L’Alma De Cuba – 23 Giorni on the Road

Nessun piano, nessun programma, solo una Lonely Planet alla mano e tantissima voglia di scoprire questa terra meravigliosa..di gustarne i suoi sapori, i suoi colori e la sua cultura...
Scritto da: MatTravel
l'alma de cuba - 23 giorni on the road
Partenza il: 26/07/2016
Ritorno il: 18/08/2016
Viaggiatori: 2
Spesa: 3000 €
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Siamo partiti il 26/07/2016 con poche certezze: un volo aereo (Aeroflot) diretto all’ Havana , una macchina a noleggio trovata con un colpo di fortuna all’ultimo minuto su internet, una casa particular per le prime 3 notti e tanta tanta voglia di scoprire questa terra, che orSiamo partiti il 26/07/2016 con poche certezze: un volo aereo (Aeroflot) diretto all’ Havana , una macchina a noleggio trovata con un colpo di fortuna all’ultimo minuto su internet, una casa particular per le prime 3 notti e tanta tanta voglia di scoprire questa terra, che ora posso dire, meravigliosa.

Dopo 12 ore di volo siamo atterrati all’ Havana e già al controllo passaporti abbiamo capito una cosa: a Cuba è necessario avere molta pazienza…tutto è rallentato, non esistono orari e la frenesia non dovrà accompagnarci per la vacanza se no non ne usciremo vivi.

I primi giorni sono tipicamente da turisti, qualche giro nelle piazze note dell’ Havana Vieja, qualche visita ai musei (Museo de La Revolucion), un passaggio alla fabbrica di rum (Havana Club) e qualche stop tra una via e l’altra per concederci l’assaggio di pinacolada e mojitos (Bodeguita del Medio, Mojito sotto la media, ma locale da vedere). L’impatto è abbastanza in linea con le aspettative..musica latino americana per le vie del centro, colori accessi e ahimè una buona dose di case che cadono a pezzi..

Dopo qualche giorno, con le solite ore di attesa, siamo riusciti finalmente a prendere possesso della macchina. Siamo partiti, abbiamo preso l ‘ autopista (l’ autostrada cubana), e dopo circa un’ oretta siamo arrivati ad un magnifico altipiano tra le colline, qui c’è l’area turistica di Las Terrazas, che è una comunità a sviluppo sostenibile. C’è un bel laghetto con bar e ristorante su palafitte, ci sono bei prati attorno, c’ è la possibilità di fare il bagno e anche lo Zip – Line , ovviamente lo abbiamo fatto, un po’ caro ma divertente!!!

La mattina dopo, ci siamo spostati verso la zona che ci ha lasciato il ricordo piu dolce: Vinales..è come se per qualche giorno avessimo abbandonato completamente le vesti moderne e fossimo tornati indietro ai tempi de “la casa nella prateria” o dei film western…cavalli e carretti sono i protagonisti e lo spettacolo naturale che si apre agli occhi lascia senza fiato… appena arrivati abbiamo bussato a un po di porte per trovare una casa dove dormire, con un colpo di fortuna ne abbiamo trovata una davvero carina ( El Balcon) la consigliamo… abbiamo lasciato i bagagli e con una gita a cavallo ci siamo completamente “persi” nella natura di questa zona..siamo partiti da casa verso le 15.00, 10 minuti a piedi tra le case dei locali fino ad arrivare alla tenuta del campesiño che ci ha presentato i nostri cavalli. Dopo una bella passeggiata abbiamo fatto un piccolo stop a un “mirador” dove ci hanno offerto un succo al mango da leccarsi i baffi… la vista era davvero mozzafiato, dopo questo piccolo break, abbiamo ripreso il cammino a cavallo fino alla casa del caffè, qui abbiamo assistito a una breve spiegazione su come sono soliti produrlo e venderlo, e tanto per cambiare non abbiamo perso occasione per assaggiare qualcosa di tipico, il Coco Loco (Succo di Cocco, Rum e Miele). La gita si è conclusa con il rientro, al tramonto, alla tenuta del campesiño per un’ultima (ma non per importanza) tappa…qui ad attenderci c’era un signorotto cubano, con il volto segnato dalla fatica del lavoro della terra ma dallo sguardo luminoso e pieno di vita. Ci ha mostrato come vengono fatti i sigari a mano. Incredibile quanta dedizione e cura ci mettano..dopo la dimostrazione ci ha fatto fumare un sigaro leggermente imbevuto nel miele, molto buono.

