L’alba del nuovo anno a Monaco
1° GIORNO Siamo partiti da Brescia verso le ore 05:30 in direzione della piccola cittadina di Hohenschwangau, vicino a Fussen, con destinazione finale (anzi iniziale della vacanza!) il mitico castello di Neuschwanstein, uno dei molti fatti erigere da re Ludwing II (ma soprattutto famoso come castello di Cenerentola!).
La visita vale veramente la pena perché il castello è strepitoso ed imponente e perché per la modica cifra di 9 € a testa (!?!) è possibile entrarci per vedere con i vostri occhi, non solo le meravigliose stanze e i saloni da ballo, ma anche ciò che il re vedeva dalle sue finestre; vi garantisco che il paesaggio è stupendo specialmente se la neve imbianca tutta la pianura ed il freddo ghiaccia il lago.
Verso le ore 14:00 siamo partiti alla volta di Monaco dove siamo giunti dopo circa un’ora e mezza.
Abbiamo alloggiato in un bed & breakfast situato in periferia, nel quartiere di Nymphemburg distante circa 10 minuti di metropolitana dal centro città.
Dopo esserci sistemati e rinfrescati abbiamo visitato il vicinissimo castello di Nymphemburg, fatto erigere a somiglianza della Reggia di Versailles. Di quest’ultima “imita” anche gli immensi giardini dove un sacco di gente passeggia, corre, si riposa…Questo ha subito marcato una forte differenza tra il loro senso del verde (intendo semplicemente la possibilità di lasciarne all’interno della città) ed il nostro amore spansomico per il grigio, quello del cemento. E lo dico da geometra…Ma qui veramente, al di là di questa Reggia che il verde doveva averlo per forza, abbiamo visto molti giardini ed aree verdi pubbliche dove un sacco di tedeschi vivevano e spendevano bene il loro tempo libero.
La sera abbiamo cenato in una piccola locanda gestita da una coppia di croati dove per la cifra di 28 € in due abbiamo mangiato due porzioni di zuppa di gulasch, due piatti giganti di carne tipica con salsa piccante e due birre medie….Poi nanna perché la stanchezza si fa sentire nonostante l’ora non proprio abituale per il riposo notturno (sono le 20:15).
2° GIORNO Approfittando del tempo pazzo e di questo inverno che fatica ad arrivare e quindi non porta neve ma lascia il termometro sopra lo zero (+5°), decidiamo di visitare il campo di concentramento di Dacau.
Facciamo un biglietto speciale della metropolitana che ci costa 11,50 € (per due persone, tutta la giornata e su tutti i mezzi pubblici…I taxi no ovviamente…) e dopo cinque stazioni siamo nella piccola località di Dacau dove ci attende un autobus che in circa 5 minuti (e, come vi ho già spiegato sopra, gratis perchè già compreso nel nostro super biglietto! – direi che per 11,50 €…!! – ) ci conduce in uno dei troppi luoghi dell’orrore costruiti nel periodo più buio della Germania e dell’umanità intera.
La visita al campo è absolutly free perché non c’è bisogno di biglietto; la dirigenza lucra comunque sulla fornitura di una audio-guida, una specie di cellulare che per soli 3 € ti racconta un po di storia…Mi spiego meglio…Il percorso all’interno è arricchito da pannelli con spiegazioni storiche in tedesco e, chiaramente, per capirle c’è bisogno dell’audio-guida…
Il cancello di ingresso è la cosa che mi ha maggiormente colpito perché ti accoglie con l’ironica frase “ARBEIT MACH FREI” (il lavoro rende liberi), l’aberrante motto con il quale venivano accolti i prigionieri. Mi ha tristemente scioccato il limite di decenza che il male è sempre riuscito a superare con totale indifferenza…
Oggi il campo è ormai solo un ricordo di ciò che è stato ed infatti entrando non si riescono a provare quelle giuste sensazioni di disgusto che bisognerebbe sentire, i brividi, la tristezza, lo sconforto….Non ci sono più le baracche ma ne hanno ricostruita una ad arte……C’è una mostra con immagini molto toccanti…Ora è un po’ come un baraccone per il circo dove noi spettatori paghiamo 3€ di audio guida che forse andranno in beneficenza… Secondo me andrebbero smantellati per sempre ed il ricordo dovrebbe per sempre essere impresso sui libri dove tutti potrebbero informarsi veramente.
Terminata la visita al campo di concentramento abbiamo pranzato dai turchi con due kebab, una porzione di patatine ed un litro di acqua per 9,80 € in due.
Stavamo per recarci a riprendere la metro ma abbiamo notato (anzi la mia ragazza per la verità) un castello che dominava la città; ci siamo “arrampicati”per circa 10 minuti ed abbiamo raggiunto il castello di Dacau dove si gode di un bel panorama della città.
