Kerala. Uno stato mare e monti… e perché no città

Solinghi, normali, felici.
Scritto da: ataru
kerala. uno stato mare e monti... e perché  no città
Partenza il: 13/03/2010
Ritorno il: 27/03/2010
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
Kerala addì 13 marzo 2010, Volo ethiad,messo a rischio più volte prima da una ipotesi di cancellazione ritorno,in secondo istanza uno sciopero semiimprovviso che ha bloccato la metà dei voli,ma per fortuna questo no,590 € milano malpensa abu dabi ,trivandrum,e poi treno alle 6 30 del mattino,taxi e finalmente arrivati. Si parte,1 grado,inverno noioso,noia tutto,la politica,le scaglie di umanità,in questi giorni tutto mi è caduto addosso,e come sempre prima di partire,nessuna voglia…come al solito 3 ore prima in aeroporto,meglio così perché siam riusciti a farci cambiare i posti scegliendo i più ambiti,ovvero quelli delle uscite di sicurezza,essi non possono quasi mai essere prenotati e si rendono disponibili solo al check in escluso per poche compagnie che in ogni caso ti fammo pagare un surplus,saranno 5 ore e mezza di viaggio per abudabi e 6 per trivandrum,scopriremo ad abudabi che c’era un volo da li per cochin,affronteremo 4 ore di treno per giunervi,massì evviva l’avventura,scopriamo la compagnia aerea tra le più economiche del momento per il basso costo delle spese aeroportuali,e per il non trascurabile particolare che sono produttori di petrolio i signori arabia saudita.Aereoporto eccezionale di desine con parte centrale simile all albero di Avatar,e gli alieni che vi garantisco sono tra noi.Il secondo volo è meno fotunato del primo,caldo caldo,si dorme poco si atterra,e mostra il nostro visto costato 50€ per l’india,apperò,mi scopro parente di questi operosi signori,tutti con i baffi ,la fiera del mustazzo..eccezionali,come sempre noi occidentali siam comodi,e comodi viaggiamo per loro è incomprensibile il fatto che possiamo ma non ci vestiamo eleganti per ogni cosa,loro vi garantisco,con un gusto estetico lontano dal nostro certo,son molto più coordinati colorati fieri e puliti di quanto noi backpackers o fricchettoni multigenerazionali siamo. Atterrati alle 5 troviamo stipati nell androne bagagli in stato di abbandono,ma il doppio controllo rende poco praticabile l’appropriarsi di altro bagaglio che non sia il proprio,appena usciti c’è la compagnia di taxi prepagata per molte destinazioni,il veicolo con l’aria condizionata costerà un po di più,ma visto i 35\40 gradi con umidità vicina all 80 % vi garantisco non essere cosi marginale,poco più a destra c’è un cambiavaluta e nessun bancoma(atm)cambiate poco però scoprirete essere il cambio meno vantaggioso di tutta l’india poi troverete bancomat e banche ovunque,la corsa in taxi con aria condizionata ci costa 310 drm (600 diram un euro in media)arriviamo alla stazione attraversando una città gemita di persone nessun molestatore nessuno insiste,tanti colori tanto bianco un ordine per noi non concepibile,ma tranquillo.Giungiamo in stazione scesi dal taxi che odora di gelsomino,come molti ambienti da questeparti,e capire qual’è la nostra carrozza è arduo,ma non ci sono problemi,i villici son molto gentili e si offono volentierissimo di aiutarci,la maggior parte dei vagoni è senza aria condizionata con finestrelle di 40 x 40 cm,con sbarre spesse 3 dita,insomma non un bello spettacolo,come gli scarafaggi sulla banchina almeno 2 o 3 usciti da un libro cafkiano,non ci capiamo ma son certo che se sapessero parlare sarebbero gentili,ci accomodiamo nella nostra carrozza e tutte le poltrone sono in un senso,fuori da tutte le carrozze c’è dipinto in un verso il numero del treno che seguirà quella direzione e sotto il ritorno con un nuovo numero,per sempre una volta si andrà con le spalle nella direzione sbagliata e al ritorno in quella giusta il treno non girerà mai…partiamo 10 minuti di ritardo,e comincia un viavai di venditori di chai(té) cibo,bevande è un continuo,avani e indietro l’aria condizionata è settata dalla algida…oggi lo sbalzo di temperatura da 1 a più 40 rende tutto un pochino più faticoso,attraversiamo molto verde,molta vita campi raccolti,colori sui corpi,vita…Giungiamo a ernaculam dove prendiamo un taxi per fort cochin sita a 14 km dalla stazione,una serie di isole in fila,la rogue consiglia di arrivarci con u traghetto,optiamo per il taxi 380 rps più dieci di pedaggio,arriviamo alla vasco house in centro,ed è molto meno bella dell atteso,la loro evasività sull aria condizionata si rivela sulla non esistenza dell aria condizionata,ora troppo sbalzo di temperatura troppo stanchi ci corichiamo meditando sul da farsi,optiamo per la ricerca di qualcos’altro e troviamo delight a pochi passi molto più accogliente con aria condizionata a 1800 rps,meraviglioso,ci scusiamo paghiamo la notte prenotiamo per farci un po perdonare una escursione con possibilità elefantesche e gita alle cascate cosa che li rende meno arrabbiati con noi,assieme a quello anche i biglietti per la danza tipica iniana e del kerala,la qual cosa ci piacerà e farà sprecare pellicole e pixel di fotografie,poco prima di andare proviamo i bancomat,funzionano,provarli sempre il primo giorno fidatevi,poi andiamo a fare aperitivo nin una teeria meravigliosa ove succhi te e omelette ci hanno deliziato,nei prossimi giorni subiranno ulteriori incursioni. Dopo lo spettacolo la cena indiana,buona,ambiente rustico,noto che il pane fritto ,la melanzana al curry e il loro basmati lusingano il palato”talk of the town”.Il sonno segna una giornata che ha avuto una escalation di sensazioni ora nanna,domani è un altro giorno. Cena x2 450 rupie spettacolo 200 a testa treno x 2 540 domani l’escursione per due di tt il dì costerà 2000 rupie.

