simile ai mercatini indiani; il tassista, per una cifra molto onesta (800 rupie, nemmeno 20 euro) ci porta là e ci viene a riprendere dopo un paio d’ore…L’esperienza non ci delude, ci immergiamo nell’atmosfera tipica del mercatino in una bella mattinata di sole, con le sue bancarelle coloratissime e profumatissime traboccanti spezie, vaniglia, zafferano, pesce essiccato, ecc…Per quanto riguarda la parte alimentare, e di tipici “sari” (la veste tipica femminile indiana) e “pashmine”…Con i suoi venditori urlanti, vocianti, ma allo stesso tempo sorridenti e non insistenti…È uno dei mercatini meno turistici di tutta l’isola, e ci piace proprio per quello…Direi che non ci va male, contrattando (è d’obbligo farlo, delego volentieri per questo Roberta che sa bene inglese e francese, al contrario di me che so a malapena un pochino di francese, il mio consiglio è partire da un buon 40% in meno di quanto sparano loro, in modo tale che è facile trovare un buon punto d’incontro) riusciamo ad acquistare ad ottimo prezzo stecche di vaniglia, spezie varie, zafferano (da noi è supercaro, là si acquista a prezzi di molto inferiori), e in una bancarella di vestiti Roberta acquista un sari ed un vestito per sua madre ed io un vestito lungo per mia madre, in più io acquisto un paio di pantaloncini lunghi in un’altra bancarella;usciti da lì facciamo un altro giro per le vie intorno al mercato, ammirando l’atmosfera chiassosa, ma allo stesso tempo serena, che c’è intorno (mai sentito uno clacsonare anche negli ingorghi peggiori) io mi compro un paio di giornali locali, ed in più beviamo dell’ottimo latte di cocco con la cannuccia direttamente dal cocco…Mai provato, me lo consiglia Roberta..Ed è buonissimo! Si è fatta l’ora dell’appuntamento con l’autista, e decidiamo di ritornare in albergo, in tempo per il pranzo; il pomeriggio lo passiamo in spiaggia, ed anche se purtroppo ci sono più nuvole che sole comunque stiamo bene, e ci rilassiamo in attesa della serata che scorre tranquilla, (fin troppo anzi, come le altre, cena poi una mezz’oretta al bar ad assistere ad un’animazione sinceramente scadente) e soprattutto dell’escursione in motoscafo all’Isola dei Cervi del giorno dopo…

6° giorno: lunedì 29 gennaio 2007 Ci svegliamo molto presto, e dopo colazione andiamo all’imbarcadero sito nell’albergo, da dove dovrebbe partire l’escursione, ma c’è un cambio di programma, e insieme agli altri partecipanti veniamo portati in con due macchine (io e Roberta ed una coppia altoatesina di Sarentino in una, due ragazze milanesi nell’altra) in un punto più vicino all’isola dei Cervi, dove partiremo col motoscafo; ci spiegheranno poi che il cambio di programma è dovuto al fatto che il mare è diventato più mosso negli ultimi giorni e partire da lì ci consente di evitare un tratto in motoscafo oltre la barriera corallina, che invece avremmo dovuto affrontare partendo dall’albergo, che in queste condizioni potrebbe essere pericoloso; a guidare il motoscafo non c’è Trezeguet, ma Sergio, un suo amico, con il quale andiamo verso l’isola dei Cervi; la giornata inizia con uno splendido sole, andiamo con il motoscafo abbastanza forte ma prima di arrivare all’Isola dei Cervi facciamo duie tappe, prima per ammirare una cascata e poi per fare snorkeling ed ammirare i bellissimi pesci che ci sono e la barriera corallina.

