Kalimera e Kalispera
In questo viaggio eravamo in quattro e lo scopo era visitare quasi tutta l’isola! La macchina è stata affittata presso Xerocambos (da una coppia di italiani che vivono nell’omonimo paese), una Hyunday Accent in cui stavano i bagagli di tutti: per 14 giorni, doppio guidatore e assicurazione contro tutto a 450 €, molto più conveniente di altri rent a car!
Le tappe principali sono state 3: la prima è stata a Kissamos, nell’ovest dell’isola. L’hotel che abbiamo scelto è il Kissamos Hotel, davvero splendido, con piscina, ottima colazione a buffet, ascensore (fondamentale!!!), e i due gestori, due fratelli, si sono rivelati gentilissimi e assolutamente fondamentali nella nostra caccia alla benzina (purtroppo siamo capitati nella settimana di sciopero a oltranza!), in più il prezzo era ottimo (58 € a notte a doppia colazione compresa); insomma vivamente raccomandato. Da questo punto di partenza in tre giorni abbiamo visitato Elafonissi a sud, una delle spiagge più belle dell’isola, sabbia rosa, mille tonalità di azzurro, con parcheggio comodo e qualche centinaio di metri per raggiungere la spiaggia, fattibile! Consigliamo vivamente di fermarsi a vedere il tramonto: la discesa del sole sul mare è uno spettacolo meraviglioso! Falassarna molto vicino a Kissamos, sabbia bianca e mare strepitoso, facile anche questa! E infine la laguna di Balos che abbiamo ovviamente deciso di raggiungere con la barca: abbiamo scelto quella più grossa con partenza alle 10.30 dal porto di Kissamos (20 € a persona) e ritorno alle 16. Questa barca fa due tappe, la prima sull’isola di Gramvousa, la spiaggia è raggiungibile dopo un breve cammino su un sentiero un po’ dissestato ma tutto sommato accessibile. Dalla spiaggia poi parte una scalinata che porta a un castello fortificato (impossibile con le stampelle). La seconda tappa è la laguna di Balos; date le dimensioni la barca attracca lontano dalla spiaggia e il percorso è assolutamente troppo lungo, difficile e pericoloso (rocce) per farlo con tranquillità con le stampelle, io l’ho fatto ma lo sconsiglio vivamente! In ogni caso quello che si vede quando si arriva alla spiaggia è meraviglioso, acqua bassa fino alle caviglie per metri e metri, sabbia candida e mare caldissimo! Nella laguna è anche disponibile una taverna!
Una nota particolare in questi tre giorni trascorsi nell’ovest dell’isola la merita la Taverna Gramvousa a Kaliviani, vicino a Kissamos, è in assoluto la taverna migliore in cui abbiamo mangiato durante tutta la vacanza, leggermente più cara delle altre, ma sempre molto economica rispetto ai nostri standard: le specialità sono di carne di qualsiasi animale e ci sentiamo di consigliare il misto di verdure fritte e i pomodori secchi fritti, deliziosi!
Il secondo spostamento è stato a sud, ad Agia Galini; durante il trasferimento ci siamo fermati a pranzare (taverna Yannis) a Spili, un paesino stupendo molto caratteristico, con al centro del paese una fontana con teste di leone da cui sgorga l’acqua più buona di Creta a quanto si dice…..in effetti era ottima ma forse solo perché era ghiacciata e ci aiutava tanto a sopportare i quasi 40 gradi!!! Nel pomeriggio prima di arrivare in hotel ci siamo fermati a Plakias, la spiaggia è estremamente comoda e facile da raggiungere, il mare non è ai livelli di altri posti ma sempre limpido e pulito. A priori ho escluso di raggiungere la spiaggia di Preveli, sinceramente 450 scalini mi sembravano troppi! Ad Agia Galini abbiamo scelto l’hotel Antigoni appena si entra in paese, lo sconsiglio per chi ha problemi come me, c’erano quattro rampe di scale da fare! La colazione non era delle migliori, ma sufficiente, i proprietari stranamente non parlavano né capivano l’inglese, che invece viene parlato anche dalle signore più attempate; tutto sommato però per 15 € a notte a persona colazione compresa va più che bene. Il paese è molto carino, pieno di locali, taverne e ristoranti e abbiamo mangiato un’ottima frittura di pesce a 25 € per due in una taverna di cui non ricordo il nome, che si trova in una delle tre vie che partono dal parcheggio del porto! Abbiamo usato questa base per vedere Matala, la spiaggia è davvero particolare, sulla destra c’è la parete rocciosa con le grotte in cui vivevano gli hippy e per cui è diventata tanto rinomata. Lungo la spiaggia sono presenti diverse taverne acchiappa turisti con i prezzi più cari rispetto a quelli abituali. Purtroppo non abbiamo potuto raggiungere la famosa red beach che è stata sconsigliata anche alla coppia di nostri amici sprovvista di scarpe da ginnastica (si tratta di una passeggiata di 40 minuti su delle rocce!!!). Consiglio di dedicare più tempo al sud dell’isola che a una vista rapida ci è sembrato davvero meritare molto!!!
