Kythira la sobria
9/9/2007 ore 5.00 Sveglia, strada, autostrada…Parking a Malpensa, shuttle, check-in e via… Volo con Easy Jet fino ad Atene (circa 120 euro a/r, prenotando a Maggio). Il volo e’ una vera e propria llezione di geografia: si sorvola tutta l’Italia e si possono riconescere citta’, aeroporti, fiumi, laghi ecc. Atterraggio ad Atene, tanto per cambiare, disturbato dal vento. Gia’ penso a proseguire nel pomeriggio con l’aeroplanino turboelica per Kythira… Meglio rilassarmi con un Ouzo (liquore di anice tipo Pastis) prima di decollare. Partiamo con 20 accettabili minuti di ritardo. Volare ad elica ha un fascino a cui sono sensibile, mi godo il panorama, sospetto che l’Ouzo abbia un ruolo determinante sul mio stato d’animo. L’approccio all’aeroporto di Kythira e’ SPETTACOLARE, ma appena sbarcato, una brutta sorpresa: su quest’isola non ci sono i classici BUS greci che collegano ogni paesino. Sono costretto a ripiegare sul taxi, per lo meno riesco a dividerlo con altri. Il viaggio e’ unico: il taxista, mani e volto da contadino, pare sceso ieri dal trattore, e come tale guida una nuovissima berlina turbo diesel: 30-40 km. All’ora, rallenta ogni volta che incrocia un’altra auto, in curva si irrigidisce, rallenta, suona, e poi taglia alla grande! A Dio piacendo, arriviamo a Kapsali, dove, consigliato dal taxista, trovo subito una camera all’inizio del paese, con bagno e balcone, molto spartana, a 20 euro (inizialmente ne aveva chiesti 25) al giorno, che si rivela in seguito il miglior prezzo del posto. Ancora una trattativa per lo scooter.Si parte da 21 euro al giorno, che e’ un prezzo pazzesco (l’anno scorso a Milos a Luglio, ne pagai 10), ma Panayotis ha praticamente l’esclusiva sull’isola, quindi i prezzi li fa lui… Trattiamo fino a 15, ma spero domani di arrivare almeno a 12. Cena vicino a casa all’ IDRAGOGYO: Tzaziki, Souvlaki, Birra greca e caffe’ greco 15 euro. Si puo’ fare, data la vista stupenda sulla baia.
10/9 – Cielo “greco”.
Torno da Panayotis. Cammin facendo considero che sono in vacanza e me la voglio godere: al diavolo lo scooter! Voglio una enduro, per potermi divertire un po’ sugli sterrati. Alla fine spendo 21 euro al giorno per un Kawasaki super sherpa 250. Lo provo subito sullo sterrato che scende alla spiaggia di Chalkos. Bella, di ciottoli, in mezzo a due scogliere. Ci sono lettini ed ombrelloni, ma la roulotte-bar e’ gia’ chiusa (e’ solo il 9 Settembre!!!), quindi c’e’ libero accesso alle comodita’. Nel pomeriggio mi sposto a Firi Ammos, sulla costa orientale: spiaggia lunga, ciottoli, grotte. A cena salgo a Chora, col suo forte veneziano a picco sopra Kapsali, case bianche, viuzze, localini, negozietti… Cena da Zorbas, che sembra il locale meno turistico: Insalata greca, gyros (uguale al kebab) e 1/4 di vino 8,75 euro. Cosi’ si ragiona.
11/9 Cielo “greco” Visto il vento scendo, dopo alcuni km di sterrato abbastanza impegnativo per un’auto, alla micro-spiaggia di Vroulea all’estremita’ sud-est dell’isola: 15 metri di ghiaia fine, una casetta bianca (una rimessa ristrutturata), un piccolo pontile in legno. Il mare quasi non fa l’onda, siamo solo in tre: a tratti il silenzio e’ ASSOLUTO. La sera a Kapsali, c’e’ un locale col maxi schermo sulla passeggiata. Ci sono i campionati europei di basket e gioca la Grecia. Siamo tutti (intendo tutto il paese) li’ a tifare.
12/9 Cielo “greco” Oggi si dorme. Nessuna fretta (che meraviglia – gia’ questo e’ vacanza…) C’e’ ancora vento e ieri ho preso troppo sole. In moto e via verso Nord. In un’ora, in tutta tranquillita’, arrivo ad Agia Pelagia, uno dei 2 porti dell’isola. Anche qui il panorama dall’alto e’ mozzafiato: case bianche letteralmente spruzzate sulla costa bruna, mare blu-verde-turchese spazzato dal vento. Passeggio sul lungomare, poi mi siedo alla taverna Moustakias, sulla spiaggia, sotto le tamerici: moussaka, pane, vino e caffe’ greco 9 euro… Rifocillato, proseguo verso Nord; scendo a Platia Ammos: trenta case e 3-4 persone in spiaggia. Silenzio. Avete presente “Summer on a solitary beach” di Battiato? Ecco, proprio uguale… La strada diventa sterrata, si viaggia su un terreno giallo chiaro, a tratti rosso sangue, con cespugli secchi. Non c’e’ un albero. Solo un faro svetta sulla scogliera. In fondo alla strada (non c’e’ alcuna indicazione) la spiaggetta di Agios Nikolaos, riparata da uno scoglio dritto come un muro.Tornando, devio per Diakofti, pomposamente definito il “porto principale” di Kythira. Superato l’aeroporto si viaggia per 15 km senza vedere una (dico una) casa. Dopo un tornante a destra ci si trova praticamente su di un balcone. Sotto di noi la montagna brulla digrada verso il mare. Nulla a perdita d’occhio a sinistra e a destra. Solo la strada che scende verso le poche case sparpagliate, un piccolo ponte unisce la costa all’isoletta dove c’e’ la banchina vera e propria. A destra un altro scoglio con a fianco la prua di un relitto che guarda il cielo. E’ un’immagine irreale, senza movimento, pare di vivere in un sogno.
