Keep calm and marry Xmas
Indice dei contenuti
In realtà siamo partiti con l’idea di visitare una capitale europea e solo cercando tra le mille tariffe e i giorni ideali per la partenza ci siamo imbattuti con una tariffa British Airways davvero allettante: 135€ a testa per una vacanza dal 21 al 26 Dicembre, 10€ in più rispetto alla tariffa offerta dalla low cost Ryan Air, ma con tutti i confort che una compagnia di linea (tra l’altro nella mia personale top five delle migliori compagnie aeree con le quali viaggiare) ti può dare.
Unico neo: scoprire che durante il periodo delle festività e proprio i giorni del 24 e 25, la capitale è soggetta ad alcune limitazioni di orari di servizio di trasposti pubblici, attrazioni turistiche, negozi, nonché di luce solare (il sole tramonta ancora prima che da noi, verso le 16.00), che ci ha portato ad una programmazione della vacanza un po’ più meticolosa del solito al fine di godere di tutta la magica atmosfera natalizia che questa città offre! Quindi procediamo con ordine:
21 Dicembre
Partiamo presto da Torino e arriviamo all’aeroporto di Gatwich verso le 11, il che ci permette di avere tutto il pomeriggio per iniziare a familiarizzare con la città. Decidiamo di avvalerci del servizio ferroviario “Gatwich Express” perché è il servizio in assoluto tra i più rapidi per raggiungere la centralissima “Victoria Station”: 30 minuti di viaggio senza fermate intermedie. Costo del biglietto 20£ (circa 23 €). Arrivati a Victoria facciamo la Oyster Pass alle macchinette (info su tfl.gov.uk/tickets) e dopo un breve viaggio sul “Tube” raggiungiamo il nostro centralissimo Hotel prenotato su Booking.com (Smart Hyde Parck View, vicino alla fermata della metro Queensway). In realtà scopriamo molto presto che questo Hotel ha due “anime”: quella tipica e giovane dell’ostello, e quella dell’Hotel vero e proprio con la possibilità di avere la colazione (molto semplice) inclusa, e tutte gli agi che una struttura alberghiera tipicamente fornisce.
È sabato. Quale giorno migliore per fare un giro a Notting Hill? Il giorno migliore soprattutto per un giro al mercato di Portobello Road, che di sabato raggiunge il suo massimo splendore ricoprendosi di bancarelle che vendono qualsiasi cosa, dal cibo di strada alle macchine fotografiche antiche passando per i caratteristici souvenir britannici con la Union Jack stampata un po’ ovunque.
L’odore di vino caldo speziato e di agrumi, alcune luminarie appese ai lampioni della strada, e gli addobbi dei negozi ci ricordano che tra poco è Natale, rendendo ancora più interessante l’atmosfera di questo luogo già di per sé molto particolare.
Trascorriamo in questo dedalo di bancarelle circa due o tre ore, anche se non riusciamo a vederlo tutto, sembra infinito! In più piove e tira molto vento quindi decidiamo di cambiare direzione e di andare in un posto al coperto.
Riprendiamo il Tube e scendiamo alla fermata di Knightsbridge, direzione i grandi magazzini Harrold’s. Nonostante siano le 4 del pomeriggio il buio ci sorprende ma ci sorprendono ancora di più le luminarie appese ai palazzi vittoriani di Brompton Road, che ci fanno fermare a fare foto ogni due minuti. L’apice di tanta opulenza è ovviamente Harrold’s con le sue 11.300 lampadine esterne e la vetrine lussuosamente addobbate di cristalli, luci ed effetti speciali che lo rendono veramente il tempio dell’opulenza. All’interno letteralmente un fiume in piena di londinesi, turisti e semplici curiosi che “invadono” i 7 piani del centro commerciale, attirati anche grazie al fatto che a Londra, cosa che ci ha lasciati piacevolmente stupiti, in moltissimi negozi i saldi, o ribassi, sono iniziati in anticipo rispetto alla data canonica di inizio (26 dicembre – Boxing Day). Harrod’s non è stato da meno e io mi sono precipitata al piano dedicato all’abbigliamento femminile per cercare qualche buon affare…ma purtroppo i prezzi sono comunque fuori dal mio budget! Pazienza. In ogni caso il luogo merita sicuramente la visita, se non altro della zona delle scale mobili ispirate all’antico Egitto, dove una soprano in carne ed ossa intona canzoni di Natale in abito di velluto rosso…da brivido!
