Korcula: un gioiellino nell’Adriatico
Io, Stefano e Federico partiamo da Bergamo con la mia vecchia Polo caricata all’inverosimile alle 4 del mattino…Non male se si pensa che il traghetto da Ancona è alle 9 di sera, ma non si sa mai, meglio non rischiare! Non sembra neanche estate, piove a dirotto e fa quasi freddo, comunque siamo troppo eccitati per la partenza per deprimerci con così poco.
Alle 7 e mezza ci incontriamo all’autogrill di Imola con Ilaria e Roberta, anche loro hanno la Pandina che straborda.
In macchina io guardo la cartina e faccio da co-pilota, lo Ste guida e il Fede riprende con la telecamera le due pazze che guidano dietro di noi e il panorama, quando c’è qualcosa da vedere.
Alle 9 siamo già a Riccione quindi, visto l’anticipo di 12 ore, decidiamo di fermarci un po’ sulla spiaggia a cazzeggiare.
Ad Ancona ci aspettano comunque un bel po’ di ore di attesa sotto il sole che ora ha fatto capolino…Si muore di caldo!!! Finalmente alle 7 riusciamo a salire sulla “Dubrovnik”, la nave della Jadrolinia che ci porterà a Spalato; non abbiamo una cabina, abbiamo solo le poltrone, ma sono talmente scomode che preferiamo dormire per terra.
L’atmosfera sulla nave è veramente bella, ci sono un sacco di ragazzi, quasi tutti hanno il passaggio ponte e dormono lì col sacco a pelo, alcuni hanno la chitarra, io sono eccitatissima, è sempre così quando parto! Guardo il tramonto dal ponte, vedo Ancona colorarsi di arancione ed è veramente suggestivo e dopo un’ora ci sono solo il mare e il cielo pieno di stelle.
10 Agosto Alle 5 siamo tutti di nuovo sul ponte per non perderci l’alba e guardiamo il traghetto arrivare nel porto di Spalato.
Da lì ricomincia un’altra attesa estenuante sotto il sole cocente per il traghetto che ci porterà sull’isola di Korcula.
Quando arriviamo sull’isola,nel porto di Vela Luka, ci accorgiamo che Lumbarda, il nostro paese, è dalla parte opposta dell’isola, 45 km di strada a volte molto stretta e piena di curve che attraversa l’intera isola.
Dalla strada a volte si vede il mare, a volte si passa in mezzo a piccoli villaggi pittoreschi, a volte si scorge la penisola di Peljesac e a volte si è circondati da boschi di pini marittimi o da vigneti.
L’albergo Borik di Lumbarda è a soli 7 km da Korcula, il capoluogo dell’isola.
Non è il tipico albergo a cui siamo abituati noi italiani, è un albergo piccolo nello stile dell’isola, basso in pietra bianca con una scalinata con vista panoramica sulla baia per raggiungere l’entrata e un piccolo parco che lo circonda.
Siamo veramente stanchi, facciamo un bagno veloce nella spiaggetta di sassi vicino all’hotel e rimandiamo al giorno dopo la visita di Korcula.
Korcula città 11 Agosto Per la cronaca è il mio onomastico, S.Ta Chiara, e piove a dirotto! Delusione generale, per oggi il bagno salta, ne approfittiamo per visitare il capoluogo dell’isola, Korcula per l’appunto! Korcula è un gioiellino nel blu dell’adriatico, entriamo nella città vecchia attraversando la Porta di Terra, è una cittadina costruita su una penisoletta fortificata, tutta in stile veneziano con la pianta della città a lisca di pesce.
Si dice che sia la città natale di Marco Polo, allora ci avventuriamo per le strette viuzze, per i vicoli acciottolati alla ricerca della casa del grande viaggiatore.
La troviamo poco distante dalla Cattedrale di San Marco, bellissima costruzione in stile gotico che al suo interno conserva alcuni dipinti del Tintoretto e dei suoi allievi.
Nel frattempo smette di piovere e continuamo la visita della città, vediamo il Palazzo del comune, la Casa dell’abbazia e tante altre chiese, ma di Korcula mi innamoro subito delle sue vie secondarie, dove si possono cogliere particolari di cui le guide turistiche non parlano, come i passaggi tra una casa e l’altra o i rilievi e i decori in pietra sulle loro facciate.
Ci vermiamo in un ristorantino che dal di fuori non sembra un granchè, in realtà si magia benissimo, ci rimpinziamo come maiali e spendiamo solo l’equivalente di 10.000 lire, fantastico! Da non perdere, se andate in Croazia, sono i cevacicip, un salsiccette alla griglia molto speziate accompagnate da una salsina piccante, e le birre del posto, la Karlovacko e la Zlatorog (che forse è Slovena?!?).
Nel tardo pomeriggio visto che non piove più, andiamo sugli scogli a prendere un po’ di sole e Federico,Ilaria e Stefano raggiungono a nuoto l’isoletto di fronte. Io invece appena entrata in acqua ho un incontro ravvicinato con un riccio…Roberta mi fa quindi da infermiera e mi toglie gli aculei uno ad uno! La sera, dopo aver constatato che la birra, oltre ad essere buonissima, costa pochissimo (una pinta 1 €) decidiamo di fare il tour dei pub che si trovano nella città vecchia.
