Jambo Jambo Kenya
Sull’aereo posti strettissimi ci sistemiamo un po’ alla meglio e riusciamo a trovare una posizione abbastanza comoda per poter schiacciare un pisolino…Ci addormentiamo ma alle due di notte ci svegliano per darci la cena …Dico la cena alle due di notte…!!!! Vabbè ci mangiamo degli gnocchi al ragù,ci guardiamo un pezzo di film e poi arriva la botta di sonno ! La mattina (ore 7) il pilota annuncia che la temperatura a terra è già di 27 °.Scopriremo che in realtà di gradi addosso ce ne sentiamo 35 per il tasso altissimo di umidità.
Appena scendiamo dall’ aereo una vampata di aria calda ci assale e vestiti con tuta felpa e scarpe da ginnastica iniziamo letteralmente a grondare! Ci fanno compilare il foglio del visto di ingresso passiamo i controlli senza nessun problema e paghiamo i 40 euro.
Arriviamo al nastro bagagli …E qui la bella sorpresa … La mia valigia non c’è! .. E neanche quella di altri 3 ragazzi che erano sul mio stesso volo.
Bellissimo inizio di vacanza niente costumi,ne magliette,mutande,medicine o altri prodotti quali creme protettive , shampoo o dentifricio.
Maledico chi ha caricato i bagagli a Fiumicino …È assurdo: su uno stesso volo 4 bagagli persi!!!!Compilo il foglio di denuncia smarrimento bagaglio con l’ aiuto dell’ assistente Swan Tour a Mombasa. Gli addetti dell’ aeroporto ridacchiano e mi dicono Hakuna Matata (parola che sarà fondamentale per tutto il viaggio)cioè Nessun Problema! Gli altri sono già tutti pronti sopra allo scassatissimo pulmino ad aspettare chiedendosi chi sono questi due rimbecilliti che ci mettono così tanto!!!! Saliamo anche noi e quando annuncio che sono senza bagaglio mi guardano tutti pensando…Meno male è successo a lei e non a me..!! Fortunatamente la valigia del mio ragazzo c’è e mi conforto del fatto che ho con me la fotocamera Anche se c’è questo imprevisto non voglio assolutamente scoraggiarmi e voglio godermi questa bellissima esperienza Africana.
Il fatto di essere senza effetti personali ti rende ancora di più vicina alla realtà e alla vita quotidiana delle persone che vivono in questi posti .Partiamo alla volta di Malindi ,passando dentro ad una zona di Mombasa .
Tutto è molto caotico tantissima gente per strada ,si vende qualsiasi genere di cose ,furgoncini ,macchine e pulmini si incrociamo quasi sfiorandosi sulle strade dissestate (K per l’intero soggiorno).Gli odori sono forti: scarichi,fumo ,cenere ,alimenti cucinati per strada ,pesce, sudore,i rumori anche:schiamazzi,motori,clacson a tutto andare…È Africa!!! Per arrivare a Malidi il furgoncino con i bagagli degli “altri” sul tetto corre veloce, la guida è a sinistra (e all’inizio lo trovo strano perché non sono abituata)ma l’ esperto autista compie una serie di zig zag tra le due corsie per evitare le buche più grosse ,prendendone comunque altre anche se meno profonde,fa sorpassi un po’ azzardati suonando il clacson in continuazione per avvertire le tante persone che camminano sul ciglio della strada e coloro che sono in bicicletta di farsi da parte per non essere travolti.
Attraversiamo altri centri abitati,vediamo un paesaggio verdissimo tutto intorno,causa delle numerose piogge avvenute il mese scorso, e i baobab (ce ne sono tantissimi) troviamo una specie di posto di blocco fatto di cespugli e pietre con un cartello su cui c’è scritto un po’ alla meglio STOP …L’autista non accenna una minima frenata …C’è gente in mezzo alla strada che si sbraccia per attirare la nostra attenzione chiedendoci con insistenza di fermarci …Quando si accorgono che tiriamo dritto dopo lo slalom tra gli ostacoli forse ci maledicono. Non ho capito se ci vogliono fermare per fare tipo un agguato o per altro comunque sempre nel solito punto successivamente ho notato che questi distruggono apposta l’asfalto per tentare di far rallentare il più possibile chi passa di li!! Dopo due ore e mezza circa arriviamo a Malindi c’è meno caos che a Mombasa .Ci dicono che la domenica molti negozi sono chiusi.
