Karibu in TanZanzibar

E’ Natale!Si parte! ITINERARIO VIAGGIO: Partenza la sera del 25 Dicembre: Linate – Roma - Addis Adebe – Entebbe – Kilimanjaro Apt (compagnia Ethiopian Airlines) 26 Dicembre: Inizio del safari con agenzia tanzana Rift Safari (si può contattare in italiano - molto consigliata per l’eccellente preparazione dell’itinerario,...
Scritto da: raffaelecasanov
karibu in tanzanzibar
Partenza il: 25/12/2008
Ritorno il: 06/01/2009
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 2000 €
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E’ Natale!Si parte! ITINERARIO VIAGGIO: Partenza la sera del 25 Dicembre: Linate – Roma – Addis Adebe – Entebbe – Kilimanjaro Apt (compagnia Ethiopian Airlines) 26 Dicembre: Inizio del safari con agenzia tanzana Rift Safari (si può contattare in italiano – molto consigliata per l’eccellente preparazione dell’itinerario, l’assistenza durante il viaggio e soprattutto ottimo il driver) nei dei parchi del nord: Lake Manyara, Cratere Ngogorongoro, Parco del Serengeti – Notte al Lake Manyara Hotel (non eccezionale) 27 Dicembre : Viaggio per il cratere Ngorongoro (1h e 30’), safari nel cratere insieme al rinoceronte bicorno – Notte al Ngorogongoro Wildlife Lodge (bellissima la vista sul cratere) 28 Dicembre: Alla scoperta della sconfinata savana del Serengeti (2h e 30’ di viaggio), tra giraffe masai e leoni pigroni – Notte al Seronera Wildlife Lodge (sicuramente la sistemazione più affascinante) 29 Dicembre: Safari all’alba: madri leoparde,famiglie gheparde e ippopotami a far da padroni – Notte al Seronera Wildlife Lodge 30 Dicembre: Ultima mattina all’avventura e partenza con Airexcel per Zanzibar – Sistemazione Paje By Night (bellissima atmosfera, sistemazione per chi è alla ricerca di un’alcova lontana dal turismo di massa) 31 Dicembre – 5 Gennaio: Relax e avventura a Zanzibar 5-6 Gennaio – Rientro col mal d’africa nella nevosa Italia (Ethiopian Airlines) SENSAZIONI DI VIAGGIO e CONSIGLI Non mi dilungherò in un racconto dettagliato del viaggio, ma cercherò di descrivere quelle suggestioni che questo fantastico paese mi fa assaporare ancora..

Safari : Il Safari non sapevo proprio come immaginarmelo: spesso provavo a pensare come avrei reagito alla vista di animali che solo il National Geografic fino ad oggi era riuscito a mostrarmi.

Come dire, senza l’esperienza non esisterebbe la vita, quindi il National Geo non è certamente vita: la fortuna ,ovvio, che dovrà essere dalla vostra parte, come d’altronde è stata dalla nostra! Diciamo che il nostro driver ci aveva avvertiti sin da subito che vedere leopardi, rinoceronti e ghepardi oltre ai leoni sarebbe stata un’ardua impresa. E poterlo sentire urlare insieme a noi nel veder mamma leoparda col piccolo appollaiarsi sotto la nostra jeep per qualche minuto ha creato un quadro assai più adrenalinico dell’immaginato..Facendoci anche dimenticare per un’istante i rinoceronti, ghepardi e leoni già incontrati lungo il cammin di nostra jeep.

L’attenzione va posta nel scegliere la stagione giusta per intraprendere l’avventura: nel Serengeti il periodo migliore va da dicembre a giugno.

C’è un gran verde e miriadi di zebre e gnu sollazzano allegramente infischiandosene dei bei carnivori. Il Serengeti non è nemmeno immaginabile nella sua maestosità, il cratere del Ngorongoro è come l’eden, un banchetto nuziale dove solo le giraffe non sono state invitate.

I lodge della Wildlife sono abbastanza vecchiotti ma nel complesso offrono una buona sistemazione (la vista dalla camera del Lodge sul cratere è eccezionale): viaggiare in tenda magari può portare a un po’ di risparmio, ma per vivere l’africa bisogna cercare di fermare il tempo (e in tenda tutto è molto più frenetico).

