Karpathos, un’isola indimenticabile
Dopo 2 ore e 30 minuti ci annunciano che stiamo per atterrare guardo giù dal finestrino e vedo tutto buio solo mare sempre più vicino mi chiedo che fa atterra sul mare?All’improvviso una striscia di cemento e subito l’aereo che atterra, sensazione incredibile complice il buio pesto sembrava davvero di atterrare sul mare.
Scendiamo le scale del nostro aereo e subito un fortissimo vento ci accoglie quasi da non riuscire a camminare, l’aeroporto sembra un nostro chiosco, sala d’attesa con tetto in paglia e ritiro bagagli in una sala 10 x 10, ritirato il bagaglio andiamo verso l’assistente Alpitour che ci comunica il numero dell’autobus da prendere, ci porta direttamente agli appartamenti ad Amoopi scendiamo e con noi altre 2 coppie. Ci accoglie una simpatica persona, nonostante fosse l’una di notte passata e saremmo dovuti arrivare per le 18.30, subito viene messo alla prova il mio inglese “scolastico” dopo 4 anni di vacanza in Spagna, l’inglese proprio l’avevo scordato solo 2/3 parole dette e mi sono fatto capire con qualche gesto, ci accompagna in un bellissimo appartamento al piano terra con un giardino di fiori e ogni appartamento il suo vialetto e veranda privata, veramente grazioso.
Disfiamo le valige e ci buttiamo a letto in compagnia del forte vento che ha soffiato tutta notte termina così il travagliato 31 Luglio.
1° Agosto Al risveglio ci prepariamo per andare all’appuntamento Alpitour, breve chiacchierata con la persona che ci ha accolto la notte prima e capiamo che è il proprietario e gestisce i graziosi studios con la moglie. L’assistente Alpitour ci illustra a grandi linee l’isola e le 3 escursioni possibili. Andiamo subito ad affittare lo scooter un 100cc per la prima settimana poi pranzo all’Esperida,consigliato proprio qua sul sito, incredibile 9 euro a testa e ottimo pranzo, capiamo subito che questo posto sarà il nostro punto di ristoro principale essendo proprio di fronte al nostro studio, pomeriggio in spiaggia ad Amoopi, intanto aspettiamo gli amici che sarebbero atterrati nel pomeriggio.
Serata in centro a Pigadia, capoluogo e unico paese dove ci sono negozi e locali aperti fino a tardi, cena al To Ellenico anche qua cibo ottimo e buon prezzo 2 Agosto Decidiamo per la spiaggia di Apella, dopo 40 minuti di scooter da Amoopi troviamo un cartello a bordo strada scritto a mano che indica la spiaggia, ci avventuriamo nello sterrato i freni dello scooter vengono messi a dura prova ma dopo 10 minuti di sterrato arriviamo in un contrasto di colori che sembrano caraibici se non fosse per i pini marittimi che donano quel verde mediterraneo l’acqua è limpidissima a dir poco cristallina decidiamo di stare li tutto il giorno, dopo il travaglio della partenza e come si prospettava la vacanza inizio a ricredermi, sono trascorsi 2 giorni da quando siamo arrivati e questa terra inizia a colpirmi.La sera sempre a Pigadia fra una Mytos (la loro birra) e una Metaxa (il loro liquore) anche questo giorno finisce.
3 Agosto Oggi non andiamo molto lontano, spiaggia di Amoopi quella con la sabbia e sassi proprio nella baia dove alloggiamo si possono fare tranquillamente 50 metri e l’acqua è sempre bassa, appena ho guardato sott’acqua il primo commento è stato “questa è acqua di piscina” per quanto è limpida e azzurra, saremmo stati fino le 20 a goderci quel paradiso ma avevamo organizzato di andare a vedere il tramonto a Finiki (paesino di pescatori caratteristico con porticciolo) per poi cenare da Nikos cosi ci siamo avventurati verso ovest, solo nella costa ovest si vede tramontare il sole nel mare cosi muniti di macchinetta fotografica e cavalletto abbiamo fatto qualche scatto, cena da Nikos veramente notevole e lo è stata anche per i bellissimi gatti che da sotto il tavolo sembravano implorarci qualche pezzo di pesce e come non darglielo sono così teneri e poi si dice che è buon segno, genuinità e cibo fresco, se nelle taverne ci sono gatti e fin’ora così è sempre stato.
