Jugend Stil e barocco italiano
In serata raggiungiamo uno spazioso chalet a Miķeļbāka, ai limiti della Riserva Naturale di Slitere, prenotato attraverso l’organizzazione “Celotajs”. Manca l’acqua potabile e la strada è sterrata. Il giorno dopo, passeggiata nei pressi del faro Slitere, da cui non si vede quasi l’isola estone di Saaremaa; acquisto di pesce affumicato nei paesetti sulla costa ed osservazione di turisti russi che camminano lontano nel mare a Capo Kolka.
Il 10 agosto partenza di buon’ora per la capitale. Visitiamo il bel castello di Dundaga, fermandoci un poco a Talsi (benzina a 68 centesimi di euro al litro) e, anche se non ne val la pena, a Kandava; a Sabile si fanno assaggi di vino locale; vediamo infine Tukums. A Milzukalns, cerchiamo invano fra gli altissimi abeti l’improbabile panorama sul golfo promessoci dalla guida; in compenso troviamo un castello a Mizkalne. Poi verso il mare nel paesetto di Lapmezciems per scorpacciata di sgombro, salmone ed anguilla affumicati.
Poco prima dell’arrivo a Riga, costeggiamo la lunga striscia di sabbia e pinete di Jurmala: la considerano “città” e becchiamo una multa per superamento dei 40 km. Orari, per altro non segnalati.
A Riga iniziamo la visita del bellissimo quartiere Jugend Stil, trovando alloggio nelle stanze ristrutturate del Viktorija Hotel, A. Caka Str. 55. Non esiste più il negozio di Nordwear e neppure il punto Internet di Gertrudes iela (l’albergo c’invia in Bruninieku iela: 0.50 Ls l’ora).
Nei giorni successivi visitiamo la splendida città, coi suoi vari stili architettonici, meritevole di un più lungo soggiorno. Vediamo Castello, Duomo, Chiese di S. Pietro e S. Giovanni; mangiamo nei ristoranti della catena Lido con poca spesa e molta soddisfazione; ricevo cure adeguate e premurose in un ospedale. 29 gradi di temperatura alle sei di sera.
Gita di un giorno agli splendidi palazzi Jelgava e Rundale, capolavori dell’italiano Rastrelli.
Il 13 siamo a Sigulda, 53 km. Dalla capitale, nella Guest-House Līvkalni, Pēteralas iela: ampie stanze su bel laghetto (il miglior rapporto qualità-prezzo del viaggio, per di più c’è il bidet).
Visitiamo il Parco Nazionale di Gauja. Il turistico castello di Turaida è ricostruito in cemento e catrame con porta laminata ricoperta d’antiruggine arancione; ci consoliamo con le rovine della fortezza gotica e col castello di Crimulda, adibito a sanatorio, dove sciamano bellissime dottoresse ed infermiere.
L’indomani, percorso naturalistico a Ligatne (l’osservazione degli animali selvaggi, adatta ai bambini, consiste nella vista di cani lupo, orsi e cinghiali senza zanne in recinto) e bella visita di Cēsis, castello medievale e chiesa di S. Giovanni.
Risaliamo la valle del Gauja fino a Valmiera, proseguendo per Valka/Valga, dove si passa il confine con l’Estonia.