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Sveglia alle 5 e 45,gita agli elefanti di fronte al monastero di san tommaso,ove si dice egli lo fondò con lavaggio nel fiume dei pachidermi,essi vanno lavati 2 volte al giorno per essere in buona salute,tante fote,e dopo via verso un altra ora e mezza di viaggio verso le cascate ,imponenti e piene di indiani è pur sempre domenica e loro fanno la gita come molti approfittando del caldo per fare un bagnetto o semplicemente stare assieme,bella esperienza attraversare parte di questo paese colorato e gentile. Tornando ci buttiamo verso il primo massaggio ajurvedico,durata un ora 1000 rupie,fisico non si puo fare assieme ci si spoglia completamente una monomutanda si pone sull intimo,uomini massaggiano uomini,e donne le donne,il massaggio viene sfregando muscoli con olio tanto olio frote e retro,una doccia alla fine ristora e microsanifica i doloranti muscoli,decidiamo di accettare un consiglio della lonley buonissimo e losco a suo dire,ne buono ne tantomeno losco,da salt’n pepper….lasciamo stare va..ora son distrutto,domani finalmente si dorme almeno sino alle 7:30.

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Svegliati alle 7 ma per jet leg freschi pronti alla prima colazione e ahimé al primo caffé indiano…lasciamo stare per fortuna il té è delizioso,come la frutta come il pane toastato,la colazione qui alla Delight homestay(cosi si fanno chiamare qua i b&B home de sharm)viene servita nel salottone con parquet in legno limpido di casa loro,una casa coloniale,bellissima,lustrata a specchio,condividiamo il tavolone con due simpatiche e attempate avventrici credo americane che ritroveremo in seguito nel palazzo del maraja come da probabili accordi precedenti la nostra stanza era prenotata,ma il nostro simpatico ospite ci ha trovato una homestay vicino,dice altrettanto carina e pulita,dice allo stesso prezzo,di fatto è una casa in teck ristrutturata,molto bella e vicinissima,chiediamo sempre a lui consigli sul proseguir del nostro viaggio,egli allora dipana la nostra matassa che non aveva molto spago,spostare la prenotazione ad aleppey e la houseboat,e avventurarci a monnar e a peryar,tra i monti e la natura,vicino alle piantagioni da té ove gli scozzesi si sentivano tanto a casa loro,il solo leggero inconveniento è il costo,dato il tempo esiguo il consiglio è prendere un veicolo con autista al prezzo di 1550 al giorno x 5 giorni quasi 8000 rupie,che sono 135 € …pensandoci decideremo per questa soluzione,in seguito vi diremo com’è andata,chiama ad aleppey per spostare la data,ma l’hotel dice che con l’aria condizionata non l’ha per quei giorni,allora salta la prenotazione,chiamiamo subito un altra scelta che tra l’altro conosce e ci va bene,sembra che grazie a questa chiaccherata i prezzi siano sensibilmente diminuito,lui non sa di fatti che chiedemmo,spammando le @ di aleppey tutti i prezzi e quello aveva la stanza a 2200 ora vien via a 1550,e la houseboat a 6500,con aria condizionata ora 5500…benissimo…Decidiamo di prendere un tuc tuc..api riattate a trasporto turisti per 30 rps ci porta alla parte opposta della città a vedere il quartiere ebreo con la sinagoga, caratteristico bello,intenso,da li dopo aver fatti felici un paio di negozi proseguiamo verso il palazzo mattancherri,fatto costruire dai portoghesi per il maragià,per ingraziarsi favori che poi non ebbero,ma fu chiamato palazzo dutch in onore degli olandesi che lo ampliarono(ingresso 5 rps)tutte le volte in legno di teck molte opere murali con visnù sciva e compagnia deando belli e intensi,metà della mostra è chiusa per nuovo allestimento,vale la penna,da li sotto il sole 40 gradi e l’umidità di una foresta tropicale ci avviamo verso una zona ricca di camion e negozzi piazzati li come cabine portuali,stock di bidoni per nafta e paglia,capre e gatti ovunque,panni appesi colori sui corpi delle donne e negli occhi di tutti,salutano sorridono sono gentili,tutti ,a tutti i livelli,qua la scelta di casta è radicata,e nonostante i che guevara nelle corti la falce e il martello nei luoghi di assemblea quel che per loro è sempre stato rimane,naturale come i baffi sui volti degli uomini.Dopo aver visto un paio di gallerie e interni di cortili con pittori e designer cerchiamo il luogo consigliatoci dalla lonley per immergerci nel loro mondo con il cibo,al ramathula hotel,qui le posate sono solo per noi stranieri prendiamo un biriani di pollo con riso e un qualcosa di carne con spezie,inutile dire che era ottimo,questo piattone e l’acqua ci è costato lo sproposito di 100 rupie nonsiete forti in mate vero??? circa 1 euro e 70,prendiamo pasciuti e felici un tuc tuc per tornare nei nostri meandri,abbiamo prenotato un massaggio con polvere di erbe e un massaggio contro la sinusite alle 3 e mezza dal concorrente dei massaggi ajurvedici di ieri sera,leggermente più cari ma li ho trovati ottimi,più delicati,e ora respiro tanto da poter tirar su i tasti del portatile.La nuova home costerà 2000 rupie con colazione a notte grossa la stanza pulita e freschissima,ottima posizione,certo la