Kenya, l’origine dei safari
Gli altopiani caratterizzati dalla tipica savana africana mi hanno sempre affascinato, fin da bambino quando alle 14.00 del pomeriggio mi piazzavo davanti alla TV speranzoso che il mio maestro Piero Angela mandasse in onda un documentario sui leoni, nell’ormai lontano programma televisivo “Quark”.
Sono cresciuto, e finalmente ho realizzato quello che da sempre è stato solo un sogno.
Dopo i miei due precedenti viaggi in Tanzania avevo salutato l’Africa con una promessa… quella di tornare.
Il terzo viaggio, quello oggetto del presente report fotografico, è stato programmato per vedere i migliori parchi del kenya, i giorni a disposizione non erano tanti ma 7 notti sono state sufficienti per vedere il Masai Mara, il Nakuru e l’Amboseli, il parco che ha fatto la storia del film “la mia Africa” e dove risiede il celebre Kilimanjaro.
Appena arrivati abbiamo trascorso la prima notte in hotel a Nairobi dove un volo della Swiss air ci ha condotti da Milano via Zurigo.
Ad accoglierci il nostro amico Max, guida fidata locale che abbiamo conosciuto nel primo viaggio in Tanzania e successivamente divenuto il nostro punto di riferimento per programmare i safari in questi due splendidi paesi.
Nonostante il contatto diretto rimane una meta dispendiosa economicamente, ma almeno ho la consapevolezza che lo spettacolo è valso il prezzo del “biglietto”, almeno una volta nella vita bisogna osare, questa per me è la terza, ma non sarà nemmeno ultima.
Qualche info utile:
Al Masai Mara abbiamo soggiornato al campo tendato Fig Tree Camp, a pochi km dall’ingresso nord-orientale del parco, situato sulle rive del fiume Talek.
Il campo si è presentato molto ben disposto ed organizzato, immerso in un’atmosfera suggestiva, cibo bevande e servizi sopra le aspettative.
Abbiamo trascorso 3 notti le cui giornate dedicate quasi integralmente dentro al parco Masai Mara, famosissimo altopiano che rappresenta l’estensione del celebre Serengeti in Tanzania.
Ricchissimo di fauna selvatica, rappresenta senza dubbio una delle mete indiscutibili sulla possibilità di avvistare felini, la verza forza motrice che spinge il turismo ad “esplorare” questo fantastico territorio, oltre che alla famosa migrazione degli gnu che persiste durante la loro stagione secca (giugno-settembre).
NB: Come gran parte dei parchi il regolamento prevede il rientro al lodge/campo tendato entro e non oltre le 18.00, orario un po’ anticipato per chi volesse immortalare il classico tramonto con il sole rosso fuoco con acacia sulla linea dell’orizzonte, il mio consiglio è quindi di uscire un pomeriggio dal parco e visitare le zone adiacenti ai confini, nelle quali oltre che avvistare ungulati è possibile rimane oltre le 18.00.
Questa zona territoriale è caratterizzata da sconfinate colline sinuose con alberi di acacia isolati, sito impeccabile per i fotografi.
Tempo di percorrenza: Nairobi-Masai Mara 6 ore (circa 320 km).
Lake Nakuru: piccolo parco che prende il nome dall’omonimo lago, caratterizzato da acque alcaline dove i fenicotteri spesso risiedono per nutrirsi.
La celebrità del parco risiede anche nel contenere sia il rinoceronte nero che bianco, due pachidermi ormai a rischio di estinzione e pertanto difficili da osservarli altrove.
Abbiamo soggiornato 2 notti al Lake Nakuro Lodge, struttura curata e ben gestita anche se non abbiamo percepito l’accoglienza che ci ha riservato il Fig Tree Camp del Masai Mara.
Abbiamo scelto questa struttura perché è l’unica nel sud del parco (zona opposta all’unico ingresso) dove si respira un’atmosfera più solitaria e dove si concentrano gli animali di maggior interesse.
La vista panoramica sul lago ne fa sicuramente un luogo affascinante.
Il parco oltre ai rinoceronti (non i fenicotteri ahimè) ci ha permesso di osservare anche numerosi leoni.
Tempo di percorrenza: Masai Mara-Nakuru 7 ore.
Amboseli National Parck: celebre parco dove hanno girato il film “La mia Africa” alle pendici dei 5900 mt del monte kilimanjaro.
Abbiamo trascorso una sola notte al Kibo Camp, immediatamente all’esterno dell’ingresso al parco ( 1 km), sistemazione strategica sia come prezzo che come vista panoramica, tutte le tende sono disposte con vista kilimanjaro, l’unico motivo che ci ha spinti ad affrontare ben 8 ore di viaggio per giungere fino a qui.
La fortuna è stata dalla nostra parte, il celebre monte più alto d’Africa si è concesso alla nostra visione (non è affatto facile vederlo in quanto spesso circondato di nubi), la cima coperta da una strato nevoso ha reso tutto davvero straordinario!
Per quanto riguarda la fauna è un parco ricco di elefanti e giraffe, soggetti che ne fanno la ciliegina sulla torta per uno dei classici scatti africani con la cornice del kilimanjaro.
Tempo di percorrenza: Nakuru-Amboseli 8 ore.
Il rientro Amboseli-Nairobi è durato 5 ore.
Il viaggio è stato intenso e spesso anche abbastanza tosto durante le trasferte, ma la ricchezza faunistica e paesaggistica di questi territori ci hanno ampiamente ripagato delle fatiche.
Asante sana Kenya!
Note:
– portatevi una piccola torcia da utilizzare nei tragitti serali tenda-ristorante;
– nonostante la profilassi antimalarica gennaio (mese del nostro viaggio) si è un mese in cui non abbiamo riscontrato presenza di zanzare, qualcuna solo al Nakuru;
– prediligere le primissime ore dell’alba e le ore del tardo pomeriggio per i safari (sono le ore potenzialmente più “movimentate”);
– acquistate molta acqua nei paesi durante i trasferimenti, eviterete di acquistarla a caro prezzo nei lodge;
– portatevi una felpa pesante per le prime ora dell’alba