KL e Redang visti da Francesco e Antonella

La Malesia ha sempre suscitato in noi un certo fascino, per cui quest'anno abbiamo deciso di trascorrervi le nostre vacanze estive. Non essendo una metà particolarmente battuta dai turisti italiani, le agenzie di viaggio a cui ci siamo rivolti non ci sono sembrate particolarmente ferrate ed i pacchetti proposti erano tra i più svariati sia nei...
Scritto da: lofra72
kl e redang visti da francesco e antonella
Partenza il: 13/06/2008
Ritorno il: 27/06/2008
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 2000 €
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La Malesia ha sempre suscitato in noi un certo fascino, per cui quest’anno abbiamo deciso di trascorrervi le nostre vacanze estive. Non essendo una metà particolarmente battuta dai turisti italiani, le agenzie di viaggio a cui ci siamo rivolti non ci sono sembrate particolarmente ferrate ed i pacchetti proposti erano tra i più svariati sia nei costi che nei contenuti. Non volendo rischiare di rovinare le nostre vacanze (ed i nostri risparmi) ci siamo messi su internet e, tramite il sito del turismo malese ), abbiamo individuato direttamente i tour operator accreditati. Tra i tour operator segnalati, abbiamo concentrato la nostra attenzione su Reyweb di Palermo che ci ha fornito da subito una chiara e competente assistenza nonché un preventivo particolarmente interessante. Dopo aver prenotato il tutto, abbiamo atteso il 13 giugno 2008 per la partenza, tramite vettore Malaysia Airlines, con destinazione Kuala Lumpur. La prima piacevole sorpresa l’ abbiamo trovata a bordo. Il personale di linea ha fornito un’assistenza continua ed impeccabile per tutta la durata del volo e, dopo quasi 12 lunghe ore di viaggio, siamo arrivati in mattinata a Kuala Lumpur dove siamo stati accolti, in lingua italiana, dalla guida dedicata esclusivamente al nostro servizio (eravamo solo in due!).

Poiché il check-in per la camera d’albergo non poteva essere fatto prima delle 13:00, e per evitare il caldo afoso del pomeriggio, la guida ci ha suggerito di iniziare il giro turistico della città. Da qualunque angolazione si potevano ammirare le Petronas Twin Towers e la Menara Tower che sorvegliano imponenti la città. Per prima cosa siamo andati a visitare il palazzo del sultano. Purtroppo il palazzo non era visitabile all’ interno per cui ci siamo limitati a sbirciare dal cancello ed abbiamo assistito ad un non troppo rigido cambio della guardia. In seguito, abbiamo fatto una piacevole passeggiata nella piazza dell’ indipendenza dove siamo rimasti affascinati dagli ampi spazi, dalla pulizia e dal miscuglio tra le architetture coloniali ed i grattacieli futuristici. Quindi ci siamo recati presso la moschea nazionale, ovviamente non prima di aver fatto indossare a mia moglie un bel chador viola, per visitare il luogo di preghiera dei musulmani di KL. Come abbiamo potuto osservare, in questa città convivono civilmente tre grandi religioni: Induismo, Buddismo ed Islam. Secondo quanto ci ha riportato la nostra guida (peraltro cattolica), la gente di fede diversa non parla mai di religione e questo assicura loro una convivenza pacifica. Dopo aver scoperto l’anima islamica della città, per la par condicio, siamo stati condotti prima in un tempio buddista cinese e quindi in un tempio hindu. Varcando le soglie di questi templi, tra l’altro logisticamente vicini, sembrava di varcare un confine tra due stati nonché un confine temporale tra due epoche diverse.

Come previsto dal nostro itinerario di viaggio, la sera siamo stati accompagnati presso la torre girevole Menara dove, tra le note musicali del piano bar ed un buffet delizioso, siamo rimasti ad ammirare il panorama mozzafiato della città dominato, neanche a dirlo dalle torri gemelle illuminate a giorno. La rotazione della torre attorno al suo asse impiega 45 minuti ed è talmente lenta da risultare impercettibile agli occhi dei suoi ospiti. Tuttavia, quando ci si alza per riempire il piatto al buffet, si stenta un po’ a ritrovare il proprio tavolo…

Dopo aver trascorso la notte nel Traders Hotel, incantevolmente posizionato a fianco delle Twin Towers, siamo partiti, accompagnati dalla stessa guida, alla volta di Malacca. I primi abitanti della città che abbiamo incontrato sono stati due lunghi pitoni ed i loro singolari proprietari. Incitati dalla loro intraprendenza abbiamo vinto le nostre paure e ci siamo fatti fotografare con i pitoni avvinghiati al collo. Mi chiedo se in altre circostanze saremmo stati così calmi di fronte a due serpenti lunghi due metri…