delight aveva un giardino che sembrava eurodisney,ma qui il classico sovrasta tutto. Dopo il massaggio doccia e ritorno al classico teapot,mai più senza,azzardo a una torta di cioccolato…vi ho detto che anche oggi ci sono quasi 40 gradi?,ed è meravigliosa,ci appropinquiamo per la cena,il luogo è lontano e in riva al mare,ma il ristorante è molto bello fort house l’hotel,imbarazza un po l’entrata ,sembrano disdicevoli gli infradito e la maglietta con un coniglio che ingroppa una gallina,ma non ci badano,loro evidentemente vedono oltre l’abito,dritto al portafoglio,che di solito è dietro(che osservazione filosofica i soldi son sporchi vicino allo sporco del nostro corpo,sporco necessario,,,,lo saranno anche i soldi??? marò temomi,ma no divaghiamo,ondivaghiamo)su un moletto si cena,e sardine fritte con un po di piccante e lime,acqua due coche due piatti di pesce e uno di melanzane,o egg plant o obergine al curry(mai più senza)900 rupie(di solito la nostra media è tra i 400 e i 500) ovvero 16 euri.Torniamo a piedi alla home,anche per digerire saranno 2 o 3 chilometri ma il pesce deve ridiscendere la catena alimentare,giungiamo alla home con nessuna precisa idea per domani e certezze per i 5 giorni che verrano in seguito,ora nanna son già le 22 e 10.

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Assonnati alle 8 10 c appropinquiamo a questa colazione nuova,ci presenteranno uova al paletto omelette con le verdure pane tostato burro marmellata ananas banane tè latte e volendo caffè,in veranda,si è lenti sapendoci sereni,finalmento il sentore delle vacanze viene anche sentito dal corpo,organizziamo il matiné e il primo pomeriggio,gita al museo indoportoghese qua accanto,dove pale d’altare e immagini del cristo con giuseppe e maria ma col giovane in età puberale,in effetti non vedevo i brufoli ma l’altezza era di un 12 \15 enne,onestamente non vale la pena,ma si sbaglia volentieri,via verso una basilica di santa cruz,la seconda per grandezza nel sud dell india,con decorazioni italiane,e l’altra del 1789 chiesa di san francesco che ospitò per 14 anni le esequie di vasco de gama,ci dirigiamo poi per prenotare un massaggio a 4 mani,non che visnù massaggi ma ti innondano di olio su un tavolo con scolatoi,lìolio ha proprietà curative,tiepido viene versato seguendo il giro arterioso,gradevole,una esperienz.Il pranzo lo si fa da rotì dal,fuori c’è scritto specialità dell india del nord,in realtà tutta l’india è rappresentata dal suo menù con diversi piatti completi per un pasto intero,in effetti due tipi di curry,un paio di zuppete vegetariane spinaci e patate,una salsina allo yogurt e nella mia scelta del pesce con curry,ottimo,molti indicano questo posto,molti guidatori di tuk tuk ci accompagnano i viaggiatori spartendo con loro tavolo e pasto,a questo proposito non ho ancora scritto dei guidatori di api per turisti,essi in media dovrebbero chiedere per un oretta di tour 50 rps ma spesso si offrono per un poco di più a girare per 2 3 ore facendovi vedere di più più accuratamente,in questo caso dite chiaramente che va bene ma che non vi interessa nessun negozio,vedrete che il signore rinuncerà facilmente a voi,a meno che non vi interessi anche fare acquisti in questo caso sarà felice di portarvi da negozianti dai quali prenderà una percentuale,perchè no,in fondo ricordatevi che uno stipendio medio è di 800 dollari all’ANNO. Oziando tranquillamente la quiete trastulla e il libro tranzolla,indi impigriti saltiamo la generosa offerta dello spettacolo tipico al centro culturale,o ai violini che subito dopo suoneranno,ci dedichiamo alla cena,abbiamo chiesto pesce e ci viene anche consigliato il fish and chip,abile specchietto per le allodole turiste,perché c’è tanto pesce e poco chips,ottima cucina del luogo.In moltissimi posti la vendita di vini birre non viene elencata in menù perché la licenza su suddetta vendita è veramente costosa allora vi troverete a ordinarla e vedervi portare una teiera con una tazza per il té,dopo il primo attimo di smarrimento vedrete versando la schiuma sul dorato e ambito fresco liquido,l’ultima volta mi è stata servita dentro un contenitore di wodka a vite….forse da meno nell occhio di chi deve controllare una bottiglia di wodka a pasto anzichè uno di birra,ma tu sorridi e fai un movimento col capo tipo i cani o i gatti con la testa a molla nelle macchine,che vuol dire,si,no,forse,puo darsi…la usano un po per tutto,te sorridi e vai avanti,loro sorridono sempre.Tra le altre esperienze della giornata una ripetizione del tea pot,provammo a cambiare caffé andando al fusion trendy kashi art cafè con fotoritoccate immagini indiane seppiate alla parete e molti occidentali a fare colazioni,alternativi specchi in gabinetti,proprio incastonati nella tazza appesa al muro,forse per analizzarne il sarcastico e neanche recondito significato,non han trovato un posto per noi,dunque non è posto per noi,pazienza altrove ci amano e noi amiamo altrove. Domani si parte per munnar,in molte descrizioni il paradiso in terra,piantagioni di té che sfiorano il cielo,e sarà di nuovo vapore.

