Kgalagadi Transfrontier Park

Tre giorni in uno dei parchi più belli del Sudafrica, alla ricerca dei grandi felini.
Scritto da: garbuglio76
kgalagadi transfrontier park
Partenza il: 10/02/2016
Ritorno il: 13/02/2016
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
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Uno dei Parchi Nazionali più belli del Sudafrica, e non solo… Infatti il Kgalagadi Transfrontier Park si sviluppa in ben tre Stati: come detto il Sudafrica, ma anche Botswana e Namibia. È uno dei migliori posti al mondo dove poter osservare liberi i grandi felini, ed è per questo che siamo qua. Noi esploriamo la parte sud del Parco, restando sempre sul suolo sudafricano, ed è di questa che parleremo: trascorreremo qui tre notti, dormendo ogni volta in un camp differente. Questa parte in Sudafrica del Parco ha una forma a V, dove il punto di convergenza è il gate, e i due bracci sono i letti prosciugati di due corsi d’acqua: uno orientato verso la Namibia e l’altro verso il Botswana.

Entriamo nel Parco provenienti da Upington, a sud. Per affrontare le insidiose piste di terra e sabbia del Kgalagadi abbiamo lasciato la nostra Clio all’aeroporto e preso a noleggio un Hilux, in modo da ridurre a zero i possibili problemi: mai scelta fu più azzeccata, perché molte piste hanno un fondo veramente tosto. Il gate di accesso è anche quello che da il nome al camp limitrofo, ed è anche il principale: Twee Rivieren. Abbiamo prenotato autonomamente i pernottamenti tramite il sito dell’Ente Parchi, e per motivi di disponibilità e di budget abbiamo scelto come prima meta il camp “satellite” di Nossob, sul versante verso il Botswana. I prezzi delle sistemazioni che abbiamo scelto (tanto per darvi un’idea il livello successivo alla piazzola per le tende) non sono bassissimi, ma avete la garanzia di trasparenza ed equità dal fatto che sono gestiti dal Governo: per le notti a Nossob e Mata Mata abbiamo speso circa 65€, mentre per quella a Twee Rivieren abbiamo speso circa 83€. Prenotare tramite il sito dell’Ente Parchi è semplice e sicuro. Nossob è il camp più distante dal gate (sono 147 km, e ci si impiegano senza soste circa 2 ore), ed è anche quello più spartano in cui si possa andare a finire in questa parte di Parco: ci sono bungalow e piazzole per le tende, un punto per il rifornimento di carburante, un piccolo shop con generi di prima sopravvivenza e una piccola piscina sul margine ovest dell’accampamento. Qui la corrente elettrica è disponibile fino alle 21:00, poi se ne riparla all’alba. Tenete presente che la temperatura non cambia molto tra notte e giorno: 40°C ci sono di giorno e probabilmente ci sono anche di notte: senza sistemi di ventilazione, se non si è abituati, passare la notte è un’impresa di tutto rispetto! A livello personale, soprattutto col senno di poi, la notte a Nossob è stata uno dei momenti più assurdi, estremi ed affascinanti di questo viaggio. La seconda giornata inizia prestissimo: all’apertura dei cancelli del camp all’alba è tutto un via vai di pick-up che lasciano la struttura, tutti a caccia di nuovi avvistamenti! Infatti a nemmeno un km dal cancello ecco il primo leone che dorme di bruto quasi in mezzo alla strada, prendendosi il tepore dei raggi del sole. Poco distante una leonessa e i suoi cuccioli lo osservano da uno spiazzo in mezzo all’erba alta. Questo è il nostro primo avvistamento, e l’emozione è alle stelle! Visto che è prestissimo, e la giornata di conseguenza sarà lunghissima, decidiamo di visitare una bella porzione di Parco: scenderemo fino a Twee Rivieren e risaliremo l’altro letto del fiume fino al camp dove passeremo la notte, Mata Mata. Fino verso le 10:00 gli avvistamenti si susseguono e sono uno più spettacolare del precedente: leoni, ghepardi, ma anche giraffe, antilopi, gnu e una varietà incredibile di uccelli. Fantastici sono particolarmente i leoncini che giocano e i tre ghepardi all’ombra incuranti di noi curiosi che li ammiriamo dalle auto. Dopo il pranzo consumato a Twee Rivieren, dove facciamo anche un po’ di provviste extra e di carburante, risaliamo pian piano verso il confine con la Namibia, dove si trova il camp (è un posto di frontiera a tutti gli effetti). Mata Mata è come Nossob, stesse caratteristiche e stessa erogazione della corrente elettrica, ma stavolta siamo preparati: viviamo all’esterno del bungalow fino a dopo cena, ma nel frattempo abbiamo impostato il condizionatore della camera in modalità “pinguino”, così stanotte riusciremo a dormire. Lo stratagemma della stanza refrigerata ha funzionato, e stamattina ripartiamo belli riposati verso sud, per l’ultima tappa del nostro viaggio in questo splendido Parco. Non abbiamo da fare molta strada, quindi dedicheremo la mattinata agli avvistamenti e il pomeriggio al meritato relax e all’organizzazione della prossima giornata di viaggio (torneremo ad Upington, e poi andremo verso Cape Town attraversando il Karoo e fermandoci qualche giorno sulla costa, per info su tutto il nostro viaggio cliccate qui ). Questa ultima mattina ci regala uno degli avvistamenti più incredibili di questi giorni: proprio accanto alla strada un gruppo di ghepardi sta facendo colazione con i resti di uno gnu, e le foto che ne vengono fuori sono l’essenza di questo mondo fantastico e selvaggio. Come da programma il pomeriggio è destinato alla siesta nella piscina del camp di Twee Rivieren, ed è un toccasana dopo giornate così intense in un clima così estremo. Questo camp, che è il principale di tutta la parte sudafricana, è molto diverso dagli altri: intanto la corrente elettrica viene erogata h24 (cosa non da poco), inoltre lo shop è molto fornito, c’è un meccanico e anche un ristorante. Anche le sistemazioni per la notte sono di un livello più alto rispetto ai camp satelliti, e questo si riflette inevitabilmente anche sul prezzo. Dopo il tramonto decidiamo di concederci un piccolo bonus, partecipando ad un safari notturno organizzato dal camp: dopo un inizio un po’ in sordina, al calar del buio più totale, è tutto un avvistamento dietro l’altro di leoni a caccia nella notte, e siamo a poco più di un kilometro dai cancelli di “casa”! In una parola: SUPERLATIVO. Rientrati al camp, dopo una buona cena al ristorante è ora di andare a nanna: domattina partiremo abbastanza presto, il viaggio continua!



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