Usciamo da cotanto splendore avviandoci verso Hyde Park e verso il parco natalizio di “Winter Wonderland”. Ebbene, se programmate una vacanza durante le festività natalizie questo è “Il Luogo” da visitare! Gigantesco ed imponente, degno del suo nome. Ci sono giostre di ogni tipo, dalla altissima ruota panoramica alle svariate montagne russe, dai seggiolini rotanti, sospesi nel vuoto a qualche centinaia di metri di altezza, alle più terrificanti centrifughe della morte…e poi ancora attrazioni di ogni tipo come la casa percorso “fabbrica dei giochi di Babbo Natale”, al castello incantato, fino ad arrivare ai più comuni autoscontri e giochi vari come il “tiro a segno” …insomma, un vero e proprio parco di divertimenti nel centro di Londra, dalle dimensioni gigantesche, reso ancora più natalizio da un meraviglioso ed altrettanto gigante mercatino di Natale in stile tedesco con una quantità infinita di bancarelle di oggettistica e cibo. Immancabili il mulled wine, i wurstel bianchi serviti con i crauti e i brezel e i dolci di varie forme e dimensioni. Per non dimenticare della pista di pattinaggio …tutto nello stesso luogo! Un vero paradiso per grandi e piccini.
Decidiamo di fare cena qui dopo aver girato svariate volte in lungo e in largo, e dopo un po’ di riposo in uno delle tante aree ristoro, decidiamo di tornare in albergo stremati. Solo per questo luogo varrebbe la pena rimanere lì un’intera giornata!
Domenica 22 Dicembre
Il programma prevede come prima tappa il cambio della Guardia a Buckingam Palace. Scelta quasi obbligata dato che durante il periodo invernale le cerimonie vengono effettuate a giorni alterni e nel periodo delle feste alcuni giorni vengono addirittura saltati (per info: http://www.royal.gov.uk/RoyalEventsandCeremonies/ChangingtheGuard/Overview.aspx). La cerimonia inizia alle 11.30, ma noi arriviamo ai cancelli quasi un’ora e mezza prima per prendere posto. Operazione necessaria se si vuole vedere qualcosa e che comunque si è rivelata vincente poiché eravamo in prima fila sulla cancellata frontale (in verità quasi schiacciati tra essa e la folla dietro di noi…) quasi davanti a dove si svolge il cuore della cerimonia. Prima di partire mi ero documentata un po’ riguardo questa usanza che fa da padrona tra tutte le cerimonie di cambio della guardia in tutto il mondo, e la cosa che mi attirava maggiormente era sapere che la banda che accompagnava tutto il rito avrebbe suonato non solo marce militari tipiche ma anche melodie famose che appartengono ai musical in voga sia nei Teatri del West end londinese che nella “mia” Broadway Newyorkese. E anche qui devo dire che nonostante la lunga attesa e il freddo preso, (meno male che il tempo era abbastanza soleggiato), le aspettative dell’evento sono state più che superate. Un evento che ogni turista, secondo la mia opinione, dovrebbe vedere. A seguito della cerimonia, rigorosamente a piedi, ci siamo spostati un po’ per tutto il quartiere di Westminster, andando con ordine abbiamo visto: il St. James Park, il palazzo dell’Horse Guard, (anche qui alle 10 del mattino si svolge una piccola parata delle guardie a cavallo), il famoso n°10 di Downing Street e le imponenti House of Parliament con tanto di Big Ben annesso e l’Abbazia di Westminster, strafamose e stra studiate durante i vari corsi di inglese della mia carriera scolastica. Nel pomeriggio è stata la volta di Trafalgar Sq., ma soprattutto dei canti di Natale sotto l’albero, che ogni pomeriggio fino al 23 Dicembre, dalle 14 alle 18 allietano ancora di più il periodo delle festività. E così ci siamo seduti per un’oretta sulle scalinate della piazza, godendo dei famosi “carols” cantati da alcuni cori appartenenti ad enti benefici che si alternavano tra loro. Quale occasione migliore per fare un po’ di beneficenza e di aiutare i più bisognosi attraverso un obolo? La migliore interpretazione è stata la perfomance del canto “12 days of Christmas” in cui tutta la piazza ha partecipato cantando le parole della canzone, un momento veramente magico!
