Kenia: appunti per una vacanza Akuna Matata

PRIMA DI PARTIRE: 1) Vi consigliamo di portarvi dall’Italia una valigia colma di abiti ai quali siete disposti a rinunciare, in quanto loro ve li chiederanno in cambio del loro artigianato o souvenirs e naturalmente colori, penne, vestiti, caramelle ecc per i bambini (preferibilmente quelli fuori da Malindi). 2) Consultate il sito...
Scritto da: Lorenzo Bringhenti
kenia: appunti per una vacanza akuna matata
Partenza il: 11/01/2006
Ritorno il: 19/01/2006
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 3500 €
PRIMA DI PARTIRE: 1) Vi consigliamo di portarvi dall’Italia una valigia colma di abiti ai quali siete disposti a rinunciare, in quanto loro ve li chiederanno in cambio del loro artigianato o souvenirs e naturalmente colori, penne, vestiti, caramelle ecc per i bambini (preferibilmente quelli fuori da Malindi).

2) Consultate il sito www.Viaggiaresicuri.Mae.Aci.It 3) Controllare la validità dei vostri passaporti 4) Ripassare un po’ di inglese 5) Sentire se il vostro tour operator si appoggia ad altro tour operator locale per il soggiorno 6) Non portare nulla di pesante, se non i vestiti per il rientro 7) Fare le vaccinazioni (che in ogni caso vi potranno servire per altri viaggi) CRONACA: Partiamo dopo aver superato non poche difficoltà con passaporti (ricordatevi che servono 6 mesi di validità dalla data del rientro in italia) per i quali ringraziamo pubblicamente la questura di Mantova per averci permesso di partire prorogandoci i passaporti a tempo di record e agenzia (che si era dimenticata di avvertirci dell’esistenza di questa condizione).

Otto ore di volo con scalo a Zanzibar ed arrivo a Mombasa in perfetto orario, peccato però che a prenderci all’aereoporto non ci fosse nessuno!! Poco male, da buoni viaggiatori facciamo un cartello con scritto il nome del villaggio “SCORPIO VILAS” ci mescoliamo in mezzo alle decine di autisti in cerca dei loro turisti da accompagnare ed in breve raduniamo otto persone che come noi cercavano inutilmente il transfert e assunto istantaneamente uno dei molteplici autisti che si offrivano di portarci a pagamento ci dirigiamo finalmente verso Malindi.

Mombasa sarà la prima cosa che vedrete e non vi piacerà. Strade maleodoranti, camion ovunque, caos e miseria in un mix mal riuscito di modernità e terzo mondo. 2 ore di viaggio su strade fatiscenti, ripagate da un primo assaggio di Baobab, piantagioni di ananas a perdi vista, colori e aria limpida, ed eccoci al villaggio.

L’accoglienza è fredda e a due ragazze che hanno viaggiato con noi viene detto dal direttore dello scorpio che non ha ricevuto alcuna loro prenotazione !! Noi veniamo spediti in camera mentre le ragazze vengono sistemate in una camera provvisoria. Il direttore dopo un rifiuto iniziale, accetta di pagare il transfert di tasca sua.

Siamo in vacanza da meno di un giorno e già tutti vorrebbero tornare in agenzia a fare quattro urlate con la Bluvacanze per l’incredibile disorganizzazione dimostrata.

Finalmente pranziamo e calmati gli animi abbiamo la possibilità di prendere confidenza con il villaggio (molto grazioso e ben integrato nella natura), con personale keniota che vi lavora (straordinario) e con gli immancabili beach boys sulla spiaggia. A proposito il mare non è granchè in tutta Malindi, se dovete ancora prenotare e se non avete intenzione di fare escursioni optate per Watamu, altrimenti vi ridurrete a fare vacanze in piscina! BEACH BOYS: Anche noi abbiamo fatto tutte le escursioni con i beach boys, non tanto per risparmiare (non vi erano grandi differenze), ma soprattutto per come eravamo stati accolti dal tour operator e per le segnalazioni di tutti i ragazzi che scrivono questi resoconti.