Credo non esistano parole per descrivere questa giornata…posso solo dire a chi ne ha la possibilità di non lasciarsi sfuggire questa esperienza straordinaria.

Un’altro ricordo piacevole di Vinales è legato al Murales de la prehistoria. A primo impatto la cosa che viene da pensare è “tutto questo clamore per un dipinto sulla roccia”.. in effetti questo e’ quello che è…ma se poi si pensa al fatto che questa bellezza è stata realizzata negli anni ’60 in un paese come Cuba che ancora oggi, nel 2016 è cosi poco sviluppato, si rimane senza parole. Se volete una dritta, dopo aver lasciato la macchina nel parcheggio ed essere andati a vedere il murales continuate verso il “mirador” (guardando la parete sulla destra) li’ perdetevi tra le bellezze naturali che vi circondano

Dopo vari giorni di tour, abbiamo deciso di concederci un po’ di mare. A soli 54 km da Vinales, c’è Cayo Jutias che a detta di molti è un posto Favoloso… noi ci siamo fidati e siamo partiti !! I 54 km più lunghi della storia. Ci abbiamo messo ben 2 ore e mezza a raggiungerlo, la strada è una buca unica, ed è praticamente impossibile andare ad una velocità maggiore di 10 Km/h. Alla fine la giornata si è rivelata meravigliosa. Spiaggia e mare sono bellissimi, soprattutto se si cammina un po’ alla ricerca di un posticino più appartato.

Con il ricordo di Vinales nel cuore siamo ripartiti. Direzione Cienfuegos, lungo il tragitto abbiamo deciso di far alcune soste… la prima è la Riserva Di Zapata dove abbiamo visto i coccodrilli..il posto è estremamente turistico, non si può negare, ma questi animali sono pazzeschi..il vero spettacolo è vederli mangiare (purtroppo bisogna pagare per dargli un mezzo pesce) ma la calma apparente che hanno mentre scrutano il pezzo di cibo e l’aggressività che tirano fuori quando lo azzannano valgono lo stop qui! Un piacevole ricordo!!

Affamati e accaldati ci siamo rimessi in macchina direzione..Playa Larga.. al nostro arrivo abbiamo trovato una bellissima atmosfera..musica Latina, un bel via vai di cubani con le loro “valigie” da spiaggia (i cubani in spiaggia portano circa il 40% di quello che hanno in casa..come fossero in campeggio per intenderci!!!) E un bel mercatino con cibi tipici..la spiaggia era un agglomerato di persone..era talmente affollata che è stato quasi difficile vedere i colori del mare che, scherzi a parte, è bello…infattibile però pensare di fermarsi per fare mare..

Abbiamo proseguito e siamo arrivati a Cienfuegos.. presto ci siamo resi conto che il paesaggio non ci esaltava, è vero che rispetto ad altre cittadine è diversa, ha un sapore più coloniale, un’impronta quasi francese, però passarci un intero pomeriggio e una notte ci sembrava troppo, per cui dopo qualche foto abbiamo deciso di proseguire verso Trinidad. (P.s. Questa è stata una nostra impressione ma al contrario a molti è piaciuta quindi da non prendere troppo alla lettera). Trinidad, che piacevole scoperta..l’impatto iniziale non è dei migliori, ma più la giri, più la scopri e più te ne innamori, infatti dal 1988 è Patrimonio dell’ Unesco…vale davvero la pena passarci qualche giorno perdersi tra le vie interne e ammirare i fantastici colori delle case.

