L’Algarve in tenda

Un lungo weekend nel sud del Portogallo intervallato da alte scogliere a picco e spiagge bianche, toccando i paesi principali dell'Algarve. Partendo da Faro con soste a Tavira, Olhao, Lagos, Sagres e, infine, a Cabo de Sao Vicente!
Scritto da: Davide e Camilla
l'algarve in tenda
Partenza il: 01/07/2018
Ritorno il: 05/07/2018
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
Arrivati a Faro intorno alle 17 30, ritiriamo la panda a noleggio che si rivela una fondamentale alleata per il fine settimana lungo. Saltiamo Faro per visitarla l’ultimo giorno, quindi partiamo subito alla volta di Tavira con l’intento di dormire sull’isola “deserta” Ilha de Tavira. Il tempo però non è dei migliori cosi abbandoniamo l’idea della tenda sull’isola e dopo due passi lungo fiume e nella piazza principale ripartiamo verso Olhao all’ononimo camping.

Sveglia presto per un giretto in città; con il suo labirinto di vicoletti bianchi merita una visita di un paio d’ore. La città è famosa per il pesce, ma purtroppo essendo lunedì non abbiamo avuto modo di assaggiarlo.

In strada ci fermiamo ad Armaco do Pera. Paesino carino sul mare con tante spiagge attrezzate da dove partono parecchie escursioni per le grotte e molti negozi souvenir. Durante la passeggiata lungo mare ci fermiamo per mangiare il primo “Bacala Cinatas”. A pochi chilometri da Armaco de Pera visitiamo Feira (fiera internazionale delle sculture di sabbia), è gigante, si parla addirittura della più grande al mondo; il costo è di 10 euro; non la definiamo imperdibile ma volendo staccare dalle spiagge per qualche ora è molto simpatica e particolare; se viaggiate con i bambini, all’interno della fiera trovate parecchi workshop d’arte dedicati ai più giovani.

Proseguendo arriviamo il Salema Camping. Selema è un piccolissimo centro abitato da dove partono gite d’ogni genere e lezioni di surf da onda. Non avendo molto tempo abbandoniamo l’idea delle escursioni per goderci il piccolo spiraglio di sole che timidamente si fa vedere. Così passammo due splendide ore nella bellissima e lunga spiaggia cittadina. Qualche peschereccio ormeggiato sulla sabbia, intento nel ripiegare le reti a pochi metri dai ristoranti di pesce, ci fanno credere che si mangi pescato di giornata!

Ci rimettiamo in marcia verso Lagos. Arrivati in città ci dirigiamo subito a “praia da anna”. Un incantevole susseguirsi di scogli a picco sulla spiaggia e faraglioni isolati nel mare che creano numerosissime grotte visitabili con una delle tante gite in barca che partono dalla “praia”. Basta mettersi sul bagnasciuga in prossimità del corridoio di lancio e fare cenno ad una delle barche ancorate che in un batter d’occhio arriverà Juao Pedro. Per una trentina di euro vi porterà a zigzagare tra le rocce per una mezz’oretta, e con una discreta nonchalance e una grande maestria si infilerà dentro alcune grotte una più suggestiva dell’altra. La gita diventa adrenalinica quando al rientro Juao Pedro pur di impressionarvi deciderà di fare il pelo a paletta ad ogni cosa gli si presenti davanti che sia uno scoglio o un kayak. L’americanata può essere saltata ma le grotte vanno viste, con una gita in canoa o in sup meritano davvero.

Attorno a “praia do anna” troverete “ponta da piedade”,” praia do camillo” e tra i due una spiaggia nudisti. Verso il tramonto dedichiamo a LAGOS un bel giro tra le mura e le case bianche a tetto piatto per poi riscendere nel lungo porto e rientrare alla base!

Il mattino dopo si va a “praia do Martinhal“. Pur essendo luglio e una zona di un certo prestigio troviamo posteggio e la spiaggia semi deserta. Tra le dune il water sport dove, oltre al windsurf e sup, si possono fare corsi di immersione; noleggiamo per un’oretta una canoa per partire all’esplorazione dei 4 faraglioni di fronte alla spiaggia.

Attorno ai massi un acqua di un profondo blu che pullula di vita, banchi di salpe accarezzano di continuo la canoa; troviamo anche una bella caletta, anche essa completamente deserta, con l’acqua cristallino che crea una visibilità fino a parecchi metri di profondità. Dopo un bel pranzo a base di toast al tonno, che sembra essere un piatto tipico del posto, visitiamo il forte “ponta Sagres” che gode di un’ottima vista a perdita d’occhio su uno strapiombo granitico di parecchi metri. Poco più avanti arriviamo a “praia do Beliche“, una bellissima spiaggia un po’ appartata. Vedendola dall’alto si possono vedere le lagune create dalle maree dove i bambini giocano tranquilli lontani dalle onde.

Sempre con la bassa marea si può aggirare una falesia grigia e liscia per arrivare alla zona più selvaggia e riservata, frequentata dai naturalisti; qui si creano delle piccole grotte dove si può trovare refrigerio nelle ore più calde della giornata. Nonostante l’acqua del mare, essendo oceano, sia parecchio fredda, non si resiste a buttarsi anche solo per un tuffo in quel piccolo angolo di paradiso, sentendosi come protetti dalle rocce di un granito bianco roseo messo in risalto dai raggi del sole!

Tappa finale, dopo l’aperitivo al profumo di sardelle arrosto sulla palafitta arroccata a “praia do Beliche“, è “Cabo de Sao Vicente“. Il capo sud, la punta del vecchio continente. Da qua si può assaporare l’ultimo attimo d’europa per perdersi nei pensieri su quel senso di infinità che l’oceano riesce a dare ai nostri occhi!

Dopo tre notti di campeggio decidiamo di passare l ultima notte in un comodo e confortevole ostello prima di tornare a lavorare. Per cena incappiamo nel solito ristorantino di toast dove mangiamo il toast più grande della mia vita 50×30.

La mattina dopo facciamo un bel giro al centro storico di Faro che seppure non sia enorme è molto bello e caratteristico. Visitiamo il “mercado municipacal” e per pranzo andiamo a “baretto” la lunga penisola di “Ilha do Faro” dove nonostante i prezzi siano un po’ elevati decidiamo di concederci una buona spaghettata di mare. Così, dopo l’ultima ripassata di tintarella nella lunghissima spiaggia di Faro, riprendiamo i nostri passi verso l’aeroporto che dista pochi chilometri… volgendosi al termine così un altro lungo e intenso fine settimana!

Davide e Camilla



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