Kenya negli occhi dei bambini
Prima di partire sono molto preoccupato del viaggio l’Africa mi spaventa molto e quindi leggo su internet tutto quello che puo’ essere utile sul viaggio e fortunatamente raccolgo molte notizie utili tra cui il sito “turisti per caso ” . Bene prepariamo i bagagli la meta e’ lo Jacaranda a Wataamu.Dovete sapere che mi sono portato una farmacia intera perche’ immancabilmente ogni viaggio mi porta problemi intestinali notevoli (matata menghe tumbo) e’ doveroso appuntarlo perche’ dopo capirete.Arriviamo a Mombasa e mentre scendiamo percepiamo un clima afoso infatti mia moglie commenta (sembra Bologna ad agosto)., ma siamo ansiosi di arrivare e quindi dopo due ore di pulman con gli ultimi 5 km.Da incubo “fatti come due copertoni “varchiamo la soglia dello Jacaranda.
Il posto e’ accogliente e la vista del mare ci rinfranca…Dopo due giorni di assestamento decidiamo per il safari e qui viene il bello …Decidiamo per i beach-boy che troviamo molto gentili;alle 5 della mattina partiamo con due pulmini,tutto sembra entusiasmante la visione della savana e’ indimenticabile , la vista degli animali allo stato naturale e’ incrdibile ,scatto una marea di foto ..E quindi arriviamo al ndolo camp nello tsavo-est…A quel punto penso di aver passato il pomeriggio piu’ brutto della mia vita!!!Un attacco intestinale con i fiocchi,con tanto di febbre ma il bello e’ che la farmacia che mi ero portato da Bologna era rimasta allo Jacaranda…Alla partenza per il safari stavo bene e ora mi ritrovavo nella savana con neanche un medicinale…Ero finito..E mia moglie disperata diceva “e’ un incubo voglio andare a casaaa” cioe’ a Bologna.
Devo ringraziare pubblicamente chi ha contribuito alla mia guarigione lampo perche’ grazie alla generosita’ di tanti italiani e Kenyoti ho trovato dissenten ,tachipirina e bimixin.La mattina seguente ero tornato a lucido e pronto per proseguire il mio safari (ma ricordatevi le medicine mai lasciarle sole).
Proseguendo il viaggio nel nostro pulmino conosciamo due ragazze torinesi,Simona e Daniela.Queste giovani rimarranno nel mio cuore e in quello di mia moglie per sempre,grazie alla loro generosita’ ho potuto vedere con i miei occhi quanto una biro una gomma ha valore in Kenya.; Si il materiale scolastico che avavano portato ci veniva strappato letteralmente dalle mani costringendoci a lanciare dal finestrino del pulmino tutto quello che avevamo…Lo sguardo disperato di quei bambini che urlavavano silenziosamente” e’ mio “non lo scordero’ mai piu’. Che dire ancora non so …Il Kenya che all’inizio del viaggio snobbavo mi e’ rimasto scolpito nel cuore e tanto ancora potrei raccontarvi del viaggio ma mi voglio congedare dicendo “andate in Kenya con un cuore puro e tutto vi stupira’ ” Dino e Luciana (la mia tenera moglie)