Dopo queste due soste, arriviamo all’isola dei Cervi (anche se attenzione, si chiama così ma i Cervi non ci sono più)…Veramente bella, non ci sono ancora molti turisti (è il lato dell’isola più oreso d’assalto) e sembra veramente un paradiso da cartolina, con sabbia bianca e mare color smeraldo; io e Roberta prima facciamo un giro intorno, approfittando per un paio di acquisti in uno dei tanti chioschetti presenti, poi prendiamo un po’ di sole e ci rilassiamo in uno scenario che definire incantato è poco…È giunta l’ora di ripartire per un’altra isoletta vicina, dove troviamo Trezeguet ad aspettarci per il pranzo..L’ambiente è da Isola dei Famosi ma il pranzo è specialissimo..Aragoste freschissime, un antipasto di mare buonissimo, banane flambèes, rum e birra a volontà (mi gira un po’ la testa alla fine, e non sarà l’ultima volta)..Purtroppo nel bel mezzo del pranzo si scatena uno dei soliti acquazzoni tropicali ma…L’atmosfera è talmente bella che non ci facciamo caso, a far da contorno a questa ci sono rasta che suonano “sega” col bongo ed un ubriacone francese, già fradicio alle due del pomeriggio, che canta a squarciagola melodie popolari (non so se vere o inventate, ma poco importa)..Ogni parola non renderebbe però quel momento, assolutamente speciale…È un altro pezzo di Mauritius che ci portiamo nel cuore..

Da lì, finito il pranzo, si riparte, verso le 14,30 (stavolta Trezeguet ci accompagna) sempre per l’Isola dei Cervi, ma dal lato opposto a cui attraccano quasi tutti i catamarani turistici e dove eravamo arrivati anche noi il mattino..È ancora più bello, è la spiaggia delle stelle Marine (ce ne sono tantissime e ne approfittiamo per prenderle in mano e fare diverse foto) e ci siamo solo noi in pratica, oltre alla spiaggia bianca ed al mare smeraldo…Splendido…Prendiamo un po’ di sole (purtroppo un altro acquazzone ci interrompe la tintarella, ma dura pochissimo) e…È giunto il tempo di ritornare al villaggio dove eravamo partiti al mattino, non prima di aver fatto una foto di gruppo con Trezeguet, Sergio e tutti quelli che ci hanno regalato una giornata così bella…Dal villaggio un ragazzo dell’organizzazione ci riaccompagna all’albergo…È stata una giornata splendida, e ci meritiamo una doccia rilassante ed una serata tranquilla…Come le altre…Domani ci aspettano Port Louis e Pamplemousses… 7 giorno – martedì 30 gennaio 2007 E’ il giorno della seconda escursione organizzata da Viaggidea…Partiamo il mattino presto col pulmino per Port Louis, la capitale delle Mauritius, dove si trova il punto di ritrovo delle varie escursioni e dove, dopo un l’unico ingorgo della nostra vacanza (ci dicono che è sempre così, sono moltissimi i pendolari in auto che vanno dai vari villaggi e citadine a lavorare a Port Louis) troviamo ad aspettarci Jessica, la nostra guida di oggi che ci porterà a visitare Port Louis prima e i giardini botanici di Pamplemousses dopo…Siamo gli unici 2 partecipanti e quindi possiamo godere di un’escursione individuale; Jessica si dimostra subito ben diversa dalla prima..Sorridente, disponibile, seria e soprattutto appassionata del proprio lavoro..Una ragazza giovane e veramente in gamba che inizia subito a farci vedere la città ed alcuni delle cose più importanti..Partiamo da una pagoda cinese, che possiamo visitare e fotografare con tutta calma, per poi recarci nella parte alta di Port Louis per vedere la cappella di Marie Reine de la Paix (non particolarmente bello, in verità) e vedere, da un punto panoramico dove si ha un bel panorama su Port Louis, la Cittadella, che qui si chiama Fort Adelaide, purtroppo non visitabile all’interno per lavori, e l’ippodromo, Champ de Mars Racecourse, il secondo più antico del mondo… A questo