Un itinerario fra Karpathos e Rodi in tempo di covid

Itinerario di 7 giorni a Karpathos e di 5 giorni a Rodi
Scritto da: ebarra1
un itinerario fra karpathos e rodi in tempo di covid
Partenza il: 18/06/2021
Ritorno il: 03/07/2021
Viaggiatori: 2
Spesa: Fino a €1000 €

Rosella & Edoardo a Karpathos e Rodi, al tempo del Covid

  • Partenza il 18/6/21
  • Ritorno 3/7/21
  • Costo totale: 3.200 € [in due]

Innanzitutto grazie a Mara Speedy, Brigantino, pippenji [per Rodi] e a Donatellalbe, LucaGiramondo , artemisia59, giubren, lennyfosco [per Karpathos] cui diarî ci sono stati molto utili. Siamo partiti da Linate, tappa a Monaco di Baviera, poi Rodi, da cui 2 gg. dopo siamo “rimbalzati” a Karpathos (1 settimana); poi rientro a Rodi (soggiorno di altri 5 gg.) . Ritorno sempre via Monaco di Baviera. Per voli, alloggio e noleggio auto abbiamo utilizzato Skyscanner, Trivago/Booking.com e Easy Terra.

Nota economica: a Karpathos abbiamo speso più di noleggio auto (con tutte le assicurazioni possibili e zero franchigia come sempre) che di alloggio.

Note turistiche:

  • abbiamo utilizzato ampiamente il TomTom, soprattutto a Karpathos, dove trovare un indirizzo preciso è…difficile, visto che le strade hanno un nome solo nei centri maggiori. Nel resoconto troverete le coordinate geografiche di distributori di carburante [a Karpathos – al momento – ne sono in funzione solo 2, mentre a Rodi ce ne sono tantissimi], ristoranti e dei nostri alloggi ad A(m)moopy e Gennadi (Rodi).
  • ricordatevi del divieto di gettare carta nei wc (va messa in un’apposito contenitore)

In viaggio per Rodi

Ci portiamo a Linate (Air Hotel, appiccicato all’aeroporto) in modo da poterci svegliare con comodo ed essere in aeroporto col dovuto anticipo: abbiamo i certificati attestanti le vaccinazioni, i PLF per la Grecia “avviati”, ma temiamo le incognite burocratiche.

Al desk di Air Dolomiti (volo per Monaco) nessun problema (la Germania ha eliminato tutti gli impicci burocratici, soprattutto per i passeggeri in transito); e neanche per la tratta Monaco-Rodi (Lufthansa). Ma a Rodi la polizia voleva a tutti i costi il QR code (NON avendo uno smartphone, l’avremmo poi scaricato e stampato in serata in albergo), ignorando sia la “ricevuta” di invio del PLF sia un esplicito certificato di vaccinazione. Penso non volessero –in fondo – contrariare 2 turisti (e i loro soldi), per cui tutto si è risolto con 1 tampone rapido, gratuito, fatto lì in aeroporto…ad uno solo di noi due. Via libera ! Taxi (15€) per il vicino Vallian Hotel (ottimo ed economico), già prenotato perché volevamo rimanere vicini all’aeroporto, rimandando l’esplorazione di Rodi alla settimana successiva. E sì, gli aerei si sentono parecchio, ma non sono frequenti.

Ci godiamo 24 ore di ozio a bordo piscina e stampiamo il nostro PLF/QR code che… nessuno ci chiederà mai più. La cena in loco è compresa nel prezzo. WOW!

Verso Karpathos

Sveglia precoce per avere il tempo di distribuire i pesi tra valigia (sembravano ammessi solo 15 Kg) e zaino (ammessi 8 Kg) per il volo a Karpathos; precauzione rivelatasi inutile, nessuno ha verificato, forse perché eravamo solo 4 passeggeri su un aereo da 50 posti. Mezz’ora e siamo a Karpathos/Pigadìa. Ritiro macchina, info sui distributori, TomTom acceso e dopo poco siamo al cancello di Maria’s Apartments [ N35° 28’ 31” E27°11’10”] , che ci accoglie con simpatia e ci fa scegliere tra 3 mini-alloggi. Aperte le valigie, usciamo ed esploriamo un po’ i dintorni : A(m)moopy è un bel posto, spalmato sul fianco di una collina, ma non è molto facile orientarsi, almeno i primi due giorni. Acquistiamo acqua , caffè e biscotti per la colazione dei prossimi giorni. Arriviamo fino a Pigadìa, piccola ma con una miriade di stradine dove ci si può perdere piacevolmente. Localizziamo un benzinaio fuori paese [N35° 31’ 52” E27°11’46”, ma poi verifichiamo che è chiuso; quello in funzione è 700 metri più avanti, andando spalle al mare]. Tornando, un tuffo alla spiaggia di A(m)moopy, a 1 km. da “casa”