Arriviamo al nostro villaggio, molto carino con pochi bungalow ,servizi ,cucina si riveleranno ottimi e il personale gentilissimo simpatico e super accogliente.
Facciamo amicizia con loro durante il nostro soggiorno e scopriamo che sono persone adorabili che hanno molta voglia di parlare e di scherzare.
Abbiamo più volte fatto lunghe conversazioni con loro soprattutto con D. Che si occupava delle nostre stanze ,che ci ha raccontato molte cose della sua vita e della sua famiglia .
Parlando con loro scopriamo che il loro stipendio mensile è molto basso circa 40 o 50 euro al mese per stare li anche 10 ore al giorno se non di più (D. Ci ha detto che tutti i giorni si faceva da Malindi 3 Km a piedi per venire li ,perché non poteva permettersi una bicicletta).
E’ desolante scoprire queste cose soprattutto quando la gestione del villaggio è in mano ad Italiani .
Infatti la proprietaria non ci fa neanche finire di mangiare che già inizia ad illustrare le escursioni da loro proposte…(con prezzi a dir poco esagerati…Per non dire al limite del furto).
Ci dice anche che per fare il safari ci sono pochissime tende e che dobbiamo deciderci in fretta per prenotare.Ovviamente molti si sentono alle strette e prenotano subito alcune escursioni .Noi non abbiamo intenzione di fare nessuna escursione con il tour operator ma anzi decidiamo di affidarci ai Beach Boys.
La dritta per un ragazzo di nome O.Ce la da un ragazzo di Napoli,anche lui arrivato quel giorno.Una sua amica che viene in Kenya da molti anni glielo aveva raccomandato ,avevamo perciò già il suo numero di telefono.
La proprietaria del villaggio alla fine della sua presentazione ,(ovviamente ognuno tira l’ acqua al suo mulino),sconsiglia agli altri clienti di prendere accordi con i ragazzi che si avvicinano in spiaggia e li descrive come persone disoneste che non hanno voglia di lavorare.
Alla fine scopriremo che non è per niente così e che le escursioni che propongono i Beach Boys sono le stesse ,ma ovviamente a prezzi dimezzati rispetto a quelli proposti dal villaggio.
Molti di questi ragazzi lavorano per agenzie di Malindi che sono le stesse su cui si appoggiano quelli del nostro tour operator per le loro escursioni.
La giornata la passiamo passeggiando per la spiaggia,ci accorgiamo subito della costante presenza delle alghe davanti al nostro villaggio .
Li non si poteva fare il bagno,ma con il gioco delle basse maree era possibile oltrepassare una scogliera dietro la quale si estendeva una lunghissima spiaggia bianca e un mare cristallino.Siccome non ho il costume indosso un pantaloncino del mio ragazzo e un reggiseno simil costume.La prima giornata si conclude con la conoscenza di una coppia di Pisa e una di Napoli (che beati loro sono ancora là perché hanno deciso di fare un’ altra settimana).
Il giorno dopo andiamo a Malindi con il pulmino organizzato dal villaggio (15 euro buttate via …Ancora mi pento di averglieli dati potevamo benissimo andarci in tuk tuk).Visitiamo la fabbrica di legno , un mercatino (per turisti),compro lo stretto indispensabile e cambiamo i soldi al nero(cambio ad 89 scellini contro 80 del villaggio).
Al rientro contattiamo O. Per il Safari Blu euro 35 (quelli del villaggio ne volevano 60) e mi informo della valigia che per il momento risulta ancora dispersa!!!.
Il pomeriggio usciamo in tuk tuk ed è un impresa trovare un negozio che vende costumi…Finalmente mi indicano di andare alla boutique di un altro villaggio sempre a Malindi .
Pago e mi faccio lasciare una ricevuta per l’ eventuale rimborso.
La sera andiamo ad una festa in spiaggia ,posto stupendo, musica,ma vediamo anche scene disgustose di coloro che vengono in Kenya per il sesso facile. L’indomani partiamo per il Safari Blu a Watamu e Sardegna 2 con O. Ormai nostro fisso accompagnatore.Spiaggia meravigliosa,mare trasparente e acqua caldissima.Mangiamo polpo pesce Re aragosta e tanto altro tutto cucinato li in mezzo al mare!!!Un Paradiso!!!!!! Torniamo al villaggio scopro per caso che la valigia è arrivata all’ aeroporto di Mombasa,ma ormai è tardi e mi dicono che il trasporto (a mie spese) avverrà domani!!! Sono sollevata…Almeno non è andata perduta!!!!!!!!!Trascorriamo il giorno successivo in villaggio nell’ attesa che arrivi questo bagaglio.