L’ultima tappa è stata Agios Nikolaos: non so se per la mia condizione, ma non credo, non è stato amore a prima vista e a dir la verità non è riuscita a conquistarmi nei 4 giorni in cui siamo rimasti; è una città molto caotica, piena di traffico, estremamente turistica, con stradine strette e molte volte chiuse (ovviamente non segnalate) per cui perdersi è un rischio ed è assolutamente impossibile visitarla con le stampelle perché è un continuo di discese e salite! In più i ristoranti che ci sono sul lungo lago non sono nulla di che e dopo la cena della prima sera abbiamo deciso di andare sempre a mangiare nella vicina Elounda. In ogni caso l’hotel che abbiamo scelto era in una posizione defilata dal centro, abbastanza facile da raggiungere con una mappa della città, si tratta dei Manos Apartments, a noi è toccato per due persone un appartamento con letto alla francese, altri due singoli, un divano, angolo cottura e bagno enorme per gli standard degli altri hotel (costo 208 € per 4 notti senza prima colazione visto che si tratta di appartamenti); i proprietari gentilissimi ci hanno permesso l’ultimo giorno di tornare in camera nel pomeriggio (nonostante il check out fosse alle 12) per fare una doccia dato che il volo era alle 11 di sera! Da qui abbiamo visitato Elounda, una località “vip” che a noi non è sembrata assolutamente tale eccetto i grandi resort che però rimangono fuori dal paese che per il resto è a misura d’uomo con prezzi in linea con il resto dell’isola e svariati negozietti di souvenir molto carini. Più o meno a metà paese c’è una stretta svolta sulla destra con l’indicazione per l’Aoki hotel che permette di dirigersi verso le saline e verso la penisola di Spinalonga (in realtà l’isola è raggiungibile solo in barca), ma vicino alle saline c’è una piccola spiaggia rilassante con acqua limpida e bassa. Consigliamo di cenare in una taverna che si trova prima delle saline che ha sedie e tavolini blu, l’atmosfera è molto romantica, si mangia benissimo e con circa 30 € in 4!!! Agios Nikolaos è poi un’ottima base per visitare l’isola di Krissi che si trova di fronte a Ierapetra (35 km da Agios Nikolaos); entrando in Ierapetra è pieno di chioschi in cui vendono i biglietti per Chrissi, noi ci siamo fermati al primo e abbiamo preso i biglietti (25 € a testa) per una delle barchette più piccole, una trentina di persone al massimo, che parte alle 11 dal porto dove c’è un ampio parcheggio per la macchina e che arriva dopo nemmeno un’ora in un paradiso terrestre. Appena si sbarca c’è una grande spiaggia attrezzata e una taverna, ma la spiaggia più bella, la golden beach, si trova dall’altra parte dell’isola, una passeggiata di dieci minuti tra cedri e dune bianche (io un po’ di più ma con calma e qualche sollevamento in braccio si può assolutamente fare, sicuramente molto molto più semplice di Balos!). All’arrivo si vede un mare cristallino, nulla da invidiare a Caraibi o Maldive, probabilmente l’acqua più bella vista a Creta e personalmente mai vista. La particolarità è la presenza a riva di ghiaia di dimensioni del riso in cui si perdono minuscole conchiglie di qualsiasi colore. Il rientro è previsto alle 5, so che può sembrare poco il tempo ma assicuro che per il caldo che fa (in assoluto il più forte di tutta la vacanza) è più che sufficiente. Anche sulla golden beach è presente una bar per cui non preoccupatevi di far rifornimento appena arrivati!
