L’incanto di Cuba
Prendiamo un van per 30 CUC e arriviamo verso le 21, dopo una folle corsa, davanti alla casa di Estela e Ljuba: la caratteristica casa coloniale nel quartiere del Vedado, ci accolgono con il calore degno di ciò che avevo letto nei diari di viaggio di altri turistipercaso e da lì capiamo che il nostro soggiorno a Cuba sarà ciò che avevamo sempre sognato! Voglio ricordare l’indirizzo della casa per chi volesse andare: Calle 23 n. 1357 entre 18 y 20.
Due giorni interi all’Havana per scoprire sì i monumenti e visitare i musei, ma soprattutto per conoscere i cubani, un popolo che avrebbe diritto a ben più di quello che ha, e con una dignità veramente ineguagliabile.
Il terzo giorno andiamo verso Pinar del Rio (avendo solo sette giorni a disposizione ci dirigiamo verso Ovest, lasciando l’altra parte dell’isola per i prossimi viaggi).
Abbiamo prenotato le stanze in affitto tramite Estela che si è veramente fatta in quattro per noi! Alloggi sempre molto puliti e decorosi con prima colazione molto abbondante.
Piove, andiamo verso la Valle di Vinales ma non possiamo vedere il parco, che dicono sia meraviglioso, a causa della pioggia, allora solo qualche foto e qualche ripresa e si cerca un posto per mangiare: troviamo La Casa di Don Tomas a Vinales, vista sulla Lonely, e degna di nota; si riparte verso Cayo Jutas, un’isoletta collegata da una strada sul mare, come molte altre a Cuba; ci chiedono 5 CUC a persona per poterci fermare, allora nonostante il tempo non sia appropriato, avendo speso 30 CUC, facciamo il primo bagno! Il quarto giorno prenotiamo l’albergo, tramite le persone da cui siamo alloggiati. Volevamo andare a Maria La Gorda, ma non c’è posto, quindi “ripieghiamo” su Cabo San Antonio: struttura nuovissima (76 CUC a camera, ma ne vale davvero la pena!), posto incantevole, sia per la fauna marina e terrestre che per la vegetazione rigogliosa (unico neo i “mosquitos” che ci hanno assaltati, del resto volevamo delle foto al tramonto, no? Ne portiamo ancora i segni e soprattutto ne sentiamo ancora il prurito!). Due giorni di relax nel paradiso dei sub! Il sesto giorno partenza per l’Havana, ma non prima di aver fatto sosta e relativo bagno con snorkelling nelle acque cristalline di Maria la Gorda! Tornati nel pomeriggio all’Havana organizziamo una serata alla grande: cena con spettacolo al Cabaret Parisienne, che vale davvero i 65 CUC a testa pagati, tavolo in prima fila davanti al palco! La serata passa veloce, purtroppo si sente già aria di partenza…
Il mattino dopo ultimo tour per l’Habana (Plaza de la Revolucion, la Fortezza del Morro, la Bodeguita del Medio dove pranziamo, un po’ caro ma il posto è veramente speciale!) e ultimi acquisti nel mercatino al coperto destinato solo ai cubani, dove entriamo con un po’ di sospetto ma dove abbiamo trovato delle cose davvero singolari e dove il baratto è senz’altro la moneta migliore! Nel taxi verso l’aeroporto le lacrime scorrevano a fiumi (veramente anche ora che sto solo scrivendo!).
Concluderò invitandovi ad andare a Cuba, non negli Hotel di lusso, o perlomeno, non solo lì, andate prima che sia tardi a vedere la vera Cuba, del resto né più né meno che l’Italia di almeno 60 anni fa…
Andando nelle case particular conoscerete delle persone veramente ospitali, e soprattutto conoscerete CUBA!