Vengo inoltre a sapere che dei quattro dispersi solo il mio è stato ritrovato!!!! Altro paradosso: abbiamo prenotato il Safari di due giorni allo Tsavo (180 euro a testa) presso l’agenzia per cui lavora O. E lo abbiamo pagato con la carta di credito visto che avevamo dovuto sopportare tutte le spese extra per ricomprare il necessario dei primi giorni,mentre coloro che lo hanno prenotato nel villaggio sono stati costretti a pagarlo in contanti (270 euro a testa),visto che le carte di credito li non erano accettate.
Il giovedì ci alziamo presto ci viene detto dai proprietari che la colazione è disponibile solo per coloro che fanno il Safari ufficiale,rimaniamo un po’ interdetti .Noi facciamo il Safari con O. E per questo non siamo visti bene da loro! Mah a noi non interessa ci sediamo al tavolo e i ragazzi della sala ci servono senza nessun problema la colazione .O. È sulla strada che ci sta aspettando verrà anche lui !!!Saliamo sul pulmino e con il nostro autista S. Sorpassiamo tutti e ci dirigiamo velocissimi verso il parco.La strada è sterrata e di terra rossa ;passiamo vicino a molti villaggi ,ci sono molte scuole e i bambini con le loro divise colorate ci salutano dicendo Jambo!!!!! Arriviamo all’ingresso del parco ,ultime formalità per entrare ,e poi ci buttiamo in una corsa folle per arrivare nei punti dove sono stati avvistati gli animali.
Siamo stati fortunati abbiamo visto gazzelle,antilopi, dik-dik ,serpenti,tanti elefanti bufali,zebre giraffe,coccodrilli,ippopotami,ma anche il leone e una leonessa ,un ghepardo ed un leopardo che dormiva su un albero.
La sera dormiamo al campo tendato ,mangiamo e poi tutti intorno al fuoco ad ammirare il cielo stellato e ad ascoltare le storie dei Masai.
Bellissimo e tutto molto suggestivo,anche perché il campo tendato non è recintato ma totalmente immerso nella savana.
Dopo l’avvertimento di non uscire mai dalla tenda e di chiamare il Masai guardiano se abbiamo qualche problema,andiamo a dormire perché siamo stanchissimi.
Addormentarsi all’inizio non è facile si sentono i rumori degli insetti e gli strilli dei tanti babbuini che popolavano gli alberi vicini alle nostre tende.
Il giorno seguente ancora safari e poi pranzo in un bellissimo lodge su un’ altura .Da lassù la vista è mozzafiato :savana sotto di noi a 360° che si estende a perdita d’ occhio.
Usciamo dal parco dal Voi gate a nord e dopo essere passati per qualche villaggio ci buttiamo su una strada…Una vera strada senza buche…È la Nairobi – Mombasa .
Il traffico è scarso pochissime macchine ,incrociamo solo camion .Ai lati della strada scorgiamo i Masai vicino alle loro capanne con i loro pascoli,vediamo anche un gruppo di cammelli.
Ad un certo punto un’ altro posto di blocco…Questa volta è la polizia .
Ci fermiamo l’autista saluta il poliziotto che scambia due parole anche con O. Ho l’impressione che il poliziotto per lasciarci passare senza nessun problema abbia ricevuto una bella mazzetta (questa è una pratica molto diffusa da queste parti).
Ripartiamo .O. Ci dice che passeremo per una scorciatoia.Attraversiamo un piccolo centro abitato.
I bambini ci affiancano correndo chiedendoci delle caramelle che purtroppo non abbiamo.
Ho solo dei pennarelli che lascerò più avanti ad altri bambini.Rischiamo di rimanere impantanati,ma grazie all’ abilità del nostro autista S. Riusciamo a liberarci velocemente.
Ci inoltriamo a velocità sostenuta per una strada circondata da verdi vallate interamente ricoperte da altissime palme di cocco.Il paesaggio è meraviglioso .