Olympos – Diafani

Partiamo in direzione nord, pianino a causa delle strade tortuose. Prima tappa, Olympos dove –durante la visita- acquistiamo dei panini appena usciti da un vero forno a legna. Proseguiamo per Diafani: una bella spiaggia, quasi nessun turista. Veniamo spesso salutati dai locali, molti dei quali capiscono un po’ di italiano, con simpatia. La nostra “occupazione” nei primi 20 anni del ‘900 viene ricordata senza astio, anche perché eravamo subentrati ai turchi, in più ci considerano l’avanguardia dei turisti che –sperano – riprenderanno ad arrivare. Al ritorno (errore di navigazione mio ) ci troviamo a viaggiare col mare “dal lato sbagliato” e attraversiamo Arkasa. Ne approfittiamo per fissare la posizione del secondo dei 2 benzinai [ N35° 28’ 17”; E27° 07’ 55” ] Cena con buon pesce, buon vino, buon prezzo da “Dimitrios the fisherman” (ad A(m)moopy, N35° 28’ 41” E27° 11’ 46” ]

Apella – Kira Panagìa

Oggi costa Est, spiaggia Apella: strada stretta per arrivarci; sabbia e ghiaia, il fondale digrada dolcemente; una taverna. Poi ci spostiamo alla spiaggia di Kira Panagìa: strada tortuosa ma abbastanza larga, sabbia, il fondale scende rapido. Sopra/dietro la spiaggia sono disponibili wc e spogliatoio (gratuiti).

Fokia – Diakoftis

Oggi c’è parecchio vento; un’occhiata alla spiaggetta di Fokia (vicino alla nostra base) e poi andiamo a Diakoftis, percorrendo la strada che segue il perimetro dell’aeroporto, ad un bivio, andiamo “verso il mare” , un po’ a naso e ci arriviamo. In realtà le spiagge sono 2, da un lato e dall’altro di un piccolo promontorio. È tutta di sabbia (e col vento è un fastidio per occhi e pelle), il fondale digrada dolcemente; gestione unica per taverna e sdraio, i cui prezzi [10-20 €/die] variano in rapporto alla distanza dalla battigia.. Un po’ più avanti, verso Ag. Theodorus, c’è la spiaggia di Michaliou Kiros (segnalata), più piccola.

Arkada, Finiki, Kato lefkòs

Assaggiamo un pezzo del formaggio regalatoci dalla padrona di casa: è salatissimo, ma poi ci spiegano che andrebbe prima immerso un paio d’ore in acqua e poi consumato insieme a dell’insalata/pomodori. Oggi costa ovest: Arkada, Finiki, Kato lefkòs. Vediamo 3-4 spiagge, ben segnalate; scegliamo Fragolìmnos (ma visto che c’era vento, sarebbe stata più riparata quella vicina al porticciolo): sabbia, fondale rapidamente digradante. 8€ per le 2 sdraio + ombrellone. Cena con frutta comprata per strada.

Michailou Kiros

Questa mattina il vento sta alimentando un incendio che intravvediamo in lontananza, insieme ad un elicottero che gira scaricando un contenitore di acqua di mare dietro l’altro. Ci muoviamo in direzione opposta, la meta è Michailou Kiros (la spiaggia vicino a Diakoftis): sabbia, fondale digradante dolcemente.

Cena da Kasos (ad A(m)moopy, N35°28’19” E27° 11’ 27” ), indicatoci da Maria : buon pesce, buon vino, buon prezzo.

Diakoftis – Arkasa – Mesochori

Oggi rotta di nuovo per Diakoftis (c’è poco vento). Nel pomeriggio ci spostiamo in direzione Arkasa, quindi Mesochori, paesino da visitare a piedi, sempre che si sia disposti a scendere e poi risalire ripide stradine e scalette. Rientro a “casa” e tuffo nella piscina di Maria’s.

Ritorno a Rodi

Riconsegniamo l’auto all’aeroporto, poi il volo Karpathos-Rodi, quindi ritiro dell’auto (la cui frizione appariva un po’ usurata). Posizioniamo il fido TomTom e partiamo, direzione Gennadi (costa est). Abbiamo prenotato a Gennadi Gardens Apartments [ N36° 01’ 15” E27° 55’ 22” ] Fa molto caldo. Facciamo velocemente pappa (vicino al residence ci sono 3 ristoranti, sostanzialmente equivalenti, e li proveremo tutti nei prossimi giorni) e poi al fresco in piscina.

