Karpathos, selvaggia e affascinante
E’ un’isola montuosa, infatti per raggiungere le calette più rinomate (Apella, Achata e Kira Panagia) bisogna “salire in montagna” e poi iniziare a scendere, percorrendo stradine tortuose e, in alcuni casi, senza guard-rail. Ma non voglio spaventare nessuno: è sufficiente un po’ di attenzione e si arriva a destinazione senza problemi.
Altra caratteristica è il vento, quasi sempre presente, più o meno forte, ma è apprezzato perchè le temperature sono molto elevate. Comunque, la parte più ventosa dell’isola è quella ad ovest (Finiki, Lefkos ecc.).
La vita notturna è praticamente inesistente, fatta eccezione per qualche locale nella capitale Pigadia, e questa caratteristica la rende un’isola adatta a chi, in vacanza, preferisce fare vita di mare e trascorrere piacevoli serate in qualche taverna caratteristica a gustarsi le specialità del posto.
Il noleggio di due lettini e un ombrellone costa € 6 al giorno, mentre per una cena per due persone si spende mediamente intorno ai € 30-35, quindi molto poco.
Ma veniamo ad informazioni più dettagliate.
Amoopi: è un piccolo paese con tanti hotel caratteristici che offrono un bel panorama. Ha diverse spiagge, piuttosto “raccolte”, oltre a Golden Beach che è quella principale. Amoopi non ha un vero e proprio centro con negozi e/o locali, per cui la consiglierei a chi desidera un hotel in una zona tranquilla, con un bella vista e che alla sera ama trattarsi bene a tavola. Infatti, Amoopi è ricca di taverne, sia nella parte bassa, che sulle alture. Personalmente ho cenato diverse volte alla Taverna Four Season e mi sono sempre trovata benissimo, perché sono stata accolta con gentilezza, ho mangiato bene e ho pagato poco. Inoltre la taverna offre un ouzo come aperitivo e alcune fette di anguria a fine cena. Io ho soggiornato all’Amoopi Bay e sono stata bene, anche perché avevo una camera con un delizioso balconcino vista mare. E’ un hotel molto grazioso, in una buona posizione e direi che non gli manca nulla. La colazione, forse, potrebbe migliorare, nel senso che potrebbero offrire qualcosa di più (come ad es. la frutta fresca ), ma la sufficienza la raggiunge ampiamente. Sotto l’hotel c’è un sentiero che in cinque minuti a piedi conduce a tutte le spiagge.
Pigadia: è la capitale e merita una visita, soprattutto nella zona del porto, che è pedonale e ricca di negozietti e ristoranti. Il resto del paese è molto incasinato e privo di interesse. Poco fuori Pigadia c’è una lunga spiaggia dove hanno costruito due alberghi-mostri che stonano completamente con il paesaggio circostante. In generale, direi che l’isola offre spiagge e scorci molto più affascinanti rispetto a quanto si può vedere nella piccola capitale.
Arkasa: è sulla strada per Finiki, ma non l’ho trovata particolarmente interessante e inoltre, la sua spiaggia era piena di alghe.
Finiki: il suo punto di forza sono le taverne ove si mangia pesce fresco che si sceglie personalmente in cucina. La spiaggia, invece, non è un granché.
Lefkos: per raggiungerla bisogna fare un po’ di strada. In pratica, una volta passata Finiki, bisogna andare avanti ancora per un bel po’, percorrendo una strada di montagna dalla quale si gode un bel panorama. Proprio perché la strada è un po’ lunga, conviene visitarla in giornata, anziché di sera, magari facendo sosta a pranzo in una delle sue taverne, ove si mangia ottimo pesce.
Arkasa, Finiki e Lefkos si trovano nella parte ovest dell’isola, quella più battuta dal vento e con le spiagge meno belle, ma dove si mangia il pesce migliore di tutta Karpathos.
Tenete presente che in questa parte dell’isola non ci sono distributori di carburante, per cui se volete visitarla, fate benzina in anticipo.
SPIAGGE
Diakoftis: secondo me, è la migliore. Si trova a sud dell’isola, dietro l’aeroporto ed in realtà è composta da due spiagge, l’una vicina all’altra, molto selvagge e simili alle spiagge della Sardegna di trent’anni fa, quando non erano ancora state invase da lettini e ombrelloni. E infatti, per molte persone, l’inconveniente di Diakoftis è proprio questo: non è attrezzata e non ci sono taverne, ma solo con un piccolo furgoncino che vende qualche bibita, gelato e serve piatti modesti. Quindi, armatevi di berretto, ombrellone e pranzo al sacco!
Per raggiungere Diakoftis, arrivando da Amoopi, bisogna costeggiare tutta la pista dell’aeroporto (che rimane alla vostra sinistra), arrivare fino in fondo alla pista, girare a sinistra e iniziare a costeggiarla dall’altra parte, avendo il mare alla vostra destra. In fondo alla pista la strada diventa sterrata e dopo 4-5 km si arriva a destinazione.
Apella: bellissima. E’ incastonata tra alte montagne, ciononostante è piuttosto lunga. E’ attrezzata, ma c’è anche una parte libera e ha una piccola taverna con un menù un po’ risicato, ma sufficiente per una giornata in spiaggia.
Achata: molto bella e vicina a Pigadia. E’ attrezzata, ma se arrivate tardi e i lettini sono già tutti occupati, potete stendervi all’ombra degli alberi a destra della spiaggia. Ha anche una taverna, che però non ho provato perché mi ero portata il pranzo al sacco.
Amoopi: delle spiagge di Amoopi ho già detto sopra. Sono tutte molto belle, con mare splendido e dietro ci sono diverse taverne.
Kira Panagia: come Apella e Achata, anche Kira Panagia è incastonata tra le montagne, ma è meno estesa di Apella. Non mi ha entusiasmata perché già di prima mattina il mare, visto in controluce, risultava un po’ sporco e anche perché quel giorno non c’era un filo d’aria ed essendo una baia piccola e chiusa dietro da alte montagne, mi sentivo un po’ soffocare. Ma merita assolutamente una visita, magari voi siete più fortunati e la trovate in condizioni migliori.
Concludo consigliandovi vivamente di visitare quest’isola, magari in un periodo poco affollato, così ve la potrete godere con tranquillità a 360° e tornerete con un bel ricordo, come è accaduto a me e mio marito.