L’affascinante Siviglia

A distanza di 12 anni dalla prima volta che ho messo piede in città, continuo ancora a pensare che sia la più affascinante al mondo. Ecco le cose imperdibili del capoluogo dell'Andalusia
Scritto da: Meridiano307
l'affascinante siviglia
Partenza il: 05/08/2011
Ritorno il: 08/08/2011
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
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A distanza di 12 anni dalla prima volta che ho messo piede in questa città, continuo ancora a pensare che sia la più affascinante al mondo. Forse, più che per la sua bellezza vera e propria per il fatto che veramente, fin dal primissimo momento da cui sono scesa da quell’autobus, questa è diventata la mia isola felice dagli effetti stupefacenti simili a quelli che i pensieri felici hanno su Peter Pan e la sua cricca.

Il simbolo dell’infinito come stemma della città, una storia ricca di popoli, tradizioni e culture diverse. Il fervente cuore cattolico e le sublimi iscrizioni coraniche degli edifici. Il colore giallo a sottolinearne i dettagli e gli azulejos ad impreziosirli. Il calore degli abitanti che rispecchia quello del sole. Il colore rosso come quello del mantello che fa infuriare i tori, o quello del tinto de verano che dà refrigerio nelle calde notti estive. Il profumo d’arancia e la melodia del flamenco che si diffondono per tutta la città. La passione e la sensualità di cui questa città è straripante, sembra addirittura accompagnarti per gli stretti vicoli acciottolati, è palpabile nel modo di comportarsi dei suoi abitanti, come ad esempio in occasione dei matrimoni… senza andare a scomodare quello che accade durante la Semana Santa o la Feria de Abril. La sontuosità dei suoi edifici, grandi quanto il campo da calcio di Holly e Benji ed i piccoli quartieri con le case talmente tanto vicine le une alle altre che fanno sì che quasi non filtri il sole. I fiori di cui la città è piena..sui terrazzi, nei balconi, nei grandi parchi, all’interno dei patii e persino nelle acconciature delle signore. Le mancherebbe solo il mare, ma ha il Guadalquivir per sopperire a questa pecca!

Cose imperdibili in città… vabbè, basterebbe comprare una qualsiasi guida ed aprirla, per me è decisamente tutto strepitoso… ma visto che non ho un centinaio di pagine a disposizione ecco la mia top 9:

1- Plaza de España

In assoluto il mio luogo preferito all’interno della città. La prima volta che l’ho vista credo di essere rimasta a bocca aperta per circa 5 minuti, per la gioia delle persone a cui sono apparsa scemotta e mi hanno preso in giro. Ok, quello era il mio primo vero viaggio, ed io una cosa così grande non l’avevo mai vista… ma fu, ed a tutt’oggi lo è ancora, una folgorazione di quelle che prima ti riempiono gli occhi e poi sbaaaam, tirandoti giù la bocca per lo stupore arrivano direttamente alla pancia passando per il cuore. Onestamente non so descrivere a parole quello che mi trasmette. Questa piazza è come se fosse una grande esposizione di dettagli; ed infatti nasce come padiglione per l’esposizione universale del 1929. All’interno del semicerchio si trova un po’ di tutto: l’imponenza della struttura, le torri ai lati, i portici, il fiumiciattolo navigabile con le barchette, i ponticini, la grande fontana al cento della piazza, i disegni creati dalle piastrelle del pavimento. La delicatezza, la minuziosità, il colore, l’attenzione al dettaglio delle ceramiche, che adornano la piazza, i ponti e tutti gli altri dettagli rifinibili! Non ultima la cura con cui sono raffigurate tutte le province spagnole con i propri simboli, stemmi e colori. Oh e non c’è niente da fare..a me questa piazza riempie il cuore di sorrisi!

