L’Havana da solo? …non proprio..

Ciao a tutti, ho già tirato fuori tante informazioni da questo sito che mi sembrava giusto dare il mio piccolo contributo ed eccomi qui. Bando alle ciance, passiamo al racconto di viaggio. Sono partito il 13 di Gennaio con destinazione Cuba quasi per caso, la mia idea è stata quella di prendere le ferie e poi decidere dove andare sulla base...
Scritto da: Marco Lelli 1
l'havana da solo? ...non proprio..
Partenza il: 13/01/2005
Ritorno il: 21/01/2005
Viaggiatori: da solo
Spesa: 1000 €
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Ciao a tutti, ho già tirato fuori tante informazioni da questo sito che mi sembrava giusto dare il mio piccolo contributo ed eccomi qui.

Bando alle ciance, passiamo al racconto di viaggio.

Sono partito il 13 di Gennaio con destinazione Cuba quasi per caso, la mia idea è stata quella di prendere le ferie e poi decidere dove andare sulla base delle offerte.

Non avendo trovato nessuno con la mia voglia di partire, sono andato solo ed ho optato per un pacchetto all-inclusive (non conoscendo il posto non mi sono fidato con il fai-da-te…). L’idea era di usare il villaggio “Atlantco” di Playa dell’Este a 10 Km da l’Avana come base per visitare la città (struttura bella e pulita) .

Beh, praticamente il mio primo viaggio verso Cuba l’ho fatto da solo fino allo sbarco dall’aereo.

Subito sceso dall’aereo ho infatti fatto gruppo con un ragazzo di Varese ed una coppia di Ravenna. Tutti con il nome che inzia per “M”, da cui “los cuatro piecos de M”! Io che mi aspettavo una vacanza tranquilla tutta mare e villaggio, mi sono ritrovato a dormire pochissimo, scarpinare di giorno per Km tra le viuzze dell’Avana Vecchia, stare fuori tutte le notti fino a tardi nei locali dove si balla il Reggaeton e con le tipe che ti si strusciano addosso come bisce in cerca di qualcuno che offra una bevuta.

Complici forse anche 5 giorni di nuvole su 7 che sono stato li…

La cosa che più mi è rimasta è comunque l’immagine della gente di cuba, sempre a lamentarsi di quello che non hanno (come noi italiani, ma loro al contrario hanno poco veramente…) ma sempre con il sorriso ed un cuore grande così…

Tipo il tassista che per avergli regalato una maglia ed offerto un caffè, ha voluto offrirci a tutti i costi una cena nella sua casa, con la moglie e due figli stupendi, che fa turni di lavoro di 24 ore e poi ne fa 24 di riposo e gira con il machete in auto per eventuali “aggressori”…

Poi la città ha in se’ tutto un fascino particolare, questi palazzi restaurati con tinte coloratissime, di fianco a palazzi devastati, i coco taxi che girano in lungo e in largo, le macchine anni 50 americane che bruciano più olio che benzina, i cammelli (una specie di autobus fatto da un rimorchio con due gobbe trainato dalla motrice di un tir…), il Lungomare del Malecon con le onde che letteralmente lavano le auto di passaggio…

Il consiglio che posso dare a chi va per la prima volta e non ha nessun tipo di informazione o contatto come ho fatto io è che il villaggio all-inclusive può essere una buona soluzione per sentirsi tranquilli, ma di rompere le scatole ai cubani con i quali avete a che fare (un cameriere, un barista, un tassista…) per cercare di vivere la città nella maniera più completa e cercare di evitare il maggior numero di fregature che sono sempre dietro l’angolo.

Ah, ricordate una cosa, a Cuba tutti hanno bisogno di qualcosa, quindi non vi fidate degli aiuti troppo spudorati (potreste essere affiancati da qualcuno che, scambiando due parole, cerca di indirizzarvi verso il locale dell’amico, ecc…) e che se qualcuno è stato gentile con voi e voi soddisfatti siate un minimo generosi, basta poco…

Buon viaggio a tutti! Marco (Bologna)



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