KARPATHOS, i caraibi sono qui
…E mai questa convinzione era più sbagliata! Non che la compagnia dei miei connazionali mi disturbi…Solo che, soprattutto la prima settimana, ci sembrava davvero di essere a casa! C’è da dire, però, che parlando tra italiani ci si scambia sempre dritte preziose sui posti migliori dove andare a mangiare…E quasi mai ci sbagliamo!!! Non volendo rendere questo racconto un diario di viaggio troppo particolareggiato, mi limiterò soltanto a dare alcune opinioni/valutazioni personali sulle spiagge più belle dell’isola e sulle taverne in cui abbiamo mangiato.
Consigli vari: Consiglio a tutti di alloggiare ad Ammopi: la baia era bellissima, un po’ isolata ma piena di taverne e comunque a soli 8 km dalla “capitale” dell’isola, Pigadia, dov’è possibile farsi una bella passeggiata dopo cena, bere qualcosa nei numerosi localini all’aperto e comprare qualche souvenir.
Noi pernottavamo all’Hotel Albatros, una struttura decisamente carina e curata, a gestione famigliare. Gli unici punti a “sfavore” erano (e confermo l’opinione di altri Turisti per caso!) la doccia di dimensioni ridottissime (60×60) e l’aria condizionata/frigo a pagamento (€ 5 al giorno). Bisogna però precisare che se soffia il vento il condizionatore è davvero inutile…Ma se, come è successo a noi i primi giorni, non c’è vento…Allora preparatevi a notti insonni!!! Per tutta la durata della vacanza abbiamo noleggiato uno scooter 50 (noi abbiamo tranquillamente raggiunto tutte le spiagge senza difficoltà) dal rent a car “Two Brothers” ad Ammopi, contrattando una tariffa giornaliera davvero irrisoria (13 €) rispetto alle isole che abbiamo visitato gli anni precedenti.
Consiglio inoltre la gita in barca ad Olympos, l’unico paesino arroccato tra le montagne nel nord dell’isola, raggiungibile solo via mare o tramite uno sterrato di circa 20 km, un museo vivente di tradizioni ed usanze antiche. Qui è davvero possibile immergersi in un’atmosfera d’altri tempi e lasciarsi perdere tra i mille vicoletti nell’attesa di fare curiosi incontri con le donne del posto, impegnate nei loro costumi tradizionali a preparare gustose pagnotte nei forni all’aperto o intente a ricamare preziosi merletti sedute all’esterno delle loro case. Le spiagge che abbiamo visitato: – Ammopi: 1 baia più grande di sabbia e altre più piccole di ghiaia, tutte attrezzate con lettini e ombrelloni (6 €/giorno).
Mare meraviglioso ma forse è una delle spiagge più turistiche e meno tranquille. Possibilità di mangiare in numerose taverne.
– Apella: baia piuttosto grande di ciotoli, acqua cristallina e piena di pesci. Lettini e ombrelloni a 6 € non molto numerosi. Un’unica taverna. Strada asfaltata.
– Kira Panaghia: più piccola di Apella, sempre di ciotoli ma forse un po’ meno bella. Splendide le foto fatte salendo nella piazzetta dove sorge la caratteristica chiesetta dalla cupola rossa. Sdraio e lettini a 6 € e alcune taverne. Strada asfaltata.
– Ahata: spiaggia di ciotoli molto curata (presenza di cestini per la spazzatura, altrove quasi inesistenti, di una doccia e dei servizi igienici). Per gli amanti dello snorkellig ci sono delle grotte naturali in cui addentrarsi. Lettini e ombrellone sempre a 6 €. Una taverna. Strada asfaltata.
– Aghios Nicholas: nella costa ovest, vicino al paese di Arkasa. Senz’altro la più brutta che abbiamo visitato e per questo motivo abbiamo preferito non andare a vedere le altre spiagge della costa ovest, a detta di tutti più esposte al vento e meno belle.
– Diakofti: la più bella in assoluto e forse la meno conosciuta. Raggiungerla infatti non è così facile. Bisogna innanzitutto seguire le indicazioni per l’aeroporto, svoltare per Arkasa, costeggiare il recinto dell’aeroporto fino a quando si vede una tavola da surf; svoltare a sinistra e imboccare la strada sterrata che costeggia l’aeroporto. Proseguire per circa due km fino alla fine dello sterrato che confina direttamente con la pista di atterraggio…Lì vi troverete davanti il paradiso…I carabi in Grecia!!! La caletta è di sabbia bianca finissima, il mare è trasparente e la spiaggia quasi sempre deserta. Non è attrezzata e non ci sono taverne e forse proprio questo ne preserva il suo fascino.
…E le taverne in cui ci siamo abbuffati! A Kàrpathos, contrariamente a quello che si possa pensare, il pesce non è il piatto più diffuso, anzi, molto spesso nei listini è specificato essere congelato, come del resto anche la carne di pollo. Quello che abbonda, invece, e che consigliamo di mangiare, è la carne di agnello e di maiale, servita con riso, patate fritte e verdure varie. Se volete comunque mangiare un’ottima grigliata di pesce il posto ideale è Finiki, paesino di pescatori sul versante occidentale. Noi abbiamo cenato da Dimitri, la prima taverna che si incontra scendendo per la strada che porta al paese, spendendo 15 € a testa per una grigliata mista davvero abbondante e gustosa! Abbiamo sentito parlar bene anche della taverna Delfini, affacciata direttamente sul porticciolo.
Ad Ammopi abbiamo mangiato alla famosa taverna Esperìda, a nostro avviso lusingata più del dovuto, alla Calypso e alla Votsalakia, tutte abbastanza economiche (spesa media a testa € 10), ma la nostra preferita era la taverna Symposio, in posizione panoramica all’incrocio tra la strada che porta ad Ammopi e quella che va all’Aeroporto, gestita dal gentilissimo Sig. Ihannis, e dove tra l’altro ho mangiato la migliore moussaka dell’isola! …Ma se volete davvero spendere poco e mangiare bene dovete per forza andare a Menetès, un paesino arroccato sulla montagna a circa 6 km sopra Ammopi, all’unica taverna lungo la strada che taglia il paese. Mentre siete a tavola è facile che qualche nonnino venga a farvi compagnia felice di poter scambiare con voi quattro chiacchiere in italiano e di raccontarvi l’esperienza della dominazione italiana durante il governo Mussolini.
A Pigadia abbiamo cenato alla taverna To Ellinikòn, a mio avviso una delle migliori, e alla Mezedopoleio, tutto sommato nella norma.
Tra l’altro praticamente ovunque offrono a inizio pasto il patè di olive da spalmare sul pane e, alla fine, la frutta.
Infine…Se volete bere il caffè preparato con la moka originale italiana, andate a Pigadia all’Angolo Italiano…Elias, il proprietario, vi terrà compagnia con i suoi racconti! Con l’occasione saluto i nostri amici di S. Donà Ale&Ale e i due ragazzi di Milano (di cui purtroppo non so il nome…Ma, se leggete, scrivetemi!) che abbiamo conosciuto all’aeroporto di Kàrpathos!