Verso sera siamo rientrati a Monaco…Scesi a Marien Platz…Raggiunto ristorante tipico bavarese in Kaufinger strasse…Due piatti tipici di carne, due birre medie ed un dessert — 33 €… ….Ancora la stanchezza…L’occhio si chiude……
3° GIORNO Di prima mattina salutiamo il Laimer Hoff (il bed & breakfast che per 180 € ci ha ospitati per due notti) e ci rechiamo nella periferia opposta della città per prender stanza nel secondo hotel della vacanza, dove poi ci raggiungerà una coppia di amici. Ci troviamo nel quartiere di Riem a cinque fermate di metrò da Marien Platz. Paghiamo subito le notti che non abbiamo ancora dormito e le colazioni che ancora non abbiamo gustato…Comunque sono 183€ per 3 notti in camera con bagno.
Dopo le solite sistemazioni ci rechiamo alla fermata per fare il nuovo biglietto della metropolitana: 20 € per 2 persone, 3 giorni su tutti i mezzi pubblici(..Eh no ‘sti taxi non c’entrano…).
Visitiamo l’Olympia Park, l’area olimpica costruita per le Olimpiadi del 1972. Da grande tifoso di calcio voglio subito andare a vedere l’Olympiastadion e qui 2 beffe…La prima piccola e preventivata sono i 2€ a testa per la visita…Ma la seconda…È colossale…Non c’è il terreno di gioco! Stanno innevando tutto per una gara di fondo che faranno domenica!! L’area è gigantesca e vale la pena vederla perché è molto bella ed attrezzata, non si paga e si puo anche passeggiare in santa pace; noi ci abbiamo trascorso almeno tre ore all’interno.
Nel pomeriggio iniziamo finalmente a vedere il centro di Monaco.
Le strade sono molto semplici ed anche orientarsi e un gioco facile da capire perché l’organizzazione è molto pratica ed efficace (a prova di turista. Ho visto addirittura dei giapponesi con delle mete precise!) Marien Platz è una piazza fantastica dove è collocato il Neues Rathaus (nuovo municipio) una costruzione imponente in stile gotico olandese eretta tra la fine del 1800 e l’inizio del 1900 caratterizzata dalle stauine che danzano ma non so dirvi a che ora perché le ho sempre viste immobili.
Seguendo Kaufinger strasse si arriva ad una delle tre porte della città, ovvero Karlstor che, insieme a Isartor e Sendlinger Tor collocate negli altri due ingressi al centro, costituiscono i resti delle fortificazioni della città fatte erigere dai re Ludwing II e Ludwing IV tra il 1285 ed il 1347.
Due splendide chiese situate sempre in questa zona e che vi consiglio si sbirciare sono l’Asamkirche e la Fraukirke, fantastici esempi di barocco (estremizzato con moltissimo oro) la prima e di gotico (con navate ampie ed altissime) la seconda.
Verso sera siamo rimasti sulla Kaufinger strasse ed abbiamo raggiunto la birreria Augustiner, la più antica fabbrica di birra di Monaco dove con 21 € a testa abbiamo mangiati due stinchi di maiale con patate e crauti e due birre da 1 litro…Pieni in modo libidinoso…Molto buona.
4° GIORNO (31 dicembre 2006) In compagnia della coppia di amici che ci ha raggiunto abbiamo visitato la parte nord della città vecchia di Monaco.
Invero prima abbiamo fatto una capatina a vedere l’Allianz Arena, lo stadio del Bayern Monaco…Che purtroppo era chiuso…Eravamo tutti italiani affranti dal non poter entrare…Gridare per i mondiali…Va bè| La vera attrazione doveva essere la Residenz che si trova in Max Joseph Platz e che è raggiungibile da Marien Platz prendendo Sparkassen strasse. E’ stata la dimora della dinastia Wittelsbach fino al 1918; al suo interno c’è il Cuvillies-theater con una delle più belle sale rococò del mondo, il museo con la collezione egizia, l’Antiquarium, la Hofkapelle, pitture, ori…Invece era chiuso.
Oggi è il 31 dicembre e pare che non sia visitabile nulla…Certo che è anche domenica… Percorrendo Maximilian strasse ti trovi di fronte in maniera sfacciata ma imperiosa il Maximilianeum, il palazzo ottocentesco sede, dal 1949, del parlamento bavarese.
Da quelle parti vi consiglio anche una passeggiata nei giardini inglesi posti dietro (ed a servizio) dell’Univeristà, ed una romantica camminata lungo l’Isar, il fiume che bagna la città.
La notte è trascorsa in Marien Platz per i festeggiamenti del nuovo anno.
5° GIORNO Di rientro da Monaco abbiamo fatto una toccata e fuga ad Inssbruck che non mi sento di giudicare perché trascorso massimo 2 ore.
Per finire posso dire che qualche giorno a Monaco ed i suoi dintorni lo consiglio a chiunque perché è un posto piacevole e molto caratteristico.