17 3 Come anticipato si parte per il monnar,wilson il nostro autista guida una delle mille ambassador che hanno una 4oina di anni,diesel e senz aria condizionata,ma spaziosa e comoda,si parte e ci chiede perché non vogliamo vedere gli elefanti quasi intristito,ma spieghiamo che gia li abbiamo visti,comincia a spiegarci le piante,e l’albero da gomma si ferma e entriamo in un campo,è gentile e disponibile,pian piano che passa il tempo ci rendiamo conto che questa è stata un ottima idea,si ferma in punti panoramici ci spiega le varietà di piante che non abbiamo mai visto,30 chilometri prima dell arrivo a monnar c’è un giardino delle spezie,un ampia distesa con piante di cardamomo, un vecchissimo(140 anni)jackfruit,l’orchidea della vaniglia camaleonti,eucalipti,anche fragole,cannella chiodi di garofano,eccezionali profumi il fiore dei tre giorni,ogni fiore dura 3 giorni e ogni di cambia colore sino ad appassire,poi il fiore che fiorisce ogni 12 anni,e la prossima fioritura sarà nel 2018 tutti assieme per 5 mesi.Ripartiamo,arriviamo all’home stay,lui ne suggerisce una e per prezzo e condizioni la troviamo buona,ci sono anche delle stanze con letti a castello per i driver,li conosce bene si vede,ma sul serio il posto è carino,1200 rupie con tase e colazione.Qua a 1500 metri di altezza si sta un pochino più freschi e lo spettacolo di distese di colline piene di piante da té è unico al mondo tutte le tonalità di verde,dopo un pranzo all’hotel … ottimo pranzo fatto di tali all you can it,i tali sono un cerchio di salse zuppette e col riso bianco ti danno piacere,in più son pronti a ricaricare la pietanza che finiscifino a dire basta,posto presentatoci dal driver onestamente non ci sarei mai entrato…sbagliando.La città di munnar in se non è nulla di ché un aglomerato urbano senza grandi perché,pratico,ma tutto attorno è una trasposizione dell eden,dopo il giro alla fabbrica storica del té ci appropinquiamo a scalare una collina per le stradine usate dalle raccoglitrici di te,poco più di un sentiero,e non so neanche se lecito o no il nostro transito,di fatto non incontriamo nessino siamo vicini al tramonto e in alto sulla valle,vien da dire vedi caro questo un giorno sarà tuo,un percorso di trekking di 35 minuti semplice,ma meritevole,torniamo dalla strada passando una diga,ma più bello era il passaggio vicino al golf club ,ma così abbiam chiuso il cerchio,il nostro driver ci sta aspettando vicino al ristorante che ci ospiterà la sera mangiando delle sorte di patatine fritte solo che non sono patatine ma banane tagliate sottili,dando lo stesso sapore,poi tiepide gnam come a cuba…tanti chilometri stessa meraviglia.Doccia veloce e ristorante sn,tavoli condivisi ottimo cibo,ci segnalano le guide il pollo al burro,il quale beatamente bissiamo e proviamo in più tutti e 4 i pani in loro possesso,uno quadrato e tiepido vince ottimo e ripetibile,domani molto altro,son quasi emozionato,l’odore del te oggi mi ha fatto sorridere di un piacere primordiale,il verde ha rilassato la fatica un po pulsa il sonno sarà ristoratore.