Per fare il safari esistono una miriade di agenzie (basta andare sul sito del turismo Tanzano “Tato” per perdersi un po’) che propongono pacchetti e quant’altro : ma scelta fu più azzeccata che far l’avventura con la Rift Safari (gestione italiana di Claudia e Max), perché oltre a tariffe davvero super,ci ha offerto un servizio che ci ha fatto gustare davvero la vera Africa.

Se avete un volo interno per Arusha o Zanzibar, sappiate che sui voli i vostri bagagli dovranno essere morbidi e non troppo pesanti (15 kg) pena pagamento di dazi esorbitanti.

A parte le dannate moste tzètzè nel Serengeti (tra le 12 e le 15 sono tremende..) abbiamo avuto ottimi rapporti con gli animali che ci scorrazzavano intorno (di zanzare nemmeno l’ombra).Simpatici gli iraci del Seronera! Per avvistare gli animali portatevi un binocolo, è fondamentale!

Zanzibar: A Zanzibar alloggiavamo al Paje by Night : i bungalows sono puliti e ben arredati, il ristorante davvero appetitoso e il bar aperto fino a tarda notte per chi ne ha voglia (è uno dei pochi posti che richiama un po’ di festaioli nella zona).L’atmosfera è rilassata e davvero lontana dai villaggioni turistici che ti fan sentire un numero: i bungalows praticamente sono a ridosso del villaggio di pescatori ,quindi sarete immersi nella vera africa zanzibarina.

La chicca sono le amache e i lettoni sotto le stelle dove passare serate senza tempo.Si possono anche organizzare escursioni o avventure di pesca o snorkeling.

La spiaggia di Paje è davvero bellissima: non esistendo troppe strutture non ci sono mai troppi turisti (anche se spesso vengono da lontano per gustare questo angolo di paradiso), la bassa marea dura un paio d’ore e offre scenari inconsueti (come le piantagioni di alghe raccolte dalle donne per il mercato giapponese), la sabbia è praticamente borotalco, il mare un sogno che si realizza. All’ombra crogiolosa delle palme non potete perdervi la frutta che Moussa farà di tutto per preparavi: nemmeno a sanremo trovereste un mango così… A Zanzibar si possono fare diverse escursioni che si possono organizzare anche con i ragazzi della spiaggia (se volete provare cercate Tomass e Mr Business,ve li consiglio.. Ditegli che vi mando io..).

Non sono mai troppo insistenti ma hanno una gran voglia di chiacchierare.

Tra le escursioni abbiamo fatto il Blue safari : si esce in barca e si raggiunge una lingua di sabbia in mezzo al mare. Avevamo anche il cuoco: che mangiata! Per visitare la zona Nord di Kendwa (vicino a Nungwi) abbiamo noleggiato una macchina: nonostante ci siano una marea di posti di blocco della polizia basta mostrarsi disponibili e avere con sè la licenza di patente internazionale che vi rilascia chi noleggia l’auto (10$) e non ci saranno problemi, nemmeno di mance! Kendwa ha un mare eccezionale, risente poco della bassa marea, ma certamente è ben più turistico di Paje. Bella spiaggia a Kendwa, ma muoviamoci a rientrare alla base! A Jozani c’è una piccola riserva dedicata al colobo rosso (un simpatico primate): se avete mezza giornata libera potreste passarla qui.

A Paje si può fare un bellissimo snorkeling: basta chiedere sulla spiaggia di portarvi a ridosso della barriera (a circa 2 km dal bagnasciuga) con la barca dei pescatori e il gioco è fatto: coralli multicolor e piccoli nemo bianchi e neri vi attendono.

Se volete provare ad andare a mangiare nei “ristoranti” locali all’interno del villaggio (in pratica cucinano e vi portano a casa loro) vi consiglio il Big Fire Restaurant (chiedete di Hassan Kitete) : Jambo! Che aragoste e calamari !! Per bere qualcosa andatevi verso il Dhow Inn e troverete il Jambo bar…Siete pronti a suonare i bonghi?

La Tanzania è davvero un luogo magico, dove umanità, paesaggi e animalità si sono fuse e confuse in un mosaico pieno di sensazioni e vita. “L’altrove è uno specchio in negativo.

Il viaggiatore riconosce il poco che è suo, scoprendo il molto che non ha avuto e non avrà.” (I.Calvino) Jambo Tanzanzibar! A presto… Raf



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