4 Agosto La spiaggia di oggi non è ancora stabilita così saltiamo sullo scooter e decidiamo di andare giù verso l’aeroporto dopo un giro di perlustrazione ci infiliamo verso una bellissima spiaggia di sabbia chiara, tanto bella quanto ventosa tant’è che è pieno di scuole di surf e surfisti in generale, anche qua inutile dirlo acqua cristallina, per pranzo saliamo verso Arkassa dove decidiamo di fermarci per mangiare e fare un giro per il paese ripartiamo per l’entroterra visitiamo cosi Piles altro paesino caratteristico cove un fatto buffo ci ha fatto sorridere, una simpatica anziana ci ha salutati è andata a sciacquare l’anguria alla fontana della chiesa e non accortasi che stavamo per ripassare ha guardato ha sinistra e destra e buttato uno straccio nel campo del vicino, ci siamo fatti una risata e abbiamo proseguito verso Othos paesino a 500 m il più alto dell’isola alla ricerca del museo etnografico e del musicista di Karpathos ma era chiuso cosi scendiamo verso Aperi per poi tornare ad Amoopi all’Esperida per la cena e Pigadia per la serata.
5 Agosto Achata è la spiaggia di oggi o Ahata o ancora Axata l’abbiamo visto scritto almeno in 3 modi anche qua dopo il tragitto asfaltato arriva lo sterrato 4 km di strapiombi e polvere che sollevano i mezzi in transito e un simpatico autista di schiacciasassi che fa segno a tutti quelli che passano di andare piano, ultimo tornante ed ecco davanti a noi fra due scogliere anzi 2 vere e proprie rocce la spiaggia di Achata con taverna e amaca proprio sotto i pini marittimi e anche una doccia unica fonte d’acqua dolce per le povere api che stavano proprio sul getto dell’acqua sperando che qualcuno aprisse il manicotto per dissetarle.
Per cena siamo stati invitati dai nostri amici nel loro appartamento di Pigadia, più moderno il loro rispetto il nostro che è più caratteristico, cena che non ha fatto rimpiangere assolutamente le taverne fin’ora girate bravi ragazzi tutto veramente buono, rientriamo e la mancanza del vento fa pensare ad una nottata calda.
6 Agosto Come non detto il caldo la fa da padrone e senza vento nel nostro studio si intrufolano le zanzare del nostro giardino(per fortuna solo quella notte), cosi dopo averne uccise un po’ e sentire ancora ronzare decido di uscire visto che era proprio l’ora dell’alba cosi sono andato a fare qualche foto incontrato gente che correva e gente che rientrava in albergo dopo aver passato il sabato sera in discoteca a Pigadia.
Ormai questa terra mi aveva preso completamente ogni angolo ogni sfumatura mi colpiva, l’osservavo riflettevo e fotografavo. Alle 8 eravamo già a Pigadia per prendere il traghetto per la volta di Saria l’isola a nord disabitata da una cinquantina d’anni, abbiamo visitato il villaggio abbandonato e la chiesetta in cima da dove si vede un bellissimo panorama e addirittura le coste di Rodi.
In serata rientro a Pigadia e cena pita gyros.
7 Agosto Kira Panagìa è la spiaggia di oggi la strada è tutta asfaltata finito l’ultimo tornante ci troviamo proprio nella baia, sulla sinistra solito baretto taverna in alto sulla destra una bellissima scalinata che porta ad una chiesetta, acqua sempre cristallina e scogliere a picco da fare un contrasto di colori, ho fatto anche un incontro subacqueo con una piccola murena, invece ad ora di pranzo una capretta ha iniziato a belare da sulla scogliera per richiamarci che aveva fame?che si era bloccata fra le rocce?che aveva sete? Nessuno saprà mai cosa voleva dirci quel giorno quella capretta tanto insistente.
Sera cena e giro nella passeggiata sulla baia di Amoopi finiamo la serata in un locale con musica dal vivo in riva al mare sotto una bellissima luna piena, anche perché la luce per un guasto generale è andata via per un paio d’ore e al rientro in appartamento la moglie del proprietario ci ha consegnato una candela per illuminare la stanza.
In questo momento ho capito che non siamo trattati da turisti ma come da persone di famiglia è una bellissima sensazione, siamo contenti di alloggiare presso questa struttura a conduzione famigliare.
8 Agosto Cambio di scooter ora abbiamo un 125cc e andiamo verso sud destinazione la spiaggetta sotto la pista dell’aeroporto vento fortissimo e dopo aver fatto una tenda precaria per fare ombra ci buttiamo in acqua, come al solito limpida e moltissimi piccoli pesci che ci girano intorno, in 5 ore sono atterrati solo 2 voli è bello vedere che quest’isola non è ancora presa di mira dalla massa vacanziera, ma le costruzioni intorno all’aeroporto lasciano pensare che questo durerà ancora per poco, c’è un grosso progetto di ampliamento.
Cena dagli amici dell’Esperida, fra un piatto e l’altro ci dicono che il ristorante è a conduzione famigliare da molti anni e una vecchia foto sul menù lo conferma, noi gli confidiamo, ma sicuramente non siamo i soli a dirlo, che è il ristorante migliore dell’isola.