18 3 Si parte al mattino dopo una notte fresca,anche troppo colazione banane ananas latte e té gelly e butter,a 32 kilometri da qui si sale in mezzo ai monti superiamo i milleseicento metri,una vista in mezzo ai monti quasi svizzera in tamil nadù si passa per giungere in mezzo alle piantagioni di tè e in mezzo a due ponti che non son altro che la sommità di un paio di dighe,incrociamo donne che raccolgono il té il quale viene pagato a loro 8 rupie ogni 20 chili,le donne fanno questo lavoro perché non perdono tempo non fumano,non chiaccherano durante il lavoro,e un po in tutta l’india il lavoro duro vien fatto dalle donne,facciamo alcune foto loro vogliono vederle subito son curiose e vanitose e con dei sorrisi che allargano il mondo di nuove speranze,in una piccola bustita tanta perizia,tutte le piantagioni sono in terreni impervi e la raccolta è quasi impossibile effettuarla a macchina. Giungiamo in un posto chiamato echo point,una delle rive del lago artificiale,loro la amano,i pedalò pedalano,a noi sembra triste e andiamo via,nel tragitto vediamo un elefante lavorare spostando tronchi,è goffo ma efficente, vediamo anche saltare uno scoiattolo gigante col muso scuro,fantastico,ci appropinquiamo a una specie di giardino botanico fatto di soli fiori,la zona è quasi equatoriale,indi i fiori sono prepotentemente colorati e belli,foto foto foto,ultime 2 tappe il cbo,prima allo spoon silver ottimo,e ultimo bel momento un giro nel loro mercato di verdure,carne,sartini e sartine in negozietti grossi 3 metri per tre in sei a cucire con macchine di vent’anni…immagini e colori,ricambiano sempre un sorriso con uno più grosso.Si torna nel nostro home stay a goderci un po di relax e lettura nel giardino in riva al fiume,a un certo punto qualcosa si muove è una mucca che girella nel giardino più in basso,viene quietamente invitata ad allontanarsi,la serata si conclude al ristorante qui vicino,lo stesso della sera precedente,solo nuove pietanze,consiglio il paper dosa,e il parota special….ottimi,domani si parte per perriar,la più grande riserva naturale del sud dell’india e a quanto sembra dormiremo nell’unica homestay ubicata all interno della stessa . Sveglia alle 7….

19 3 Sveglia alle 7,colazione veloce,anche sta notte è stata fresca,paghiamo,1200 a notte(20 euri) la strada comincia in mezzo alle piante da te curve curve e curve,ci dividono 110 km….credo di curve,in effetti sarà così passeremo in mezzo a foreste di cardamomo,il migliore del mondo,nasce spontaneo sottobosco,in effetti il te al cardamomo è molto buono,verso mezzogiorno arriviamo un vialetto sterrato riscuote tutta la diffidenza,poi la stanza in cima alla torre con vista sul parco mitiga ogni dubbio,bufali liberi pascolano e ora che è notte(22 30)luceaan le stelle e le torce prestateci fan intravedere cerbiatti attorno alla casa e altri animali,un giardino confuso disordinato ma ricco,il proprietario è stato per 18 anni guardiaparco è ci suggerisce il safari,con partenza alle 5 del mattino uffff,speriamo ne valga la pena,altro giardino di spezie e qui piante ayurvediche,e massaggio,il migliore sino ad ora con sauna in box finale,mi spiegano che una delle differenze dei massaggi è la qualità dell olio,poi dopo il massaggio nel quale in abbondanza viene usato prima di farsi la doccia bisogna attendere un oretta affinché le sue proprietà abbiano pieno effetto,prima di cenare sempre nella home stay meatow (75 rps)andiamo a vedere uno spettacolo di katicala,tipico del kerala ne risulta un qualcosa di pesante,ma si assiste al trucco e alla vestitura del personaggio. Apprendo che la paga media di un raccoglitore uomo di té per quasi 10 ore è di 140 rupie,donna 120.Anche oggi ho avuto la netta impressione di essere in un bellissimo posto.

20 3 Ormai le 17 e 24,questa mattina alle 4 e 40 è suonata la sveglia,e suonati siam partiti su una jeep alla volta del parco riserva naturale il disturbo viene 1650 rupie a testa con trasporto colazione pranzo amenità tour in boat e trekking,quest’ultimo si rivela la cosa più impegnativa e appagante,al mattino in jeep vediamo più animali,fervono all’alba e all’imbrunire,scimmie manguste spece di cervi,scoiattoli tricolori,aironibufali e orme di tigre,tanta fatica nella foresta,3 ore e mezza di su e giù orme di tigre maschio(ha l’asse vertivale più lungo,fosse l’orrizzontale sarebbe femmina)orme di elefante e di uomini e donne che tagliano il bamboo per venderlo alle cartiere,lavoro stagionale di 4 mesi in 4 mesi,durante i 2 mesi di monsoni tutto si quieta.Non è uno dei momenti migliori per far trekking le foglie cadono e anche un ninja farebbe rumore,in più molti animali sono in alto più al fresco,dicembre è il periodo adatto per gli avvistamenti e la natura rigogliosa. Purtroppo è scoppiato un incendio indi il termine del nostro tour finisce un po di corsa tra un po di fumo e il divertimento di molti che amano le fiamme in libertà.A breve ci butteremo tra le mani di nuovi massaggiatori,dicono i migliori della città controllati dal governo.Dirovvì.Questo nuovo massaggio di altissima qualità e professionalità si è tenuto su un classico tavolone in legno con scolatoio,mi è sembrato un po meno pulito del precedente e questo mi ha disturbato un pochino,ma la qualità e la cura è indubbia,alla fine il bagno di vapore e l’asciugaggio con asciugamani,con divieto di doccia per un oretta affinché la pelle assorba tutto l’olio,a tal proposito in un negozietto adiacente vendono tutte le pozioni ayurvedike,compriamo l’olio(190rps)le gocce contro la sinusite,(33 rps)e del balsamo di eucaLIPTO QUA PRESENTE IN ABBONDANZA. Torniamo alla homestay,per cena pesce in salsa piccante riso salsine al curry e dolcino di riso tiepido,accuso una certa difficoltà,8 giorni di salsine e curry ti fan desiderare qualcosa di semplice come niente altro,eco il proposito per l’indomani.Dopo aver avvistato cinghiali ,sambai,tipo dei cervi e un gattino si crolla sotto uno spicchio di luna e le stelle che si vedono dalla finestra essendo al terzo piano in una specie di torre la meraviglia delle stelle indica il sentiero per il sonno,nella jungla le lampadine del trekking notturno rompono la monotonia del buio,il posto è bello.