Tutto è diverso dalla realtà cittadina di Malindi ,niente auto o tuk tuk ,ma solo gente a piedi,niente negozi ma solamente piccoli mercatini.Le capanne sono basse con intelaiatura il legno con pareti di terra rossa e tetto di foglie di palma secche .I bambini ci corrono incontro molti ci salutano,altri tentano,invece di tirarci delle pietre. O.Ci informa che in questi villaggi dell’interno solitamente lavorano molto di più le donne che gli uomini.
Ce ne accorgiamo subito quando ne incontriamo un gruppo che sta lavando dei panni in un piccolo corso d’ acqua sotto il sole cocente,o altre che trasportano enormi cataste di legna sulla testa.
Il nostro accompagnatore ci dice inoltre che in queste zone interne ci sono ancora degli stregoni che praticano la magia nera .Dopo poco ci fermiamo infatti davanti ad una grande parete rocciosa di colore nero parzialmente ricoperta da vegetazione .O ci dice che dentro c’e una caverna chiamata la Casa del Diavolo ,nessuno osa avvicinarsi e nelle vicinanze nessuno si sognerebbe di costruire una abitazione.
Secondo le credenze si dice che questo posto sia frequentato solo dagli stregoni durante i riti magici.Ci lasciamo suggestionare un po’ anche perché in effetti questo posto ha qualcosa di inquietante.!!! Ripartiamo soddisfatti di essere venuti a contatto con una diversa realtà lontana da quella turistica della costa! Arriviamo al villaggio sempre scortati dal nostro amico O. Siamo polverosissimi. Lascio le magliette ed il materiale scolastico che ho portato dall’ Italia alla reception .Saranno loro a recapitarli all’ orfanotrofio.Mi avrebbe fatto piacere andarci di persona ma col fatto che tutto è arrivato diversi giorni dopo non abbiamo avuto la possibilità di organizzarci per andare.
Doccia ,cena e poi spettacolo di danze Masai.
Anche se creato appositamente per i turisti o per dirla meglio molto preparato e veramente poco naturale ,lo spettacolo è stato comunque bello e appassionante anche perché alla fine ci hanno invitato a ballare, cioè a “saltare” con loro.
Sembra facile ma quei movimenti sono veramente molto faticosi .Dopo i Masai “ovviamente”hanno tirato fuori tutti i loro oggetti da vendere ;abbiamo contrattato per qualche braccialetto di perline e poi ho barattato il mio vecchio orologio quasi arrugginito per un loro scudo utilizzato durante le danze.
Rimaniamo un po’ a chiacchierare con loro intanto tutti gli altri clienti del villaggio si sono ritirati nelle loro stanze.
Li salutiamo e loro ricambiano calorosamente.Andiamo a dormire con la tristezza nel pensare che l’indomani sarà l’ultimo giorno .
Quanto mi sarebbe piaciuto rimanere una settimana in più come gli altri ragazzi che abbiamo conosciuto ,era possibile con solo 400 euro in più!!!… ci abbiamo pensato molto ,ma purtroppo le formalità e i rimborsi legati all’imprevisto valigia hanno avuto la meglio.
La partenza dal villaggio è fissata per le 3 del mattino ,quindi abbiamo deciso di non andare per niente a dormire ma di fare tutta una tirata.
Colazione e poi sfrecciamo nella notte verso l’aeroporto di Mombasa.
Strada e percorso sono come al solito devastanti! Ci impieghiamo circa due ore ,poi entriamo a Mombasa verso le 5 del mattino.
La città è già sveglia nonostante sia ancora buio ,gente per strada,fuochi accesi a lato,molti locali notturni ancora aperti e stracolmi di persone.
Arriviamo in aeroporto e ci sono molti ragazzi armati di carrello che tentano di prenderti la valigia per portartela e per poi ricevere una mancia …Io e il mio ragazzo abbiamo la meglio e riusciamo a portarcela da soli. Nessun problema in aeroporto non paghiamo neanche la tassa di uscita di euro 20 ,ma ci fanno compilare solo il foglio di via.
Scopriamo che all’ aeroporto di Mombasa non ci sono ne monitor ne altoparlanti che annunciano il volo … chiamano a voce passando per la sala “di aspetto”.
Gridano il nostro volo .Ci imbarchiamo silenziosi per il sonno e tristi per la fine di questo bellissimo soggiorno. Decolliamo … Aspetto di ammirare dal mio oblò il monte Kilimangiaro con la cima tutta innevata , poi crollo in un sonno profondo che mi porterà quasi fino a Roma.