punto riscendiamo in centro, che è molto bello, con cattedrali e due bei musei, quello della fotografia, quello di storia naturale (dove si narra tra l’altro la storia del “dodo”) ma che purtroppo non abbiamo il tempo per visitare (secondo me Port Louis meriterebbe almeno una giornata intera di visita), scendiamo di fronte al caratteristico mercatino coperto, dove si ripete la scena di le Flacq…È molto colorato e particolare, molto vivo, dove respiri la quotidianità mauriziana…Sembra che abbiamo scritto in faccia che siamo turisti ed italiani, visto che molti ci fermano per venderci stecche di vaniglia, spezie, vestiti…Ma sempre in maniera simpatica, col sorriso sulle labbra e senza troppa insistenza..Facciamo ancora un giro al centro commerciale di Port Louis, uno dei più belli dell’isola, dove io e Roberta facciamo acquisti di cachemire per i nostri genitori a poco prezzo (il gilet per mio padre costa 90 euro) ma poi dobbiamo tornare verso il Casinò, dove ci siamo dati appuntamento con Jessica per il proseguo dell’escursione; chiediamo se è possibile, anche se non è nel programma, fare una breve visita a Chinatown, il quartiere cinese di Port Louis, l’autista e Jessica gentilissimi acconsentono ma..Nel momento in cui scendiamo per le foto si scatena un vero diluvio e purtroppo siamo costretti a risalire subito nel pulmino…

Partiamo da Port Louis e per il pranzo andiamo a Trou aux Biches, una carinissima località balneare, dove pranziamo a “La Cravache d’or”..Se venite a Mauritius segnatevi questo nome perché è un ristorante bellissimo e dove si mangia divinamente a base di pesce, come abbiamo fatto anche noi del resto; ci sono pochi tavoli e l’atmosfera è così tranquilla e rilassata da sembrare quasi magica, con una dolce pioggia che ticchettava sul tetto…A me, personalmente, veniva da sussurrare, non da parlare…Io, Roberta e Jessica pranziamo tranquillamente, e l’atmosfera rilassata non viene nemmeno turbata dall’ingresso di una bella donna (che poi Jessica ci dirà essere una delle attrici mauriziane più in voga del momento, molto famosa là) che probabilmente deve girare un servizio fotografico; concluso il pranzo, ci avviamo verso i giardini di Pamplemousse, ma prima ci fermiamo, anche se piove sempre, a visitare un tempio tamul da fuori (andiamo dentro anche ma solo fino ad un certo punto, ed a piedi rigorosamente scalzi)..Poi arriviamo finalmente ai giardini…Molto belli, molto ampi…Ricchi di specie rare e di alberi giganteschi, di cui Jessica con pazienza ed entusiasmo allo stesso tempo ci descrive ogni specie, personalmente non sto molto a sentire perché sono impegnato a fare foto, ma ci pensa Roberta ad ascoltare con attenzione tutto quello che ha da dire la nostra guida..Ci sono anche angoli particolari come quello degli alberi piantati in occasione della visita di personaggi famosi…Purtroppo non c’è nessun italiano. Il tempo nuvoloso attutisce un po’ i colori ma…È uno spettacolo comunque molto bello… Ormai l’escursione è finita, e salutiamo, al punto d’incontro, Jessica ed il simpatico autista a Port Louis; da lì un altro pullman ci riporta in albergo e…Anche se il tempo è stato brutto la giornata passata è stat bellissima… La cena è tranquilla e la serata è l’unica veramente divertente di tutta la vacanza..Infatti stasera l’animazione propone una serata di “sega”, la musica popolare mauriziana…È bellissima, il gruppo di ballerini che si esibisce è molto bravo e dopo un po’ anche molti spettatori, fra cui Roberta, sono chiamati ad esibirsi insieme agli altri…Si diverte tantissimo, ed anch’io con lei…Stanchi ma soddisfatti ci accingiamo ad affrontare la giornata di domani…