Il nostro si chiama Abdul, ma la scelta può ricadere tranquillamente su un altro chiamato “Bancomat”, che tra l’altro pratica un cambio euro scellini più vantaggioso dei normali canali quali banche o la reception del villaggio. Un saluto ad entrambi i BB siete stati grandi !! Il loro motto è Akuna Matata (nessun problema) ve lo diranno almeno dieci volte al minuto! Ci sono poi tantissimi altri beach boys che vi affiancheranno sulla spiaggia per vendervi di tutto o anche solo per accompagnarvi e fare due chiacchere, dopo un po’ imparerete a gestirli al meglio, ma all’inizio è un po’ dura, soprattutto per chi era partito con l’idea di rilassarsi. NOSTRE ESCURSIONI: MALINDI (visita paese e ghetto musulmano ove abita Abdul con la sua famiglia), SAFARI BLU (merita) MAMBRUI (spiaggia dorata e ippopotami), WATAMU (Isola dell’amore, noi l’abbiamo ribattezzata “L’abbrustolita” perché non c’è un filo d’ombra a pagarlo!), SAFARI di 2 gg allo tsavo Est con pernottamento al Ndololo Safari camp (la cosa più bella che non dovete perdervi in africa) PALM Valley e Saline (una immersione nell’africa vera, lontano dai centri turistici).

Tutte le altre uscite (orfanotrofio italiano, Croce Rossa locale e mercatini) ce le siamo auto organizzate con i Coco taxi (spendete poco e sono veramente caratteristici).

Il nostro consiglio è di non stare nel villaggio ma di girare il più possibile e fuori dai centri più battuti dai turisti, facendo solo attenzione a chiedere prima ai beach boys se vi sono pericoli.

Di sera non siamo mai usciti, ma chi lo ha fatto se ne è pentito in quanto ci ha riportato di aver visto solo italiani di mezza età con una o più ragazze ventenni locali. Non voglio commentare lo schifo che mi fanno queste persone, fondamentalmente autolesioniste perché il Kenia è il secondo paese al mondo per malati di AIDS! Nonostante quello che alcuni nostri connazionali vengono a fare in questo paese, gli italiani sono molto più apprezzati e rispettati di tedeschi e inglesi, perché gli unici a fare affari con loro.

SOUVENIRS: Alcuni negozi a Malindi accettano tranquillamente carte di credito.

Vi consigliamo gli splendidi Batik, le spezie profumate e l’artigianato locale quasi tutto in legno.

Vi sconsigliamo di accettare offerte per corallo, tartarughe, avorio in quanto alla dogana rischiate seriamente di essere arrestati (a ragione) TELEFONO: Occhio alle tariffe sono molto alte. In generale conviene acquistare una scheda dell’operatore locale (costo 300Ksh) e ricaricarla a piacere. Dall’Italia spendete per chiamare 6€/min, per rispondere a chiamate ricevute 3€/m e per i messaggi inviati 1€ cd.

SAFARI: Fatelo, fortemente vi diciamo fatelo. Sono 3 i parchi principali: Amboseli (sotto il Kilimangiaro), Masai Mara (sotto l’Amboseli) e Tsavo (est e ovest). Se avete solo una settimana come noi, andate allo tsavo (è vicino e molto bello). Ma se avete la possibilità fatevi organizzare un tour di 4 giorni in tutti e tre i parchi, non ve ne pentirete.

Noi abbiamo pernottato in un camp (tende) ed è stato fantastico, ma vi è la possibilità di pernottare nei Lodge, che sono veri e propri alberghi a quattro stelle (alcuni infatti stonano un po’ con il panorama della savana).

Il top per le foto e per vedere gli animali è la mattina, chiedete al vostro beach boys di trovarvi un autista che parli italiano o inglese e fatelo in almeno 4-6 persone.

SOLIDARIETA’: Se andate a Malindi vi consigliamo di visitare l’orfanotrofio gestito da una fantastica signora di Milano che oramai vive qui per 10 mesi all’anno e torna in Italia solo per raccogliere fondi.

Gestisce quasi 100 orfani a cui garantisce una infanzia dignitosa e soprattutto la scuola.

Anche se non andate a Malindi questo è il suo indirizzo e il c/c al quale potete fare un versamento anche per adottare a distanza con soli 300€ uno splendido bimbo keniota.

MAMA ANAKUJA c/c Mama Anakuja 03-012-10594444 Barclays Bank of Kenia – Nairoby Address: Home for needy children P.O. Box 5190 Malindi Tel. 0723 – 907181 Jambo a tutti e buone vacanze in questo splendido paese.



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