Kos: una splendida perla

Una vacanzina di una settimana in bassa stagione per riprendersi dalle fatiche psico-fisiche della quotidianità? Perché no? Andare in Italia? Visti i prezzi, ma chi ce lo fa fare? E così verso Marzo, dopo essere stati nella fidata agenzia Bluvacanze, abbiamo prenotato dal 4 all'11 Giugno una settimana nell'isola greca di Kos. Non eravamo ancora...
Scritto da: Vincenzo 1
kos: una splendida perla
Partenza il: 04/06/2005
Ritorno il: 11/06/2005
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Una vacanzina di una settimana in bassa stagione per riprendersi dalle fatiche psico-fisiche della quotidianità? Perché no? Andare in Italia? Visti i prezzi, ma chi ce lo fa fare? E così verso Marzo, dopo essere stati nella fidata agenzia Bluvacanze, abbiamo prenotato dal 4 all’11 Giugno una settimana nell’isola greca di Kos.

Non eravamo ancora stati in Grecia, così abbiamo preso la palla al balzo per iniziare a conoscerla. Quello che poi ci ha convinto è stata la convenienza del pacchetto viaggio: una settimana di trattamento all-inclusive in hotel con volo a/r da Malpensa, organizzato da Karambola (tour operator del gruppo Francorosso) a meno di 600 euro a testa.

Sulla storia dell’isola dirò poco, visto che si trova già tutto in rete. L’essenziale è dire che è Kos è famosa per essere la patria natìa di Ippocrate, padre della medicina moderna. Isola passata nelle varie epoche tra le mani dei turchi, greci, romani, veneziani.. Insomma, ricca di storia.

L’isola è stretta e lunga, con la parte a sud che assomiglia alla testa di un agnello (con un pò di fantasia). Nella parte più stretta misura solo un paio di chilometri, e in generale in qualsiasi punto dell’isola un pò rialzato si può vedere il mare su due lati.

E’molto semplice girare l’isola, c’è la strada principale (troverete cartelli che la chiamano “main road”) che taglia l’isola longitudinalmente, da nord a sud. E’ paragonabile a una nostra statale, larga e in buono stato. Da questa strada partono le diramazioni per raggiungere gli altri centri sulle coste.

Abbiamo trovato sette giorni di sole, ma senza mai patire davvero il caldo, neanche in spiaggia. Infatti l’isola è abbastanza ventosa, in particolare la costa nord è sferzata sempre dal Meltemi. E il nostro hotel (Blu Sea Beach) si trovava nel punto più ventoso di questa parte d’isola: Lambi, due-tre chilometri a ovest dal capoluogo, Kos Town.

Non era possibile stare sulla spiaggia dell’hotel proprio a causa del forte vento, che rendeva anche il mare un pò grosso. Ma non è stato un problema, anzi. Abbiamo noleggiato uno scooter per tutta la settimana (60€ + 12€ di assicurazione completa facoltativa) presso il noleggio convenzionato con l’albergo, con cui abbiamo girato l’isola e raggiunto spiagge molto più belle.

Di seguito le recensioni delle località che abbiamo più o meno approfonditamente visto e visitato.

KOS TOWN Il capoluogo dell’isola è una cittadina ordinata e completa, ricca di attrattive culturali e mondane. Vero nucleo è il porto, dove troviamo il Castello dei Cavalieri che si protende sul mare e un gran numero di locali con tavoli all’aperto. Piacevole la visita al grande castello (ingresso 3€, lunedì chiuso), pieno di colonne, capitelli e resti antichi, con belli scorci sulla marina e sulla città. Passato il ponticello sopra al viale “palmato” (alberato suonava male!) ci troviamo già nella piazza del platano, dove l’enorme albero si dice facesse ombra a Ippocrate durante i suoi insegnamenti. Il platano, dal tronco rossiccio è sostenuto da una impalcatura-gabbia verde; a fianco, un suggestivo tempietto, colonne di marmo e alberi di bouganville completano il quadretto. Vicino alla piazza possiamo vedere l’antica Acropoli, o quello che ne rimane. Camminando verso la periferia si trovano i resti dell’antico Ninfeo e dell’Ippodromo. Sono visitabili liberamente (anche troppo), tra le strade e le case moderne; bellissimi e ottimamente conservati i mosaici e in particolare quello raffigurante il “Ratto d’Europa”.