8° giorno – mercoledì 31 gennaio 2006 Oggi la giornata è dedicata al relax in spiaggia, per fortuna il tempo nonostante un ciclone in corso sull’isola di Rodrigues, a 600 km circa da noi, è molto più clemente di ieri, ne approfittiamo per prendere il bellissimo sole di queste latitudini (però bisogna stare molto attenti e spalmarsi la crema protettiva, io personalmente ne ho usata una con una protezione abbastanza bassa, la 8, però comunque è assolutamente necessaria…Il pomeriggio facciamo un’escursione breve, compresa nel prezzo dell’albergo, con la barca con il fondo di vetro, con cui è possibile vedere il fondale e la bellissima barriera corallina…(molti coralli morti sono nella spiaggia) il giorno dopo abbiamo intenzione di andare a Le Flacq a vedere la festa Indu del “Thaiposam Cavadee”, in cui i fedeli, per onorare un voto fatto a Subramanya, secondogenito di Shiva, si perforano la lingua e le guance con aghi e spilloni, quindi sfilano in processione portando alle spalle il cavadee, un arco di legno decorato con fiori e foglie di palma. Piero e Antonia, che hanno avuto per primi l’idea di andare, accolgono con piacere la notizia che anche noi ci aggreghiamo…E domani assisteremo ad uno degli spettacoli più toccanti a cui abbiamo avuto modo di assistere… 9° giorno – giovedì 1 febbraio 2007 E’ il giorno del Cavadee, e di buon ora ci svegliamo e ci troviamo insieme a Piero ed Antonia alla reception, usciamo dall’albergo e tra i molti tassisti fermi appena fuori ce ne viene incontro uno, di cognome Meetho…(si pronuncia mito, e lo segnalo perche in seguito si dimostrerà tale di fatto, oltre che di nome) si dimostra subito molto gentile e disponibile, parla un italiano quasi perfetto (poi scopriamo che ha lavorato per anni in Italia prima di venire qui) e mentre ci porta a Le Flacq per assistere a questa festa ci spiega che è una festa Indu e che dobbiamo prepararci ad uno spettacolo abbastanza impressionante, con questi fedeli che entrano in trance e fanno questa specie di processione, trainando carri e portando questo arco di legno, con il corpo perforato da aghi, spilli, a volte semplici, a volte con dei frutti appesi…Arriviamo a Le Flacq e notiamo subito che Meetho è molto conosciuto, sia dalle persone che dai poliziotti locali, e…Ci appostiamo, poco oltre la piazza principale, nel punto in cui iniziano i festeggiamenti…Ogni descrizione non può rendere quello che abbiamo visto, dal momento in cui i fedeli vanno in trance al momento delle offerte al momento della processione, in cui i fedeli con il corpo perforato (è uno spettacolo vietato ai deboli di cuore) portano il cavadee…La scena più toccante, che ho ripreso con un filmato nella mia digitale, è quella di una donna che mentre sta assistendo ai preparativi viene colta da una crisi epilettica, urla, si dimena…Arrivano due signori (in un primo tempo pensavo fossero due sacerdoti ma dal filmato non sembra così) che le dicono qualcosa e nel giro di 30 secondi si riprende e riprende la sua bambina in braccio come se niente fosse…Raccontato così però non rende l’idea…Una delle scene più toccanti a cui abbia assistito in vita mia…Impressionante sotto ogni punto di vista… Dopo un paio d’ore rientriamo in albergo, ma non prima, su idea di Piero ed Antonia, di essere passati in un negozio di Belle Mare dove vendono capi firmati o comunque di ottima qualità a prezzi inferiori a quelli italiani…Roberta acquista una gonna molto bella e ne sono contento, Piero e Antonia cinture e vestiti per loro e per i loro cari rimasti a casa..Meetho ci aspetta pazientemente, ci ha dato utili consigli per quanto riguarda anche l’ultimo negozio…Ci ha fatto insomma un’ottima impressione..Lo salutiamo ma non sappiamo ancora, in quel momento, che sarà un arrivederci a molto presto..

