Da Matera a Santa Maria di Leuca… dai sassi al Salento

Vacanza tra la Basilicata di Matera e la Puglia di Alberobello e Polignano, approdando infine sulle spiagge del Salento
Scritto da: osky500
da matera a santa maria di leuca... dai sassi al salento
Partenza il: 11/09/2017
Ritorno il: 20/09/2017
Viaggiatori: 2
Spesa: Fino a €250 €

Era una domenica pomeriggio di maggio.
“Amore, dove andiamo in vacanza quest’estate?”
“Si può andare al mare, magari in Puglia”
“Allora scrivo a un amico pugliese che forse può trovarci un appartamento”.

E così, io e la mia ragazza, iniziamo a pianificare il nostro itinerario da Matera al Salento.

Arriva settembre e pure il nostro volo Ryanair Bergamo-Brindisi. Appena atterrati, alle 8:30, ritiriamo la nostra auto a noleggio (una Dacia Sandero Stepway diesel: perfetta, consumi bassissimi, ottima per raggiungere parcheggi e spiagge sullo sterrato, noleggiata tramite Alamo).

Tappa 1 – Matera

Pronti e via, si parte: destinazione Matera! Piove e non siamo molto entusiasti. Visitare Matera sotto la pioggia penso sia un piccolo incubo. E invece una volta giunti… il sole farà capolino fra le nuvole. Un capolino un po’ capriccioso perché ogni tanto due gocce d’acqua cadranno. Ciò non ci ferma dal visitare Matera; prenotiamo un tour con guida per le 14:30 (non rinunciate a visitare Matera con guida, infopoint di Piazza Vittorio Veneto, 7.50 euro a testa ).

Il tour si snoderà principalmente nel Sasso Caveoso e nella Civita, quindi nell’attesa del pomeriggio iniziamo visitare per conto nostro il Sasso Barisano. Che dire, pensare che i materani vivevano in questi luoghi scavati nella roccia ti sconvolge. Ogni angolo sarebbe da fotografare (e così faccio). Proseguiamo seguendo la cartina, cercando di passare attraverso le principali attrazioni (senza cartina non credo ci si possa orientare in modo semplice tra tutti i saliscendi e i vicoletti). Arriva anche l’ora del tour guidato nel Sasso Caveoso; scopriamo così la Matera più povera, più antica. Lì possiamo visitare una vera casa (un sasso) scavata nella roccia e arredata come una volta con tutti gli oggetti dell’epoca. Non riesco a immaginare cosa possa aver visto Carlo Levi quando fu esiliato in queste terre.

Tappa 2 – Alberobello, Polignano a Mare e Ostuni

Alberobello e i suoi trulli

Finito il tour (complimenti alla nostra guida, davvero bravissima!) riprendiamo la macchina e ci dirigiamo verso Alberobello. Lì dormiremo in un vero trullo (Dimora Sumerano). Dopo esserci registrati e sistemati i bagagli, prendiamo l’auto e facciamo un primo giro esplorativo tra i trulli in cerca di un ristorante. Ceneremo al ristorante Casa Nova (ottima cucina tipica pugliese).

La mattina seguente, colazione (ottima!) con torte fatte in casa e tanta frutta fresca e subito visita dei trulli del complesso in cui abbiamo dormito (qui c’è un trullo a due piani, come il Trullo Sovrano). Torniamo poi nel centro storico per immergerci nell’atmosfera dei trulli. Parcheggiamo gratuitamente vicino al Trullo Sovrano e da lì ci muoveremo solo a piedi.

Iniziamo col visitare il Trullo Sovrano poi ci incamminiamo verso il rione Aia Piccola. Questa zona è molto caratteristica perché qui i trulli sono tutt’ora abitati: non mancano suggestivi scatti fotografici di momenti di vita quotidiana tra i trulli. Sempre a piedi, ci dirigiamo verso la zona monumentale: è la zona più turistica, dove i trulli accolgono al loro interno negozi di souvenir, gastronomia e ristoranti. Ci inoltriamo tra le vie seguendo la massa di turisti fino ad arrivare alla chiesa nei Trulli. Semplicemente spettacolare! Avevo visto Alberobello mille volte nelle foto di amici e in tv… ma dal vivo non è la stessa cosa.