Per motivi di tempo non abbiamo visitato l’Asklepion, l’antico ospedale alle porte della città, ma avrebbe meritato sicuramente. Non dimenticate anche le numerose chiese e moschee della città! La sera è d’obbligo passeggiare tra le decine di negozi che vendono davvero di tutto: souvenirs, abbigliamento, gioielli, scarpe, pelletteria… Molta merce é “taroccata” davvero bene e ha prezzi più che buoni (profumi, magliette, cappellini, portafogli..). I negozianti hanno l’abitudine di “marcare” il cliente da vicino, mostrando tutto il campionario ed enfatizzando la qualità della merce. Ma anch’io – che qui in Italia picchierei i commessi che ti saltano al collo non appena entri nel Footlocker – ci ho fatto subito l’abitudine declinando le offerte sorridendo.

Decine anche i locali, di varie tipologie. Taverne greche, bar più o meno tradizionali, e tanti pub dedicati ai turisti del nord Europa, divisi addirittura per nazione! Infatti ricordo il pub norvegese, quello inglese, tedesco, svedese… Non manca anche qui il malefico MacDonald’s, ristoranti cinesi e messicani.

Lungo il porto, dalla piazza con la fontana dei delfini al castello ci sono ormeggiati i caicchi e le imbarcazioni illuminate con file di lucine che offrono le escursioni per il giorno seguente. La gita che va per la maggiore è quella a Bodrum, in Turchia. Noi ci siamo andati, ma abbiamo preso l’aliscafo acquistando i biglietti in una delle agenzie vicino al castello. 10€ a testa, con mini tour guidato in pullmino sul posto compreso. Il giorno che vi consiglio è il martedì, quando vi si tiene il mercato (bazar).

TIGAKI e MARMARI Piccoli centri balneari sulla costa est. Rispettivamente a nord e sud del lago salato, hanno spiagge attrezzate e libere. Sabbia chiara e mare molto pulito, di un verde tropicale quando il mare è calmo anche se queste località non mi sono rimaste particolarmente impresse.

AGIOS FOKAS Altra località turistica balneare ma sulla costa est, a pochi chilometri da Kos Town. Spiagge attrezzate e complessi residenziali a ridosso del mare, una località che in alta stagione deve essere piuttosto affollata, giudicando dal numero di residence e abitazioni “vacanziere”. La spiaggia è di sassi, grigia e vulcanica.Il mare è pulito ma il fondale non esalta per nulla questa qualità, anzi, l’acqua appare fredda per il colore che assume.

EMPROS THERMI Oltrepassata Agios Fokas, si prosegue lungo la strada verso est, che sale sul mare regalando un bellissimo panorama blu intenso. Vi consiglio di fermarvi per godere della quiete assoluta (solo uno scooter o delle bici di tanto in tanto), ascoltare il canto delle cicale mentre una leggera brezza vi porterà il profumo del mare e della vegetazione mediterranea. A un certo punto, sulla sinistra, una strada sterrata scende verso il mare. Alla fine di questa strada troverete una spiaggia di ciotoli, dei chioschi-bar e una taverna. Ma la vera attrazione è una porzione di mare chiusa da grossi massi che va a raccogliere l’acqua bollente e sulfurea che sgorga dalla roccia sulla spiaggia. L’acqua sgorga a circa sessanta gradi e già a un paio di metri dalla sorgente l’acqua del mare è caldissima e si fatica a resistere (sembra di essere in un pentolone!).

Invece vicino ai massi, dove l’acqua si miscela con quella fresca del mare, è molto piacevole stare semi immersi, solleticati dalle bollicine che salgono dal fondo sabbioso; bisogna solo fare l’abitudine all’odorino di zolfo che ha l’acqua.

Molto suggestiva l’alta roccia a strabiombo sulla spiaggia, sulla quale delle capre si sono esibite in un’arrampicata al limite dell’impossibile!