Il pomeriggio lo trascorriamo in tranquillità in spiaggia con Piero e Antonia, con cui abbiamo ormai stretto amicizia…Forse è la giornata migliore e più stabile meteorologicamente di quelle passate finora…C’è molto vento, ma le previsioni pessime per il fatto che non lontano da Mauritius (più precisamente vicino all’isola di Rodrigues) c’è un piccolo ciclone, Dora…I cicloni come sono intesi qui non sono niente di catastrofico, c’è solo pioggia per due o 3 giorni…Anzi qui per l’agricoltura e per rimpolpare le riserve idriche sono ben accetti…Però per noi sarebbero un gran danno..Per fortuna di tempo brutto, più oggi che gli altri giorni…Nemmeno l’ombra… 10° giorno – venerdì 2 febbraio 2007 Pensiamo, originariamente, di trascorrere questi ultimi tre giorni nel più completo relax in spiaggia, ed oggi, approfittando anche della giornata più bella finora, una giornata da paradiso, soleggiata e ventilata allo stesso tempo, ne approfittiamo per prendere sole e (limitatamente a Roberta) per farci delle belle nuotate..Oltre che per chiacchierare con Piero e Antonia con cui ormai facciamo coppia fissa…Finchè, quando usciamo dalla spiaggia, incrociamo Gabriele, un altro ragazzo milanese in viaggio di nozze con la moglie e i due bimbi, che ci dice che in mattinata è stato ad un parco bellissimo, il parco “la Vanille”, dove si trovano coccodrilli, iguane ed altri animali…La cosa ci incuriosisce e insieme a Piero e Antonia il giorno dopo decidiamo di andare in quel parco e già che ci siamo di andare in una città mauriziana per vedere la vita locale con un occhio diverso, non da turismo classico…Roberta ha un’intuizione che si rivelerà geniale, quella di richiamare il tassista Meetho per metterci d’accordo con lui, che si era dimostrato tanto gentile e disponibile nella giornata precedente… La serata è splendida, infatti approfittiamo della cena a buffet di pesce organizzata dall’albergo ogni venerdì sera…È fuori dall’all’ inclusive ma ne vale veramente la pena…Cozze gratinate, aragosta freschissima, ricci di mare. (una scoperta per me, mai mangiati prima, si toglie il succo incidendo col cucchiaio), ostriche, gamberoni, e dolci buonissimi…Mangiamo come disperati per 1600 rupie mauriziane a testa, nemmeno 40 euro…L’essere sul mare e con la luna piena sullo sfondo completa il quadro…Si conclude così la serata, ma non le sorprese di questo splendido viaggio… 11° giorno, sabato 3 febbraio 2007 Partiamo in mattinata, piuttosto presto dopo la colazione, alla volta del parco “la Vanille” con Meetho…Ma fin da subito gli esprimiamo la volontà , oltre che di visitare il parco, di passare una giornata un po’ diversa, meno da turisti classici e con più voglia di assaporare la “vera” vita mauriziana…E il primo avvenimento della giornata è uno dei più toccanti e commoventi dell’intera vacanza…Infatti il nostro simpatico tassista, visto che nel cammino c’è un bellissimo tempio tamil, ci propone di fermarci un attimo a fotografarlo…Nel frattempo però, mentre iniziamo a fermarci ed a fare foto, arriva una famigliola a fare delle offerte ed a pregare nel tempio…Padre, madre vestita col tipico “sari” e la bambina…Verrebbe da fotografarli ma non abbiamo il coraggio, non li abbiamo mai visti ed abbiamo paura di essere giudicati invadenti..Ma il tassista ci invita a chiedere il permesso e loro, con un sorriso bellissimo, acconsentono senza nessun problema…E non si può descrivere la serenità che traspare da quei volti umili e sinceri..Mi ha colpito lo sguardo del padre in particolare, con due occhioni buoni ma fieri allo stesso tempo…Impensabile da noi che succeda una cosa del genere…Così ripartiamo con questa immagine negli occhi alla volta del parco…Che non delude le nostre aspettative…Bellissimo, pieno di animali da noi introvabili..Scimmiette, coccodrilli, iguane…E, purtroppo imbalsamato, il “dodo”…Il simbolo delle Mauritius, un animale di cui si hanno notizie dal 600, (pare che fosse l’unico abitante dell’isola, allora ancora vergine) che dominava pacificamente incontrastato questo