Dopodiché, sempre a piedi, ci siamo recati nelle vie dello shopping di Regent St. e Oxford St. per ammirare le luminarie Natalizie veramente imponenti. Soprattutto quelle di Regent St. ispirate al cartone animato Mr. Peabody and Sherman che uscirà nel 2014. E perché no, ci siamo anche dedicati ad un po’ di sano shopping pre natalizio. In questo periodo fate molto attenzione agli orari di chiusura dei negozi, io alle 18.00 in punto sono quasi stata cacciata fuori da uno di questi e mi sono detta “è Domenica e quindi chiuderanno prima”, ma durante i giorni feriali la situazione non cambia molto, solo alcuni vanno avanti fino a tardi, ma in genere alle 18.30 chiudono i battenti chiedendoti più o meno garbatamente di recarti alle casse.
Alle 18, quindi, l’unica cosa che ci è sembrata più saggia da fare è stata seguire la massa e recarci a Piccadilly Circus, luogo strafamoso per le sue insegne pubblicitarie e per la statua di Eros che in questo periodo è chiusa in una palla gigantesca in cui “nevica” all’interno. Qui non mancano i luoghi in cui cenare o banalmente mangiare un muffin sorseggiando tè o caffè. Vale anche la pena fare un salto nella vicina Leicester Sq. attorniata da locali, ristoranti di tutte le etnie, cinema e teatri. Ovunque un bagno di folla di dimensioni epiche e un’aria di “struscio” che solo una festività così particolare come il Natale può darti.
Lunedì 23 Dicembre
Avevamo progettato da casa un “piano d’attacco” in grande stile per vedere con la massima efficienza alcune attrazioni di grande valore culturale come St. Paul, la Torre di Londra e Greenwich. Da casa abbiamo stampato tre coupon 2X1 (per ogni attrazione si entra in due pagando solo un biglietto di ingresso) dal sito http://www.daysoutguide.co.uk. Il “patto” per poter usufruire di questa agevolazione fantastica è quella di mostrare un biglietto ferroviario della National Rail validati il giorno stesso dell’utilizzo dei coupon. Sul sito è spiegato perfettamente che si può usufruirne anche acquistando una “travel card” giornaliera (non associata però alla Oyster) di quelle con il logo della National Rail acquistata solo ed esclusivamente in una stazione ferroviaria e non nelle biglietterie delle stazioni Underground (di equivalente valore e fruibilità ma senza logo ferroviario). Quindi di mattino presto ci rechiamo alla stazione Victoria per acquistarne una a testa, ma c’è un malinteso e la signora allo sportello ci dà una Travel card “normale” senza logo National Rail e nonostante le chieda insistentemente quella con il logo mi dice che hanno lo stesso valore e che quindi anche quella “va bene”. Per non mettermi a discutere ci allontaniamo dallo sportello e ci avviamo verso il Tube con un sacco di dubbi … Questo è anche il giorno della grande “Tempesta di Natale” che creerà disagi massicci in tutto il Regno Unito, soprattutto per quanto riguarda i trasporti. A Londra a quest’ora non piove ancora ma per sicurezza alcune fermate della linea Rossa, la “Central Line” che servono a noi per arrivare a St. Paul vengono chiuse e quindi decidiamo di salire in superficie e prendere uno o più Double Decker, i caratteristici bus rossi a due piani che scopriamo essere capillari, efficienti e frequentissimi. La piantina dei bus è esposta quasi a ogni fermata e capiamo subito i “numeri” ci servono per arrivare a destinazione. Ci mettiamo un po’ più del previsto ma il giro in bus vale sicuramente la pena. Io sono ancora dubbiosa riguardo l’utilizzo della Travel Card senza il famoso logo e timidamente faccio vedere alla cassa il coupon stampato dall’Italia e …sorpresa: senza che le mostri i titoli di viaggio la cassiera mi stampa senza battere ciglio un biglietto per due persone al prezzo di uno…rimango stupita soprattutto dopo le raccomandazioni di tutti i forum e del sito stesso emettitore di coupons… L’altro l’audio guida è compresa nel prezzo del biglietto, e ciò ci permette di apprendere in modo molto semplice un sacco di nozioni interessanti sia riguardanti la struttura architettonica sia riguardante il ruolo sociale che questa chiesa ha per i londinesi tra cui essere stata il luogo del Royl Wedding tra il Principe Carlo e Lady Diana.