Lindos – Haraki – Eptà Piges – terme di Kalithea – Butterfly park

Andiamo a Lindos (e riusciamo anche a parcheggiare lungo la strada, sopra al paese); scendiamo, attraversiamo il paese e risaliamo verso l’Acropoli. La salita –comunque – risulta meno impegnativa di quanto ci aspettassimo e per lo più “al coperto” tra due ali di negozi; però 12€ di ingresso per vedere qualcosa che appare meglio illustrato che conservato anche a noi sono sembrati un po’ troppi.. Proseguiamo poi per Haraki; il castello di Faraklos dato il caldo e l’aspetto diroccato lo guardiamo solo dal basso. Seguendo le precise indicazioni arriviamo a Eptà Piges, le “7 fonti” che –come già riferito da altri – appaiono molte meno. Però il posto è fresco e carino. Ci rinfreschiamo percorrendo il “tunnel” buio, sguazzando nell’acqua fino al ginocchio; se voleste farlo a piedi nudi, occhio che c’è un tratto in cui il fondo non è di cemento ma di ghiaia. Tappa successiva: le terme di Kalithea (ingresso 3€): belle, dotate anche di un piccolo stabilimento balneare, se si desidera. Proseguiamo per Petaloudes (Butterfly park), lungo una strada un po’ contorta. La visita merita, anche per la piacevole camminata (in salita e in discesa) all’ombra di una folta vegetazione, sui tronchi dei cui alberi sono visibili le famose, piccole falene.

Rodi città

Oggi Rodi, città vecchia. Da Gennadi 65 km, ci vuole 1 ora e un quarto. La meta impostata sul navigatore è piazza Rimini [N36°26’49” E28° 13’ 29”], in quanto cercavamo un posto che offrisse qualche possibilità di parcheggio e… facile poi da ritrovare. Abbiamo avuto molta fortuna perché alle 10 del mattino abbiamo occupato l’ultimo spazio disponibile, a pagamento (1,5 €/ora, free dalle 14 alle 17) in quella che più che una piazza è risultata essere uno slargo in cui trovano posto circa 30 auto. Altrimenti bisogna andare in giro per l’adiacente zona portuale. Altro vantaggio: nel raggio di 100 m. ci sono toilette, ufficio turistico (fornitore di un’utile cartina, però chiude alle 15, prendetene nota) e uno degli ingressi alla città vecchia. Entrando da qui bisogna camminare per un po’ nel fossato esterno alle mura. Nonostante il caldo abbiamo girato agevolmente, tutte le stradine hanno un nome, ben visibile e ci si orizzonta facilmente; inoltre le distanze sono modeste. Confermiamo che al Museo archeologico è possibile comprare un biglietto cumulativo (10 €/persona) per Museo/palazzo del Gran maestro/chiesa “Lady of the castle/Museo del folklore (che chiude alle 15). Sempre alle 15 chiudono Museo/Sinagoga e biblioteca/Moschea. Occhio! Finite le visite di prammatica è bello passeggiare per le varie stradine di Rodi vecchia, anche se sono affollate di negozietti.

Prassonissi

Oggi rotta verso sud, arriviamo a Prassonissi, all’estremità dell’isola, dove si incontrano il mare “lato Turchia” con il “mare aperto”. La striscia di terra che permetterebbe di arrivare sul piccolo promontorio appariva per metà coperta dall’acqua. Decine di kite e windsurf approfittano del vento a disposizione. Dal nostro punto di vista di semplici bagnanti-su-sdraio (10 €) ogni tanto avevamo pelle e occhi disturbati dalla sabbia sollevata dalle raffiche; il fondale digrada molto lentamente. Fate attenzione a non affondare le ruote dell’auto nella sabbia soffice. Rientriamo a Gennadi facendo il giro da Apollakia: tanti ulivi, indicazioni di qualche cantina, ma viti non ne abbiamo proprio viste.

Traganou

Ultimo giorno a Rodi. Ci dirigiamo (costa Est) alla spiaggia di Traganou (o Traunou)[N36° 01’10” E27° 55’ 21”] e camminiamo verso l’estremità nord, superando un tratto riservato ai militari greci. La spiaggia è di sassolini, l’acqua come sempre limpida e in spiaggia ci sono anche doccia e toilette a disposizione, oltre a grosse rocce di cui si può sfruttare l’ombra se non si vuole affittare l’ombrellone.

Rientro a casa

Giorno del ritorno. Riconsegniamo l’auto alla Enterprise (la stessa società di Karpathos), segnalando frizione agli sgoccioli e freno a mano da regolare. Al desk della Lufthansa l’impiegata ci dice – un po’ bruscamente – che dobbiamo mostrare il PLF per l’Italia, altrimenti non caricherà le valigie. GULP! Quello proprio ci coglie impreparati. Per fortuna la palla passa ad una sua collega, molto più gentile e meno catastrofista, che ci invita semplicemente a compilarlo lì in aeroporto, sfruttando il wi-fi disponibile, cosa possibile perché avevo anche il mio tablet. Anzi, vedendo che stavo affannandomi a compilarlo mi fa presente che avrei potuto completarlo anche a Monaco, nell’attesa del volo per Milano. Ovviamente l’ho fatto ma, come mi aspettavo, a Linate neanche l’ombra di un controllo.

Vabbè, siamo riusciti a dribblare gli ostacoli burocratici ed a goderci uno splendido soggiorno.

Se avete delle domande, ci trovate scrivendo a ebarra54@libero.it



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