2 – Real Alcazar

Il palazzo dal palpitante cuore moresco, è l’altro posto che continua a darmi i brividi tutte le volte che il destino o meglio dire la ryanair mi porta a Siviglia. Se dovessi descriverlo di getto, lo definirei come un palazzo sensuale, imponente, delicato, raffinato, curato nei dettagli, un misto perfetto di stili; è avvolgente e fastoso ma ben nascosto dietro facciate relativamente semplici. Le mura sono un po’ come le ostriche, non presentano nessuna caratteristica tale da permetterti di immaginare il tesoro che celano. L’ingresso addirittura sembra faccia parte di una hacienda di un qualsiasi allevatore dell’entroterra andaluso. E poi ci sono questi colori gialli, rossi e gli arancioni, praticamente in “ogniddove”. Tutte le stanze sembrano essere fatte a merletto, fin quando non presti maggiore attenzione e scopri che non sono state la sartine dell’epoca a fare il cappottino di rivestimento alle pareti..no, quelle mani così delicate appartengono agli artigiani ed agli scultori che con il loro sapere hanno rivestito pareti, archi, pilastri, soffitti, di incisioni coraniche. Difficile associare l’idea che un palazzo così armonioso sia in realtà una fortezza militare. Ogni stanza ha un tema, una decorazione, un colore ed un gioco di luce diverso. E poi, ma vogliamo parlare dei giardini? Seee chiamiamo le cose con il loro nome, quello è un parco vero e proprio, pieno di palme, aiuole, fontane con i relativi giochi d’acqua, porcellane, sculture, siepi, fiori, vasche e pavoni che girano indisturbati tra i vialetti un tempo attraversati da califfi e re cattolici.

3 – La Giralda al tramonto

Ok… prima è bene salirci per vedere la città dall’alto, poi una volta scesi, perchè non concedersi un premio dopo la faticaccia fatta per salire e scendere dalla Giri? E cosa c’è di meglio che piazzarsi lì sotto, quasi in adorazione, ad aspettare l’ora del tramonto? In modo da ammirare la sua sagoma stagliata contro un cielo che mano a mano cambia colore, passando dall’arancione al rosa, per poi sprofondare nel blu intenso della notte, fin quando non si accendono le luci della piazza e tutto assume un’atmosfera calda e sensuale.

4 – Parque de Maria Luisa e Padiglione Mudejar

Il grande polmone verde della città, confinante con Plaza de España… quasi un miraggio nelle roventi giornate estive. Basta iniziare a girovagare che compaiono statue e fontane.Fino ad arrivare al Padiglione Mudejar in Plaza de América… E’ tutto da scoprire.

5 – Plaza de Toros de la Real Maestranza de Caballería de Sevilla

Meglio nota come la Maestranza, è la più capiente mai costruita e si lotta il titolo di vecchietta con quella di Ronda. Una volta entrati il colpo d’occhio è eccezionale. Ti ritrovi all’interno dell’arena con questa sabbia giallissima in terra, circondata dalla struttura di un bianco che nelle giornate di sole acceca ed il cielo che dire azzurro e basta non rende per niente l’idea di quanto azzurro sia! La visita guidata è molto interessante perchè, durante quell’oretta, oltre a vedere alcune zone dell’edificio a cui altrimenti non avresti accesso, ti viene anche spiegata la storia da cui nasce l’attuale passione per la corrida.

6 – Lungo Guadalquivir

Una passeggiata al tramonto ci sta decisamente sempre bene, ovviamente arrivando fino alla Torre dell’Oro, immaginando il nostro Colombo intento a fare le prove generali per il suo viaggio nelle allora indie.

7 – Assistere ad uno spettacolo di Flamenco

Suggestivo non rende… è proprio trasportante, ti carica proprio di emozioni… di tutti i tipi! Lo spettacolo che più mi ha colpita, è stato quello a la Casa De La Memoria. Il locale è mooolto scenografico e raffinato, con i ballerini ed il chitarrista che sono veramente di un livello superiore; ah, per questo posto, occorre prenotare in anticipo.

8 – Triana

Una volta attraversato il Guadalquivir attraverso il ponte di Triana (bellissimo di notte quando la luce dei faretti va ad accarezzare la sua sua struttura) ci si trova nel quartiere più “caloroso e passionale” della città, un tempo famoso per le sue ceramiche; girellando un pochino, infatti, possiamo ancora trovare i vecchi laboratori artigianali. Leggenda vuole, e non solo quella, che in questo quartiere si mangi in assoluto il miglior pesce fritto della città. Ah, appena passato il ponte, si trova l’ufficio del Pellegrino dove viene rilasciata la credenziale per effettuare il Cammino di Santiago. Da Siviglia infatti parte la via della Plata, uno dei percorsi alternativi rispetto a quello “classico” Francese.

9 – Il centro storico in generale…

… che va vissuto, si deve tapear, bere il tinto de verano, fermarsi a mangiare nei posti dove il conto te lo fanno con un gessetto sulla barra (il bancone) e ti riempiono dei loro sorrisi, che sono una delle cose più contagiose del mondo. Perdersi tra le viuzze per sbucare ogni volta in una piazza diversa o incappare in una delle millemila chiese presenti in città.

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Giralda

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"Le tre grazie"

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Padiglione Mudehjar

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Plaza de Toros

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Plaza de Toros

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La Giralda

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Dettagli di Piazza di Spagna

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Giardini del Real Alcazar



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