Karpathos: Istruzioni per l’uso

Siamo appena tornati da una settimana di vacanza a Karpathos (5-12 agosto 2008); eravamo particolarmente preoccupati di trovare affollamento e caos nelle piccole spiaggette dell’isola, invece è andata veramente bene, al di là di ogni previsione ci è capitato a volte di ritrovarci in spiaggia (soprattutto il mattino prima delle 10) in...
Scritto da: DelbixLamb
karpathos: istruzioni per l'uso
Partenza il: 05/08/2008
Ritorno il: 12/08/2008
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
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Siamo appena tornati da una settimana di vacanza a Karpathos (5-12 agosto 2008); eravamo particolarmente preoccupati di trovare affollamento e caos nelle piccole spiaggette dell’isola, invece è andata veramente bene, al di là di ogni previsione ci è capitato a volte di ritrovarci in spiaggia (soprattutto il mattino prima delle 10) in compagnia di poche coppiette o di qualche famigliola.

Cominciamo dagli aspetti critici: l’unica cosa che davvero non ci è piaciuta era la nostra sistemazione alberghiera … l’Helios hotel nella baia di Amoopi … da evitare assolutamente: le camere poco decorose, il servizio piuttosto scadente, la colazione per niente alla greca (con pane e marmellatine confezionate, o addirittura con formaggini confezionati Alpine!!) collocato in posizione apparentemente invidiabile, perché vicinissimo al mare, ma n realtà molto caldo … senza aria condizionata, solo col ventilatore a soffitto che muove aria a 40 gradi, la stanza talora sembrava un vero e proprio forno … In più ti costringe alla mezza pensione nella omonima taverna sulla spiaggia (senza infamia né lode) … mezza pensione che noi abbiamo praticato assai poco … Anche le spiagge di Amoopi, pur belle sul piano paesaggistico, sono poco fruibili perché sempre superaffollate, per cui i vantaggi che l’albergo poteva offrirci sono risultati pari a zero!!! Meglio quindi orientarsi verso un albergo a Pigadia. Ci siamo pentiti di non aver prenotato all’Atlantis (eravamo infatti indecisi tra i due) perché è veramente in posizione centrale e strategica, vicino alla passeggiata serale e alle taverne del porto, e contemporaneamente tranquillo.

Per quanto riguarda le spiagge, concordiamo con altri turisti per caso nell’assegnare la palma d’oro ad Apella che è veramente un gioiellino di spiaggia incastonata tra i monti e con un mare limpidissimo. Unico problema: andateci presto al mattino (cioè prima delle 9.30-10) altrimenti il parcheggio diventa un problema. C’è il rischio che vi ritroviate in fondo alla strada con tutti gli spazi occupati e impossibilitati anche a fare inversione di marcia … e ve lo raccomando di dover ritornare su in retromarcia a picco sul mare!! A proposito, con nostra grande sorpresa abbiamo anche trovato tutte le strade d’accesso alle spiagge principali perfettamente asfaltate. Ora quindi le baie sono quasi tutte ben raggiungibili in auto o in moto senza necessità di fuoristrada a meno che non ci si voglia avventurare ad esplorare nuove zone “dove la mano dell’uomo non ha mai messo piede”!! Al secondo posto mettiamo una spiaggia non segnalata tra Amoopi e l’Aeroporto: seguendo la costiera verso l’Aeroporto si trova una deviazione a sinistra, per la taverna Poseidon, in fondo alla strada: è una stupenda spiaggia “caraibica”, ci siamo capitati casualmente un giorno in cui il meltemi era un po’ fiacco e siamo dovuti fuggire da Ahata perché il caldo stava diventando insopportabile: qui invece soffiava una brezza piacevolissima, il mare era calmo e trasparente come in una piscina naturale … È possibilie che si chiami Damataria, ma non ne siamo certi … Ci siamo ritornati col meltemi più allegro e in questo caso era meno piacevole … quando “melty” soffia forte meglio optare per le baie più riparate nella costa orientale (Apella, Kira Panagia e Ahata).

Kira Panagia, appunto, potrebbe collocarsi al terzo posto, molto affascinante con i monti di nuovo che fanno da contorno, ciotolini e sabbia, e la famosa chiesetta con la cupola rossa che la sovrasta dall’alto. Bello il panorama dalla chiesetta. Mettiamo poi Lefkos, piccolo porticciolo di pescatori sulla costa nord ovest (peraltro particolarmente impervia e poco accessibile), dove si possono trovare tre spiagge: consigliamo di evitare quella centrale più attrezzata del porticciolo, perché troppo affollata e riparata (quindi calda): meglio spostarsi invece sulle spiaggette adiacenti più a nord: più wild, meno affollate, dove abbiamo trovato un clima fantastico, con un venticello che consente di stare al sole anche nelle ore più calde; molto bello il promontorio e la punta con alcune rovine di non so chè tra le due baie. Ad ora di pranzo invece conviene tornare sul porticciolo per infilarsi in qualche taverna: noi ne abbiamo beccata una veramente buona (Dramointana): la prima di una fila di tre taverne a destra su una terrazza sul mare: ottimi calamari appena pescati alla griglia e insalata greca molto abbondante con aggiunta di peperoni gialli.

