Kalimera, santorini 3
Appena intravediamo Santorini dal finestrino dell’aereo ci sembra già bellissima, è come guardare una cartolina, appena scendiamo all’aeroporto nonostante siano già le 17.00 passate il caldo si fa sentire, per fortuna che soffia un venticello molto piacevole che ci accompagnerà per tutta la vacanza.
Il nostro hotel è molto vicino all’aeroporto e quindi in cinque minuti siamo a destinazione, la struttura ci piace subito, tinteggiata di bianco e azzurro e con una bellissima buganvillea fucsia all’entrata. All’inizio la camera non ci sembra un granché ma mai giudicarla il primo giorno…Per inaugurare la vacanza e visto che lo stomaco brontola decidiamo di andare in centro a mangiare qualcosa.
Dopo una breve passeggiata raggiungiamo il lungo mare di Kamari…Rimaniamo a bocca aperta…C’è un fiume di gente! eppure fino dietro all’angolo c’eravamo solo noi! Il lungomare è molto carino per passare una serata tranquilla, locali, negozietti, ristorantini e di fronte la spiaggia e il mare per finire le serate in modo romantico.
Scegliere dove mangiare non è facile, al di fuori di ogni ristorante c’è un cameriere che ti blocca appena passi invitandoti a dare un’occhiata al menu e a sederti…Non riesci a riflettere e dare un’occhiata! alla fine visto che la fame avanza scegliamo il ristorante “The Spring” dove decidiamo di provare la mousakka prendendo un menù per due persone che comprende anche insalata greca e vino o acqua il tutto per un totale di €. 21,00. Sarà stata la fame ma tutto è molto buono! Sazi e rilassati torniamo in hotel e come previsto tutto ci sembra già più bello, anche perchè diamo un’occhiata al terrazzo della nostra stanza ed è grandissimo…Ottimo per sedersi a vedere le stelle! Peccato che tutto questo relax viene ad un tratto interrotto dal boato di un aereo che sembra stia puntando direttamente la nostra finestra! avevamo dimenticato di essere vicino all’aeroporto! Ecco l’unico neo dell’Hotel Alexandra come però di tanti altri alberghi a Kamari è che dalla mattina fino verso a mezzanotte gli aerei ti passano sopra la testa prima di atterrare, beh le prime volte non è piacevole però dopo neanche un giorno non ci facciamo più caso Sabato 23 Agosto 2008 Decidiamo di passare una giornata rilassante e quindi andiamo alla spiaggia di Kamari, dove per €. 7,00 noleggiamo per la giornata 2 lettini e 1 ombrellone (i prezzi sono uguali in tutte le spiagge che abbiamo visitato durante tutta la vacanza, cambiano un pò le condizioni dei lettini) La spiaggia essendo l’isola di origine vulcanica è fatta di sassolini neri, l’acqua è pulita ma essendo il fondale scuro non ha particolari riflessi. Sapevamo prima di partire che se si cercano i fondali più belli e trasparenti Santorini non è l’isola da scegliere però se si cercano i tipici colori e paesaggi greci è sicuramente la migliore.
Quando il caldo inizia a farsi sentire nonostante il vento andiamo a farci un giretto per vedere il lungomare di giorno, ci sono vari mini market dove si trova di tutto e a prezzi molto buoni ( bottiglia di 1,5 litro d’acqua a €. 0,40 ottimo prezzo visto che al ristorante o al bar costa €. 2,50) e in uno di questi, il minimarket “Afrodite” troviamo delle ciotole di macedonia fresca a €. 3,00 o €. 1,00 se si vuole solo anguria che compriamo immediatamente, ottime per un fresco spuntino! Tornando indietro scopriamo anche il “Koulis” bar, un chiosco dove fanno vari tipi di pita a €. 2,00, è sempre affollatissimo ma non si aspetta mai molto, a me le pita non piacciono molto, invece Carlo ne rimane incantato, se non lo porto via di peso le avrebbe provate tutte! comunque decreta che quello sarà il suo pranzo per tutta la settimana! Quando torniamo in albergo chiediamo informazioni per noleggiare un quad, la figlia dei proprietari dell’hotel è molto gentile e si mette in contatto con un noleggio di Kamari, ci propongono un quad 150cc per 5 giorni €. 170,00, alcuni noleggi ti propongono un’assicurazione casco ma la maggior parte una polizza che copre i danni che puoi fare agli altri e se chiedi cosa succede nel caso te lo rubino ti rispondono “solo voi italiani fate questa domanda, ma dove vivete?” (scooter e quad se ne incrociano a centinaia e sono quasi tutti guidati da turisti, lo scooter è più agile e veloce ma io avendo paura delle due ruote mi trovo più tranquilla sul mio “quattro ruote”. Il primo consiglio e’ di non noleggiare quad inferiori a 150cc perché già sono un pò dei rottami rumorosi e il rischio è di non riuscire a fare una salita! secondo consiglio fatevi dare un quad con il bauletto che è ultra comodissimo, terzo consiglio visto che alcuni sostengono che il casco non è obbligatorio mentre altri dicono di aver preso multe salate per la sua mancanza soprattutto perché turisti, nel dubbio noi lo abbiamo usato e quarto consiglio se vi muovete di sera portate sempre un maglioncino/felpa perché c’è sempre vento e alla sera è freschino), decidiamo per il quad e soddisfatti andiamo a farci un tuffo nella piscina dell’albergo.