territorio…Fino all’arrivo dei marinai olandesi, che furono i primi colonizzatori dell’isola (di cui si hanno notizie prima grazie agli arabi che però non l’abitarono mai, ma si limitarono a utilizzarla come base per i loro scambi commerciali) e li sterminarono per cibarsi delle loro carni.. Approfittando del fatto che pare fossero abbastanza goffi e non volassero, in soli 30 anni (la loro relativa docilità e il fatto che si facessero facilmente catturare fece si che fossero appunto chiamati “dodo” ossia stupidi)…Quello che vediamo imbalsamato non è altro che l’aspetto presunto del dodo… Usciti dal parco, ormai andiamo avanti senza più programmi ma fidandoci di Meetho…Che ci porta in uno dei punti panoramici più belli dell’intera isola..Il “Gris Gris”…In pratica un belvedere erboso che termina a strapiombo sul mare, da cui si vede una spiaggia meravigliosa (ed assolutamente deserta), alte scogliere che fanno sembrare quello un paesaggio quasi irlandese o della Normandia…E non Mauriziano, e poi la “Roche qui pleure”…Uno scoglio vicino alla spiaggia che ci dicono chiamarsi così perché ha la forma di un uomo che piange…Sinceramente questa somiglianza non l’ho vista, ma può darsi che abbia sbagliato prospettiva…A rendere ancora più spettacolare, dall’alto, questo posto c’è il fatto che qui, a differenza di tutte le altre spiagge che abbiamo visto, non c’è barriera corallina, e di conseguenza è vietato, o almeno sconsigliabile, fare il bagno; però lo spettacolo delle onde impetuose che si infrangono contro la spiaggia resta ben impresso nei nostri occhi..

Ormai con Meetho siamo in piena confidenza, e gli chiediamo di portarci in un luogo non turistico, a respirare la “vera” vita mauriziana…Ci porta a Curepipe, la seconda città del paese..Dove eravamo passati il giorno della prima escursione di Viaggidea…Facciamo un giro per i vari negozi, visitiamo un supermercato carino, facendo gli ultimi acquisti, e facciamo una passeggiata per il centro proprio come dei mauriziani qualunque…Non ci sono guide a spiegare storia, monumenti, spettacoli naturali…Siamo noi a sentire gli odori, a vedere massaie giovani vecchi e bambini che vivono col sorriso…Ed a non sentirci turisti, che era proprio quello che volevamo… Pensiamo di avere concluso qui la giornata, diciamo a Meetho di riportarci all’albergo, per goderci ancora un po’ di mare (la giornata è bellissima, non c’è la continua variabilità dei primi giorni) invece..Ci sta per essere la sorpresa più grande dell’intera vacanza, l’episodio che io, ma anche Roberta, Piero ed Antonia..Ricorderemo penso per tutta la vita…Meetho sentiamo che telefona in creolo a casa…E Roberta, non so come, intuisce che sta per invitarci a casa propria…Infatti ci conferma che ci porterà nel villaggio dove abita per farci vedere la sua casa… Entriamo e vediamo la sua casa, bellissima…Ogni attimo rimane ben fisso nella mia memoria, il calendario indu tutto colorato, la cameretta della figlia, l’ampia sala dove ci fa sedere…Ma non ci fa solo sedere, ci offre un cubalibre con abbondante rum mauriziano (alle 2 di pomeriggio sono già brillo, purtroppo dei 4 sono quello che lo reggo peggio) e ci fa conoscere la sua famiglia, la bella moglie ed i 3 figli, 2 maschi e la ragazza che ci cucina una splendida omelette…E poi ci apre i suoi ricordi più cari, tirando fuori 4-5 album di foto…Principalmente dedicati al suo matrimonio, rigorosamente con rito Indu…Ci spiega che tra cerimonia e festa in casa dura 4 giorni… Poi, a ruota libera, Meetho ci racconta del suo sogno (aprire un albergo), del fatto che sta bene economicamente (la sua casa è molto bella) ma che ha fatto tanti sacrifici..E delle sue speranze per il futuro…La visita si conclude con una splendida foto di gruppo con noi e la sua famiglia…E la cosa più bella che ci dice è che…Si, i mauriziani sono molto ospitali e lui non si sottrae a questa regola..Ma non apre la sua casa a tutti..Semplicemente noi lo abbiamo colpito per la nostra curiosità e per la nostra voglia di entrare nello spirito nel luogo..

