Jambo,jambo bwana..

Salve a tutti,purtroppo è passato più di un mese dal mio rientro da Zanzibar ma le emozioni ricevute da quel posto riempiono ancora il mio cuore di sogni e di ricordi. Inizio col dirvi che prima di addentrarmi in questo posto incantato mi sono informata per bene sia da amici che avevano già fatto questa esperienza sia dagli itinerari di questo...
Scritto da: Lorenza87
jambo,jambo bwana..
Partenza il: 11/11/2008
Ritorno il: 19/11/2008
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
Salve a tutti,purtroppo è passato più di un mese dal mio rientro da Zanzibar ma le emozioni ricevute da quel posto riempiono ancora il mio cuore di sogni e di ricordi.

Inizio col dirvi che prima di addentrarmi in questo posto incantato mi sono informata per bene sia da amici che avevano già fatto questa esperienza sia dagli itinerari di questo sito per poi optare per il KARAFUU BEACH RESORT.

Devo dire che la scelta del resort è stata difficile perché ogni punto dell’isola nasconde una caratteristica(ad esempio:la parte nord,in prossimità di Nungwi,è meno soggetta alle maree;la parte adiacente alla capitale,Stone Town,invece è più ventilata e piovosa mentre la parte est gode del fascino delle maree che giorno dopo giorno regalano paesaggi spettacolari).

Io e il mio ragazzo siamo partiti da Milano Malpensa l’11 novembre 2008 con il volo della Livingstone delle 22.30 per poi giungere a Zanzibar alle 9 circa dell’ora locale.

Come hanno già detto altri turisti il visto e le valigie sono un po’ un dramma ed è per questo che salterò questo passaggio.

Dopo circa un’oretta abbondante di tragitto con il pullman del resort veniamo accolti dagli zanzibarini che lavorano lì con salviette profumate e rinfrescanti,cocktail di benvenuto e chiavi della nostra camera.

Corriamo in camera e in un batter d’occhio ci troviamo già sul bordo della piscina a godere del meraviglioso paesaggio di cui questo posto dispone.

Nei giorni successivi familiarizziamo con il posto e con gli altri 6 italiani che erano giunti al resort con noi tantè che poi ci faremo compagnia per tutto il resto del viaggio.

Il terzo giorno decidiamo,insieme ad un’altra coppia,di fare la prima escursione a Stone Town comprendendo anche il tour delle spezie e il giro nell’isola delle tartarughe giganti e decidiamo di fare questo con i ragazzi locali(i beach boy)così con lo zaino in spalla partiamo alla scoperta..

Devo dire che inizialmente ero abbastanza titubante sul tour delle spezie perché pensavo che ci avrebbero fatto vedere due piantine e basta ma poi mi sono dovuta ricredere…Le nostre guide ci hanno addirittura creato sul momento borse,corone,cravatte e collane fatte con foglie di banano..Spettacolari…

Stone Town non è così “spaventosa” come immaginavo,in realtà è piena di fascino visto che è in grado di mescolare colori accesi e vistosi con la povertà del luogo,la religione cattolica con quella musulmana e tanto altro ancora … mentre,per quanto riguarda l’isola delle tartarughe,è costituita da un gradevole habitat in cui ci sono centinaia e centinaia di tartarughe(la più vecchia aveva 150anni) e qualche pavone qua e la,inoltre su quest’isola c’è anche il carcere dove un tempo facevano attraccare le navi cariche di schiavi.

Il giorno dopo abbiamo voluto dedicarci al relax anche per conoscere meglio i nostri nuovi amici e per organizzare qualcosa per il mio compleanno.

E’ già ho avuto la fortuna di festeggiare il mio 21esimo compleanno proprio a Zanzibar…Mica roba da poco,eh??? Così con gli altri ragazzi abbiamo deciso di andare a cenare nel ristorante “galleggiante” adiacente al nostro resort;fortunatamente quella sera c’era la bassa marea così l’abbiamo potuto raggiungere tranquillamente a piedi.

Non aspettatevi di trovare un 5stelle lusso,è semplicemente un ristorante in stile locale dove si mangia di tutto di più(dal riso al cocco all’aragosta)ma molto,molto caratteristico.

Il giorno successivo,dopo un pò di snorkeling,abbiamo noleggiato dai ragazzi del posto delle biciclette(visto che tra di noi avevamo un ciclista professionista)e siamo andati alla scoperta dell’isola(siamo andati verso sinistra,nel punto in cui l’isola forma quella specie di corno)vedendo così una natura prima nascosta.

Il penultimo giorno abbiamo fatto il safari blue,approdando per pranzo in un piccolo villaggio costruito per gli zanzibarini da un signore bergamasco e anche qui riso e aragoste a volontà…Dopo qualche partita a calcio con i bambini locali nel pomeriggio siamo andati a vedere le mangrovie che fortunatamente erano raggiungibili a piedi grazie la bassa marea e poi l’ultimo tuffo in piscina e qualche souvenir alla rinascente dei beach boy.

Il giorno della partenza la sveglia è suonata molto presto ma ciò ci ha permesso di godere dell’ultima meraviglia di questo posto…L’ALBA…È emozionante vedere come il rosa,il rosso,il giallo e tanti altri colori si uniscono in un “ballo”per salutare il sorgere del sole.

Lorenza87



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche