L’isola dei desideri
Volammo alla volta dell’isola della trasgressione poco prima di ferragosto, lasciando l’Italia avvolta dall’afa e dall’umidità. Le sorprese che ci attendevano erano tante…E tutte piacevoli. L’ingresso in albergo, circa 6 ore dopo la partenza ci ha tolto il fiato. Il LUSSUOSISSIMO e idilliaco luogo dove avremmo trascorso le nostre vacanze era nella zona di Plati Jalos (se si scrive così), una struttura alberghiera che con terrazzamenti dall’alto della strada giungeva fino al mare…Tra la nostra stanza e il mare c’era una piscina d’acqua salata di 300 metri quadri che come un abbraccio alla Infasil (fate mente locale sul logo della nota marca di deodoranti) ne avvolgeva una più piccola e rotonda con idromassaggio e acqua dolce. Da cui era fantastico godersi il panorama:di fronte a noi c’era la isola di Delos. Gli idromassaggi lì comunque si sprecavano…Ne avevamo uno anche in camera!Una vasca jacuzzi che ha contribuito non poco a farci rilassare per meglio affrontare il caos totale che ci aspettava fuori. Già CAOS… un villaggio globale, un mondo a parte in cui tutto è possibile e dove nessuno fa molto caso a quello che fai. L’isola è piena di spiagge … e ci rendiamo conto che non poteva essere altrimenti essendo un’isola e, non ci crederete, ma completamente circondata dal mare … Noi, comunque, ne abbiamo viste 4: Super Paradaise, Paradaise, Parangha, e Plati Ialos (sempre se si scrive così). Se escludiamo l’ultima (la più noiosa) le altre erano INFESTATE di ragazzi e ragazze che in pratica bivaccano in spiaggia tutto il giorno, fino a tarda sera.
Partiamo dalla prima: super Pradaise. E’ la spiaggia più grande, (intendo spaziosa) tra quelle che abbiamo visto. Si fa spiaggia libera, ma affittare un lettino non costa molto (2,50€)…Sicuramente molto, ma molto di meno che da noi!In spiaggia ci sono tre punti di ritrovo. Il primo è molto soft: piscina che s’affaccia sul mare, bar e tavolini con musica di sottofondo. Il secondo è invece molto alla cooktail (il film con Cruise): isola-bar al centro della spiaggia dov’è possibile rifocillarsi con mega insalate di frutta (guai a chiamarle macedonie) e piatti tipicamente greci, il tutto condito dalla solita musica di sottofondo che, però, si fa più “pompata”, sorta di preludio per quello che ci sarà più avanti…Il terzo e ultimo punto di ritrovo è, invece, un vero CARNAIO: non manca il bar, né la piscina, ma sfido chiunque a individuarli nascosti dai corpi di centinaia di ragazzi che ballano, saltano e scatenano i loro sensi…Una di noi passando in quel “casino” (mai parola fu più azzeccata) ha quasi rischiato di perdere il costume…Ma è possibile anche divertirsi senza rischiare nulla, lo abbiamo già detto, la tolleranza e il rispetto per l’altro sono la parole che meglio descrivono l’isola.
