Kihaad, Gennaio 2007

Maldive... Un sogno, un'avventura, un'esperienza straordinaria. Da un po' di tempo desideravamo un viaggio alle Maldive nel periodo climatico migliore, e quest'anno ce l'abbiamo fatta. Partiti da Malpensa il 20 Gennaio con volo Eurofly, in circa 9 ore si arriva a Malè, comprensibilmente distrutti dalla scarsa comodità della classe economica. Qui...
Scritto da: pm95
kihaad, gennaio 2007
Partenza il: 20/01/2007
Ritorno il: 29/01/2007
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 3500 €
Maldive… Un sogno, un’avventura, un’esperienza straordinaria.

Da un po’ di tempo desideravamo un viaggio alle Maldive nel periodo climatico migliore, e quest’anno ce l’abbiamo fatta.

Partiti da Malpensa il 20 Gennaio con volo Eurofly, in circa 9 ore si arriva a Malè, comprensibilmente distrutti dalla scarsa comodità della classe economica. Qui si ritirano i bagagli, si rifà un “mini check-in” (curiosissimo, al posto del nastro trasportatore esce una mano da dietro la tendina ed afferra le nostre valigie!!) e si attende un’oretta per l’imbarco in idrovolante. Nell’attesa, come una sanguisuga, un cameriere del bar locale si precipita da noi con due meravigliosi bicchieri di succo di mango e papaya.. Si pensa quasi ad un omaggio in quanto sembrano offerti… Ma dopo, quando passa a ritirare i bicchieri ormai vuoti, ci chiede la bellezza di 7,50 Euro… Occhio quindi, è bene essere consapevoli che quel delizioso mango è anche carissimo!! Ma torniamo all’idrovolante… La Trans Maldivian Airways ha decine e decine di idrovolanti che fanno la spola tra Malè e le isole, se scegliete Kihaad siete obbligati a servirvene, onde evitare altre 4 ore di imbarcazione… Comunque è un’ emozione bellissima. In totale siamo 18 compresi uno stewart e i due piloti (scalzi… Sì, avete letto bene, pilotano scalzi!!), uno maldiviano e l’altro canadese, come in tutti gli aerei di questa compagnia. Si direbbe che i canadesi abbiano un appalto per un tot di anni, e nel frattempo insegnano il mestiere ai maldiviani. L’aereo, a due eliche, vola tra 100 e 200 m. Di altezza, il rumore dei motori a elica è un po’ assordante, vengono forniti a tutti i tappi per le orecchie. Il volo comunque (40 minuti circa) è tranquillissimo ed emozionante, i panorami degli atolli con i villaggi sono mozzafiato… E la cabina di pilotaggio completamente aperta e visibile a tutti è una curiosità da fotografare.