I dintorni dell’aeroporto sono assolutamente da esplorare: anche se il panorama è più brullo e non più montuoso, ha ugulamente un fascino particolare. Partendo dalla stada asfaltata che costeggia il limite dell’aeroporto ci siamo avventurati nelle innumerevoli stardine sterrate che portano ciascuna ad una baiettina diversa, tutte suggestive e veramente carine; qui ci si può scegliere la propria baia personale e starsene tranquilli in solitudine … Ovviamente queste spiaggette non sono attrezzate e quindi occorre per chi lo desidera dotarsi di ombrellone oppure (meglio!) trovare qualche grotta o qualche albero sotto il quale ripararsi. Una di queste spiagge mostra una conformazione geologica assai particolare con strati calcarei che si alternano a stratoni di conchiglie fossili veramente belli … Ahata, pur essendo molto carina per i monti a picco, ci è piaciuta meno perchè più piccola e costrittiva rispetto ad Apella e per il mare meno agevole perché subito fondo con dei ciotoli che rendono la risalita particolarmente dolorosa se non si è dotati di scarpette. L’acqua qui ad ahata era meno limpida e cristallina rispetto alle altre baie. Le baie di Amoopi come già detto vanno viste e salutate in fretta.

Su tutte le spiagge citate, tranne qulelle più sperdute della zona aeroportuale, si possono trovare delle ottime taverne dove riparare nelle ore più calde e gustarsi degli ottimi piatti di pesce o di cucina locale greca. Abbiamo già citato Lefkos. Molto buona anche la taverna di Apella: anzitutto è in posizione sopraelevata rispetto alla spiaggia e quindi vi offre un panorama stupendo sulla baia di Apella con dei colori accecanti mentre siete a tavola; inoltre è molto pulita e il ragazzo che la gestisce è molto bravo e gentile, e propone sempre piatti del giorno a base di pesce e verdurine molto appetitosi. Offre deliziose coppe di yogurt col miele: per noi il migliore dell’isola.

A Pigadia ci sentiamo di consigliare la prima taverna a destra sul porto (Mesodopoleion Mesogiu) tutta deliziosamente bianca e azzrra, vicina al Sofia’s Place (più affollato, sempre con la fila fuori) dove abbiamo gustato tzazichi, saganacki (il loro ottimo formaggio impanato e fritto), una buonissima orata e suvlaki di maiale.

Carina anche la Taverna degli Angeli, forse la più antica e tradizionale diPigadia. Buoni i loro cibi locale, però meglio da utilizzare dopo cena per un bel caffè ellenico nel balconcino panoramico sul porto.

Ad Amoopi, in alto, ottimo l’Esperida: e ottimi i loro spiedini di calamari e il giro’s platter.

Ad Olimpos abbiamo mangiato molto bene in una taverna all’inizio del paese che riconoscerete perché è possibile dalla vetrina osservare la cuoca che prepara i caratteristici macarounes e dove potranno servirvi il loro ottimo “piatto misto” oltre che le loro deliziose fritelline al miele.

Un’ultima nota, la più romantica, riguarda Mesochori, un caratteristico paesino (qualche chilometro sopra Lefkos) che non ci era stato segnalato e dal quale abbiamo goduto il momento topico della nostra vacanza a Karpathos: uno splendido tramonto sul mare. Vale la pena, inafatti, almeno per una serata spostarsi sulla costa occidentale per godere di questo splendido scenario. Si può quindi approfittare dell’uscita a Lefkos. A Mesochori per strada s’incontrano solo vecchiette vestite di nero o asinelli. Il silenzio regna sovrano ovunque, con l’eccezione di qualche anziano che dopo il tramonto intona col suo violino una qualche melodia greca. Se volete godervi un tramonto da sogno cercate di raggiungere un piccolo caffè adiacente ad una piazzetta 200 metri dalla chiesa grande. Una volta salutato il sole potete spostarvi proprio vicino alla chiesa dove troverete un bar -taverna (l’unico che c’è!) con una parete scavata nella roccia in cui la gentile padrona potrà servirvi, oltre alla cena (non esaltante) degli ottimi dolci tipici (baklavà e altri).



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