Polignano a Mare

Dopo circa tre ore, lasciamo Alberobello e ci dirigiamo verso Polignano a Mare. Parcheggiamo gratuitamente vicino al centro (essendo settembre non abbiamo fatto mai fatica a trovare parcheggio, sia nelle città che sulle spiagge) e ci fermiamo per un pranzo veloce al bistrot Pic-Nic . Dopo un buon caffè andiamo all’Info-point dove ci facciamo consigliare quale percorso fare, muniti di cartina.

Partiamo dal monumento dedicato a Domenico Modugno e dalle scogliere che creano la famosa “Spiaggia Cala Porto”. Da lì continuiamo sul ponte per poi entrare nella vecchia Polignano. Ci addentriamo fra strette vie dove numerosissimi balconcini decorati si affacciano sopra le nostre teste, arricchiti di fiori coloratissimi. Piano piano raggiungiamo le terrazze a picco sul mare da cui si può godere di viste spettacolari e panorami mozzafiato sia sulla famosa spiaggia che sul mare blu.

La masseria di Ostuni

Salutiamo anche questo paese e riprendiamo l’auto in direzione Ostuni. Dormiremo in una masseria, una specie di agriturismo tipico pugliese (Masseria Lamacavallo, purtroppo sprovvista di ristorante). Prima però, visto che abbiamo tempo, facciamo una visita direttamente nel cuore di Ostuni. Parcheggiamo, ritiriamo una mappa all’ufficio turistico e via, iniziamo a inoltrarci nei vicoli di questa città bianca. Ostuni vanta un borgo medievale meraviglioso, ricco di stradine e abitazioni imbiancate con la calce. Dalle mura si vede il mare in un magnifico panorama circondato di ulivi secolari. Tra una foto e l’altra riusciamo a perderci anche se muniti di cartina. Dobbiamo ricorrere all’aiuto di un anziana signora del posto per riuscire a ritornare verso la macchina. Ormai è sera e prendiamo possesso della nostra camera presso la masseria prenotata. Bellissima davvero. A cena andremo a Torre Santa Sabina al ristorante Miramare (ottima cucina di mare e prezzi onesti) su consiglio del proprietario della masseria.

Tappa 3 – 7 giorni in Salento

La mattina seguente, dopo un ottima colazione a base di frutta fresca (soprattutto buonissimi fichi, alla faccia della glicemia!), partiamo verso l’appartamento che ci ospiterà per i prossimi 7 giorni a Torre Pali (LE).

L’appartamento è a 100 metri dalla spiaggia: ci andiamo subito e rimaniamo delusi…. molte alghe fanno capolino nell’acqua e sulla spiaggia. Scopriremo poi, grazie ai consigli del signor Domenico (il nostro vicino), che prima di scegliere la spiaggia in cui recarci dobbiamo guardare che vento c’è: se c’è tramontana meglio stare sul Mar Ionio, se c’è scirocco meglio stare sull’ Adriatico.

Otranto

Il pomeriggio lo trascorriamo in spiaggia a Torre Pali. La sera vogliamo andare a Otranto e così faremo. Città molto bella circondata da vecchie mura. Anche qui muniti di cartina ci addentriamo all’interno della città vecchia. Bellissima, col suo Castello Aragonese che domina su tutto. Ceniamo alla pizzeria Miramare (che fantasia!) e riprendiamo la camminata concedendoci anche un ottimo gelato per poi rientrare in appartamento (consigliamo di lasciare l’auto al parcheggio “Santa Barbara”, Via Pioppi 14, 3 € la sera oppure 10 € tutto il giorno).

Punta Prosciutto e Gallipoli

Sveglia non troppo presto, colazione, e si parte; meglio stare sullo Ionio. Optiamo per Punta Prosciutto. Un’amica ci aveva consigliato di rilassarci al Samanà Beach e così facciamo. Parcheggiamo nei parcheggi della spiaggia e prendiamo possesso di due lettini e un ombrellone (15 euro). Acqua bellissima con sfumature blu grazie alla sabbia chiara. Stupendo! Caratteristica anche la macchia mediterranea alle spalle del mare con i suoi arbusti tipici e le dune di sabbia. Pranzeremo nel ristorante della spiaggia a prezzo modico ma di buona qualità.