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Dormito 10 ore,ero cotto,ora la colazione di fianco a una voliera di pappagallini grossa 3 metri perdue e mezzo per due,nessuno fuma gli uccelli cinguettano il te al cardamomo è buono l’omlette pomodoro e cipolla,il pane tostato il burro e il gelly e buon giorno e arrivederci,dopo aver pagato e preso alcuni loro prodotti,hanno pepe e cardamomo e altre spezie,non difficile credere sia vero ovunque vi sono queste piante,partiamo leggermente in ritardo mandiamo mail per varkala.$ ore per arrivare ad aleppey e alla gita in houseboat,il viaggio,l’ultimo col nostro driver Wilson,è meno curvoso e pericoloso del tratto precedente,arriviamo in pianura tra le risaie e i canali,sino al mare. Salutiamo paghiamo chiama il signore che ci ha consigliato il viaggio per chiedere se tutto fosse andato bene,noi estasiati lodiamo e ringraziaamo e manciamo,di gran cuore e con gran piacere,la nuova homestay è di fattezze coloniali con mobilia inizio 900,e stanze di un centinaio d’anni ma pulite di recente,si chiama tharavad(1500 rps con aria condizionata e colazione continentale) ed è nel mezzo di due canali che rendono l’appellativo di piccola venezia a questo ridente paesino,ora in tutto il mondo come c’è uno sputo di canale 2 ponti e acquitrini viene paragonato a venezia,ekkeppalle…piuttosto ha un bell ambiente tardo ’60 70,con decadenza di un periodo industriale ormai passato,è domenica e la quiete surreale permette molti scatti a alghe a mangrovie,e case disabitate,pochi turisti siamo l’attrazione principali,saluti e sorrisi,sino alla popolatissima spiaggia ove l’attesa del tramonto viene spezzata con voli di aquiloni e vendita di snack e verdi peperoncini ,foto bimbi e ahimè cammelli per fote,in almeno 10 in un oretta ci parlano salutano chiedono provano l’inglese e noi rispondiamo e rubiamo scatti e salsedine,a tramonto avvenuto si passano a vedere e il ristorante più buono e caro di aleppey e il suo vicino meno caro ma con la stessa cucina(nel senso di cuochi e cucina vera e propria ma diverse portate)e vincerà lui per scelta di portate,grill power,e prezzi,visto che decidiamo di prendere un autista per arrivare sino a varkala,e costerà 1750 rps senza aria condizionata sembrandoci un lusso ma indispensabile,il primo treno sarebbe alle 15 e 45 e la hauseboat ci lascia alle 9 sprecheremo una intera giornata nell attesa,la differenza sarebbe di 1000 rupie,15 euro,avendo pochi giorni decidiamo di investire in comodità,non senza sensi di colpa. Ora son gia le 22 e 30,sonno domani giorno e notte in houseboat,5500 rps(alla partenza per mail avevano chiesto 220 rps per la stanza e 6700 per la boat,il nostro David del delight ci ha aiutati anche in questo non sapendolo).

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Colazione fantastica,continentale,succhi omelette e compagnia cantando,chiediamo se possono tenerci metà dei bagagli per comodità prima di andare per 24 su una barca,son ben contenti di tenerli e li daranno al taxista che l’indomani verrà a prenderci,le barche sono parecchie e assomigliano alle navi volanti sulla sabbia di jabbha de hut,ciccione in vimini con finestre ad arco,sopra un salotto a prua,e due stanze con aria condizionata,solo la nostra sarà occupata,tutto un viaggio per noi,il tour tra i canali fa scattare un centinaio di click e

quello che faremo su una piccola barchetta a pagaia su un canale minuscolo altre 200(questo piccolo tour costerà 200 rps a testa,ma vi garantisco la completezza dell escursione,si passa tra i villaggetti in questo canale largo 3 \ 4 meti,al tramonto poi). Il pranzo è stato eccezionale,la cena altrettanto,tolto il micro assalto delle formiche volanti e altri vari insettilli falenidi attratti dalla luce e chiaramente dal mio ferormone(hihiihihhi)la notte trascorrerà fresca,con aria condizionata,dopo un alba incantevole colazione e ritorno in un oretta alla base,questa cosa mi ha destabilizzato un po,dovevo chiedere colpa mia,credevo si viaggiasse un po di più,in effetti 24 ore di nodi se ne fanno,in realtà si viene dolcemente cullati e viziati,indi se la vostra è la mera volontà del vedere i canali,suggerisco la gita andata e ritorno di un giorno,meglio se con canoa annessa,se no la culla continua dello scafo il beccheggiare tra i flutti la quieta intimità che si puo vivere in questo viaggio ha il suo perché.Arriviamo e il nostro autista ci accoglie gran sorriso e macchina con a\c che non abbiam pagato ma godiamo il fresco lo stesso,l’autista ci chiede se vogliamo passare da un palazzo lungo la strada,perché no diciamo…ma è chiuso per manutenzione,sospettiamo lo stiano preparando per la festa che avverrà giovedì,in effetti stanno salmodiando da un paio di giorni,ma ancora non abbiamo scoperto che festa è,vi farò sapere.Arriviamo a varkalà,dovo ci hanno consigliato il seabreeeze,bello,ma stanno