Kenya per tutti!!!

Ciao a tutti! Quest’estate sono andata in Kenya per le vacanze, dal 27 luglio al 3 agosto, e vi racconto la mia esperienza sperando che possa essere utile soprattutto alle persone in sedia a rotelle. Fino a qualche mese fa ero convinta che l’Africa fosse un continente off limits per me: invece una sera mentre navigavo online in cerca di...
Scritto da: Snow_White
kenya per tutti!!!
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Ciao a tutti! Quest’estate sono andata in Kenya per le vacanze, dal 27 luglio al 3 agosto, e vi racconto la mia esperienza sperando che possa essere utile soprattutto alle persone in sedia a rotelle.

Fino a qualche mese fa ero convinta che l’Africa fosse un continente off limits per me: invece una sera mentre navigavo online in cerca di qualche meta interessante per le vacanze estive ho trovato un’organizzazione che organizza vacanze per persone disabili in Kenya e Tanzania, wow! L’organizzazione si chiama Go Africa Safaris e mi sono subito messa in contatto con loro per chiedere informazioni. Da quel momento sono iniziate numerose email con Yvonne (capo di Go-Africa) per organizzare a puntino la mia vacanza: dal trasporto all’hotel fino alle escursioni. La prima cosa che mi è stata chiesta è se volevo fare un safari e soggiornare nelle riserve, oppure se volevo soggiornare lungo la spiaggia e fare gite giornaliere. Ho optato per la seconda: l’idea che stare in un tipico resort sull’oceano mi elettrizzava ed era più rilassante. Dopo di che mi hanno suggerito diversi resorts ed io ho scelto il Leisure Lodge Beach Resort nella quale mi sono trovata benissimo.

Siamo partiti domenica 26 agosto da Roma Fiumicino con la Swiss Air: scalo a Zurigo e poi via per Mombasa. Lì c’era l’autista Peter ad aspettarci con una jeep adattata per sedia a rotelle (nel senso che con una rampa vieni spinto sulla jeep direttamente con la tua sedia). Il tragitto verso l’albergo dura un’oretta e ti permette di vedere e respirare Mombasa nella sua interezza: gente da tutte le parti, carretti, motorini, caos, colori,…E poi distese di piantaggioni… Insomma uno spettacolo indescrivibile. Bellissimo, ma anche un po’ triste. Al nostro arrivo in albergo siamo stati accolti da un responsabile del resort e da Esther, che lavora per Go-Africa. La prima cosa che colpisce della gente locale è la loro immensa ospitalità, vogliono farti stare bene e sono disposti a fare di tutto affinché tu stia comodo e felice! Infatti dovunque vai trovi persone che ti dicono “Jambo! Everything ok?”. Sono fantastici. Insieme a Yvonne avevo scelto di rimanere i primi 2 giorni al resort per godermi a pieno il relax, piscina, spa,… Insomma mi volevo viziare! Lo staff dell’albergo era super caloroso e sempre pronti ad aiutare, dall’entrare in piscina o al salire sul lettino per i massaggi. Bastava chiedere, a volte nemmeno quello! La prima gita è stato al parco marino Pili Pipa, e purtroppo mi sono trovata in una situazione poco piacevole che avrei preferito evitare. Unico neo di questa vecanza. Sono venuti a prenderci con un pulmino e dopo un tragitto di circa 45 minuti arriviamo ad un punto di ritrovo per rinfrescarci ed andare al bagno, prima di andare in mare. Sfortunatamente non c’erano bagni per disabili ed i bagni normali erano totalmente inaccessibili. Già questo mi fece rimaner male, ma ero fiduciosa che con l’escursione mi sarei divertita. Mi sbagliavo. Il pulmino ci lascia su un pontile, alla fine del quale c’erano delle barchette: le tipiche barchette che usano i pescatori. Quando ci dissero che dovevo salire su una di quelle rimasi un po’ incredula, ma non feci in tempo a rifletterci un po’ su che vengo subito presa in braccio da due uomini e portata giù sulla barca: l’esperienza più pericolosa della mia vita. Se solo penso cosa poteva succedere! La barchetta era piccolissima, di legno, con altre persone dentro (in tutto ne eravamo una quindicina) quindi lo spazio era ridotto. Io sono rimasta sulla mia sedia, e se aggiungiamo il mare mosso, è un miracolo che sia tornata tutta intera! Se non era per mia madre e sorella che mi tenevano la sedia, avrei fatto un volo in mare! Dopo un’ora di “navigazione”, con annesso mal di mare, la barca si ferma e la gente scende in mare per fare snorkeling, ma io non sono potuta scendere perché risalire sulla barca sarebbe stata un’impresa impossibile. Ci sono rimasta malissimo e abbiamo chiesto all’equipaggio di riportarci a terra perché non aveva senso per ME una gita così. Se sapevo in cosa consisteva questa gita e come si svolgeva non l’avrei mai scelto. Lo sconsiglio vivamente a tutte le persone in sedia a rotelle, perché è pericolosissimo e non ti diverti. Torno in albergo tutta triste ma per fortuna i comfort del resort mi tirano su e la prospettiva di altre due gite mi incoraggiano.

Come seconda gita avevo programmato una visita a Mombasa ed è stata una bellissima esperienza! L’autista ci porta al Jesus Fortress dove c’era una guida per la visita della fortezza. Dopo di che sempre la stessa guida ci accompagna per le strade di Mombasa, dove abbiamo comprato souvenir ed anche attraversato il mercato. Uno spettacolo emozionante. Per ripagarci della deludente esperienza del giorno prima, l’organizzazione ci offre il pranzo al Tamarind, un ottimo ristorante di pesce con una vista mozzafiato. Per noi non era necessario, ma pensando ai €300 sprecati per la gita, non mi sono fatta pregare! Dopo il pranzo Peter ci porta al Bombolulu Center, cioè un centro che ospita disabili che per mantenersi fanno delle belle lavorazioni in legno, collane, borse,…Di tutto. All’interno del centro uno dei disabili ci fa fare un giro, e all’interno c’erano anche delle capanne masai. Questa volta torno in albergo stra felice! Ultima gita: safari al Shimba Hills. Peter ci viene a prendere prestissimo e già il viaggio verso la riserva è fantastico. Per nostra fortuna l’autista è un esperto nel trovare gli animali e gli scenari che ci si prospettano sono splendide. Vedere gli animali nel loro habitat naturale è fantastico. Abbiamo pranzato in un ristorante sull’albero (sì avete letto bene, era proprio sull’albero! e stranamente accessibilissimo) all’interno della riserva, e mentre mangiavamo c’erano scoiattoli che correvano tra i tavoli! Fuori c’era un laghetto e se siete fortunati potete vedere gli elefanti che si dissetano. Noi ci siamo dovuti accontentare di qualche iguana! Ultimi giorni in albergo all’insegna del riposo ed ozio assoluto. E poi rientro.

La mia vacanza in Kenya è stata tra i più belli che ho fatto. Questo paese mi ha insegnato tanto, mi ha dato tanto, e tanto ho riportato con me. Non è vero che noi in sedia a rotelle non possiamo andare in Africa, perché grazie all’esistenza di organizzazioni come Go-Africa è possibilissimo. Andateci! Le gite sono state belle, ricche ed emozionanti (ad eccezione del parco marino che sconsiglio fortemente). jambo!!!!



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