Appena ammarati, l’idrovolante attracca ad una piattaforma di legno e ci scarica con tutti i bagagli, subito viene a prenderci un dhoni (la tipica imbarcazione maldiviana) e ci porta al villaggio in 5 minuti. L’accoglienza è gradevole, cocco fresco da mangiare e da bere ci porta subito in atmosfera tropicale. Il capo villaggio Emiliano e i suoi più stretti collaboratori ci guidano alla reception e quindi, sbrigate velocemente le formalità, al bungalow. E qui ci manca il fiato… Il bungalow è magnifico, cerchiamo di descriverlo sinteticamente: molto alto, a base ottagonale, il tetto a forma di cono, costruito quasi interamente in legno, con un letto a baldacchino enorme e pieno di cuscini colorati ovunque… Il bagno, esterno, è bellissimo, rimane comunque nel perimetro del bungalow ed ha ben tre docce… Una è la “coccodoccia”, il pavimento in quella zona è sabbia finissima. Vi sono due file di bungalow lungo tutto il perimetro dell’isola, il nostro è in seconda fila il che significa a circa 10-15 metri dalla spiaggia… Poi ci sono gli owerwater che sono uguali ai bungalow ma costruiti a palafitta sul mare e collegati da un pontile comune… L’unica differenza rispetto ai bungalow è che sono più freschi perchè non sono situati in mezzo alla vegetazione che porta umidità… Ma il prezzo notevolmente superiore non è giustificato. E poi la vegetazione dell’isola è bellissima e vale la pena viverla da vicino… Palme, mangrovie ed altre piante grasse tipiche del posto rendono il contesto davvero… Tropicale! Pochissimi insetti e simili, zanzare zero, la disinfestazione avviene ogni giorno in tutta l’isola… Rimangono solo i simpatici gechi a farci compagnia. Il villaggio Valtur ospita 250 persone circa, è efficiente, ben organizzato, gli animatori presenti ma discreti, non si è obbligati a fare nulla, per quanto gli spettacoli serali nel “teatro naturale” (in spiaggia) siano divertenti e attraggano. La cucina di impronta italiana significa cibo buono e abbondante, il pesce sempre presente anche se non si tratta di aragoste o simili… Una sola volta ci viene servita mezza aragosta (piccola) a testa, un’altra volta un trancio di pesce vela, simile allo spada. L’isola è magnifica, spiaggia in tutto il perimetro, sabbia ovunque… Lasciate a casa le scarpe, non servono. Le spiaggie, dicevamo… Ce n’è per tutti i gusti, quella della reception è comoda per la vicinanza del bar, dei giochi (beach volley, bocce, canoe) e per la presenza della musica, ed è la più frequentata, ma le altre sono più tranquille e noi le preferiamo. La gente si distribuisce in tutte le spiagge, ci sembra di essere in pochissimi sull’isola, con la sola compagnia dei buffissimi paguri. Come solitamente accade in questi posti, la sabbia non brucia, è composta di microframmenti di coralli ed è bianchissima. Il reef intorno all’isola è bello anche se non paragonabile al Mar Rosso. La barriera circonda completamente l’isola ma è interrotta in due punti dai quali si può uscire all’esterno, nei pressi dei due pontili del diving e della SPA… Ci si può tranquillamente avventurare in mare aperto, di squali neanche l’ombra, solo piccoli squaletti pinnanera che arrivano sino a riva per cibarsi di pesciolini ma terribilmente paurosi degli umani. Abbiamo visto razze, molte varietà di pesci tropicali, meravigliose stelle marine ed infine le testuggini marine. Queste ultime nell’escursione al Dhonfanu reef, non perdetevela, ma soltanto se il gruppo che partecipa all’escursione è poco numeroso, altrimenti avrete più difficoltà a vedere le tartarughe in quanto si spaventano e scappano facilmente. In questa escursione, dopo lo snorkeling, siamo arrivati su una lingua di sabbia in mezzo al mare, inutile descrivervi il paradiso. Due giorni prima, invece, abbiamo partecipato ad un’escursione per visitare una delle isole abitate dai Maldiviani, Dharavandhoo, interessante sotto molti punti di vista… Si osservano le loro case di corallo e foglie di palma, la vegetazione con l’albero del pane, il cantiere navale per i dhoni, la scuola, la moschea (sono musulmani), molti bimbi da fotografare vestiti benissimo dalle mamme ed infine, perchè no, molti negozietti di souvenirs ai quali nessuno sembra rinunciare.

Insomma, tutto ciò per darvi solo un’idea della splendida settimana vissuta, senza potervi peraltro descrivere in modo appagante l’alba, il tramonto e le stellate che ogni giorno ci hanno accompagnato… La più bella sensazione provata però è stata quella di un’assoluta tranquillità, di un isolamento che produce una serenità infinita… Ecco, siamo stati fuori dal mondo una settimana ed è una settimana che auguriamo a tutti prima o poi di trascorrere in quest’isola meravigliosa.

Se volete informazioni, scriveteci, la ns. Mail è pm_95@libero.It. Paolo&Monica, Atollo di Baa, Villaggio Valtur di Kihaad, fine Gennaio 2007



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