Jambo Tanzania

Otto meravigliosi giorni nei parchi del Nord della Tanzania
Scritto da: LucaSignoretti74
jambo tanzania
Partenza il: 18/10/2017
Ritorno il: 25/10/2017
Viaggiatori: 6
Spesa: 3000 €
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Da un po’ volevamo vedere l’Africa, quella della Natura di NatGeo Channel, quella dei grandi parchi, delle distese infinite e della grande fauna delle savane, dunque siamo partiti questo ottobre, in 6, 3 coppie, per un viaggio indimenticabile. E’ nostra abitudine auto-organizzarci i viaggi, in contesti più semplici e “addomesticati” come l’Europa e l’America abbiamo sempre fatto da noi, ma per un safari in Africa abbiamo ritenuto preferibile affidarci a un’organizzazione. Così, a maggio scorso abbiamo iniziato a raccogliere info, a leggere i diari di viaggio su TuristiPerCaso, le testimonianze di chi aveva già fatto un’esperienza analoga sui vari forum e ci siamo imbattuti in un nome spesso ricorrente: Safari Crew Tanzania. Dopo aver richiesto alcune proposte, ha vinto il confronto e abbiamo deciso di affidarci a loro. Comunicazione rapida e precisa con Rocco (che abbiamo incontrato ad Arusha) in italiano sia via mail che whatsapp call, pianificazione delle tappe perfetta, nulla lasciato al caso, ottimi lodges e campi tendati (ci siamo innamorati di Mbugani Camp nel Serengeti), comoda jeep toyota Land Cruiser “lunga” con 4 file di sedili, ideale per 6 persone. Eccellente guida, Anate, che con grande passione e preparazione ci ha condotto alla scoperta dei parchi. Abbiamo acquistato in autonomia i voli con la KLM (Milano-Amsterdam-Kilimanjaro) con 5 mesi di anticipo, pagandoli meno di 500 euro a persona tasse incuse. Partenza da Linate alle 6, arrivo ad Amsterdam verso le 8, ripatenza alle 10 e arrivo a Kilimanjaro prima delle 20 locali (le 19 in Italia, 1 ora di fuso in avanti, 2 ore quando in Italia entra in vigore l’ora solare).

Il nostro itinerario prevedeva inizialmente:

1 notte ad Arusha all’arrivo

1 notte a Karatu dopo il safari al Lake Manyara

1 notte al Serengeti centrale dopo il safari a Ngorongoro

2 notti nel nord del Serengeti per poter vedere la grande migrazione

1 altra notte a Karatu sulla via verso il Tarangire

1 notte al Tarangire

Poi pochi giorni prima della partenza ricevo una whatsapp call: Il titolare dell’agenzia mi dice che la migrazione è in anticipo, che due sue guide appena rientrate dal Serengeti lo hanno informato che le mandrie erano già nel Serengeti centrale, che non c’era motivo di andare a nord e che se vogliamo riesce a spostare le nostre prenotazioni dal campo Mbugani al nord a quello di Seronera. Chiaramente accettiamo ed è stata davvero una dritta, perché abbiamo trascorso i tre giorni più entusiasmanti del nostro safari in quella zona.

La Natura è superba, eccezionale, la quantità di animali che abbiamo incontrato è impensabile, in otto giorni abbiamo davvero visto di tutto e di più. Essendo il nostro primo safari, non sapevamo esattamente cosa aspettarci; indubbiamente non immaginavamo di poter vivere dei momenti così emozionanti!

Partendo con il Manyara (parco piccolo ma molto bello e vario che serve anche come tappa di avvicinamento a Ngorongoro) il nostro itinerario è stato un crescendo di emozioni. Indimenticabile la vista del Cratere di Ngorongoro dall’alto, affacciarsi sul bordo del Cratere è come affacciarsi sulla terrazza più meravigliosa che si possa immaginare. Ma l’esperienza più incredibile è stata trovarsi letteralmente circondati da grandissime mandrie di gnu, che si ammassavano lungo il fiume Seronera, nel centro del Serengeti, e hanno iniziato ad attraversarlo in direzione sud. Tantissimi i felini avvistati, leoni, leopardi, uno splendido leopardo al Tarangire, (16 leoni vicinissimi all’auto!!) Tarangire ci ha regalato l’incontro ravvicinato con una truppa di un numero inquantificabile di elefanti, morbide colline e tanti baobabs.

Tutti molto belli i lodges e campi tendati dove abbiamo soggiornato:

– Boulevard Inn Mt Meru, Arusha: una casa di metà secolo scorso trasformata in piccolo lodge, sulla collina di Themi, vicina al centro ma in una zona tranquilla. Poche camere, arredate con gusto e funzionalità, il posto ideale per riposare dopo il volo in previsione del safari. Bel prato esterno e portico. Gestione sudafricana.

– Endoro Lodge, Karatu: molto bello, i guardini sono stupendi, le camere disseminate nella vasta proprietà sono molto spaziose, arredate con gusto e richiamano l’atmosfera di una antica casa coloniale, con le travi a vista, le ampie finestre, il letti enormi col baldacchino.

– Mbugani Camp Seronera: è un’esperienza che consiglio a tutti. L’emozione di vivere nel mezzo della natura, circondati dai suoi abitanti, in una tenda che della tenda ha solo il materiale da costruzione m dà un comfort decisamente alberghiero, è impossibile da descrivere. Abbiamo visto una quantità impensabile di animali, a distanza ravvicinatissima, alcuni praticamente fuori alle nostre tende! Tende molto spaziose e comode, bagno privato ampio e funzionale, acqua calda, letto gigante e comodissimo, personale molto cordiale e disponibile, cibo ottimo.

Tarangire Sopa Lodge: Lodge di dimensioni piuttosto grandi in ottima posizione nel cuore del Tarangire. Le camere sono molto spaziose, c’è una zona salottino all’ingresso e una zona notte con due lettoni matrimoniale, balcone con vista sugli elefanti. La zona reception/ristorante/bar è molto ariosa, ampia, si mangia bene con molta varietà. E’ stata la nostra ultima notte in Tanzania e abbiamo scelto questo lodge più tradizionale rispetto a un campo tendato (soluzione che abbiamo scelto nel Serengeti e che ci piace molto) proprio per questo motivo: era opportuno avere un posto comodo, con un bagno funzionale, per fare l’ultima doccia e preparare i bagagli in vista del volo del giorno successivo. La posizione, nel cuore del Parco, è perfetta, permette di raggiungere sia la zona del Fiume che la Silale Swamp, dove l’ultimo giorno, partiti presto con colazione picnic, ci siamo goduti la nostra ultima alba africana.

Un momento particolarmente toccante è stata la visita al Faraja Center for Young Women Development, un’organizzazione non governativa che l’agenzia sponsorizza e che si occupa di prestare assistenza, alloggio e fornire formazione a giovani ragazze madri vittime di violenza e matrimoni prematuri. Consigliamo di prevedere la visita al centro, noi l’abbiamo fatto al pomeriggio dell’ultimo giorno (il nostro volo partiva alle 21), l’incontro con i bambini lascia il segno, noi abbiamo portato dei doni e lasciato una donazione, un piccolo gesto per ricambiare l’ospitalità di un Paese che in otto giorni ci ha dato tanto.

Nel complesso la nostra esperienza tanzaniana ha superato ogni possibile aspettativa, sia per quanto riguarda paesaggi e animali, che per le sistemazioni che per l’organizzazione.

Grazie mille Tanzania! Asante sana!



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