Jericoacoara, F. De Noronha e Porto de Galinhas
Il volo per Fortaleza è della Livingston, buona compagnia (non direi lo stesso per Blue Panorama) e decidiamo di passare il primo giorno a Praya do Futuro. La spiaggia non è male ma tutto lo squallore che c’è intorno (favelas incluse) non ci piace più di tanto ci si sposta allora verso Jericoacoara. L’autobus impiega circa sei ore, si prende alla Rodoviària di Fortaleza, costa 33 R$ e un ora e mezza prima di arrivare ti scarica su un altro autobus cingolato 4×4 senza finestrino, perchè gli unici accessi di “Jerico” sono le dune e la spiaggia. Il paese è piccolo e stupendo è circondato da dune giganti e ogni giorno al tramonto gruppi di ragazzi formano il fantastico cerchio del forrò e della capoeira. Tutte le strade sono di sabbia e gli unici mezzi che circolano sono Dune Buggy e cavalli. La spiaggia è stupenda ma il vento è forte e costante, fastidioso per chi ama stare in spiaggia, un paradiso per Wind surfisti (ce ne sono a centinaia) e Kite surfisti. I ristoranti sono ottimi (consiglio il Sabor da Terra) ma i prezzi sono più alti che nel resto del Brasile ( 90-95 R$ circa a cena, contro i 65 R$ di media). Anche lo shopping risulta un pò caro ma nonostante questi piccoli “nei”, Jerico resta per noi una tappa obbligata (alla pousada Azul siamo stati benissimo, 25 R$ al giorno a testa). La settimana passa in fretta e ustionati dal sole fortissimo torniamo a Fortaleza a prendere un volo della Gòl per Recife, unico posto oltre a Natal, dove ci si imbarca per l’arcipelago di Fernando de Noronha. Il volo per Fernando viene effettuato (aimè) da un ATR42 , il biglietto costa una cifra ( 460 R$ con la Trip) e si paga una tassa ambientale di circa 28 R$ al giorno ma il gioco vale la candela. Fernando è infatti uno dei posti più belli che abbia mai visto; un ‘isola meravigliosa con tantissime spiagge stupende e incontaminate (Baia do Sancho la più bella), molto tranquilla, con una varietà impressionante di flora e di fauna, la gente è meravigliosa, calma e molto aperta e disponibile e i paesaggi sembrano posti che vedi solo in qualche puntata di Quark. Qui è assolutamente obbligatorio avere maschera, tubo e pinne per esplorare i fondali e uno ottimo zoom per fotografare delfini e tartarughe marine. Imperdibile! Così, soddisfatti, neri e ben riposati, torniamo a Recife per una fantastica cena a base di granchi giganti al ristorante Ilha de Guaiamum (Boa Viagem) e per proseguire il nostro viaggio alla volta di Porto de Galinhas. L’ autobus (5 R$ -il taxi te ne chiede 70-) si prende all’aeroporto e impiega circa un’ora e mezza. Porto de Galinhas ha una spiaggia molto carina e lunga ed è una località di villeggiatura per brasiliani. Qui abbiamo la fortuna di incontrare Fernando, persona meravigliosa, che gestisce la Pousada Mar a Mar (ultra consigliata anche se dista ca. 1km dal paese) e che ci introduce alle bellezze di Porto de Galinhas come se ci conoscessimo da vent’anni. Il posto risulta abbastanza bello e anche se il fine settimana si riempie di persone, siamo felici di constatare che si tratta comunque di brasiliani e non di “gringos” americani o di tedeschi bianchi-bianchi. Molto particolari risultano le piscine naturali che si formano in conseguenza della bassa marea, ricche di pesci colorati. E’ cosi che mangiando camaroes, facendo shopping (qui conviene) e aspettando ogni mattina la bassa marea, passa anche l’ultima settimana e finisce questo bel viaggio. Il rientro non pesa se ci si diverte e se ci si rilassa per cui il consiglio resta sempre lo stesso: andate in Brasile, non ve ne pentirete e ,non contenti, ci ritornerete.