Passiamo ancora con Meetho,velocemente, alla spiaggia pubblica di Belle Mare…Tenuta non benissimo, ma molto ampia e con un mare splendido come altrove…E poi (si sono fatte ormai le 18) torniamo all’albergo, non prima di aver salutato Meetho ed avergli lasciato una generosa mancia…Ha dedicato la sua giornata a noi…Ma soprattutto ci ha insegnato e fatto vedere molte cose…Quello che nessuna guida, né scritta né in carne ed ossa, ti può far vedere…

12° giorno, domenica 4 febbraio 2007 Ci svegliamo con un po’ di malinconia, è l’ultimo giorno di una vacanza splendida e le valige già mezze fatte per il ritorno sono lì a dimostrarlo…Lo dedichiamo al relax ed alla spiaggia, l’ultimo giorno cerchiamo di assaporare ogni minuto, ogni attimo, ogni momento ci quel paradiso perché…Sappiamo che purtroppo il giorno dopo a quell’ora saremo in volo…Trascorriamo la giornata con le altre due coppie con cui abbiamo fatto amicizia, Piero ed Antonia e Gabriele ed Alessia con i loro due bambini…Alla fine vengo coinvolto nella costruzione di un castello di sabbia con la piccola Gaia e la giornata va avanti così, tra gioia, un po’ di malinconia e tanta tanta serenità…Fino alla foto di gruppo finale…Ed alla chiacchierata serale davanti ad un gustoso cocktail dell’albergo… 13° giorno, lunedì 5 febbraio 2007 Dopo una levataccia pazzesca alle 4 del mattino (l’aereo partirà alle 8,20 locali, ma tra il check-in e le varie formalità e il fatto che siamo ad un’ora di autobus dall’aereo è necessario alzarsi a quell’ora), ancora nel cuore della notte, scendiamo con le valige esattamente dove c’è ad attenderci il pulmino che ci porta all’aereoporto..Cerchiamo di fissare negli occhi, in quel breve film di un’ora, le ultime scene di vita mauriziana, fatta di gente semplice, auto o camion o bici o persone a piedi che iniziano la loro giornata di onesto lavoro impastato di sorrisi, e tanto, troppo in fretta, come troppo in fretta sono trascorsi questi giorni, appare la sagoma dell’aeroporto di Plaisance…E dopo il check-in non c’è nemmeno il tempo di guardare un attimo le vetrine dell’aereoporto…Si parte e prima di partire abbiamo l’ultimo esempio di cos’è Mauritius…Chiediamo di fare una foto dell’aereo di Air Mauritius che sta per decollare, e ci rispondono, alla nostra domanda se sia possibile, con un sorriso largo così…”Bien Sur!”… Questa è Mauritius…Un posto da sogno che consiglio di visitare a chiunque..E non solo per il mare… Ora, qualche informazione spicciola..E consigli utili… ALBERGO: Noi abbiamo alloggiato a “Le Coco Beach” un tre stelle superior, sito nella parte orientale dell’isola, che la guida descrive come “chiassoso e colorato” “una struttura per giovani e per famiglie,,,beh, colorato lo è sicuramente, chiassoso direi proprio di no, sicuramente una nota di demerito va all’animazione, veramente scadente, normalmente c’erano o un paio di cantanti locali (stendiamo un velo pietoso…) o discoteca ballata da nessuno..L’unica serata divertente è stata un martedì in cui hanno organizzato la serata mauriziana tipica, a base di “sega” un misto tra folk e reggae…Particolare ma bellissimo..Una sera c’è stata un’esibizione in cui poi è stato coinvolto anche il pubblico presente…Purtroppo essendo un po’ isolati, e lontani dalle città e dai villaggi più popolosi, non c’era neppure la possibilità di andare magari in una discoteca o in un pub carino; c’è da dire che Mauritius è bellissima, con bella gente…Ma molto tranquilla, ci sono posti sicuramente più movimentati riguardo alla vita notturna…I momenti più spassosi delle nostre serate erano quando, prima di coricarci, verso mezzanotte, accendevamo la televisione guardando prima il telegiornale di Rai International e poi (e qui era lo spasso) improbabili telenovelas indiane o pakistane o addirittura pezzettini di film di Bolliwood