Stasera proviamo un altro ristorante, il “Sirtaki”, per €. 26,00 in due mangiamo insalata greca, dolmades, souvlaki pork ,acqua e l’immancabile ouzo offerto sempre a fine cena. Domenica 24 Agosto 2008 Oggi decidiamo di partire alla scoperta del nord dell’isola con il nostro quad. Affrontiamo subito la salita e arriviamo al paese di Pyrgos, impressione? wow!! sicuramente il paese più bello che abbiamo visto a Santorini (anche più di Thira a nostro parere), è un paese semplice, silenzioso, molto caratteristico, sembra di entrare in un museo dove tutto si è fermato a 50 anni fa. Tipiche case bianche e azzurre, ogni angolo tinteggiato di fresco, e guardandosi intorno la vista del mare in lontananza e delle colline alle spalle…Ogni viuzza, ogni angolo è magico, mille cose da vedere, mille particolari, le campane e i cancelli azzurri, i visi segnati dal sole degli anziani che ti sorridono…Magico davvero! Inoltre all’entrata del paese c’è un panificio dove si trova ogni leccornia e un buon profumo di pane appena sfornato.
Ci rimettiamo in viaggio ed arriviamo in breve a Thira, parcheggiamo all’inizio della città, in un grande spazio sterrato dove non c’è il caos ma in pochi minuti si è in centro. Thira è molto affascinante ma caotica e rumorosa, c’è una vista sulla caldera che toglie il fiato, ma sarà la troppa gente o il caldo fatto sta che non riusciamo ad assaporare del tutto quello che ci circonda. Giriamo un pò per le vie e guardiamo i tanti negozi che affollano Thira e decidiamo di scendere al porticciolo facendo a piedi la scalinata. Sarà stato il caldo, sarà stato l’olezzo tremendo degli escrementi degli asini che trasportano su e giù le persone dalla scalinata, sarà stata la fatica a stare in piedi su quei gradini con tanti “ricordini” dei taxi a quattro zampe, fatto sta che arrivati sulla banchina pensavo di essere morta! ed il ritorno senza nessun ripensamento l’abbiamo fatto con la funicolare (€. 4,00).
Ripartiamo e ci spostiamo prima a Firostefani e poi a Imerovigli, vista ancora più mozzafiato ma meno caos e turismo, si respira un aria più reale e si starebbe delle ore a guardare l’effetto della luce del sole e delle ombre sul mare e sulle facciate bianche delle case e le piccole barche e le grandi navi da crociera che si incrociano davanti al vulcano Nea Kameni . Alla fine partiamo per Oia, meta obbligatoria perché è il luogo dove tutto il mondo si ferma in attesa di vedere i bellissimi tramonti di Santorini. L’importante è arrivare presto a Oia perché quando si avvicina l’ora del tramonto (dalle 18.30 alle 20.00) si riempie di centinaia di persone che arrivano a frotte con ogni mezzo. Il paese è caratteristico ma affollato, con negozietti ovunque, abbiamo la stessa sensazione provata a Thira, di non riuscire a vedere oltre l’aspetto turistico, di non riuscire a godere fino in fondo la bellezza che ci circonda.