Usciti da St.Paul non solo inizia a piovere ma inizia a tirare un bel vento forte… per arrivare alla Torre prendiamo nuovamente il Double Decker e questa volta è il turno dello “storico” n°15. Il suo tragitto parte da Trafalgar Sq. E tocca i principali siti turistici londinesi per arrivare alla Torre di Londra. E’ molto caratteristico perché è uno dei modelli di bus vecchi, con la porta di ingresso in stile Cab di San Francisco, cioè che rimane sempre aperta, con il “bigliettaio” che rimane sulla soglia e controlla manualmente i titoli di viaggio.
Arrivati alla Torre rimaniamo a bocca aperta per tanta bellezza medievale rimasta ancora intatta. Facciamo un po’ di fila sotto il vento e la pioggia per comprare il biglietto d’ingresso e una volta arrivati alla cassa la scena è la medesima di St. Paul: basta il solo voucher a permetterci l’ingresso 2X1! A questo punto mi chiedo se la nostra sia solo fortuna o se, in occasione delle feste, le regole comuni non valgano…fatto sta che queste due attrazioni sono abbastanza costose, quindi siamo contenti di aver potuto così facilmente risparmiare un po’! Il sito è incredibile ma purtroppo lo abbiamo visitato un po’ velocemente a causa della pioggia e il vento sempre più forti (non tutte le cose da vedere sono al coperto), è valsa la pena dedicare un po’ di tempo alla visita della mostra dedicata ai Gioielli della Corona, tutti dal valore inestimabile, soprattutto la sezione dedicata alle corone dei vari Re e Regine del Regno Unito, compresa quella della Regina Elisabetta II.
A questo punto la pioggia e il vento sono troppo forti e ci prendiamo la pausa pranzo per decidere cosa fare in alternativa alla visita di Greenwich…anche se andassimo con il treno e non con la barca prenderemmo troppa acqua. Quindi decidiamo di vedere uno tra i bellissimi e famosissimi musei londinesi, uno di quelli la cui non richiede più di un paio d’ore e all’unanimità scegliamo la National Gallery. (I musei a Londra sono gratuiti, si pagano solo le esibizioni “extra”) Qui ammiriamo capolavori della storia dell’arte come quelli di Canaletto, Renoir e Van Gogh, tra i miei artisti preferiti.
Approfittiamo anche della caffetteria per una bella pausa merenda con un tè caldo e un pezzo di torta alla banana veramente squisita!
Per concludere la giornata decidiamo di fare ancora un po’ di shopping o perlomeno decidiamo di provare ad andare in alcuni negozi ai quali teniamo particolarmente, io terrei particolarmente a vedere le ultime strade illuminate che mancano alla mia “collezione” e quindi ci rechiamo prima al megastore di giocattoli Hamleys ma stiamo poco perché la calca di bambini e genitori è impressionante, dopotutto il Natale è soprattutto una grande festa per i più piccoli e ovviamente i negozi di giocattoli sono presi d’assalto! Dopodichè vediamo velocemente Carnaby Street con le sue luminarie composte da canarini giganti e poi, completamente fradici torniamo in albergo.