Dopo aver visitato la chiesa cristiana e la fortezza “a famosa” con la sua roccaforte ed i suoi cannoni, abbiamo fatto una passeggiata tra gli antiquari nell’omonima strada. La strada era ricca di mercanti desiderosi di vendere la loro merce ai turisti. A Malacca così come a Kuala Lumpur fare acquisti è risultato particolarmente piacevole. Vuoi per la bellezza dei loro manufatti (principalmente oggetti e statuette in legno) e vuoi per i prezzi assolutamente economici (conviene comunque trattare !). Il giorno successivo l’ abbiamo trascorso nei mercatini e centri commerciali di KL. Quello che ci è più piaciuto è il Central Market dove si possono trovare tutti gli oggetti tipici dell’ artigianato malese. La capitale è ricca di enormi centri commerciali multipiano dove si trovano i negozi delle griffe più rinomate, tuttavia i prezzi sono adeguati al prestigio delle griffe ed abbiamo ritenuto saggio limitarci a guardare le vetrine. Alcuni centri commerciali sono dedicati esclusivamente all’elettronica, tuttavia, ci è parso che i prezzi fossero abbastanza allineati con i negozi italiani. Considerando uno stipendio medio di 300€ al mese, non credo che fossero molti i malesi a poter far shopping in questi centri commerciali.

Kuala Lumpur è una metropoli circondata da impenetrabili oasi verdi. Merita una visita il parco delle orchidee e degli Ibiscus (fiore nazionale). Per muoversi all’ interno della città si possono tranquillamente utilizzare i mezzi pubblici. Tuttavia, noi abbiamo preferito muoverci in taxi, visto la loro abbondanza ed economicità (un paio di euro per corsa !). Avendo fatto un po’ di shopping sfrenato, ora eravamo pronti a rilassarci per nove notti nelle spiagge tropicali di Redang. Eravamo tuttavia un po’ meno pronti alla levataccia necessaria a prendere il volo da KL a Kuala Terengganu. Dopo il volo aereo, il trasferimento in bus, ed infine il traghetto per Redang Island siamo finalmente giunti al Laguna Redang Resort. Sebbene la struttura non poteva competere con l’eleganza del Traders di KL questa, rigorosamente in stile malay, ci è sembrata adeguata e la località veramente incantevole. La spiaggia su cui si affaccia il resort è molto bella e facendo snorkeling è possibile avvistare un notevole numero di pesci di barriera tutti innocui (tranne il pesce balestra titano) e colorati. E’ addirittura possibile vedere dei piccoli squali (lunghi non più di trenta centimetri). Sulla stessa spiaggia su cui si affaccia il Laguna, vi sono altre strutture tutte tristi e malandate. Per trovare una struttura all’ altezza del Laguna bisogna andare sull’altro lato dell’isola dove c’è il Berjaya Resort. La località, peraltro frequentata pochissimo da occidentali, è famosa per un film giapponese girato in questa spiaggia (Summer Holidays) che richiama parecchi orientali. Addirittura, in un canale della televisione del resort viene mandato questo film 24 ore su 24. Alla fine anche noi non abbiamo resistito alla curiosità di guardare il film in giapponese con i sottotitoli in inglese !!!! Nel resort sono disponibili due ristoranti. Uno a buffet, in cui andavamo solo per far colazione, ed uno “a la carte” dove si poteva tranquillamente pranzare con pochi euro (l’ equivalente di una pizza) lontani dalle calca degli asiatici. Stranamente i numerosi ospiti del resort disertavano completamente la bella spiaggia di sabbia bianca e preferivano rimanere ai bordi della piscina o fare le escursioni in “piccoli” gruppi di trecento unità per andare alla (deludente) riserva marina. Questa escursione era evidentemente l’unica che il “Recreation Center” riusciva ad organizzare quotidianamente. Per le altre escursioni, che erano pensate per gruppi più piccoli, chi voleva, prenotava il pacchetto da solo per poi dividerne le spese con altri turisti eventualmente interessati. Inoltre, la possibilità di effettuare altre escursioni era subordinata alla disponibilità di barche che erano tutte impegnate per l’escursione al parco marino e per le quali non era possibile prevederne l’impegno.

La cattiva organizzazione del Recreation Centre era compensata dall’ efficienza (e dall’economicità) del Diving center. Ogni giorno venivano organizzate sempre, a prescindere dal numero dei partecipanti, tre immersioni presso i vari siti diving dell’ isola (tutti nei paraggi del resort). La fauna marina è abbastanza ricca e le immersioni sono tutte belle anche se normalmente non si incontrano pesci di grossa taglia (io ho solo visto un squalo leopardo). Complessivamente ci siamo divertiti molto sia a Kuala Lumpur che a Redang e abbiamo salutato con tristezza questa terra alla fine della nostra vacanza. La cortesia della gente e la buona qualità dei servizi hanno reso speciale questo soggiorno. Speriamo di provare le stesse emozioni nei nostri prossimi viaggi.



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