La seconda spiaggia (Paranga) è quella frequentata da quelli che a Napoli si chiamano i “chiattilli”, è meno trasgressiva, più tranquilla ma nella eccezione del termine secondo il vocabolario miconese. Infatti, anche qui orde di ragazzi ballano, mangiano e si scatenano sulla spiaggia…Si conosce gente si mangia del pollo con spezie, si fanno quattro chiacchiere e poi si finisce col comprare collanine, braccialettini e costumini dai venditori ambulanti più trendy che abbiamo mai visto! Per la terza spiaggia (Paradise) il copione più o meno si ripete. Qui forse la media d’età è un po’ più bassa…(23/24 anni). La playa è infatti nei pressi di un campeggio e grazie a questo offre servizi che mancano nelle altre due (supermercato, negozi d’abbigliamento, fast-food ecc). Sulle altre spiagge manca anche Sasa’, napoletano doc e ero “colosso” dell’intrattenimento. Il suo pezzo forte è il ballo dell’elefante che esegue sul bancone del solito mega-bar della spiaggia. Con un costumino rosso a forma d’elefante (lasciamo immaginare a voi che cosa funga proboscide!) si scatena in sensualissimi, spesso volgari, ma pur sempre divertenti, passi di danza nei quali coinvolge la malcapitata (si fa per dire) o il malcapitato (anche questi non ci sono sembrati molto infastiditi) di turno. L’ultima spiaggia…Meglio sorvolare, ci siamo restate poco più di 10 minuti! Passiamo ora a Mykonos city. E’ il centro nevralgico di questa piccola isola delle cicladi. Da qui partono e arrivano tutti i bus che ti portano in giro 24 ore su 24!In verità sulla sicurezza di questi automezzi pubblici che hanno il costo di 90 centesimi a corsa (se ricordiamo bene), è ancora da dimostrare. Un’unica osservazione basti per tutte: se gli autisti di suddetti caravan guidassero con l’amata-odiata patente a punti farebbero la fortuna di qualunque autoscuola per i rinnovi continui a cui sarebbero sottoposti. In sole quattro/cinque corse fatte con loro abbiamo assistito ad uno scontro bus-macchina-muretto, poi uno bus-motorino, ad una quasi strage ai danni di un gruppo di sedicenti turisti durante una manovra di parcheggio, e, infine ad una serie di cadute dai sediolini per un po’ di curve azzardate, ma magari anche per qualche bicchiere di troppo dei passeggeri! Noi, abbiamo optato per il noleggio di un’ auto, eravamo in cinque e quindi più conveniente di almeno 3 motorini.
Come si diceva la piccola city è il centro dell’isola, sorge sul porto ed è isola pedonale. Qui si riunisce il popolo della spiaggia per mangiare. Moltissimi sono i ristorantini tipici, e meno tipici dove si può cenare o pranzare. Vista l’abbondanza dei luoghi di ristoro abbiamo anche capito come mai sull’isola il 99% gli alberghi abbiano la formula pernottamento-prima colazione (sulla quale ci riserviamo di tornare).Con poco più di dieci euro si può mangiare un ottimo piatto di carne con contorni vari, o magari la mussaccà (ribadisco il concetto:sempre se si scrive così!!!), o la tipica insalata greca con la feta. Vi consigliamo vivamente di evitare il pesce…Paradossalmente non è la cosa migliore dell’isola!Tra le stradine del centro che ricordano molto quelle di Capri o Sorrento ma tipicamente decorate di bianco e blu, non mancano i vari negozietti di cianfrusaglie tutte uguali e globalizzate. Non mancano anche i localini dove trascorrere la notte…Il più famoso è lo Space, unica discoteca al chiuso, che per tale ragione può essere tranquillamente evitata visto che da noi ce ne sono a BIZZEFFE ! Poi c’è il Pierrot, il locale gay per eccellenza…E tanti altri dei quali i più carini sono secondo noi nei pressi della piccola Venezia… Dicevamo della formula alberghiera notte+colazione…Un nostro amico (in vacanza si diventa amici infetta) una mattina s’è svegliato insolitamente presto per un’isola NOTTAMBULA come Mikonos. Bene, sceso per fare colazione non ha trovato un fico secco… e chiesta la colazione il proprietario dell’alberghetto ha fatto una corsa a casa sua gli ha preso dei biscotti, una mezza brioscina, e un po’ di latte (quello che probabilmente rimaneva nel tetrapak dopo la colazione dei suoi pargoli) e glieli ha serviti…Ah! Stì greci!!!!! Il solo consiglio che vi diamo se decidete di trascorrere lì la vostra vacanza è quella di armarvi di tanta, ma tanta voglia di divertirvi e altrettanta tolleranza verso l’altro…Insomma andateci se avete voglia di trascorrere una vacanza GOLIARDICA, ed escludetela dal vostro itinerario se l’intento è quello di conoscere la cultura e il colore greco.