Ormai è tardi, abbiamo un’ora di auto per tornare in appartamento e la sera vogliamo andare a Gallipoli. Bella città, simile a Otranto con le mura e il castello che dominano sul mare, ma ci è sembrata più caotica e più sporca (soprattutto il porticciolo nella città vecchia). Ceniamo in una pizzeria non troppo speciale e poi via, a nanna.

Torre dell’Orso

Oggi si cambia costa: si va sull’Adriatico e optiamo per Torre dell’Orso. Arrivati lasciamo l’auto nel parcheggio più vicino alla spiaggia (5 euro al giorno, ce ne sono alcuni a 2 euro a 10 minuti a piedi di strada) e prendiamo due lettini e un ombrellone a 20 euro (presso lo stabilimento “I Caraibi del Salento”). La spiaggia è racchiusa tra due scogliere e di fronte alla spiaggia si possono ammirare i famosi scogli detti “Le due sorelle”. Acqua calma (grazie al fatto che è una specie di baia) e cristallina; si può arrivare a nuoto alle “Due sorelle” oppure si può anche noleggiare un pedalò per poter godere della baia in modo ancor più avventuroso. La spiaggia è molto frequentata ma è talmente grande che non ci sono “problemi di spazio”.

Dopo un pranzo al sacco con panini, stabiliamo di fare due passi sulle scogliere che circondano e creano la baia. Che vista! Che mare! Che blu dipinto di blu! Con la macchina abbandoniamo questo angolo di paradiso per andare a scoprire l’altrettanto famosa “Grotta della poesia”: una piscina naturale creatasi tra le propaggini della scogliera collegata comunque al mare. Un vero sogno che si avvera per chi ama tuffarsi! Cinzia (la mia ragazza) non perde l’occasione di provare il brivido del vuoto, mentre io, come un anzianetto, la osservo ammirato. I temerari del volo in acqua sono comunque tantissimi, alla faccia di chi lavora! Ormai è sera e rientriamo a Torre Pali; stasera ceneremo in appartamento, siamo troppo stanchi per fare altri chilometri.

Grotta Zizulusa, Maldive del Salento e Santa Maria di Leuca

È sabato. Consigliati da amici che già c’erano stati, andremo a Castro, per poter visitare la famosa Grotta della Zinzulusa (3 euro a testa il biglietto d’ingresso). È una grotta scoperta un secolo fa, all’epoca era piena di guano di pipistrelli ma oggi è stata completamente ripulita. All’interno si posso vedere una lago d’acqua salmastra e moltissime formazioni calcaree che, usando l’immaginazione, posso ricordare la Torre di Pisa oppure il Duomo di Milano. Un po’ umida, ma davvero bella.

Appena usciti dalla grotta, ci viene proposto un giro in barca a 5 euro a testa per poter visitare altre due grotte il cui accesso è possibile solo dal mare. La Grotta Azzurra (non è quella famosa di Capri, ma è unica allo stesso modo!) e la Grotta Palombara. Sono due grotte piccole, in cui si posso ammirare le formazioni calcaree e soprattutto dei bellissimi giochi di luce con l’acqua di un blu glaciale! Vi consigliamo di non risparmiare questi soldi!

Dopo questa esperienza andiamo alla ricerca della Baia di Porto Miggiano (vicino a Santa Cesarea Terme), piccola spiaggia di sabbia bianca racchiusa tra le scogliere a cui si accede da una scalinata scavata nella roccia (sconsigliamo la discesa a chi soffre di vertigini). Purtroppo ci sono molte alghe vicino a riva e non ci rimaniamo.