13/9 Nuvole grigie e basse Parto per la spiaggia di Melidoni, a sud ovest. Si devia a sinistra da Livadi, un paesone a pochi km all’interno di Kapsali. Sterrato eterno. A meta’ strada c’e’ un monastero, certamente piu’ vicino a Dio che alla terra. Appena arrivo in spiaggia piove (!!!) per pochi minuti, poi si alza il vento e torna tutto normale. L’acqua del mare e’ piuttosto calda ovunque.
14/9 Vento forte e nuvole in corsa Provo la spiaggetta incastonata sotto le rocce di Chora, si scende da una scalinata scavata nella roccia, siamo in 3, ma anche qui vento forte. Comunque starsene sdraiati al sole col mare che luccica e De Andre’ nelle orecchie e’ proprio impagabile. Nel pomeriggio salgo alla grotta scavata nella rupe sopra Kapsali dove – dicono – S. Giovanni abbia iniziato a scrivere l’Apocalisse. Incredibile, in un luogo che pare il Paradiso…
15/9 Cielo “greco” Non c’e’ il vento!!! E’ la giornata giusta per andare alla spiaggia di KALADI. Solite strade deserte, solito sterrato, solita vista impressionante dall’alto. In quest’isola, gli arrivi al mare sono tutti molto scenografici. L’interno e’ montagnoso, c’e’ anche un vasto altopiano, quindi le strade scendono lungo le valli scavate dall’acqua, e al fondo ci sono le spiagge. Kaladi e’ composta da 3 spiaggette con un faraglione in mezzo ed una grotta in fondo. Purtroppo, anche qui solo sassi. Si pranza da Skandeia, posto molto rinomato con due platani enormi che fanno ombra ai tavoli. Ottima moussaka, si spendono 10 euro.
16/9 Cielo “greco” Di nuovo vento (siamo su un’isola…). Oggi e’ domenica. C’e’ il gran mercato a Potamos, il paese piu’ grande a Kythira. Arrivo nella piazza principale, con la parte centrale rialzata e affollata dai tavolini dei vari caffe’ tutto intorno. Il mercato oggi non c’e’. Dicono che e’ perche’ ci sono le elezioni, spostate a causa dell’emergenza incendi in estate. Di conseguenza vado a vedere le famose cascate di Milopotamos. Peccato che non piova da un anno, e la roccia sia piu’ asciutta del deserto di Gobi, C’e’ una pozza stagnante, moscerini e NIENT’ALTRO. Se non altro pranziamo verso le 3 del pomeriggio da Pierros a Livadi, che e’ all’altezza della sua fama. Ci sa davvero fare, si va in cucina a scegliere i piatti, e’ tutto ottimo e costa come un aperitivo a Torino (non in centro). Avevo un ricordo climatico diverso delle cicladi ad Ottobre. Faceva decisamente caldo. Qui no, si dorme con la coperta di lana, se non altro non si suda.
17/9 Cielo “greco” Vento ovunque e da tutte le direzioni. Esploro delle strade che non farei nemmeno a piedi. Grande Kawa… Niente mare, solo una sosta al castello veneziano. Ingresso gratuito, l’aria un po’ abbandonata. Panorama “da paura”. Acquisti vari in paese. 18/9 Cielo “greco” NON C’E’ VENTO. Volo a Diakofti. Voglio stare sull’unica spiaggia interamente di sabbia che ho visto. Sono da solo. Ci sono alcune minuscole casette ristrutturate che danno sulla spiaggia. I gigli selvatici crescono spontanei sotto le tamerici. Vicino al ponte c’e’ la Taverna Zefiros. Alcuni tavoli sono sotto gli alberi, sulla spiaggia. Mangio alici al forno coi gatti che attendono pazienti le teste dei pesci. La sera mi godo la luna sul mare seduto contro il muro della vecchia cisterna inglese di Kapsali. E’ un posto ideale per guardare la baia di sera. Riparato dal vento e dalle luci arancio del forte di Chora, che mi sovrasta imponente.
19/9 Scirocco, con tipica foschia sull’orizzonte. La giornata passa ciondolando attorno alla baia di Kapsali.
20/9 Ritorno con sosta ad Atene (non c’e’ coincidenza) che mi consente una cena alla Plaka ed una visita il giorno successivo al mercato delle pulci di Monastiraki, che vale la pena di vedere, anche per un paio di Caffe’ decisamente attraenti, ma chiusi al mattino.
Perche’ ho intitolato cosi’ il mio racconto? Kythira e’ bella, non quanto Milos o Santorini, non da “pugno nello stomaco”. E’ piuttosto una carezza gentile che ti accompagna per tutta la permanenza. E’ poco frequentata, alcune spiagge sono difficili da raggiungere, i siti archeologici sono praticamente inesistenti. Pero’ a distanza di mesi, manca. Non e’ una cartolina sbiadita, ma il ricordo di una parte della tua vita.