L’Irlanda vista dall’acqua
Nell'estate del 2000 in quattro amici abbiamo optato per una vacanza un po' particolare: la meta già stabilita era l'incantevole Irlanda (e fin qui niente di particolare, direte voi...), ma come mezzo abbiamo scelto di sperimentare l'houseboat!
Qualche indicazione per chi non conoscesse ancora le possibilità di questo mezzo:
-non è necessaria...
Nell’estate del 2000 in quattro amici abbiamo optato per una vacanza un po’ particolare: la meta già stabilita era l’incantevole Irlanda (e fin qui niente di particolare, direte voi…), ma come mezzo abbiamo scelto di sperimentare l’houseboat! Qualche indicazione per chi non conoscesse ancora le possibilità di questo mezzo: -non è necessaria alcuna patente nautica, al contrario per guidarla basta avere 21 anni. -in Irlanda ci sono tante compagnie di navigazione che affittano questo tipo di mezzo. -tutte le houseboat sono dotate di cucina a gas, lavello, frigo, wc e doccia e barchino di salvataggio che porta due persone e che può essere utile anche per pescare… -lenzuola, coperte e cuscini si trovano già a bordo alla partenza. -è possibile noleggiare canne da pesca (noi ce ne siamo portata una dall’Italia), biciclette, barchino a motore… E chi più ne ha più ne metta! Addirittura si possono ordinare alcuni generi alimentari… Loro fanno la spesa e te la fanno trovare già nel frigo alla partenza!! -alla partenza si viene riforniti di: carta navale del fiume, istruzioni sull’uso e manutenzione del mezzo, telefono collegato alla base della compagnia per ogni eventualità. La compagnia da noi scelta è la Emerald Star Line, con sede a Carrick-on-Shannon, paesino situato appunto sulle rive dell’omonimo fiume che è stato la nostra “strada” per una settimana. La nostra barca era da cinque posti e la disposizione dei letti era perfetta: due erano nella prua, in una bellissima doppia cameretta con tendine alle finestre, e gli altri tre nel salotto centrale prima della cucina; visto che eravamo due coppie non poteva esserci soluzione migliore! Nel catalogo si trovano comunque varie tipologie di imbarcazioni per tutti i gusti…! Il prezzo è decisamente affrontabile e a mio parere onesto, visto che con nemmeno mezzo milione a testa abbiamo affittato la barca per una settimana; e in più, visto che l’houseboat è praticamente un camper galleggiante, si è completamente autonomi anche per quel che riguarda il mangiare. Per quanto riguarda il pagamento, noi abbiamo personalmente telefonando alla compagnia dall’Italia e abbiamo prenotato con la carta di credito (gentilmente offerta dall’unico che in mezzo a noi è un lavoratore, perché per il resto siamo tutti studenti!), da cui la compagnia si prende l’acconto. Al momento della partenza viene richiesta una cauzione (comunque ragionevole) che verrà poi restituita alla riconsegna, a meno che gli inesperti navigatori non abbiano combinato qualche guaio! State tranquilli, però, anche noi non avevamo esperienza ma non c’è capitato proprio niente! Carrick-on-Shannon è raggiungibile da Dublino usufruendo dei pullman della compagnia nazionale dei trasporti. Per quanto riguarda l’itinerario: si naviga sullo Shannon partendo da Carrick; il percorso è libero, basta calcolare bene i tempi di percorrenza per non arrivare in ritardo alla riconsegna! Il fiume forma a sud anche due grandi laghi che danno l’impressione di essere in mare aperto. Avendone il tempo è quindi possibile arrivare con l’houseboat fino a Limerick. Ecco il nostro itinerario: 1° GIORNO, CARRICK-ON-SHANNON / LEITRIM Ci viene consegnata la barca nel pomeriggio, quindi quando partiamo sono quasi le sei; dopo circa 40 minuti di navigazione verso nord tra canneti e schiere di germani arriviamo a Leitrim, dove ci aspetta la prima prova di attracco! Sembra di essere fuori dal mondo, questo paesino è incantevole nella sua semplicità e nei suoi colori sgargianti. Dalle valigie sbuca fuori allora la pasta portata da casa per fare un po’ d’economia e ci accingiamo a preparare la nostra prima “pastasciuttata” irlandese! Dopo cena ci infiliamo in un pub (ci sono più pub che case!) per assaporare la prima pinta di Guinness della vacanza… Un’omaggio al popolo irlandese: la loro gentilezza è giustamente famosa… Chi è in Italia che ti farebbe ricaricare gratis le batterie di due telefonini e della telecamera?!? 2° GIORNO, LEITRIM / CARRICK-ON-SHANNON Torniamo verso sud perché la cittadina di Boyle è irraggiungibile a causa di lavori di manutenzione del canale. Sosta al Lough Key Forest Park, formato da isolette collegate tra di loro da vecchi ponticini in pietra. La cosa più insolita, sono gli alberi, con i rami che sembrano proboscidi di elefanti. 