Kos… L’amante di maggio!!
Quando atterri nel suo paese, la principessa Kos ti accoglie con il suo sorriso accecante come il sole, con il suo sguardo blu di mare e la sua pelle chiara di sabbia, ti avvolge nel suo mantello caldo e profumato di spezie, e sussurrandoti all’orecchio come vento, ti indica un’unica strada da percorrere, da nord a sud, consigliandoti di perderti nei suoi paesaggi, tra i suoi abitanti, in questo luogo dove smarrirsi è impossibile ma è facile ritrovarsi.
“Mettiti in viaggio mio amico straniero e scopri le bellezze di quest’isola che mio padre,Merope II, volle dedicarmi, qui troverai tutto ciò che cerchi, se avrai occhi per vedere, imparerai tutto ciò che vi è d’apprendere se avrai orecchie per ascoltare e potrai inebriare il tuo olfatto ed il tuo gusto con bevande e cibi idilliaci, se avrai curiosità di provare”. Osservo la strada dinnanzi a me, dritta, lunga, che precipita verso sud. Afferro la mano di Kos e mi lascio condurre lungo questa strada, che con certezza mi lascerà l’animo pieno di emozioni, alla fine di questo cammino.
Kos, è bella, elegante e raffinata, ma anche selvaggia e naturale, il mio sguardo si perde nell’osservarla……il suo abito brilla di 1000 colori, dal blu cobalto all’azzurro chiarissimo quasi bianco, dal verde scuro come pini al verde acqua marina, dal giallo intenso come rocce di zolfo al colore sabbia di spiagge caraibiche.
Passeggio con lei al mio fianco, i miei piedi affondano nella sabbia finissima, sento rumoreggiare il mare ed il mio sguardo si perde nell’infinito arenile. Nel mio cammino scopro anfratti di rocce scolpite come statue dal vento, qui trovo ristoro nelle acque cristalline. “Guarda lassù” mi dice lei “nella mia isola non vi è solo natura, ma anche storia, il mio paese ha subito diverse invasioni nel corso del tempo”. Accecato dal sole, cerco di vedere quello da lei indicatomi….come un miraggio, scorgo delle linee imperfette all’orizzonte sdraiate sul mare, sono resti paleocristiani. Ruderi, villaggi preistorici, edifici dell’antichità classica, ellenistica e romana, portati alla luce in diversi punti dell’isola, fanno rivivere ricordi di una civiltà di seimila anni.
Bellissime chiese bizantine, castelli medioevali, moschee e minareti, si alternano ai moderni edifici.Tutto questo in un’isola, l’isola della guarigione, l’isola di Ippocrate.
“Qui mio caro straniero” lei sussurra “puoi vivere come desideri. Puoi perderti in una folla rumorosa oppure isolarti in una spiaggia solitaria, puoi godere del mare e della montagna, puoi cenare in un ristorante cosmopolita o prendere un caffè in compagnia di isolani”.
Seduto in una terrazza di una taverna, sorseggio il mio ouzo e osservo Kos, rimango abbagliato dai colori che luccicano in tutti gli abbinamenti possibili. Estasiato dalla violenza dell’azzurro del cielo, del mare. Mi rassereno alla vista del verde che copre l’isola e mi innamoro, sì mi innamoro sempre più di Kos. Ma il mio animo soffre, perchè sono consapevole che a breve la lascerò, non posso restare, ci sono altre principesse che mi aspettano. Porterò dentro di me questo forte sentimento, come ho già fatto in precedenza, ogni mia amante mi ha dato qualcosa, mi ha lasciato un segno nello spirito, mi ha erudito, entusiasmato, eccitato, mi ha fatto diventare ciò che sono, un amante…….dei viaggi!!!