lavorando di fronte e costruendo un muro tra la homestay e il mare,lavori in corso,gentile la signora pulito il posto ma non ci sembra il caso,chiediamo alla guest house prima tiruvambadi,un po più lontanadai lavori,con la meglio piscina di varkala e allo stesso prezzo ci da un cottage e scegliamo questo…1500 rps con aria condizionata,dopo ci accorgeremo che c’è di meglio in questa cittadina di mare iperturistica,a parte i 4 km di spiaggia ha una splendida scogliera che per due km ospita caffé negozietti ristoranti e homestay. Chiederemo prezzi,per mero masochismo e troveremo la santa clause homestay con stanza come la nostra ma vista dalla scogliera allo stesso prezzo,clafoutties splendido complesso con tanto di giardinetto a 800 senza a\c e 2500 con,poi la smettiamo perché gia girano,la spiaggia è larga,e a malapena riesco a non andarci il calore è tanto,prendiamo una cosa da mangiare(male)e un paio di cose da bere(meglio)in un posto con balconata ma povero,mai più siamo tentati da trattorias,tibetani che cucinano lasagne pizze ,indiano e pesce fresco,di questo ci ciberemo,un pescione di un chilo e mezzo 8 gamberoni 8 morbidissime seppie due birre due succhi una tisana e un dolce più 20 minuti di internet al prezzo di 1190 rps…quasi 20 iuri,ma domani torniamo il meltin poti di tibetani che cucinano italiano in india è una tentazione troppo ghiotta per non provarla,domani non resisteremo alla tentazione. Prima della cena torniamo in albergo un po sconsolati,la giornata si è rovinata l’alto profilo sostenuto sino al mattino ha subito una svolta,ci buttiamo in piscina per sbollire il negativo e in effetti il tiepido bagnetto senza turisti in questa grossa e colorata vasca un po allevia le pene,e oltre le formiche assalitrici di un pacco di anacardi altre sorprese non abbiamo avuto, credo non cambieremo location in più domani è probabile un massaggio,lontano dalla giornata no delle vacanze,c’è né sempre una in tutte le vacanze.è tardi son le 22….nonostante i locali invitanti con musica dal vivo o reggue abbiam ritmi diversi.

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Poco convinti con una distonia ambientale,riusciamo a mettere a fuoco un pochino di più la disapprovazione,la scogliera è bellissima ma per la prima volta ci rendiamo conto che la disapprovaziona è portata dalla spazzatura,dall’aria di fine stagione dall’innocenza violata che sino a questo tratto trovavamo spontanea e genuina nelle persone,decidiamo di partire per trivandrum dopo pranzo per poter fare l’escursione al palazzo padmanabhapuram palace e tempio suchindram e al monumento a gandhi e al monumento di vivekananda a kanyaknutrono,partiamo presto per l’escursione pregandoumari,ove tre mari si uniscono oceano indiano mare arabico e golfo del bengala,per molti luogo sacro. Dopo aver preso le lasagne dal tibetano,e la pizza,le prime ottime escluso per l’uso ingiustificato e dissacrante dell’aglio,il secondo come sempre all estero una delusione pneomatica,partiamo sapendo che ci mancherà il pesce,ci lasciamo convincere dal nostro ospite tibetano a prendere il tuc tuc e il treno,per risparmiare un po,in effetti il risparmio è alto,non riusciamo a salire nella carrozza con tutti indi entriamo nella prima possibile senza badare,son le cuccette di seconda con aria condizionata,disabitate e gelide,anni 50 senza amore,decidiamo di attendere il controlloree il relativo destino,a ogni passo ci sembra sia il decisivo,ma così non è,di fatto le intenzioni erano oneste quelle di passare da un vagone all altro sino al nostro “carro merci”in realtà è l’omino che prepara i pallets di lenzuola,che ci impendisconodi proseguire,in 40 minuti arriviamo alla caotica trivandrum,andiamo al box con prepayed tuc tuc,costa una rupia,gli dici l’indirizzo o lo indichi e loro ti fanno il prezzo in rupie che dovrai pagare,pagherai come gli indiani.Andiamo al wild palm homestay,un attimino decadente e caro 1800 rps,bella la zona,ma non ci sembra il caso,andiamo all’ymca e neanche ci fanno entrare,no reservation??? no room,ne guardiamo altri 3 ma niente,dopo due ore finalmente arriviamo all’ultimo nostro hotel il regency,ha solo una camera senza ac,a 780 rps,con semipromessa che l’indomani si sarebbe liberata una stanza,ok.Doccia e fuori si va a vedere il loro mercato contrattando un tuctuc,il mercato non ha quasi turisti,ci sono frutti non molti banchi,ma sopra a tutto banane nelle sue 15 versini,mini,meno mini,rosse,per fare le chips per le insalate,verdi gialle mediepiù banane per tutti,e pesce,le donne vendono pesce e le donne lo comprano,bizzarro settorial mercato compro mezzo chilo di peperoncini,e usciamo,al di fuori c’è una moschea e di fronte la chiesa di san giovanni con una statua di un cristo a braccia aperte a 20 metri di altezza rivolto verso la moschea,geniale,mi stupisco dell’uomo sempre.Passeggiamo sino al posto dove