Riprendiamo l’auto e, passando di proposito nell’entroterra, andiamo verso le famose “Maldive del Salento”. Guidando tra i vari paesini notiamo che in ognuno stanno preparando le “luminarie” per la festa della Madonna del Rosario che qui in Puglia è molto sentita. Rispetto agli addobbi a cui sono abituato al mio paese (anche noi nella bergamasca festeggiamo la Madonna del Rosario) sono una cosa prodigiosa ed estremamente maestosa e credo abbiano pure un altro costo rispetto alle nostre! Avrei tanto voluto vederle accese di sera ma saremmo dovuti rimanere fino a fine settembre, periodo di inizio della festa. Dopo un panino lungo la strada, arriviamo alla famosa spiaggia. In realtà si chiamano Maldive del Salento perché così si chiama uno degli stabilimenti balneari presenti. Non sono stato mai alle Maldive, però credo che non siano così. Nonostante la spiaggia con sabbia bianca e acqua limpida, credo che il paragone con le Maldive sia davvero esagerato. Decidiamo di fermarci comunque nella spiaggia libera.

Dopo un bagno e un po’ di tintarella rientriamo in appartamento; doccia e ripartiamo verso Santa Maria di Leuca: vogliamo vedere il tramonto dal famoso Faro di Leuca e soprattutto vogliamo vivere le emozioni che avranno provato i Romani che la definivano “De Finibus Terrae”. Dopo un sacco di foto e un ottimo aperitivo baciati dal sole che si sta immergendo nel mare, rientriamo a Torre Pali. Ho letto delle recensioni positive sul ristorante “Le Vie delle Secche” (SP91, 73050 Salve LE) e vogliamo provarlo. Siamo davvero stati fortunati. Ottima cucina, pesce freschissimo, prezzi onesti ( 2 antipasti di pesce, 1 primo di pesce, 1 tagliata di tonno, 2 dolci, vino sfuso, acqua e caffè… 70 euro totali). Noi lo consigliamo a chiunque sia in zona.

Porto Selvaggio

Oggi c’è tramontana. Quindi si sta sul Mar Ionio. Andiamo allora alla baia di Porto Selvaggio. Leggendo su internet molti avvertono che sarà difficile trovare parcheggio e la spiaggia di solito è molto affollata. Non è una bellissima giornata, o almeno non lo è di mattina, quindi troviamo facilmente parcheggio libero a bordo strada. Ci aspettano 15 minuti di camminata in discesa verso il mare attraverso una bellissima pineta (il problema sarà al rientro che è tutta salita!). Arriviamo alla baia e conto 10 persone comprese noi! Woww! La spiaggia è di sassolini e la sabbia la si trova solo in alcuni punti entrando in acqua ma l’acqua è limpidissima e calma. Consigliamo le scarpe da scoglio (noi le avevamo visto che avevamo letto tra i vari consigli di portarle). Consigliato fare una camminata lungo le scogliere a ridosso del mare. Non sono altissime, ma il panorama è fantastico.

Porto Selvaggio è un parco naturale, non ci sono bar, non ci sono bagni (ogni tanto passa qualche ambulante che vende frutta e bibite). Portatevi da casa sia cibo che acqua. Per poter mangiare comodi ci sono tantissimi tavoli con panche. Verso le 15 ritorniamo a fatica verso la nostra auto e andiamo a Torre Lapillo. Eravamo curiosi di vedere se fosse più o meno bella di Punta Prosciutto. Non c’è molta differenza. Anzi! Spiaggia molto simile così come il mare. Si fa sera e rientriamo a casa dove decidiamo di cenare ancora al ristorante “Le Vie delle Secche”: optiamo però per la pizza, ottima anche questa!

Spiagge di Gallipoli e Lecce

C’è ancora tramontana e quindi conviene restare anche oggi sul Mar Ionio. Mauro, il fratello di Cinzia, ci aveva consigliato di andare alla spiaggia di Gallipoli (Baia Verde) e precisamente al Samsara Beach. Questo è uno stabilimento balneare famoso per i party notturni in spiaggia. Arriviamo e scopriamo una spiaggia bellissima, bianca, con il mare blu. Prendiamo due lettini e un ombrellone a 15 euro. L’acqua qui è pulita, calma e calda, con sfumature blu. Rimaniamo qui tutto il giorno: relax totale tra lettino, bagni e partite a racchettoni. Nel tardo pomeriggio rientriamo in appartamento; la sera abbiamo deciso di visitare Lecce.