La sera verso le 21 per le strade inizia la movida.. inizia ad alzarsi il volume della musica che va di pari passo con i numeri di piña colada e mojito venduti ai turisti !!

La scuola di ballo di Trinidad, che ha sede accanto all’Iglesias de la Santissima Trinidad, gode di notevole fama, è possibile guardare una bellissima esibizione cubana! Se siete a Trinidad e avete voglia di mare e di una giornata di relax anche Playa Ancon ha il suo perché.. peccato che ci fosse qualche medusa ma il colore dell’acqua merita davvero!!

Dopo Trinidad, abbiamo deciso di visitare la parte sud dell’isola, quella forse meno turistica! Per cui, con un po di “coraggio” viste le miriadi di ore di macchina, abbiamo deciso di proseguire.. prima tappa Camaguey, carina per un giretto di un’oretta..è la città che più vuole assomigliare a qualcosa di “moderno” con una via pedonale nel centro piena di negozi (se cosi si possono chiamare).. di Camaguey non posso non ricordare con piacere la pizza più buona che abbia mangiato a cuba! Con la pancia bella piena (per una volta) siamo ripartiti per Las Tunas

Che dire di Las Tunas… di sicuro un ricordo ben chiaro: l’unica notte di tutta la vacanza passata in albergo… già, perché in questa cittadina ci sono pochissime case particolari e pare sia la città cubana in cui si concentra il turismo sessuale (Quindi abbiamo deciso di evitare case). Siamo capitati proprio di sabato, giorno in cui il paese è in festa.. le vie centrali vengono chiuse al traffico e si riempiono di bancarelle e tavolini, una sagra di paese per intenderci. Dopo un po di riposo siamo usciti per fare due passi..proprio due sono sufficienti per vedere le “bellezze” del posto!! Dopo cena l’atmosfera si è decisamente rallegrata con un bel po di musica latina..felici, siamo andati a dormire… la mattina dopo ci siamo svegliati di buon ora e come di consueto ci siamo messi in macchina.. direzione Holguin. Holguin è la città delle piazze.. 4, una dietro l’altra, molto simili ma carine. Degna di nota è la scalinata di 460 gradini che porta in un punto dove la vista è davvero mozzafiato…è possibile vedere tutta la città e anche oltre…meglio andarci verso sera o la mattina presto perché il caldo e la fatica degli scalini rendono l’impresa non molto facile. Holguin è una piccola cittadina, senza troppe pretese e con una flemma tipica del luogo.. (per riuscire a mettere qualcosa sotto i denti una sera abbiamo dovuto girare 4/5 ristoranti) ma nonostante questo devo dire con sincerità che è stato un bel soggiorno!!!

Il secondo giorno a holguin è arrivato. In programma avevamo guantanamo e santiago, tante tante ore di macchina e l’incognita della strada!!! Siamo partiti presto la mattina e siamo arrivati dopo 5 ore a Guantanamo..la città è abbastanza uguale e in linea con le altre. La cosa particolare da vedere è un bel monumento dietro una scalinata.. ci siamo fermati qualche minuto per un po di foto poi abbiamo proseguito in macchina fino alla chiesa centrale e senza perderci troppo abbiamo ripreso il nostro viaggio verso Santiago de Cuba..

Le aspettative erano molto basse da quello che avevamo letto e invece è stata una rivelazione..stradine strette piene di salite e discese che ricordano un po san francisco..uno stile diverso dalle altre citta’, un bel movimento..una piazza centrale molto bella una terrazza con una vista super..insomma a noi Santiago è piaciuta, peccato non aver avuto il tempo di passarci una notte..forse ne sarebbe valsa la pena… ma cmq, contentissimi di essere arrivati fino ai punti piu estremi dell’isola, dove i turisti non si vedeno nemmeno con una lente d’ingrandimento, torniamo verso Holguin.

