L’incanto di Kos: fra antico e moderno

Alla fine di agosto 2004 sono stato a Kos con Settemari, partenza da Verona con Volareweb... Sorvoliamo e parliamo di Kos. L'isola è chiamata anche Coo o Coos e appartiene alle isole del Dodecaneso, molto più vicina alla Turchia che alla Grecia. Nel corso dei secoli l'isola ha visto la dominazione di Dori, Ellenici, di Alessandro Magno, dei...
Scritto da: Enzo Sannino
l'incanto di kos: fra antico e moderno
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 2000 €
Alla fine di agosto 2004 sono stato a Kos con Settemari, partenza da Verona con Volareweb… Sorvoliamo e parliamo di Kos.

L’isola è chiamata anche Coo o Coos e appartiene alle isole del Dodecaneso, molto più vicina alla Turchia che alla Grecia.

Nel corso dei secoli l’isola ha visto la dominazione di Dori, Ellenici, di Alessandro Magno, dei Romani, dei Bizantini poi dei Venezani, i Turchi poi i Greci e ancora gli italiani nel ventesimo secolo e ogni popolo ha lasciato tracce più o meno evidenti del proprio passaggio.

Il personaggio più importante nato sull’isola è Ippocrate, il medico greco che scrisse il famoso giuramento al quale anche i medici contemporanei devono sottostare.

Nella capitale dell’isola c’è un platano che si dice sia stato piantato dallo stesso Ippocrate 2400 anni fa, ovviamente non è vero ma l’albero, con la sua maestosità, è ugualmente suggestivo. Nella capitale si trovano i più importanti resti della civiltà greca antica e poi resti della dominazione romana con bei mosaici e rovine di templi e terme antiche, notevole il teatro o Odeion scoperto da un archeologo italiano solo nel 1929.

Le principali scoperte archeologiche sono racchiuse in un museo piccolo ma ben curato.

Pochi chilometri fuori dalla capitale si trovano i resti dell’Asklepio, più o meno l’ospedale antico.

Di fianco all’attuale porto, domina la baia l’enorme castello costruito dai Cavalieri dell’Ordine di San Giovanni, nobili veneziani del quattrocento.

L’isola è lunga e stretta, c’è una sola strada centrale che la attraversa e dalla quale strade laterali collegano tutte le spiagge e le località , perdersi è davvero difficile. Per muoversi vanno benissimo le auto, il noleggio è facile e non molto costoso ma il veicolo ideale sono le moto a tre ruote, davvero di gran moda su quest’isola. Il traffico veicolare è limitato e si possono fare molti chilometri anche in bicicletta meglio la mountain bike visto i numerosi saliscendi.

A nord, vicino alla capitale, le spiagge sono di origine vulcanica, nere, sassose e strette, il vento è sempre presente e va benissimo per chi vuole fare windsurf, per gli altri un pò meno.

L’albergo nel quale ho soggiornato, il Dimitra beach hotel, si trova nel posto con le spiagge vulcaniche dell’isola, vicino a delle stranissime terme con acqua calda che sgorga dal mare e con di fronte la costa turca.

Scendendo verso sud si trovano belle spiagge più ampie e sabbiose, Tigaki, Marmari, Masticari dove si può affittare un ombrellone con sdraio per pochi euro, mi sembra di aver speso 4 euro a giornata ma non ricordo bene.

Andando ancora più a sud, dopo l’aereoporto ci si dirige verso Kefalos e si raggiungono le spiagge migliori dell’isola, camel beach, paradise beach,marcos beach,aghios stefanos,kamari,limionas. in alcune può essere difficoltoso scendere con l’auto, le strade sono strette, sterrate e molto ripide, con la moto problemi non ce ne sono.

Il mare più bello, calmo, senza vento, di un bellissimo colore turchese è sicuramente in questo tratto di costa spettacolare.

Veramente affascinante è le vista del mare dai ruderi della basilica di Agios Stefanos, qui vicino, non a caso, c’è un Club Med.

Per cambiare programma si può salire in collina, ai monasteri della costa sud o al piccolo paesino di Zia, in perfetto stile greco ma decisamente finto, semplice scenografia per turisti.

Per mangiare ci si può tranquillamente affidare alle taverne sparse un pò ovunque, impossibile ignorarle, i gestori vi inviteranno con sollecitudine ad usufruire dei loro servizi.

Mangerete più o meno bene a seconda della bravura del cuoco ma sicuramente potrete gustarvi un pasto completo con circa 15 euro a testa, qualcuno in più se volete gustarvi del buon pesce fresco.

Per i giovani l’isola offre qualche opportunità di svago notturno soprattutto nella capitale ma viaggiando con un bimbo piccolo non sono in grado di illustrare attrattive di cui non ho goduto.

Non lasciate Kos senza aver fatto tappa in Turchia, Bodrum, l’antica Alicarnasso, merita almeno mezza giornata di visita e poi in Turchia si trovano tutte le griffe del mondo, ovviamente false, a prezzi imbattibili, in dogana non fanno problemi, i negozianti accettano euro e carte di credito.

Fino a pochi mesi fa era possibile spendere qualche milione di lire anche solo per un panino!!



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