L’Africa vera: Mali

Mali- Info su Viaggio Di seguito una piccola carrellata di informazioni utili per un viaggio in questa terra.Periodo:Il periodo migliore per viaggiare in questo paese va dalla fine di settembre a fine marzo, durante la stagione secca, il loro inverno. Nei mesi di gennaio e febbraio le temperature notturne potrebbero essere freddine circa 15-20...
Scritto da: luango
l'africa vera: mali
Partenza il: 17/11/2008
Ritorno il: 06/12/2008
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 2000 €
Mali- Info su Viaggio Di seguito una piccola carrellata di informazioni utili per un viaggio in questa terra.

Periodo:Il periodo migliore per viaggiare in questo paese va dalla fine di settembre a fine marzo, durante la stagione secca, il loro inverno. Nei mesi di gennaio e febbraio le temperature notturne potrebbero essere freddine circa 15-20 gradi.

Sistemazioni: la qualità delle sistemazioni è abbastanza decente per gli standard Africani, però il costo degli Hotel è eccessivamente alto in rapporto alla qualità offerta, difficilmente si riesce a spendere meno di 25-30 euro. Spostamenti: Noi ci siamo sempre spostati in 4×4, con autista e guida, trovo questo sistema molto utile soprattutto se non si ha tantissimo tempo per il viaggio. Ci sono anche diverse compagnie di autobus che collegano le città più importanti e molti taxi brousse, per questi bisogna avere la consapevolezza che si viaggerà con dei furgoni vecchi stracolmi in compagnie di polli e capre.

Ottimo sistema per viaggiare e per stare a contatto con i Maliani, ma ripeto ci vorrebbe diverso tempo a disposizione, non si sa di preciso quando si parte e non si sa di preciso quando si arriva.

Cibo: Mangiabile, niente di più. Si fa la cura del pollo, del cus cous, del riso e della pasta stracotta, nelle città grandi in riva al Niger si possono trovare dei buoni pesci di fiume come il pesce capitano o la carpa. Considerate per una cena di spendere circa 10 euro con le bevande nei ristoranti degli hotel più precisi, e circa 5-8 euro nei ristoranti lungo la strada.

I ristorantini locali non sono consigliabili, sia per problemi di igiene sia perchè oltre ad un piatto di miglio con qualche salsa strana non offrono altro. Di certo non si và in Mali per il cibo. Sicurezza: In tutto il viaggio non abbiamo mai avuto il minimo sentore di pericolosità.

Gli unici luoghi dove far un po’ di attenzione sono nei mercati, quello di Bamako in particolare.

La gente Maliana è sempre disponibile, e cortese, affronta la vita, seppur dura a volte durissima sempre con il sorriso.

Lingua: Quasi tutti parlano il Francese, pochissimi, a parte le guide l’Inglese, e ancor meno l’Italiano. E’ consigliabile se non necessario viaggiare con una guida Dogon per il trekking sulla Falesia per non incorrere in uno dei 1000 proibizioni di questo popolo e per poter in qualche modo parlare con loro visto che nessuno, almeno gli anziani, parla altra lingua se non il Dogon.

Foto: I Maliani in generale e i Dogon in particolare non amano molto essere fotografati, se si vogliono fotografare le persone chiedere sempre con un sorriso, con i bambini non ci sono problemi e non sono per nulla Contatti: Abbiamo viaggiato insieme ad una guida e ad autista che ci erano stati segnalati sul sito della Lonely Planet. Devo dire che con Lac (la guida) ho instaurato da subito un ottimo rapporto, siamo stati insieme 18 giorni vivendo molte emozioni, lo ricorderò per sempre.

Chi vorrà contattarlo la cosa migliore è mandargli una mail e poi telefonargli, se volete contattatemi che vi posso dare il suo numero.

Per chi vuole Lac vi può organizzare anche tutto il viaggio in Mali, inoltre mi ha detto che lavora anche in Burkina, Niger, Mauritania, e Algeria.

Lac fa parte di un gruppo di guide di Bandiagara che si sono associate per fare turismo solidale, se volete potete far riferimento ad un’altra guida di nome Mabo, probabilmente i prossimi mesi sarà in Italia per alcune conferenza sul turismo solidale.

Questo il sito dell’associazione: http://tamakadi.Wordpress.Com/ Ed ora queste sono alcune delle attrattive più interessanti del paese: Trekking sulla Falesia: Il trekking nella falesia, è davvero il pezzo forte del viaggio, lo consiglio a chianque farà un viaggio in questa terra, da tener presente che dormirete sopra i tetti delle case Dogon, al riparo di sola zanzariera, il costo orientativo per il trekking nella è 140000 FCFA circa 220 euro per 4 notti e cinque giorni, tutto compreso.

Si possono fare diversi percorsi tutti molto belli e affascinanti, il percorso che dal centro della Falesia va verso nord è quello più turistico, noi abbiamo preferito fare quello a sud e non abbiamo trovato molti turisti e mediamente si fanno dai 6 ai 10 km al giorno, non è particolarmente impegnativo. Considerate di portare con voi acqua e sacco a pelo per la notte. Pinasse: Anche la discesa o la risalita del fiume Niger in Pinasse è IMHO una cosa da non perdere. Si impiegano 2 notti e tre giorni, si dorme in tenda nei banchi di sabbia del fiume. E’ rilassante vedere lo scorrere della vita lungo il Niger che è linfa vitale del Mali, e ci si può fermare in diversi villaggi lungo lungo la discesa o risalita del Fiume. Timbukctù: La vera rivelazione in negativo del viaggio, troppo fatiscante troppo decadente per rendere merito allo splendore della stessa negli anni in cui era meta delle rotte carovaniere del sud del Sahara. A me non è piaciuta.

Mopti: è incredibilmente incasinata per via del grande porto, il più grande del Mali e del suo mercato del pesce . Merita una visita, difficile da raccontare a chi non ci è stato il casino la confusione gli odore, soprattutto gli olezzi che ci sono nella zona del porto e del mercato.

Segou: Anch’essa lungo il fiume ma molto molto più tranquilla e vivibile, ottimo città per prendere un po’ di Relax.

Djenne: Vale la visita solo per la sua grande e bellissima moschea in stile sudanese, ma vale soprattutto se ci andrete di lunedì, il giorno di mercato, uno dei più animati di tutta l’Africa dell’Ovest.

Bamako: Vale lo stesso discorso appena fatto per Mopti, è incasinata, ma allo stesso tempo è coinvolgente, è viva , è pulsante, non ha monumenti particolari ma è comunque accattivante forse grazie al suo grande mercato. La capitale ha circa tre milioni di abitanti ed ha uno dei mercati più grandi dell’West Africa, dove ci si può orientare solo o con una guida o con un ragazzo del posto. Nei pressi del Rose Marcè c’è anche un interessante mercato dell’artigianato. C’è un traffico di Taxi brousse moto motorini e auto da non far invidia a nessuna città del mondo.

Ricapitolando: E’ stato un viaggio all’interno dell’Africa, quella vera,quella della gente, dei bambini con i loro sguardi delle loro grida giochi, richieste, il correrci incontro gridando “toubab”, sempre e comunque con il sorriso, l’Africa quella dei mercati, della polvere, degli odori e degli olezzi, quella dei colori vivi vivissimi, viaggio fatto insieme a persone fantastiche Lac la nostra guida è un ragazzo eccezionale ed è diventato un amico, vero con quale condividere gioe e sofferenze, mi è entrato nel cuore come pochi altri.

Insomma un’esperienza di viva da fare, da vivere in piano con corpo e anima.

Diego.



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