Kenya… Per sempre nel cuore
Inutile dire che fin dai primi momenti di impatto col caldo clima africano la tosse e la raucedine provocati dal rigidissimo, gelido febbraio romano si sono dissolti miracolosamente, lasciandomi un senso di benessere totale; via giacca a vento, via pullover, sciarpa, guanti di lana, il paradiso e’ iniziato da subito, li’ in aeroporto.
Il safari di 3 giorni si e’ svolto al Parco TSAVO OVEST, con alloggio nel campo tendato VOYAGER SAFARI CAMP.
Un ambiente stupendo, nel cuore della savana, col Kilimangiaro a fare da sfondo, abbinato ad una sistemazione di un comfort che non credevo possibile in quei luoghi. Non dimentichero’ mai le cene a lume di candele sotto le stelle, davanti a un ceppo fiammeggiante, le nostre esplorazioni diurne e notturne alla ricerca degli animali, la cortesia e disponibilita’ di tutto il personale del campo, un grazie particolare al nostro autista-cicerone Karim e al ranger Steve.
La vacanza e’ poi proseguita al mare, presso il DIANI SEA LODGE, anche qui personale impeccabile, una struttura da sogno, animazione variata e discreta, un mare da favola, sabbia bianchissima, palme, barriera corallina facilmente raggiungibile.
E qui devo mandare un grazie particolare al Beach-Boy Hassan, (treccine rasta, simpatico ed efficiente ) che raccomando di cuore a chi volesse fare escursioni, con notevole risparmio rispetto ai prezzi proposti dalle agenzie “ufficiali”.
Le due escursioni sono state al parco marino dei delfini presso l’isola di Wasini e all’isola di Chale, vero paradiso che mi ha fatto pensare all’incanto di “Laguna blu”.
Ma il Kenya non e’ tutto qui, non e’ solo qui, e’ soprattutto nei dolcissimi sorrisi dei bambini che ti salutano per la strada, che si illuminano per un pennarello o una caramella, e’ nelle stelle che ricamano la notte, nel sorgere e nel tramontare del sole, nel modo di fare tranquillo e sereno (Acuna matata, pole pole), che ti contagia da subito e ti lascia poi nel cuore quella strana, penetrante, dolce malinconica sensazione che chiamano mal d’Africa.
Grazie Karambola, grazie Kenya, non e’ un addio, solo un arrivederci a prestissimo!!!! Gabriella.