Dopo la sfacchinata del giorno prima..abbiamo deciso di concederci una bella giornata di mare e di relax..abbiamo sentito parlare bene di Guardalavaca quindi abbiamo deciso di andarne a scoprire le spiegge..il primo tentativo è stato fallimentare..bellissimo mare, bellissimi colori ma assolutamente invivibile, troppo affollata. Ci siamo spostati un po con la macchina e siamo arrivati nel parcheggio di un albergo..ci siamo imboscati e siamo arrivati alla spiaggia dell’hotel..con molta gentilezza abbiamo chiesto alla guardia un lettino e lui subito ci ha procurato due lettini e un ombrellone..non avremmo potuto chiedere di piu..

Difficile trovare da mangiare: All’ora di pranzo ci siamo avvicinati a un bar/ristorante.. dopo un bel po di attesa abbiamo ordinato..dopo altrettanta attesa abbiamo scoperto che prima di un’ora non avremmo potuto ricevere cibo, quindi abbiamo ringraziato e, affamati, abbiamo cambiato bar…stessa solfa..abbiamo cambiato di nuovo..idem..abbiamo provato con l’ultimo disponibile..nulla..ci hanno detto che avevano un prolema con l’acqua quindi potevamo scordarci il pranzo.

A cuba non esistono stuzzichini, non esistono focacce e panini..oltre al riso con pesce o pollo non è possibile trovare nulla..quindi con lo stomaco che chiedeva pietà abbiamo preso un gelato da mezzo chilo per uno (che di soddisfacente aveva ben poco)… la fame inziava davvero a farsi sentire e nessuno di noi due poteva immaginare che da quel momento sarebbe stato sempre peggio! Nonostante la fame, la giornata si è conclusa nel migliore dei modi..cosi, felici e contenti siamo tornati a Holguin..ultima notte prima di spostarci a Moròn…

Che dire di Moròn..sentimenti molto contrastanti..da una parte il dolce ricordo del proprietario di casa (trovato per caso dopo aver bussato a un buon numero di porte) disponibile e gentile… dall’altra la desolazione e la fatiscenza di questo paese quasi deserto e forse tra i piu poveri di cuba (abbiamo fatto fatica a trovare e comprare delle bottiglie d’acqua).. l’impatto è stato strano, siamo usciti tra le prime sere per raggiungere la piazza del centro e connetterci qualche minuto al wifi e subito abbiamo notato i balconi delle case..completamente sbarrati (anche quelli ai piani alti) abbiamo subito pensato alla criminalità e infatti dopo aver parlato con due italiani incontrati per strada abbiamo scoperto che proprio a Moròn c’è il carcere di massima sicurezza.

Abbiamo capito che uscire la sera non era una delle idee piu sagge e quindi abbiamo fatto una vita molto tranquilla e casalinga.. a un’ora e venti di macchina da Moròn ci sono delle spiagge incredibilmente belle..una tra tutte ci ha fatti innamorare, Playa Pilar… che sogno..acqua che nulla ha da invidiare alle Maldive, e anche la spiaggia spettacolare.. cosi bella da non farci pesare le ore di macchina che facevamo ogni giorno per raggiungerla..

Piccola precisazione: nella zona di playa pilar, cayo guillermo e cayo coco è possibile alloggiare..ci sono degli hotel molto belli! noi volevamo mantenere la linea della nostra vacanza in casa quindi non ce ne siamo interessati ma potrebbe essere una buona soluzione. Ricordatevi che per accedere a questa zona in macchina (se ne avete noleggiata una) è necessario presentare il passaporto di tutti i passeggeri..oltre al pagamento di circa due euro..,

Abbiamo passato gli ultimi giorni facendo spola tra playa pilar e Moron.. fino a che, è arrivata l’ora di riavvicinarsi all’havana.. il giorno prima della partenza per l’italia siamo tornati nella casa parituclar delle prime notti! La mattina seguente, dopo 23 giorni in terra cubana, ci siamo diretti in aeroporto. Si è conclusa la nostra incredibile e meravigliosa esperienza cubana…un viaggio tanto intenso quanto bello!

Hasta luego Cuba.

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