9 Agosto La mattina del 9 Agosto pensiamo di fare tutta la costa est per andare al piccolo paesino di pescatori di Agios Nikolaos, poco distante da Spoa, caratteristico il paese ma come spiaggia Apella e Amoopi la superano, il pomeriggio decidiamo di rientrare facendo il versante ovest passiamo cosi da Messochori ed ecco presentarci davanti la pineta bruciata, avevamo letto dell’accaduto ma trovarsi davanti 5km di pini bruciati la drammaticità ci ha lasciati senza parole non si immagina davvero cosa sia fino a quando non ci si passa in mezzo, avvicinandosi agli alberi di sente ancora l’odore di bruciato a distanza di 3 anni, la giornata si conclude in un locale sul porticciolo di Pigadia.
10 Agosto Decidiamo di andare a vedere nell’entroterra se troviamo il museo di Othos aperto, strada facendo passiamo da Aperi e ci fermiamo a vedere la cattedrale, è chiusa ma riusciamo a farci dare le chiavi dal sacerdote per una visita veloce ne approfittano anche una coppia di connazionali di passaggio, ogni parete è dipinta con raffigurazioni di Adamo ed Eva dipinti di santi e altri avvenimenti religiosi, restituite le chiavi passiamo da Volada prima di arrivare ad Othos, ma il museo ancora chiuso ci fa proseguire in giù verso Piles, Finiki, Arkassa e decidiamo di passare il pomeriggio in una spiaggetta fra l’aeroporto ed Amoopi, dove poco più avanti una coppia di naturisti prendono il sole noi tessili ci fermiamo nella caletta prima.
Cena con i nostri amici all’Esperida fra saganaki, octopus, calamari, sardine e mousaka e ottimo vino macedonico arriva il proprietario del nostro studios e ci spiega perché in alcune zone ci sono meduse e in altre no in base a come soffia il vento.
11 Agosto Decidiamo di tornare alla spiaggia di Achata oggi non c’è lo schiacciasassi, mangiamo alla taverna della spiaggia poi tutto il pomeriggio sul lettino a prendere il sole e fare bagni nelle belle acque di questa caletta.
Serata a Pigadia 12 Agosto Questa mattina siamo partiti con lo scooter direzione Menetes, prima dell’ultima curva in cima ad una lunga scalinata troviamo il monumento della liberazione degli oppressori italo tedeschi del 5 ottobre 1944, ottimo il panorama ma vento fortissimo, breve sosta alla chiesa più grossa dell’isola sempre a Menetes. Abbiamo pranzato ad Othos e finalmente nel pomeriggio abbiamo incontrato il pittore che cercavamo, nonché maestro di musica di Karpathos che fieramente ci ha mostrato i suoi quadri e fatto ascoltare la sua musica, chiaramente parlava benissimo l’italiano.
Rientrati siamo andati a cena a Pigadia, gran caos perché c’era il comizio di alcuni politici per le elezioni di ottobre.
13 Agosto Siamo partiti verso Olimpos 18 km di strada sterrata da Spoa con una jeep che sembrava cadesse a pezzi, stanno ancora costruendo la strada. Vedendo le donne vestite con abiti di un tempo si capisce che gli abitanti del sud con quelli del nord per molti anni non hanno avuto contatti, abbiamo pranzato da the Milos dove ogni piatto viene cucinato in un forno a legna e vi è ancora il vecchio mulino funzionante, giro nel pomeriggio a Diafani e Avlona il primo 2° porto per importanza dopo Pigadia, mentre Avlona avrebbe meritato più attenzione alle loro usanze ma era domenica primo pomeriggio e gli abitanti erano tutti in casa.
Rientrando ad Amoopi ci siamo fermati prima in una spiaggia dopo Kira non indicata sulla cartina, particolare per il fatto che hanno costruito un ponticello che collega 2 scogli con bancali in legno molto pericolante si vede utilizzato per far scendere turisti da qualche barca che attracca.
Serata ad Amoopi con ultima cena al sempre ottimo Esperida 14 Agosto Ultima mattina e non poteva che essere nella spiaggia di casa di Amoopi prima di liberare la camera e prendere il pullman che ci avrebbe riportato in aeroporto Conclusioni Pensate ad una vacanza in questa bellissima isola prima che il turismo di massa ne commercializzi ogni cosa, andate, salutate e parlate con le persone del posto con gli anziani che rispolverano il loro italiano,sono tutti gentilissimi in quest’isola il tempo sembra si sia fermato, la gente di Karpathos, le bellissime spiagge mi hanno fatto ricredere di tutto quello che pensavo sulla Grecia, in particolare la baia di Amoopi è qualcosa che non si dimentica.