L’isola del giglio in una primavera estiva
Contattiamo un paio di giorni prima di partire un’affittacamere a Giglio Castello (scelta puramente casuale, ma assai felice!) che per 50 euro ci propone una bella camera con bagno e splendida vista sul mare; prenotiamo al volo la camera (non c’è tempo per la caparra, ma non ci fanno problemi) e partiamo da Milano alle 3,45 del mercoledì mattina…Vogliamo assolutamente prendere il traghetto delle 9,45 (Maregiglio 2 adulti + auto 54 euro a tratta).
Arriviamo con largo anticipo al porto di S.STEFANO e facciamo i biglietti (in questa stagione non è necessaria la prenotazione e ci sono almeno 4 corse al giorno in settimana e qualcosa di più il sabato e la domenica): già dalla breve traversata (meno di un’ora in tutto) siamo elettrizzati dall’idea di esplorare l’isola! Appena sbarcati ci fermiamo all’ufficio turistico di Giglio porto per prendere la cartina dell’isola e ci dirigiamo al Castello per posare i bagagli; la camera è davvero confortevole e a 100 m. C’è anche il parcheggio pubblico dove si può lasciare l’auto senza pagare (nota da non sottovalutare, visto la penuria di parcheggi sull’isola, quasi tutti a pagamento).
Ci innamoriamo subito di Giglio Castello: tutto sembra essere rimasto “come una volta” e, dall’alto dei suoi 400 m., ha dei panorami mozzafiato sull’isola; inoltre notiamo subito qualche ristorantino ed un paio di negozi di generi alimentari…Ottimi per i nostri pranzi al sacco e per le cene senza spostarci con l’auto! Cartina in mano non perdiamo tempo e partiamo subito alla scoperta dell’isola, andando a vedere la splendida spiaggia delle CANNELLE; le spiagge sull’isola sono solo 4, le CANNELLE appunto, raggiungibile con l’auto (lasciatemi definirla…Caraibica), le CALDANE (a piedi percorrendo il sentiero a destra delle cannelle, 20 min.Circa), ARENELLA (in auto) e CAMPESE (la più grande, auto o bus).
L’unica strada asfaltata dell’isola è quella che collega i tre paesi, per il resto troverete solo kilometri di sentieri ben segnalati e mantenuti che attraversano scorci di paesaggi mozzafiato e calette con un mare verde smeraldo! Ecco, quest’isola va letteralmente “camminata” per assaporare fino in fondo i silenzi e gli odori di macchia mediterranea (un miscuglio di ginestre in fiore, mirto e pino marittimo) ed una pace che davvero rigenera lo spirito e la mente; come dicevo i sentieri sono molti, tutti facili (bastano solo un po’ di buone gambe, le scarpe da ginnastica ed uno zaino con acqua e un bello spuntino!) e tutti belli.
Fra i miei preferiti quello a sud dell’isola verso punta di Capel Rosso (percorso di circa 2,30 ore), quello per la bella Punta Faraglione (da Campese 40 min.Circa, un po’ difficile l’ultimo pezzo per la discesa alla spiaggia) e quello verso nord, al vecchio faro, che passa da piccoli appezzamenti di vigneti di questa strana uva ANSONICA, ancora coltivata completamente a mano in terreni impervi, che produce il vino locale di color marsala dal gusto unico.
Per quanto riguarda il cibo, si mangia molto bene, con prezzi abbastanza “milanesi”: superbo lo sfilatino di pizza e l’antipasto di mare alla CASTELLANA (sulla panoramica di Giglio Castello, prezzo circa 15 euro), ottima e abbondante la cena da Maria, con tavolo di fianco alla finestra con vista sul tramonto (circa 30 euro a testa). Ecco allora che mi sento assolutamente di sponsorizzare questa meta, possibilmente a maggio (tempo permettendo, noi siamo stati stra-fortunati con i 28 C°! ): consiglio di una che non si muove mai se non con 6 ore di aereo! A chi rimprovera la mia esterofilia questa volta dico che ha ragione: l’Italia è piena di posti bellissimi, ma spesso, purtroppo, è difficile ritagliarsi gli spazi per goderseli nei periodi “giusti”.