Martedì 24 Dicembre
È la vigilia di Natale. La tempesta sembra essersi spostata verso la Francia e ci dedichiamo alla zona di South Bank, ovvero il lato a Sud del Tamigi. Oggi i musei e le principali attrazioni sono chiuse al pubblico, quindi speriamo fermamente che la pioggia non ricominci a cadere altrimenti non avremo “piani B” a disposizione. Partiamo da ponte di Westminster, e percorrendo la Queen’s walk, proprio adiacente al fiume, tocchiamo con mano alcune tra le attrazioni più famose di Londra: il London Eye, il Shakespeare’s Globe, il Millennium Bridge, la Tate Gallery, purtroppo chiusa. Nel primo tratto di strada incontriamo anche il mercatino di Natale di South Bank, anch’esso ispirato ai mercatini tedeschi, purtroppo però a quell’ora del mattino è ancora chiuso. In realtà tutta l’atmosfera di questa mattinata è abbastanza sonnolenta, pensiamo che sia dovuto al fatto che durante la vigilia di Natale i londinesi preferiscano stare a casa e quasi non badiamo ai tanti locali lungo il percorso chiusi, nonostante la giornata sia un po’ grigia è piacevole fare una passeggiata senza la folla alla quale siamo stati abituati da quando siamo arrivati. L’atmosfera cambia notevolmente quando arriviamo in zona Borough Market, il food market più famoso della città: è quasi ora di pranzo e la calca di gente si appresta a provare qualsiasi tipo di cibo disponibile sulla faccia della terra. Fa quasi un po’ impressione vedere specialità tipiche piemontesi in vendita proprio lì e non possiamo far altro che sorridere un po’…
Continuiamo il percorso e piano piano giungiamo nella zona high tech di Londra sede del Comune della città in cui svetta non solo la futuristica torre chiamata “The Shard”, ma dall’altra parte del fiume svetta anche il grattacielo Foster (ribattezzato ironicamente “il proiettile”) e alcuni edifici di edilizia super moderna, alcuni di questi ancora in fase costruttiva. Siamo nuovamente davanti alla Torre di Londra, oggi chiusa e devo dire che la vicinanza di questi tipi di architettura così diversa mi lascia un po’ perplessa, ma devo dire che il tutto è veramente affascinante. Prima di partire avevo letto che dalla vetta del “The Shard” si poteva godere di un’ottima vista della città, ma è ancora nuvolo, quindi decidiamo di non salire per non perdere tempo. Il nostro percorso termina con l’attraversamento del mitico Tower Bridge, il ponte più suggestivo e famoso di Londra.
Abbiamo ancora tutto il pomeriggio davanti e decidiamo di recuperare parte del programma di ieri: destinazione Greenwich. Proviamo un nuovo mezzo di trasporto compreso nella Oyster card, la DLR ossia una sorta di ferrovia leggera molto estesa, anch’essa efficientissima e in mezz’oretta arriviamo a Greenwich.
Per l’onore della cronaca vorrei suggerire a chi si serve di questo mezzo di scendere alla fermata “Cutty Sark” molto più centrale rispetto a quella chiamata “Greenwich”. Facciamo un pranzo veloce in un tipico pub inglese, il “Greenwich Tavern” mangiando proprio di fronte al parco un ottimo humus con crostini e felafel e un delizioso fish and chips.
Dopodiché entriamo nel parco e una ripida salita ci porta all’osservatorio astronomico dal quale si apre una stupenda vista (complice anche le nuvole finalmente dissipate) della cittadina e del Tamigi. Purtroppo il museo adiacente all’osservatorio è chiuso ed è un vero peccato perché è dedicato al famoso Meridiano 0, praticamente la ragione per la quale Greenwich è famosa in tutto il mondo. Ad ogni modo riscendiamo verso il porto e constatiamo che il centro è veramente carino e caratteristico. Ci imbattiamo anche in un mercato coperto che vende di tutto un po’, da oggetti di artigianato a souvenir.
C’è ancora un po’ di tempo per tornare nel centro di Londra e fare un ultimo giro da Selfridges e scopriamo con sorpresa che oggi i prezzi sono stati ancora più ribassati rispetto al nostro arrivo…wow!
Per cena mangiamo per la seconda volta da “Halepi” una taverna greca proprio di fronte al nostro hotel. La prima sera abbiamo mangiato della carne ottima e cucinata molto bene, questa sera io ho provato la Musaka e il mio compagno lo stinco di vitello. Abbiamo divorato i nostri piatti! Unico “neo” del locale è che i tavoli sono molto ravvicinati tra di loro, parte di questi posizionati proprio davanti alla porta di ingresso (con folate di veno incluse) e che cercano di farti mangiare con la maggiore velocità possibile, ma in realtà siamo solo noi italiani che abbiamo la cultura della “tavola” come elemento conviviale e culturale, quindi credo che anche questo faccia parte del gioco.