con effetti speciali e situazioni talmente ridicoli da rendere involontariamente molto comici anche film drammatici… La nostra camera era dignitosa, anche se un po’ buia e con uno standard di pulizia tutt’altro che eccezionale (presenti formiche in quantità e ragnatele)…E il nostro sonno era difficoltoso, all’inizio, perché proprio sotto la camera avevamo il laghetto con le rane che a intermittenza facevano sentire un concerto, con il loro gracidio, che non farebbe invidia a spettacoli ben più la posizione è ottima, è dotato di piscina (dove i bambini possono divertirsi in tutta tranquillità) campo da tennis, da calcio, da golf (anche se non li abbiamo mai visti utilizzati) La cucina è stata buona ed abbastanza varia, tipicamente indiana e speziata, ma personalmente l’ho apprezzata molto… l’unico appunto era la scarsità di frutta, che per un paese tropicale è una mancanza piuttosto grave… l’albergo era composto da tre ristoranti, uno principale dove andavamo la sera, uno vicino alla piscina ed uno, il più bello, direttamente sul mare, anche il servizio è sempre stato cortese ed impeccabile, e quando abbiamo avuto problemi, tipo un giorno in cui si era incantata la cassaforte, sono arrivati subito a ripararla..

PREZZO: per 14 giorni e 12 notti abbiamo speso 2250 euro a testa, ma considerato che era un all inclusive e che ci hanno regalato due notti non ci possiamo lamentare…Con le due settimane abbiamo anche ammortizzato al meglio il costo del volo… ACQUISTI: là la vita è molto a buon mercato rispetto a noi, (un impiegato vive più che decorosamente con l’equivalente di 400-500 euro mensili), la moneta locale è la rupia mauriziana, che abbiamo cambiato in una banca vicino all’albergo a 43… (un euro equivale a 43 rupie) vi consiglio in particolare di buttarvi sul cachemire e sui capi firmati autentici in quanto le principali case producono lì i loro capi…Costano la metà di qui…Anche dai venditori ambulanti si possono fare degli ottimi affari…Prima di tutto sono sempre gentili e mai insistenti…Se gli si dice “No grazie non mi interessa”..Loro ti risponderanno sempre con un sorriso ed augurandoti buona giornata e buona vacanza…E poi comunque si possono spuntare, sempre contrattando, (è un obbligo), ottimi prezzi, in particolare per le pashmine e per le borse tipiche, lavorate a mano…Ovviamente non ci siamo fatti mancare niente nemmeno dal punto di vista gastronomico, caffè, zucchero, vaniglia, spezie, zafferano…Tutti prodotti ottimi a buoni prezzi…Evitate solo i locali biscotti alla manioca…(premiati in un’esposizione di Londra degli anni 30, non so come) è stata una mia idea di cui poi mi sono pentito…Immangiabili…Sono asciuttissimi, strangolano, e bisogna bergli dietro tanta, tanta acqua… TEMPO: Molto, molto variabile, con un sole pazzesco (non pensate nemmeno di andare là senza abbondante crema protettiva, vi abbronzerete molto ugualmente e non rischierete insolazioni o colpi di calore) alternato ad improvvisi scrosci di pioggia…Nella prima settimana normalmente, nella parte est dove eravamo noi, era bello il mattino e brutto il pomeriggio…Temperatura calda ma sopportabile perché molto ventilata, , comunque oltre i 30 gradi, la nostra fortuna è stata che le due giornate peggiori sono state proprio quelle in cui abbiamo fatto le due escursioni ed in cui avevamo deciso di non fare vita da spiaggia…Negli ultimi giorni, in concomitanza con l’apprensione per il ciclone Dora, vicino alle isole di Rodrigues (che fanno sempre parte di Mauritius) ci sono state le giornate più belle e soleggiate..

Per il resto…Che dire…Andate alle Mauritius, una terra forse ancora poco conosciuta dagli italiani…Ma che oltre ad avere un mare bellissimo…Vi insegnerà, grazie agli abitanti, tante cose… Fabio&Roberta



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