Jerez de la Frontera e le sue frontiere
Anzitutto, la Real Escuela Andaluza de Arte Ecuestre: l’alta scuola equestre andalusa può garantire una gamma di spettacoli e musei che possono abbracciare i gusti anche di chi non è proprio amante dell’equitazione. Lo spettacolo dura un’ora e mezza e prende luogo solo il martedì e il giovedì. Consiste in una serie di esibizioni di monta da lavoro, monta sportiva, figure con carrozze e addirittura lavoro da terra. Questa è un’esperienza irrinunciabile per chi come me è appassionato di questo mondo. Lo spettacolo costa 19 € ma ci sono sconti per gruppi (mi pare che il biglietto per gruppi costi 12€). Inutile sottolineare che è una esperienza unica e che li vale tutti. Inoltre ci sono il museo degli enganches nel quale si può apprezzare la storia di un importante mezzo di locomozione: la carrozza; e in secondo luogo c’è il Museo dell’Arte Equestre nel quale si possono invece apprendere gli elementi di questo sport visto secondo il punto di vista della scuola andalusa. Il biglietto per i due musei costa 6€. Per i super appassionati c’è addirittura la possibilità di vedere gli allenamenti i lunedì, mercoledì e venerdì mattina per 6€. Personalmente non li ho ancora visti ma la Real Escuela è formata da inseganti alcuni dei quali hanno partecipato e parteciperanno alle Olimpiadi. E gli allievi sono selezionatissimi: solo sei allievi l’anno possono entrarvi. Vi sono poi allievi e professori di qualsiasi disciplina interessi questo mondo in quanto la scuola è una realtà all’interno della quale tutto ciò che riguarda l’equitazione viene svolto in maniera indipendente, dalla veterinaria, alla concia delle pelli, alla fabbricazione di selle e quant’altro serva per la monta. Un piccolo pianeta a sestante da imparare ad apprezzare.
Proprio di fianco alla Real Escuela si trova una importantissima Bodega de vinos. Quella della bodega credo sia un’esperienza irrinunciabile per gli amanti del vino e comunque in generale per chi vuole visitare Jerez. Sono finito casualmente all’interno della Bodega Sandeman, la quale possiede una storia importantissima risalente al 1790 anno della sua fondazione. La visita comprende varie possibilità: degustazione base di vini (fino, amontillado e oloroso), degustazione di vini più antichi, quindi più pregiati (e ovviamente anche più cari), degustazione completa quindi anche coi brandy. Il tutto può essere accompagnato o meno da tapas e dalla visita guidata. Credo valgano la pena entrambe. Le tapas perché i vini sono molto forti (dai 15 gradi in su) e la visita guidata perché si possono apprendere cose molto affascinanti sul processo di creazione di un vino Jerez (più comunemente famoso come Sherry). Per esempio per me, che sono toscano, sapere che il Jerez si ottiene attraverso un mix di vini di varie annate è stata una scoperta piuttosto scioccante. Le degustazioni con guida costano dai 7 € ai 21€. Ci sono visite in inglese, spagnolo, tedesco e francese basilarmente ma si possono richiedere, su prenotazione anche guide in altre lingue.
Altra esperienza da provare assolutamente a Jerez de la Frontera è quella dei bagni arabi che si trovano nel pieno centro storico della città. Ci sono stato diverse volte a cercare di ritrovare il mio equilibrio. Si può prenotare, preferibilmente qualche giorno prima, almeno tre direi, e si possono scegliere i vari servizi che il bagno offre. Ci sono tre vasche: acqua fredda, tiepida e calda. Normalmente si parte dalla tiepida per poi passare dalla fredda alla calda (dove è sconsigliato rimanere per più di 10 minuti di seguito) al fine di ottenere tutti i benefici che questa pratica può dare alla circolazione. Poi ci sono i massaggi rilassanti da 15 o 30 minuti. E poi i vari trattamenti come quello esfoliante e il bagno di cioccolata. Ovviamente i trattamenti speciali sono più cari. Si può spendere da un minimo di 22 euro per il solo bagno (1 ora e mezza) fino agli oltre 100 euro per i trattamenti speciali che penso valgano i soldi spesi. La struttura è bellissima, molto curata, gli spogliatoi ben puliti e forniti di tutto ciò che serve. L’edificio è antico, ristrutturato. C’è il bar, una vendita di oggetti ricordo e infine il fiore all’occhiello, la terrazza con vista sulla cattedrale.
Jerez de la Frontera non è conosciuta molto dagli italiani ma trovo sia un’ottima tappa tra Siviglia e Cadice, due città meravigliose dell’Andalusia.