KARDAMENA Cittadina abbastanza grande sulla costa est, più o meno in mezzo all’isola. Case bianche e mare molto pulito, spiaggia molto tranquilla. Da vedere la grande chiesa bianca con cupole e archi azzurri; stupisce il bianco intenso delle facciate al sole, in Italia sarebbe tutta graffittata… SIGH!

ANTIMACHIA Piccolo paese sulle colline alle spalle di Kardamena, nel centro dell’isola. Tra le poche case merita una foto il vecchio mulino a vento. Ma la vera attrazione è la roccaforte a pochi chilometri dal paese. Dovete prendere la strada che costeggia la base militare e percorrerla fino in fondo per tre o quattro chilometri. Un enorme complesso con alte mura appoggiato sulla collina, dalle quali si ha il controllo di tutte le pianure sottostanti. La roccaforte è aperta al pubblico ma il botteghino dei biglietti é chiuso, e le attrezzature sembrano abbandonate da qualche annetto (servizi, cartelli, illuminazione). Ancora più suggestiva quindi la visita, tra l’erba alta e i grossi cardi. Ottimo panorama sul pendio che scende fino a Kardamena, dove le sue bianche case spiccano sul mare blu.

KEFALOS Probabilmente la località più bella e proprietaria della foto più famosa di Kos: la baia di Kamari con l’isolotto di fronte alla spiaggia. Abbiamo fatto il bagno proprio su questa spiaggia, sul tratto libero di fianco al Club Med (se l’hanno costruito qui ci sarà un perchè, no?), Acqua limpidissima e fondale chiaro, spiaggia di ghiaiettina e sassi. L’isolotto è molto bello, con la grande roccia che sovrasta l’immancabile chiesetta dal tetto celeste e con delle calette circostanti con un acqua stupenda. Un nuotatore allenato la può raggiungere tranquillamente a nuoto, io ho preferito non provarci, ma scattarle una foto. Il paese di Kefalos sorge sulla collina a sud della baia, con un bellissimo panorama sulla stessa. Case bianche tradizionali e strette viuzze ne fanno un paese molto caratteristico. Hanno addirittura una centrale elettrica eolica! Se mai tornerò a Kos, cercherò soggiorno a Kefalos, nella parte bassa sul mare.

PARADISE BEACH Gran bella spiaggia di sabbia dorata con un mare trasparentissimo e bello.Unico neo a densità turistica molto elevata.

LIMIONAS Limionas, dalla parte opposta di Kefalos, sulla costa ovest quindi, è la località marina più bella che ho visto sull’isola. La strada serpeggia tra i campi, passa di fianco a una meravigliosa chiesa bianca e blu che si staglia tra le spighe e il cielo, poi inizia a scendere verso il mare. E che mare! Le due piccole baie sono delle piscine dall’acqua cristallina che passa dal blu all’azzurro al verde. Una quindicina di ombrelloni (deserti), un localino e nulla più. La baietta a est è la più pittoresca, con la spiaggia di sabbia chiara e il molo coi pescherecci, è quella con gli ombrelloni. L’altra, a ovest, è ancora più deserta, c’erano solo altre due persone sulla spiaggia! Qui ci sono dei curiosi scogli rosso scuri, presumo per un’alta concentrazione di ferro nella roccia. Spiaggia un pò “selvaggia” forse proprio per la scarsa frequentazione, con sabbia e ghiaiettina.

Assolutamente da non perdere!

ZIA Paesino in collina nell’entroterra, all’altezza più o meno di Tigaki, quindi non lontano da Kos Town. La strada sale verso Zia con numerosi tornanti, attraversando campi e fattorie. A un tratto il paesaggio cambia totalmente: si entra in una pineta, il clima diventa più fresco e sembra di essere sulle nostre Alpi! Arrivati al centro abitato possiamo ammirare il miglior panorama che si può avere dell’isola, con un suggestivo sole al tramonto, davvero romantico.