Gli ultimi due giorni li abbiamo trascorsi in una spiaggia a 15 km da Agios Nikolaos verso Sitia che si chiama Voulisma beach, è stupenda, si tratta di un golfo riparato, l’acqua ha le quattro tonalità dell’azzurro ed è bassa per un po’. Per raggiungerla c’è una scalinata fattibile con le stampelle che parte da un bar; per il pranzo però consigliamo di andare in una delle taverne che si sono sulla strada subito di fronte alla svolta per la spiaggia e di provare il loro dakos (una specie di frisella pugliese con pomodoro fresco, feta, origano, il loro splendido olio di oliva che usano in abbondanza su ogni piatto e olive nere) e il gyros pita (un kebab arricchito con yogurt greco, patatine fritte e una discreta dose di aglio).
Nella zona e precisamente a Plaka, 4 km oltre Elounda (si attraversa tutto il paese e giunti alla chiesa nascosto completamente dietro un albero c’è un cartello che indica di svoltare a destra) consigliamo la taverna Paleria dove abbiamo mangiato un misto di pesce, aragosta bollita, cozze gamberi orata fresca polipo grigliati, sardine e calamari fritti, seppia in umido, a 55 € in due, un prezzo assurdo in Italia!!! In ogni caso l’intero paese è specializzato in aragoste e anche le taverne vicine sembravano assolutamente ottime.
Vorremmo ancora fornire alcune informazioni utili: tutte le spiagge sono dotate di ombrelloni e lettini a 6 o 7 € al massimo (solo Chrissi 10 €), ci si siede e poi arrivano a riscuotere i soldi e dare lo scontrino, in ogni caso c’è sempre molto posto per chi invece volesse sdraiarsi sulla sabbia; in più sono sempre presenti le docce e spesso i box dove cambiarsi. Ci ha colpito molto la tranquillità delle spiagge, nonostante fossero i primi di agosto tutte le spiagge sono sempre state vivibili e prive di caos. A Creta c’è un modo un po’ particolare di guidare, per cui si marcia nella corsia di emergenza presente su tutte le statali mentre la corsia normale si usa per i sorpassi; la benzina è molto più cara che da noi, tra 1,7 e 1,58 € quando eravamo particolarmente fortunati! Mentre tutto il resto (alberghi, cibo, souvenir) è molto economico (anche se il nostro albergatore preferito Manolis ci ha spiegato che dall’anno prossimo la situazione cambierà e aumenteranno l’IVA con inevitabili ricadute sui prezzi per i turisti).
A parte i luoghi da visitare, le spiagge quasi tutte con bandiera blu, i siti archeologici e i monasteri che non ho potuto vedere a causa del piede, vale la pena vivere Creta per l’atmosfera, per il profumo costante di vegetazione e origano selvatico in tutta l’isola, per il frastuono delle cicale che in alcuni momenti non ti permette di sentire i vicini di posto parlare, per le caprette e le pecore che ti attraversano la strada, per l’ottimo cibo (dakos, souvlaki, gyros pita, involtini di vite, pomodori ripieni, moussaka, frutta e raki sempre offerti a fine pasto), per le chiesette colorate sparse per tutta l’isola, per la gentilezza e la disponibilità dei greci tipici cretesi ad aiutarti, consigliarti e indirizzarti già in occasioni normali e ancora di più con un piede rotto, e infine per la meravigliosa cantilena generata da efaristò (grazie) e parakalò (prego)!!! Creta è sicuramente un’isola avvolgente, che cattura l’attenzione e il cuore, e non basta una sola vacanza per viverla appieno!