Kos – consigli per il turista
Abbiamo prenotato con largo anticipo questa volta, confrontando minuziosamente le varie tariffe dei voli, consultando anche le agenzie e scegliendo con cura gli alberghi in base alle recensioni online e la posizione. Non mi soffermerò comunque a fare la solita descrizione del viaggio, ma cercherò di dare soprattutto consigli utili a chi stesse per andare a Kos e, come me, cercasse prima di tutto informazioni.
Dunque, come dicevo il viaggio è stato organizzato con circa tre mesi di anticipo, prenotato tutto via internet in quanto alla fine si è rivelata la scelta vincente: volo diretto bergamo-kos + ritorno, alberghi prenotati in base alle recensioni, un pò defilati rispetto al centro vista l’ esperienza di Rodi (ovvero: musica a 200 decibel fino alle 6 del mattino, impossibile dormire!). Il nostro soggiorno prevedeva 3 notti a Kos Town e 4 a Kefalos. Onestamente però Kefalos non offre molto aldilà della vicinanza con le spiagge migliori, per capirci alla sera una volta cenato non ci sono molti posti dove andare o passeggiate da fare. Noi comunque non facciamo vita notturna perciò la cosa non era fondamentale, certo che Kos Town è mille volte più viva e soprattutto BELLA da vedere!
Il viaggio in aereo dura 3 ore, a Kos il fuso orario è di un’ ora in più rispetto all’ Italia. Arrivati a Kos usciamo dall’ aeroporto e subito sulla sinistra ci sono gli autobus, gli autisti chiedono ai turisti dove devono andare quindi non si fa fatica a capire quale prendere, anche perchè alla fine fanno capolinea o a Kos Town o a Kefalos. Prezzo meno di 3 euro per Kos.
Arriviamo alla “stazione” degli autobus di Kos Town, gli autisti danno informazioni e mappe a tutti e ci indicano la strada per il nostro albergo (Santa Marina Hotel – ci si arriva in qualche minuto a piedi sulla via principale dopo il parchetto). Ottima sistemazione veramente, con piscina interna e camere davvero grandi e pulite. Ricordatevi che sull’ isola NON si butta la carta igienica nel wc… è dura da accettare ma tutto sommato non è così drammatico 🙂
Kos Town è davvero bella, sotto alcuni aspetti persino più di Rodi: passeggiando dal lungo mare verso il porto si arriva in bocca al famoso platano, il castello e l’ antica agorà, che in pratica vedrete tutte le sere! Nel porto sono attraccati i vari caicchi per le escursioni sulle isole, tutti vi fermeranno proponendovi il loro giro come “special” e “for small group only”, tanto alla fine si differenziano di poco perchè fanno solo orari diversi! Noi abbiamo optato per il Catherina: il giro in sè non merita molto, forse è troppo piccolo il caicco.. All’ andata eravamo in testa e abbiamo preso una LAVATA che la metà basta, praticamente come tuffarsi in mare vestiti, senza contare le imbeccate paurose sulle onde con il rischio di volare via per l’ Egeo! Penso che sarebbe stato il caso di avvertire prima che ci si bagna spaventosamente! In compenso a me il capitano faceva morire, troppo un personaggio, una caricatura del lupo di mare greco ahahha. Abbiamo anche mangiato il miglior souvlaki. Il giro in sè però non merita tanto, tre tappe di cui una in acque alte (e chi non sa nuotare sta a bordo a guardare), una in un porto giusto per comprare le famose spugne (che troverete però pure in montagna..) e l’ altra in una bella spiaggia ma con un’ ora scarsa di sosta.