Sono tutti locali carini, pieni di giovani e situati un po’ ovunque dentro e fuori le mura del centro storico, unico difetto: all’una sono già deserti! Decidiamo di comprarci un po’ di birre e di andarle a bere sull’unica spiaggia di sabbia dell’isola, Vela Przina.
Il cielo è ormai limpidissimo, ci stendiamo sui nostri materassini a contemplarlo e guardiamo una miriade di stelle cadenti, io da sola ne ho viste trenta, uno spettacolo indimenticabile! Vela Przina 12 Agosto Vela Przina Alla mattina del 12 agosto ci svegliamo con un sole che va e che viene, ma tutto sommato sembra che il tempo stia migliorando.
Decidiamo di andare a Vela Przina, spiaggia affollatissima perchè l’unica ad essere di sabbia.
Lo scenario è splendido: una spiaggia a mezzaluna racchiusa in una baia verdissima con pini e palme che lambiscono l’acqua e un barettino con il tetto di canne di bambù che diffonde musica a livelli non assordanti. Vicino al bar c’è anche un campo da beach volley per chi fosse interessato.
L’acqua del mare però, anche se pulita, non è trasparente come nel resto dell’isola forse per il fondale sabbioso non troppo compatto che viene smosso un po’ da tutta la gente che ci cammina un po’ per le onde… Ci sono onde altissime, sembra di essere su una spiaggia californiana in miniatura.
E’ un angolo di Croazia insolito, ma per una giorno va bene così! Ovviamente noi donne ci siamo sbattute al sole x recuperare il giorno perso per la pioggia, però non abbiamo resistito a stare su quella spiaggia senza giocare con i cavalloni in acqua, in pratica siamo tornate bambine! A mezzogiorno, dopo aver mangiato i panini ciulati in albergo dal buffet della colazione, mangiamo l’anguria col cucchiaino tutti insieme e poi quando è rimasta solo la buccia con l’acquetta aggiungiamo la vodka e beviamo il cocktail improvvisato con delle cannucce giganti! Di sera andiamo in un pub spettacolare all’interno di una delle torri che assieme alle mura circondano la città, la torre è tutta illuminata da lucine che ne evidenziano il profilo e all’interno i tavoli sono disposti su tre piani, il terzo è la cima della torre da cui si vede un panorama SPETTACOLO! Sulla scalinata che porta alla “Porta di Terra” questa sera suona un ragazzo coi capelli lunghi biondi, dall’aria un po’ hippy, ha solo la chitarra e la sua voce, ma è bravissimo e fa venire i brividi! Che bella serata! 13 Agosto – Pupnatska Luka Con le nostre foto stampate da internet e la cartina dell’isola ci siamo messi alla ricerca di questa splendida baia…
Dista circa 20 km da Korcula città e con la macchina si può arrivare solo fino a un certo punto…Ma la bellezza del mare e i suoi colori ripagano largamente della fatica…Passiamo la giornata a fare snorkeling e a giocare a frisbee…Tornando all’hotel c’è una bellissima atmosfera…Mi rimarrà sempre impressa un’immagine di noi 5 sulle pandina, sottofondo Wish You Were Here dei Pink Floid e sulla destra il mare al tramonto…
14 agosto 2002 Abbiamo visitato lo splendido parco nazionale di Miljet …Ho dovuto letteralmente trascinare il Fede che non voleva rinunciare alla sua giornata in panciolle sulla spiaggia…Ma anche lui alla fine mi ha ringraziato! Si tratta di un’isola con all’interno due laghi e all’intenro di uno di essi un’altra isola con un monastero abbandonato…Un’isola nell’isola…Una specie di matrioska naturale…Ah, ah…
Panorami stupendi, verde ovunque, una vegetazione che copre il 98% dell’isola…
E’ stata una bellissima giornata, anche perchè al ritorno chi ti incontriamo sul traghetto? Lo Straniero… E sì, abbiamo fatto amicizia con Stefan, un austriaco di 28 anni (allora…Ora ne ha 32…) che stufo di viaggiare da solo si aggrega al nostro gruppetto ambientandosi alla perfezione (era stupido come noi…Troppo fuori di testa)…
Da oggi siamo in 6!!
Anche gli altri giorni sono trascorsi molto piacevolmente e soprattutto con un bellissimo sole! Nota particolare: l’ultimo giorno scopriamo una bellissima baietta…Zitna presso Zavalatica…La spiaggia è minuscola, ma vi è il mare più bello e cristallino che io abbia mai visto…E il nostro Austriaco ha anche un incontro ravvicinato con uno scoiattolo che si intrufola nello zaino per rubargli il pranzo al sacco…
Insomma quest’isola non smette di stupirci…
Su quest’isola ho trovato un angolo di paradiso, con un mare cristallino e fondali stupendi, ho ritrovato il mio mare, dove andavo da piccola! E soprattutto ho ritrovato quel profumo inconfondile che ho trovato solo sulle spiagge della Croazia: quello dei pini marittimi mischiato a quello dei fichi maturi e a quello del mare tutti insieme!