Mercoledì 25 Dicembre
È il giorno di Natale. Oggi il Tube, il bus, e più in generale qualsiasi mezzo pubblico non sono in servizio! E’ un giorno di festa per tutti e come tale decidiamo di viverlo anche noi: ci svegliamo con calma e facciamo una colazione tardiva, poi decidiamo di avviarci verso i Kensinghton’s gardens e Hyde Park, proprio di fronte al nostro albergo. Visitando alcuni forum prima di partire scopriamo che non solo i mezzi sono fuori servizio, ma che anche tutti i ristoranti sono chiusi. In realtà Queensway è situato in un contesto multietnico e quindi scopriamo con gioia che molti dei locali qui sono invece aperti. Questo ci fa ben sperare per il pranzo, e ci avviamo verso il parco. Scopriamo con gioia che gran parte dei turisti e dei londinesi ha scelto di visitare il Parco in questo giorno, perché c’è gente ovunque e l’atmosfera è molto gioiosa. Tanti hanno scelto le bicicletta pubbliche come mezzo di trasporto, una bella idea soprattutto ecologica!
Vediamo dall’esterno il palazzo di Kensinghton, e il laghetto di fronte, poi andiamo verso Hyde Park e facciamo un lungo giro tra la fontana in memoria della principessa Diana e la Serpentina.
Poi scendiamo sempre più verso sud e vediamo l’Albert Memorial, Il Royal Albert Hall e la zona dei musei e delle Università dedicati alla musica e dell’arte.
Notiamo che qui, nel quartiere di Kensinghton la situazione è molto diversa dalla zona nord del parco e tutta questa camminata ci ha messo fame…cerchiamo un posto in cui mangiare ma è tutto super chiuso!! Camminiamo un bel po’ e alla fine decidiamo di vedere com’è la situazione in Hight Street Kensinghton: anche qui il deserto. L’unico posto aperto è il “Caffè Concerto” una catena italiana che c’è un po’ ovunque a Londra. Entriamo ed è ovviamente affollato! Proprio per questo, quando i camerieri (italiani) hanno capito che eravamo italiani ci hanno poco educatamente chiesto di ordinare in fretta e mangiare in fretta poiché volevano dare la possibilità a tutti di mangiare. Abbiamo preso due panini e una bottiglietta d’acqua pagando la bellezza di 34£, circa 41€ e i panini non erano fatti d’oro! Alla coppia di fianco hanno portato solo parte delle ordinazioni richieste e poi sono stati invitati a pagare il conto, e tra i camerieri c’era parecchia tensione! Usciamo veramente di cattivo umore, sempre più dell’idea che il “food made in Italy” all’estero sia da evitare! Camminando camminando ritorniamo in zona Notting Hill e poi verso la Queensway e qui è tutto come lo abbiamo lasciato stamattina: locali aperti così come aperti sono i mille negozi di souvenir. Ne approfittiamo per fare qualche acquisto dell’ultima ora di gadget londinesi e poi torniamo in Hotel in tempo per la puntata speciale di Natale del “Doctor Who”, su BBC 1.
Con questa giornata possiamo ritenere conclusa la nostra prima gita a Londra; devo dire che abbiamo in generale visto molte cose, anche se altrettante tante ce ne sarebbero ancora da vedere. Abbiamo preferito goderci l’atmosfera natalizia e siamo sicuri che un giorno torneremo per vedere tutto quello che non abbiamo ancora visto di questa meravigliosa città.
Per quanto riguarda il cibo, a pranzo abbiamo sempre optato per catene tipo “Pret a Manger” o “Eat” in cui servono buonissimi panini, insalate, macedonie, zuppe ecc con dei prezzi molto contenuti, tanto per intenderci non abbiamo quasi mai superato i 10£ a testa. Le uniche eccezioni sono state rappresentate dai ristoranti citati in questo racconto.
È stata una bella vacanza nonostante le limitazioni di orari, e le condizioni atmosferiche non sempre favorevoli, per questo ancora una volta consiglio a tutti di pianificare con cura le visite in questo periodo dell’anno. See you soon London!