Comunque mi sto dilunagno troppo quindi passo ai consigli diretti: – a Kos la benzina costa TANTO, oscillava da 1,7 ad oltre 1,8 euro al litro. Tenetene conto se avete in mente di girare molto! – abbiamo guidato tutti i mezzi possibili, dallo scooter 125 al quad al dune buggy (piccolo). Le condizioni dei mezzi purtroppo sono molto precarie, sul quad e sul buggy poi non ci sono indicatori di benzina e la strumentazione va solo se siete fortunati. Anche qui valutare quanta benzina mettere è un casino, io ho fatto il pieno al buggy (12 euro) che poi si è rotto all’ ingresso per Paradise Beach, per fortuna il signore che ce lo ha noleggiato è venuto a prenderci e ce ne ha dato un altro col pieno.. che però poi ho usato solo per tornare. Con lo scooter non ne parliamo, la ruota sembrava muoversi a caso, sensazione di instabilità permanente (io sono un pò basso ma guido moto sportive, non è che non sono capace :)) Il quad meglio se non fosse per la lentezza. A Kos noleggiare il buggy costava 50 euro al giorno (!!!), a Kefalos 25 e lo scooter 15. – da Kos Town ci siamo mossi in autobus per arrivare a Kefalos: ci sono alcune corse giornaliere, soprattutto la mattina, prezzo 4,40 euro. Durata del viaggio circa 45 minuti passando per Mastichari, l’ aeroporto e Paradise Beach. Occhio però al capolinea a Kefalos, perchè la penultima fermata è nella piazzetta di Kefalos davanti alla spiaggia, mentre l’ ultima è al villaggio che è sulla collina! Lo dico perchè noi non sapendo dove fosse esattamente l’ albergo (Fourtounis) siamo arrivati in cima e abbiamo dovuto scendere a piedi con zaini e tutto per un buon chilometro e mezzo! – il villaggio di Kefalos per l’ appunto offre poco o nulla, di giorno si può arrivare alla vedetta che domina la collina ma non ci sono locali o altro. Si trova tutto sulla via principale parallela alla spiaggia, ma non c’è un lungomare come a Kos. – Discorso spiagge. Siamo stati a Tigaki (mezzora di quad da Kos Town, verso Mastichari), su quella dell’ isola durante l’ escursione col caicco (non so se fosse Kalymnos o Psalisi), in quella davanti a Kefalos, a Paradise Beach, a Kardamena, ad Agios Teologos e ad Agios Stefanos. La migliore di tutte è stata Agios Stefanos, forse per il contesto magnifico dell’ isolotto con la chiesa, Paradise Beach a me è sembrata esageratamente caotica per via dei lettini troppo vicini. Certo il paradiso terrestre di Elafonissi (Creta) è tutt’ altra cosa, comunque l’ acqua a Kos è pulita anche se davvero FREDDA! La sabbia va dal bianco al… nero. Boh, alcune spiagge francamente erano poco tenute, piene di immondizia e mozziconi sparsi o con queste macchie nere di non so cosa. Peccato. – Discorso cibo. A Kos Town abbiamo mangiato da Sifi (davanti al porto, ottimo! un pò caro forse); Fish House Taverna (sempre al porto, attratti dalla scaletta molto greca, mmmh nonostante il nome non molto buono, calamaro duretto e porzioni minime); Sunrise (prima del castello davanti all’ altra fermata degli autobus, ottimo anche qui!); a Kardamena abbiamo mangiato da Romano (sul lungo mare, OTTIMO!!! in assoluto il miglior pasto di Kos, calamaro alla griglia spettacolare!) A Kefalos abbiamo mangiato da due volte da Kampos (davanti al Fourtounis Hotel, ottimo! prezzi bassi e porzioni abbondanti, servizio eccellente); Syrtaky (vicino alla spiaggia, buono senza eccellere); quello-che-non-ricordo (un pò prima della spiaggia, locale gestito da polacchi con cibo pseudo polacco e gestione molto polacca, buono ma troppo mixato). – I prezzi dei lettini sono di 7 euro per le località più rinomate, 5 per le altre. Trovate quello che vi piace, vi ci mettete e poi arriverà l’ omino a reclamare i soldini. Se avete fortuna (tipo nel pomeriggio) però non passa nemmeno 🙂 – capitolo Zia. volevamo andarci per vedere anche noi il famoso tramonto, ma essendo partiti la mattina da Kefalos per stare in spiaggia a Kardamena e poi salirci verso sera, non avevamo calcolato alcune cose. Zia si trova abbastanza in alto, nel senso che le stradine che ci arrivano hanno una buona pendenza, non sono per nulla illuminate e con il nostro scooter sfigato, in due, con sottosella pieno tra salviettoni etc, non è stato proprio rilassante arrivarci. Il paesino merita una visita anche se è il classico centro di negozi di souvenir e qualche taverna, però se fate come noi tenete conto del “dettaglio” del ritorno. Abbiamo rinunciato a vedere il tramonto perchè non me la sentivo proprio di fare la discesa al buio su uno scooter scassato più tutta la strada del ritorno al buio e al FREDDO, perchè a Kos il vento è una costante assoluta e di sera può dar fastidio se si è ancora vestiti praticamente da spiaggia. – per concludere l’ unica nota veramente negativa del viaggio. Dalla splendida spiaggia di Agios Stefanos è usanza arrivare a nuoto all’ isolotto con la chiesetta per suonare la campana annessa. Non è una grande distanza, ma per chi non sa nuotare bene è comunque un problema. Io ho allora affittato un pedalò alla modica cifra di… 20 euro per un’ ora!!!!! Alla fine ho pagato giusto perchè ci tenevo molto e in fondo avevamo risparmiato da altre parti, ma è un vero furto, forse l’ unica occasione in cui abbiamo visto una speculazione netta sul turismo.
Per il resto mi sento di consigliare una vacanza a Kos, le cose da fare sono tante ma nel nostro viaggio abbiamo visto più o meno tutto quello che volevamo, e la Grecia resta la mia metà estiva preferita!
Saluti!