L’ex granaio d’Africa

4 febbraio 2006 ore 15:00... Si parteee!!! Volo British Airways Roma-Londra-Harare. All'aereoporto di Harare trovo la dott.ssa MariaGrazia Buggiani, in Africa da 40 anni, che ora dirige l'ospedale della missione St. Michael a Beatrice (e ore dalla capitale). Sarò sua ospite per due settimane. Il primo impatto con lo Zimbabwe è positivo. La...
l'ex granaio d'africa
Partenza il: 04/02/2006
Ritorno il: 19/02/2006
Viaggiatori: da solo
Spesa: 1000 €
4 febbraio 2006 ore 15:00… Si parteee!!! Volo British Airways Roma-Londra-Harare.

All’aereoporto di Harare trovo la dott.Ssa MariaGrazia Buggiani, in Africa da 40 anni, che ora dirige l’ospedale della missione St. Michael a Beatrice (e ore dalla capitale). Sarò sua ospite per due settimane. Il primo impatto con lo Zimbabwe è positivo. La gente sorridente e gentile… Per la prima volta mi sento una minoranza… (dal mio arrivo alla mia partenza avrò visti si e no altri 50 bianchi…) ho capito cosa si prova… Harare, la capitale, è un felice connubio tra edifici moderni e pittoresche costruzioni coloniali (vedi la stazione ferroviaria). I viali sono alberati ma l’evidente stato di trascuratezza delle aiuole denuncia la difficile situazione politica del momento.

Ci dirigiamo verso Beatrice. Da Harare alla missioni ci vogliono almeno 2 ore. Il primo tratto è una strada a 2 due corsie (una per senso di marcia) ai bordi della quale camminano un’infinità di persone con i loro immancabili pacchi trasportati in bilico sulla testa. Il 90% delle donne porta un bambino legato alla schiena. Ogni 10 km un emporio dove si radunano tanti piccoli coltivatori con i loro raccolti. Ad un distributore circa un centinaio di auto in fila per la benzina. MariaGrazia mi spiga che forse staranno lì per giorni in attesa che arrivi il carburante. La vista è di distese erbose, a tratti coltivate a granturco, che si estendono perdita d’occhio. L’ultimo tratto è una strada sterrata che sale altri 200mt (arriviamo a 1700mt) per raggiungere la collina su cui si trova la missione: aule, dormitori per i ragazzi che arrivano da villaggi troppo lontani, una piccola chiesa, l’ospedale, i ricoveri per le gestanti, la casa della dott.Sa, gli alloggi degli infermieri ed infine la Casa di Mariele, l’orfanotrofio che ospita 30 bambini, molti dei quali sieropositivi. I miei primi giorni passano tra puntate ad Harare per la spesa e questione pratiche, pomeriggi a giocare con i bambini di Mariele (non li scorderò mai) e serata a chiacchierare con MariaGrazia, suo marito Oscar, la sorella Silvane e l’amica MariaLaura.

Anche una dott.Ssa così impegantea ha bisogno di riposo, ed in onore degli ospiti, prende qualche giorno di ferie per portarci nel fantastico parco nazionale di MANA POOLS. Nord-este del paese, al confine con lo Zambia. Si scende a 400mt in una fantastica valle erosa dallo Zambesi in millenni. L’ingresso al parco è consentito ad un massimo di 60 visitatori per volta. Stiamo 5 notti n un lodge. Un’esperienza indimenticabile a contatto con la natura. Siamo liberi di girare con la nostra land cruser per i sentieri tracciati e di scendere dall’auto a nostro rischio e pericolo. La nostra lodge affaccia su una delle 4 piscine naturali (Mana=4, pools=piscine)… Una famiglia di ippopotami ci allieta le giornate; l’elefante viene sempre per l’ora del tè nel nostro cortiletto… E la notte… Aaaahhh la notte!!! Un’infinità di lucciole si confondono con le stelle che solo il cielo africano in un posto dove non si vede una luce artificiale nel raggio di decine di kilometri può mostrare! E’ già! niente elettricità!!! A causa dei problemi economici del paese nel parco non danno più nè gas ne elettricità. Ci forniscono la legan per alimentare la cladaia per l’acqua calda e per cucinare, e qualche candela per la notte. Ciò che può sembrare un enorme disagio, è stato invece l’esperienza più bella di tutto il viaggio. Rendersi conti di quanto illumina la luna quando non ha un’altra sorgente vicina è semplicemente sorprendente! Abbasso l’inquinamento luminoso nelle nostre città!!! A chi però si lamenta di quello acustico, vi assicuro che le notti africane sono molto più rumorose! Grilli, cicale, rospi, rane, iene, uccelli notturni, ippopotami, elefanti… Un concerto… E poi una notte di silenzio totale, nella quale non si sente nemmeno il ronzio delle zanzare che assaltano la mia zanzariera e d’improvviso… Lui, il re della foresta che con il suo ruggito ti gela il sangue…

INDIMENTICABILE! Alina



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