In attesa del tramonto ci sistemiamo ad un tavolino del bar “Kaetpo” (impresa ardua trovarlo perché tutti i locali da dove si gode lo spettacolo del tramonto hanno i tavoli prenotati) e mangiamo un milk shake e un piatto di yogurt buonissimo con miele e frutta per €. 18.00 (avviso che i prezzi a Oia e a Thira, soprattutto a Thira, sono molto alti rispetto ad esempio a Kamari dove si mangia bene, di tutto e a prezzi normali). Dopodiché ci sediamo sulla scalinata da dove si scende al porto di Ammoudì e aspettiamo il tramonto circondati da centinaia di persone arrampicate e infilate in ogni angolo. Lo spettacolo vale l’attesa e lascia un buon sapore dolce negli occhi.
Stanchi morti ci avviamo per tornare all’albergo ma invece di fare la stessa strada dell’andata decidiamo di percorrere la strada che costeggia tutte le spiagge del nord dell’isola ( belle ma selvagge e non attrezzate), il viaggio è molto rilassante, poche case, poche luci e solo due auto incrociate durante tutto il viaggio, è bellissimo vederti scorrere a fianco il mare illuminato solo dalla luce della luna.
Nonostante la fame la stanchezza della lunga giornata prende il sopravvento e decidiamo di andare a dormire senza cena.
Lunedì 25 Agosto 2008 Dopo l’intensa giornata di ieri oggi solo relax. Passiamo tutto il giorno nella piscina dell’albergo, grande, pulita, con ombrelloni e sdraio ed il bancone bar a due passi per togliersi ogni languorino.
Alla sera andiamo a mangiare alla taverna Alexis sul lungomare di Kamari, riproviamo la mousakka, veramente buona. Questa taverna sarà la nostra meta per le cene future, si mangia bene, prezzi buoni e i gestori sono veramente gentili.
Martedì 26 Agosto 2008 Oggi si riprende l’esplorazione dell’isola e ci dirigiamo verso sud.
Arriviamo ad Akrotiri ma decidiamo di non visitare gli scavi archeologici perché fa già caldo e tutto il giro è sotto il sole. Ci dirigiamo verso la Red Beach, altra meta ultra turistica, la spiaggia è veramente particolare, è una baia formata da ciottoli rossi e neri e lo spettacolo è veramente unico. In un angolo della baia c’è una piccola spiaggia libera, la parte più ampia invece è occupata da delle orribili file di ombrelloni a strisce bianche e blu. Saremo anche complicati ma secondo noi rovinano completamente il panorama, inoltre troppa gente continua arrivare e quindi decidiamo di proseguire il giro (per arrivare alla Red Beach dal parcheggio si cammina 5 minuti sullo sterrato, secondo me un paio di scarpe da ginnastica o dei bei sandali resistenti sono l’ideale, ma avendo visto persone con infradito e vestite da spiaggia arrampicarsi ovunque anche a rischio di lasciarci la pelle pur di essere sempre chic ed essendomi sentita in più di una occasione un pò “Heidi” per il mio abbigliamento un pò più sportivo ma secondo me più adatto non so più cosa pensare) .
Ci spingiamo fino al Faro sulla punta sud dell’isola e al ritorno intravediamo dall’alto sia la Red Beach sia la White Beach, decidiamo di scendere fino alla Mesa Pigadia beach percorrendo una strada sterrata di circa 1,5 Km. Ci sistemiamo in fondo alla baia, nella parte libera, qui la spiaggia è formata da grossi ciottoli arrotondati dall’abbraccio del mare, il mare è limpido e pulito e ci rinfreschiamo facendo un bel tuffo. Proprio affacciata sul mare all’inizio della baia c’è un taverna tipica con una terrazza affacciata sul blu, dove ci rilassiamo e mangiamo una frittata alla feta pagando veramente poco. Curiosi lasciamo a malincuore quest’angolo di pace per andare a Kampia beach di cui abbiamo visto l’indicazione all’andata, per arrivarci ancora una discesa sterrata di circa 2 km, appena intravediamo la baia rimaniamo un pò delusi, spiaggia stretta di sassi grossi e pungenti e sdraio vecchie, però decidiamo di fermarci e facciamo bene perché ci sono dei bellissimi fondali da vedere.