Ci sono molti negozietti che vendono non più solo le solite cose globalizzate ma (finalmente) anche prodotti tipici greci, come spezie, oli, tessuti e abiti tradizionali. Abbiamo fatto parecchi acquisti da una signora molto gentile che masticava qualcosa della nostra lingua. Era contenta di avere degli italiani nel suo negozietto e mi sono sentito molto Abatantuono quando ci ha detto, sorridendo: “Greci, Italiani, una fassa, una rassa”. MITTICA!!! Famosa per le taverne dove la sera si improvvisano balli di Sirtaki, Zia è molto caratteristica, con le sue abitazioni colorate immerse nel verde. Da visitare per un pò di shopping ti_pi_co.

In generale l’isola mi è piaciuta. Non mi aspettavo di trovare la Grecia con la “G” maiuscola che si vede sulle riviste, comunque sono stato sorpreso dalla quantità di reperti archeologici che vi ho trovato. ! Difatto non mi posso lamentare né dell’acqua, sempre pulitissima, né delle spiagge, che fanno la loro onesta figura.

Il paesaggio è un pò monotono, può piacere come no. E’ come essere in campagna, ma vicino al mare. Campi, campi e campi, molti sono brulli, alcuni popolati da capre e pecore, mucche. Vegetazione mediterranea spontanea un pò ovunque, con le vivaci macchie rosa e fucsia di oleandri e bouganville; non mancano gli ulivi.

Vi consiglio il noleggio di un mezzo con cui spostarvi liberamente per l’isola, se non volete dipendere dagli orari degli autobus. Mezzo che vi sconsiglio per vari motivi: economicamente, perchè se moltiplicate il prezzo del biglietto (per due persone) per ogni trasferimento spendete quasi come noleggiare uno scooter. Anche se i collegamenti sono buoni, il tempo di percorrenza non è paragonabile, non potete fare soste fuori programma, non avete libertà totale e non potete parcheggiare in spiaggia (bellissimo sulle spiagge semi-deserte!). E’ molto bello spostarsi in moto sulle strade dell’isola, in mezzo a campi dorati, alberi, profumi di fiori e di mare. Certe strade mi hanno ricordato quelle della Corsica, lunghissimi rettilinei deserti che si perdono all’orizzonte, dietro alle colline.

L’unico problema è il vento che ci siamo presi. I caschi che ci hanno dato erano del tipo Jet, non hanno quelli integrali, quindi ci siamo muniti di bandana al collo e felpa a maniche lunghe. Spesso, investito dalle forti raffiche, mi chiedevo come facevano quelli che noleggiavano le biciclette! Già qui a Milano ho sempre il vento contro, anche se faccio inversione a U, figuriamoci in salita con quelle folate! Giammai! L’altra alternativa è la macchina, irrinunciabile se siete in tre o più, comoda, riparati dal vento ma forse con un minor rapporto fisico con l’ambiente e la natura.

Ripeto, secondo me la moto è il mezzo migliore per vivere l’isola.

L’ospitalità dei greci è stata buona, sembra che noi italiani gli stiamo simpatici! L’isola è in prevalenza meta di inglesi, tedeschi e nord-europei in generale. Se non sapete l’inglese fareste meglio a rimanere a casa, visto che qui è praticamente la seconda lingua ufficiale e che la parlano davvero tutti, dal bambino di dieci anni fino al signore sui sessanta. Per questo c’è da ammirarli e da vergognarsi invece per la nostra situazione…

Un pò delude la globalizzazione dilagante tra i negozi dell’isola: tutti vendono più o meno le stesse cose, tarocche o meno. Braccialetti, teli mare, magliette… Vi consiglio di fare un bel giro prima di acquistare, così potete trovare il negozio con il prezzo più basso.

Per il cibo potete affidarvi con sicurezza alle taverne greche, si mangia bene e in maniera abbondante, spendendo poco. Naturalmente ordinate le loro insalatone, la carne (assolutamente squisita) e i loro piatti tipici. Non pretendete di mangiare degli ottimi spaghetti o la pizza! Inavvicinabile il caffè espresso, che costa ovunque da 1,5€ (al banco) in su. Difficile trovare il gelato non confezionato: l’isola (ma da quel che ho visto, l’intera Europa – tranne l’italia) è invasa dallo scarso e costoso Cornetto Soft. Puah!



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