dovremmo cenare,in realtà risulta un tantinello deludente,torniaamo in hotel e prendiamo un po di fresco prima di affrontare la calda notte,frutta ,gelato alla papaya,e te al cardamomo,buonerrimo. la notte si sonnecchia,e le zanzare si divertono un mondo partiamo alle 7 e ripreghiamo per una stanza con ac per il nostro ritorno.Partiamo alla volta del palazzo un oretta e mezza e siam li,molto grosso,edificio in tek,ci vuole un oretta per girarlo tutto ma la parte finale con pergolato di statue è impagabile,poi al tempio,che quasi non viene nominato dalla guida,e come sempre risulta essere una delle cose più belle viste nel viaggio,di fatto statue e corridoi meravigliosi,un paio di particolari,gli uomini devono accedere a dorso nudo,e tutti senza scarpe,anche al palazzo senza scarpe,è la prima volta che così tanti mendicanti ci si parano di fronte,in effetti non sai mai come comportarti.Partiamo per i monumenti e il mare,l’atmosfera è penetrante in effetti per loro è importante,il posto bello e vediamo anche dei pavoni in natura,la guida si è scordata di dire che il tour riguarda solo lo spostamento,poi i biglietti il pranzo è tutto a proprio carico risulterà 550 rps di viaggio in pulmino,più 400 più o meno atesta tra biglietti e pranzo,ci sarà anche un orrendo museo delle cere.brrrrrr.Torniamo con un oretta di ritardo,ri grrrr,e la stanza non l’avevano cambiate,dopo un po di pantomima italiana,salta fuori la stanza,più cara ovvio ma è giusto,domami ultimo giorno gireremo trivandrum.

26 3 Masala dosa è l’urlo di battaglia della giornata esso ha finito la serata precedente e iniziato il nuovo pranzo e la nuova cena,a colpi di succo di papaya,il luogo del peccato si chiama juices & species il masala dosa è una sorta di piadina grossa fatta con farina di lenticchie dentro alla quale una sorta di stufato di patate e cipolle e semini al curri,con tre salsine una rossa piccantina con carote e patate,una bianca,e una arancione solida,meraviglioso,oltre che economico anch’esso si apprezza al suo meglio con le mani senza posate,come quasi tutta la cucina indiana,c’è da dire che quasi tutti i ristoranti sono attrezzatissimi di lavandini bene in vista,tendenzialmente usati SOLO DOPO aver mangiato. La prima intenzione della mattinata è quella visitare tempio da fuori(ai non indù non è concesso l’accesso)dove un simpatico indiao ci spiega cosa fotografare e dove,in più ci fa vedere la lavorazione del legno di sandalo nel quale viene intagliata la variegatà santità indiana,manciato ci avviAMO VERSO IL PALAZZO puthe maliga,palazzo ancora privato della famiglia dei maragià,30 rps l’ingresso più 30 per la camera che puo essere usata solo fuori dal palazzo,il palazzo è bellissimo nel suo interno nelle sue esposizioni,intarsi fini e perfetti,in ottime condizioni,sculture in marmo,armi,fini lavori di mobilia,ambienti ampi,meravigliati di tanta sorpresa,la guida l’accenna appena,ci dirigiamo nel prospicente mercato ortofrutticolo,ovviamente non ci sono occidentali,e le foto si sprecano,la vanità degli uomini è imbarazzante,mentre le donne sono un pochino schive,ma spesso un sorrisone mi salva da un insulto. Dopo il pranzetto ci facciamo portare nel museo\zoo(sono ubicati nello stesso luogo)sito dall’altro lato della città,purtroppo il museo sarà chiuso per un altra settimana per lavori,ci rimane lo zoo,a detta della guida,affrontando le mie stesse riserve inerenti la crudeltà,è il più bello e ben tenuto dell india,in effetti gli ambienti sono spesso ampissimi,le scolaresche impazziscono,e anche io ho avuto l’occasione di avere una specie di regresso all’infanzia e emozionarmi di fronte ad animali oggettivamente tenuti bene,curati e accuditi,ne ripeto la crudeltà non ammissibile,ma sono caduto in tentazione. Usciti di li si corre a prendere gli ultimi acquisti nel centro del turismo del kerala(a trivandrum non ci sono molti souvenir,molti di più ne troverete a varkalà,magliette,abiti in seta o in lino,o + economici in poliestere misto mistero e cotone,o a cochi,o periar)si torna in hotel per prendere un po di fresco e cominciare a preparare le valigie.dopo un ora inizzia a piovere,avevamo appena pensato che era una delle vacanze più asciutte della storia ed ecco che piove,opsssss …Riusciamo a cenare e a tornare e ancora piove alle 4 e 45 avremo l’aereo,a breve dormirò…sino a qui…tutto bene.Finito tornati tutto perfetto,col senno di poi avrei cambiato: Atterraggio a trivandrum ripartenza da cochi la ethiad ha partenze e arrivi da questi 2 aeroporti,chiedere di più alle persone del luogo,la prima homestay che ti da fiducia fatti organizzare la prossima homestay,comprerei più olio per sinusite e massaggi,farei più massaggi a peryar,non andrei più a varkalà,oppure sceglierei un altra homestay sulla scogliera,prenderei più tuk tuk,e mangerei più dosa.



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