Durante il rientro a Kamari ci fermiamo a visitare il paese di Megalochori, altro abitato caratteristico che vale la pena girare a piedi per veder la piazza circondata da buganvillee bianche e fucsia dove il tempo si è fermato, le strette scalinate, i muri bianchi di cinta…Qui si vive e si respira la vera Santorini, lontano dal rumore, dal caos e da tutto ciò che di bello e brutto ha portato il turismo di massa. Alla sera ceniamo ancora alla taverna Alexis e proviamo insalata greca e piatto misto di pesce e patate al forno per un totale di €. 21,00. Finiamo la giornata chiaccherando con una coppia di toscani conosciuti al ristorante, seduti al tavolino di uno dei tanti locali sul lungomare di Kamari con musica dal vivo e bevendo ouzo. Mercoledì 27 Agosto 2008 Il tempo rimasto inizia a stringere e quindi risaliamo in sella al nostro quad e ripartiamo alla scoperta di quello che ci manca da visitare. Saliamo fino alla cima del monte Elias, il punto più alto di Santorini, c’è un monastero sulla cima che però è in ristrutturazione e non si può visitare ed una base militare di telecomunicazioni. Però il panorama vale una visita perché si scorge praticamente tutta l’isola se si aguzza un pò la vista.
Decidiamo per un pomeriggio in spiaggia e dopo aver girato Perissa e Perivolos ci fermiamo a Vlichada beach. Una spiaggia con alle spalle un muro di tufo scavato dal vento, che cambia forma ogni volta che lo guardi, merita davvero una sosta questa baia, è molto bella e rilassante, e per la prima volta troviamo anche una spiaggia fatta di piccoli sassolini chiari che sembrano quasi sabbia.
Alla sera decidiamo di vivere Thira di sera, il programma era di cenare in qualche ristorante ma visto i prezzi e freschi del racconto della coppia toscana che ha speso €. 320,00 per un antipasto, una spigola, un dolce e una bottiglia d’acqua, ci sentiamo più a nostro agio seduti al bancone di un take away di pita. Di sera Thira è comunque caotica ma la gente si muove con più calma, assapora di più gli odori, i colori e i rumori…Ci accomodiamo ad un divanetto del “Cafè del mar e del sol” (anche qui devi essere fortunato perchè i tavoli con la vista sulla caldera sono già tutti prenotati) e ci prendiamo un daiquiri e un milk shake per un totale di €. 23,00. La vista della caldera e di Thira di sera è molto particolare, perchè ovunque vi sono giochi di luci colorate che si riflettono sulle case bianche e sembra di essere in un paese delle fate. Stiamo per quasi un ora in silenzio sprofondati nei cuscini, ascoltando musica soft e guardando il panorama. Dobbiamo proprio ricrederci su Thira, è veramente magica! Durante il ritorno sono veramente felice di essermi portata una felpa ed un giubbino impermeabile perchè il vento è forte e fresco.
Giovedì 28 Agosto 2008 Ultimo giorno su questa bellissima isola ma manca ancora qualcosa da visitare. La nostra meta è Ancient Thira dove vi sono i resti archeologici della antica capitale dell’isola distrutta da un terremoto. Vi si arriva dopo una lunga salita fatta di tornanti, la strada è acciottolata e il quad scivola molto ma ce la facciamo. Appena arrivati ci accorgiamo subito che c’è un vento fortissimo ma almeno allevia un pò il caldo. Ancient Thira è un sito archeologico interessante e c’è una vista bellissima vista su tutta la costa sud, Kamari è veramente estesa vista da quassù! (consigliamo anche in questo caso delle scarpe comode perchè c’è da camminare, ma vale quanto scritto prima).
Beh, per finire in bellezza la giornata non può mancare un ultimo pomeriggio di relax in spiaggia a Kamari e un’ultima cena sul lungomare. Passiamo la serata a ricordare quello che abbiamo visto e vissuto in questa settimana e mentre prepariamo le valigie e ci prende un pò di tristezza…
Venerdì 29 Agosto 2008 Mentre siamo seduti sulla terrazza dell’aeroporto in attesa della partenza, ci riempiamo gli occhi il più possibile delle ultime immagini dell’isola e assorbiamo il caldo e la luce del mattino. L’isola si sta svegliando mentre decolliamo, il sole splende accecante dal finestrino,kalimera Santorini inizia un’altra giornata!