Parcheggiamo a pagamento di fronte al castello e da lì siamo subito in centro. Solita tappa per recuperare una cartina e iniziamo ad addentrarci nella Lecce storica. Bellissimi i resti dell’anfiteatro, piazza Sant’Oronzo e che dire del Duomo: spettacolo! Arte barocca nella sua forma più splendente. E poi la Basilica di Santa Croce e tutte le vie su cui si affacciano balconi in stile barocco.

Ultima tappa di questo percorso così ricco riguarda una storia antica, forse più una favola romantica. Una sorta di Romeo e Giulietta dalle origini leccesi. Risalendo lungo via Federico d’Aragona fino all’incrocio con Vico del Theutra, voltatevi indietro e guardate verso l’alto. Proprio sull’angolo del palazzo c’è una figura femminile scolpita nella pietra. Si narra che in quel palazzo abitasse un ragazzo follemente innamorato della fanciulla che dimorava nella casa di fronte. I due iniziarono a conoscersi, guardandosi dalle rispettive finestre, ma i genitori di lei osteggiarono quest’amore e, murando la finestra della sua stanza, portarono la ragazza al suicidio. Il giovane, allora, in ricordo del sentimento che provava, fece ricavare nella pietra il suo volto, per poterlo osservare per sempre dalla sua finestra. Ceneremo presso il ristorante “La Rusticana” (Corso Vittorio Emanuele 31) dove propongono sia menù alla carta oppure menù turistico di cucina tipica pugliese: noi optiamo per il menu turistico e rimarremo soddisfatti per qualità. quantità e prezzo!

Di nuovo Torre dell’Orso

È arrivato il nostro ultimo giorno intero da poter dedicare ancora a una spiaggia. Abbiamo visto più o meno tutto quello che volevamo vedere e decidiamo di bissare la spiaggia che più ci è piaciuta: Torre dell’Orso! Fortuna vuole che il vento è cambiato da tramontana a scirocco. Nel dirigerci verso Torre dell’Orso ci fermiamo ad ammirare i famosi Faraglioni di Sant’Andrea. Mamma mia! Che spettacolo! Vista mozzafiato sul mare dall’alto delle scogliere. Abbiamo pure compagnia: una troupe sta girando un video musicale di una cantante americana. Non ricordo però il nome, quindi non è famosa (spero!). Arriviamo così alla nostra spiaggia preferita e ancora una volta ci facciamo coccolare dal mare limpido e dalle “due sorelle”. Essendo martedì, praticamente la stagione è conclusa e i parcheggi sono gratuiti. Col magone in gola viene sera e salutiamo questo bellissimo angolo di Puglia. Rientro a Torre Pali e cena in casa per finire la poca spesa che avevamo fatto i giorni precedenti.

Rientro a casa

Stasera avremo il volo di rientro a casa. Dobbiamo ancora pulire l’appartamento e riconsegnare le chiavi. Optiamo così per restare in spiaggia a Torre Pali. Ci viziamo però con una colazione ipercalorica a base di cappuccio e pasticciotti da Martinucci. Ci facciamo preparare anche una scatola per poterne portare alcuni a casa. Buonissimi! Dopo pranzo e pulizie, salutiamo Domenico e rientriamo a Brindisi dove il volo Ryanair ci riporterà a Bergamo. È stata una vacanza bellissima. 1850 chilometri tra Matera e il Salento, passando per Ostuni, Alberobello e Polignano a Mare. Paesaggi bellissimi, spiagge da far invidia a molti posti più celebrati.

Consigli per viaggiare tra Matera e il Salento

  • andate in Puglia a settembre
  • i parcheggi per le spiagge a settembre li trovate sempre o gratuiti o a pagamento ma comunque a ridosso delle spiagge
  • tutte le spiagge, le insenature e le città le abbiamo raggiunte semplicemente utilizzando Google Maps. E comunque tutte le principali spiagge sono attrezzate di segnaletica stradale.

Buon Viaggio Ragazzi!

E ricordatevi “Lu Mare Lu Sule Lu Ientu”!



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