3° GIORNO, CARRICK-ON-SHANNON / LANESBOROUGH D’ora in poi navigando seguiremo la corrente dello Shannon, fino a che non sarà il momento di tornare indietro. Alla mattina dobbiamo affrontare la prima chiusa (l’attraversamento delle chiuse si paga direttamente al gestore perché sono private, ma la cifra è modica, di solito 2 IEP); siamo un po’ impanicati, ma ci faremo l’abitudine! Sosta nel Lough Scannel, baia calmissima dove i nostri due uomini si fermano a Rooskey; come paesino non è niente di speciale ma troviamo un bellissimo pub nella strada principale dove mangiamo un merluzzo veramente ottimo. La sera attracchiamo a Lanesborough, dove assistiamo ad un’affollatissima gara di pesca. 4° GIORNO, LANESBOROUGH / SHANNONBRIDGE Alla mattina ci aspetta l’attraversamento del Lough Ree, uno dei due grandi bacini che lo Shannon forma nella sua corsa verso l’oceano Atlantico. Come raccomandato, telefoniamo alla stazione dell’Emerald Star Line per informarci sulle condizioni metereologiche, ma ci comunicano che non ci sono problemi, visto che il tempo è eccellente. Ad attraversare tutto il lago ci mettiamo circa tre ore e mezzo, poi a pranzo ci fermiamo ad Athlone, che è una piccola cittadina molto animata ma invasa anche da un terribile traffico. Dopo pranzo ripartiamo e passiamo davanti a Clonmacnoise, uno dei principali siti monastici dell’intera Irlanda. Visto che è già pomeriggio decidiamo però di visitarla al ritorno per gustarcela meglio, anche se la tentazione di fermarci è forte! Per la notte ci fermiamo a Shannonbridge, accostando ad un pascolo da dove arriva subito un branco di muccone curiose di osservare le nostre intenzioni… 5°GIORNO, SHANNONBRIDGE / HODSON BAY Dai conti che facciamo sul tempo che ci resta capiamo che è meglio cominciare a tornare verso Carrick… Perché le cose belle finiscono sempre troppo in fretta? L’intera mattinata è dediacata alla visita di Clonmacnoise, posto un po’ magico, che merita davvero una sosta anche solo per l’atmosfera che vi si respira… Dalla collina su cui si trovano le rovine (nel vero senso della parola!) di un antico castello si gode davvero una bella visuale sul complesso monastico che si affaccia imponente ma malinconico sullo Shannon, e viene quasi voglia di lasciarsi rotolare da quest’altura fino alle rovine, tento è verde il prato e soffice come un tappeto! Una parola anche a favore delle affascinanti croci celtiche: i loro decori hanno veramente la capacità di evocare tempi lontani… Al pomeriggio ripartiamo e ci fermiamo a dormire a Hodson Bay, che non è un paese ma solo una baia dove si affaccia un albergo superlussuoso (un pacchetto di sigarette? …30 sacchi!!!) 6° GIORNO, HODSON BAY / CLONDARA Tornando verso Carrick-on-Shannon decidiamo di fare un percorso alternativo a quello dell’andata e di prendere il Camlin River, uno stretto canale che ci porta dritti dritti al graziosissimo paesino di Clondara. Prima di cena facciamo un salto a vedere questo piccolo gruppo di case e ci chiediamo come facciano ad esistere posti così sperduti; o è solo la nostra impressione, visto che ogni volta che arriviamo in un posto nuovo abbiamo la sensazione che sia raggiungibile unicamente dal fiume?!? Come al solito nel paese non c’è niente di particolarmente notevole, ma è sempre l’atmosfera quella che merita, specialmente vicino al vecchio mulino in disuso con i corvi alle finestre sventrate o davanti all’abbazia diroccata con le tombe all’interno… Un consiglio: entrate nel pub all’angolo del porto; oltre ad essere molto caldo ed accogliente (come forse tutti i pub in Irlanda) è anche molto bello perché è completamente dipinto: i muri sono dipinti a mo’ di antiche carte geografiche (nelle quali scorgiamo anche il corso dello Shannon), anche se la stanza che merita di più è sicuramente il bagno, dove tutto è dipinto, dalle mattonelle alle crepe alle tende delle finestre alle pubblicità vecchio stile di saponi e prodotti di pulizia… 7° GIORNO, CLONDARA / CARRICK-ON-SHANNON Alla mattina percorriamo il Camlin River fino a ricongiungerci con lo Shannon e dopo qualche ora di navigazione tranquilla ci fermiamo a pranzo a Dromod Harbour, che a piedi dista cinque minuti dall’omonimo paesino di Dromod. Arriviamo a Carrick il pomeriggio tardi e puliamo un po’ il nostro caro barcone per renderlo presentabile l’indomani alla riconsegna…sigh! 8°GIORNO Riconsegna della houseboat.
Dopo questa indimenticabile esperienza noi abbiamo proseguito il viaggio per un’altra settimana prendendo un’auto a noleggio e pernottando negli ostelli, tutti prenotati dall’Italia (alcuni non chiedono neanche la caparra ma semplicemente una conferma telefonica) e quindi in stanze da due o massimo da quattro. Anche l’esperienza negli ostelli è stata molto positiva e -last but not least- economica! In tutto, compreso anche il volo aereo acquistato presso il CTS, il viaggio ci è costato a testa neanche due milioni. Per maggiori informazioni su questa seconda parte del viaggio contattatemi tranquillamente; partendo da Galway abbiamo girato la contea del Kerry e quella di Cork e abbiamo visto un sacco di altre cose curiose e interessanti! Per quanto riguarda la compagnia di navigazione Emerald Star Line, hanno un sito su Internet oppure potete richiedere gli opuscoli informativi all’ente irlandese del turismo in Italia che ha sede a Milano. Ciao e buon viaggio! Silvia